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METRONIDAZOLO BAXTER O, 5% - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - METRONIDAZOLO BAXTER O, 5%

1. denominazione del medicinale

Metronidazolo Baxter 0,5% Soluzione per infusione

2. composizione qualitativa e quantitativa

Metronidazolo : 5 mg/ml

100 ml di soluzione per infusione contengono 500 mg di metronidazolo

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Osmolarità: 308 mOsm/l pH: 4,5 – 6,0

3. forma farmaceutica

Soluzione per infusione.

Una soluzione limpida, di colore variabile da giallo pallido a quasi incolore.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Metronidazolo Baxter 500 mg/100 ml soluzione per infusione è indicato per adulti e bambini nei casi in cui la terapia orale non è possibile per le seguenti indicazioni

– Nella profilassi delle infezioni postoperatorie sostenute da batteri anaerobi sensibili, particolarmente le specie dei Bacteroides e degli streptococchi anaerobi, negli interventi chirurgici addominali, ginecologici, gastrointestinali o colonrettali che comportano un alto rischio di comparsa di tali infezioni. La soluzione può essere utilizzata in associazione con un antibiotico attivo contro i batteri anaerobi.

– Nel trattamento di gravi infezioni intraaddominali e ginecologiche in cui sono stati identificati o si sospettano come causa batteri anaerobi sensibili particolarmente le specie dei Bacteroides e degli streptococchi anaerobi.

Tenere in considerazione le Linee Guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Modo di somministrazione

Metronidazolo Baxter 500 mg/100 ml soluzione per infusione deve essere infuso per via endovenosa alla velocità di circa 5 ml/minuto (o infusione di una sacca in 20–60 minuti). La terapia orale deve essere instaurata il prima possibile.

Profilassi contro le infezioni postoperatorie causate da batteri anaerobi:

In caso di interventi chirurgici addominali (in particolar modo colonrettali) e ginecologici.

La profilassi antibiotica deve essere breve e limitata al periodo post operatorio (24 ore e non più di 48 ore). Sono possibili diversi piani terapeutici.

Adulti : Una singola infusione endovenosa di 1000–1500 mg nei 30/60 minuti precedenti l'intervento o alternativamente 500 mg immediatamente prima, durante o dopo l'intervento chirurgico, poi 500 mg ogni 8 ore

Bambini <12 anni : 20–30 mg/kg,in dose singola somministrata 1–2 ore prima dell’operazione.

Neonati con un tempo di gestazione ≤40 settimane : 10 mg/kg di peso corporeo in dose singola prima dell’operazione.

Infezioni anaerobiche:

Instaurare inizialmente un trattamento per via endovenosa se i sintomi dei pazienti impediscono la terapia orale. Sono possibili diversi piani terapeutici.

Adulti : 1000–1500 mg al giorno in un'unica somministrazione o alternativamente 500 mg ogni 8 ore.

Bambini > 8 settimane fino a 12 anni : la dose giornaliera usuale è da 20 a 30 mg/kg/giorno in dose singola o divisa in 7,5 mg/kg somministrati ogni 8 ore. La dose giornaliera può essere aumentata a 40 mg/kg a seconda della gravità dell’infezione. Durata abituale del trattamento 7 giorni.

Bambini <8 settimane di vita : 15 mg/kg in dose singola o divisa in 7,5 mg/kg ogni 12 ore.

Neonati con un tempo di gestazione ≤40 settimane: l’accumulo di metronidazolo può verificarsi nella prima settimana di vita quindi dopo pochi giorni di terapia controllare preferibilmente le concentrazioni di metronidazolo nel siero.

La somministrazione orale deve essere effettuata con gli stessi dosaggi e deve essere instaurata non appena possibile.

Durata del trattamento :

Il trattamento per 7–10 giorni deve risultare soddisfacente per la maggioranza dei pazienti; tuttavia, in base agli accertamenti clinici e batteriologici, il medico può decidere il prolungamento della terapia, per es. per sradicare l’infezione da sedi non drenabili o passibili di ricontaminazione endogena da parte di patogeni anaerobi provenienti da intestino, orofaringe o vie genitali.

Vaginosi batterica:

Adolescenti: 400 mg 2 volte al giorno per 5–7 giorni o 2000 mg in dose singola

Tricomoniasi urogenitale

Adulti e adolescenti: 2000 mg in dose singola o 200 mg 3 volte al giorno per 7 giorni o 400 mg due volte al giorno per 5–7 giorni

Bambini < 10 anni: 40 mg/kg in dose singola orale o 15 – 30 mg/kg/giorno divisi in 2–3 dosi per 7 giorni; non superare 2000 mg/dose

Giardiasi:

>10 anni: 2000 mg una volta al giorno per 3 giorni, o 400 mg tre volte al giorno per 5 giorni, o 500 mg 2 volte al giorno per 7 – 10 giorni

Bambini 7–10 anni : 1000 mg una volta al giorno per 3 giorni

Bambini 3–7 anni: 600–800 mg una volta al giorno per 3 giorni

Bambini 1–3 anni: 500 mg una volta al giorno per 3 giorni

In alternativa, espresso come mg per kg di peso corporeo: 15–40 mg/kg/giorno divisi in 2–3 dosi.

Amebiasi:

>10 anni: 400 – 800 mg 3 volte al giorno per 5–10 giorni

Bambini 7–10 anni : 200–400 mg tre volte al giorno per 5–10 giorni

Bambini 3–7 anni: 100–200 mg 4 volte al giorno per 5–10 giorni

Bambini 1–3 anni: 100–200 mg 3 volte al giorno per 5–10 giorni

In alternativa, il dosaggio può essere espresso dal peso corporeo: 35–50 mg/kg/giorno divisi in 3dosi per 5–10 giorni, non superare 2400 mg/giorno

Sradicamento dell’Helicobacter pylori in pazienti pediatrici:

Come parte di una terapia combinata, 20 mg/kg/giorno, non superare i 500 mg due volte al giorno per 7–14 giorni.

Consultare Linee Guida ufficiali prima di iniziare la terapia.

Anziani

Si raccomanda cautela nell’utilizzo negli anziani particolarmente a dosaggi elevati, sebbene siano disponibili informazioni limitate sulla modifica del dosaggio

Pazienti con insufficienza renale

Non è sono considerati necessari aggiustamenti del dosaggio di metronidazolo in presenza di insufficienza renale.

Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio di metronidazolo nei pazienti con insufficienza renale che si sottopongono a dialisi peritoneale intermittente (IDP) o dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La riduzione del dosaggio si rende comunque necessaria nel caso in cui venga riscontrata un'elevata concentrazione di metaboliti.

Nei pazienti che si sottopongono a emodialisi, il metronidazolo deve essere risomministrato immediatamente dopo l’emodialisi.

Pazienti con insufficienza epatica avanzata

In pazienti con avanzata insufficienza epatica una riduzione del dosaggio con monitoraggio dei livelli sierici è necessaria.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità nota al metronidazolo o ad altri derivati dell’imidazolo o uno qualsiasi degli eccipienti. (Vedere il paragrafo 6.1 Elenco degli eccipienti).

Metronidazolo è controindicato nel primo trimestre di gravidanza.

L’utilizzo del Metronidazolo è controindicato nei pazienti con danno epatico alla stadio terminale, con disordini ematopoietici e malattie incontrollate del del sistema nervoso centrale o periferico.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Epatopatie:

Il metronidazolo è principalmente metabolizzato per ossidazione epatica. In presenza di una insufficienza epatica avanzata è possibile osservare una sostanziale alterazione della clearence del metronidazolo. Il rapporto rischio beneficio nell’utilizzo del metronidazolo per il trattamento delle tricomoniasi in alcuni pazienti deve essere attentamente valutato (per la modifica del dosaggio vedi la sezione 4.2). I livelli plasmatici di metronidzolo devono essere strettamente monitorati.

Patologie Attive del Sistema Nervoso Centrale:

Il metronidazolo deve essere somministrato con cautela in pazienti che presentano patologie attive del sistema nervoso centrale. Il trattamento deve essere sospeso in caso di atassia, capogiri, o confusione. Il rischio di un aggravamento della condizione neurologica deve essere preso in considerazione nei pazienti che soffrono di gravi malattie neurologiche centrali e periferiche, parestesia di tipo fisso o progressivo ed epilessia. È richiesta particolare attenzione nei pazienti con malattie del sistema nervoso centrale con l’eccezione degli ascessi cerebrali.

Malattie renali:

Il metronidazolo viene eliminato durante l’emodialisi e deve essere somministrato alla fine di questo tipo di trattamento.

Pazienti con regime restrittivo di sodio:

L’utilizzo può essere dannoso per quei pazienti che sono a regime ristretto di sodio.

Alcool:

I pazienti devono essere avvisati di non assumere alcool durante la terapia con Metronidazolo per almeno 48 ore dalla fine della stessa, a causa dell’effetto disulfram-simile ( vampate, vomito, tachicardia). Vedere paragrafo 4.5.

Terapia intensiva o prolungata con metronidazolo:

Come regola la durata abituale della terapia con metronidazolo I.V. o altri derivati imidazolici è di solito meno di 10 giorni. Tale periodo può essere prolungato solamente in casi particolari dopo una attento rapporto di valutazione del rischio beneficio. Solo nel più eccezionale dei casi il trattamento deve essere ripetuto. La limitazione della durata del trattamento è necessaria poichè non possono essere esclusi danni cellulari.

Una terapia intensiva o prolungata con metronidazolo deve essere effettuata solo sotto condizioni di stretta sorveglianza per gli effetti clinici e biologici e sotto direzione specialistica. Nel caso in cui sia richiesta una terapia prolungata, il medico deve tenere presente la possibilità di neuropatia periferica o leucopenia. Entrambi gli effetti sono di solito reversibili.

In caso di trattamento prolungato, deve essere controllata la comparsa di effetti indesiderati come parestesia, atassia, capogiri e crisi convulsive. Regimi ad alti dosaggi sono stati associati ad attacchi epilettici transienti.

Monitoraggio:

In caso di trattamento prolungato, o con elevato dosaggio, si consiglia un monitoraggio periodico sia clinico che di laboratorio (formula leucocitaria inclusa) in caso di precedenti di discrasia del sangue, di gravi infezioni e di grave insufficienza epatica.

Avvertenze Generali:

I pazienti devono essere avvisati che il Metronidazolo può scurire il colore delle urine (a causa dei metaboliti del metronidazolo).

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Non è raccomandata la terapia concomitante con:

Alcool: effetto disulfram-simile (calore, rossore, vomito, tachicardia).

Bevande alcoliche e sostanze contenenti alcool devono essere evitate. I pazienti devono essere avvisati di non assumere alcool durante la terapia con metronidazolo per almeno 48 ore dalla fine della stessa, a causa dell’effetto disulfram-simile (effetti antiabuso) (vampate, vomito, tachicardia).

Terapie concomitanti che richiedono precauzioni speciali:

Anticoagulanti orali (warfarin): aumento degli effetti degli anticoagulanti orali e del rischio di emorragia (riduzione del suo catabolismo epatico). Si deve monitorare con maggiore frequenza il tempo di protrombina. La dose orale di anticoagulanti orali deve essere aggiustata sia durante il trattamento con metronidazolo e fino 8 giorni dopo la sua sospensione.

Un grande numero di pazienti è stato segnalato dimostrare un aumento dell’attività degli anticoagulanti orali ricevendo una concomitante terapia antibiotica.

L’infezione e lo stato infiammatorio del paziente in concomitanza con l’età e lo stato di salute generale sono tutti fattori di rischio in questo contesto. In ogni caso in tali circostanze non è chiaro il ruolo giocato dalla malattia in se o dal suo trattamento in concomitanza con disordini del tempo di protrombina. Alcune classi di antibiotici sono più predisposte a portare questo tipo di interazioni, particolarmente i fluorochinoloni, i macrolidi, le cicline, il cotrimoxazolo e alcune cefalosporine.

Vecuronio (curaromimetico non depolarizzante): il metronidazolo può intensificare gli effetti del vecuronio.

Associazioni da prendere in considerazione:

5 Fluoro-uracile: incremento della tossicità del 5 fluoro-uracile in seguito alla riduzione della sua clearance.

Litio: nei pazienti trattati simultaneamente con litio e metronidazolo è stata segnalata una ritenzione di litio associata a segni di un possibile danno renale. Il trattamento con litio deve essere quindi ridotto progressivamente o sospeso prima di somministrare il metronidazolo. I pazienti trattati con litio mentre ricevono una terapia con metronidazolo devono essere sottoposti al monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di litio, creatinina ed elettroliti.

Barbiturici: Il fenobarbitale può interagire con il metabilismo del metronidazolo portando ad una diminuzione della sua efficacia.

La colestramina può ritardare o ridurre l’assorbimento del metronidazolo.

La concomitante somministrazione di fenitoina e metronidazolo può influenzare il metabolismo di metronidazolo.

La cimetidina inibisce il metabolismo del Metronidazolo.

Ciclosporine: alcune casistiche indicano che il concomitante trattamento con metronidazolo e ciclosporina può indurre un aumento del livello sierico di ciclosporina. Le concentrazioni di ciclosporina e i livelli di creatinina devono essere monitorati.

Busulfan: le concentrazioni plasmatiche di busulfan possono aumentare durante il trattamento concomitante con metronidazolo e ciò può comportare una grave tossicità al busulfan

Esami di laboratorio:

Il metronidazolo può immobilizzare i Treponema, e indurre così un test di Nelson falsamente positivo.

4.6 gravidanza e allattamento

I dati clinici su un largo numero di pazienti in stato di gravidanza e i dati sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogenico o tossico sul feto. Tuttavia una non

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

ristretta somministrazione di nitroimidazolo alle madri può essere associata con rischi carcinogeni o mutagenici per bambini non nati o neonati.

Pertanto il metronidazolo non deve essere somministrato durante la gravidanza a meno che non sia assolutamente necessario. Il metronidazolo è controindicato nel primo trimestre di gravidanza.

Il metronidazolo viene escreto nel latte materno. Durante tale periodo si devono interrompere o l’allattamento al seno o l’assunzione di metronidazolo.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi a seguito di trattamento endovenoso con metronidazolo sulla capacità di guidare veicoli ed usare macchinari. Pertanto si raccomanda di non guidare veicoli ed usare macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Effetti indesiderati comuni (> 1/100, <1/10): tratto gastrointestinale: diffusi sintomi di intolleranza (come nausea e vomito), sapore metallico, stomatiti e glossiti e bocca secca; mialgia.

Effetti indesiderati non comuni (>1/1000, <1/100): leucopenia, cefalea, stanchezza.

Effetti indesiderati rari (>1/10.000, <1/1000):

Generali: febbre, eruzione cutanea, orticaria, eritema multiforme shock anafilattico, edema di Quincke, pustolosi, sindrome di Stevens Johnson e Necrolisi Epidermica Tossica.

Neurologici: torpore, capogiri, atassia, neuropatia periferica o attacchi transitori di epilessia, allucinazioni, encefalopatia, neuropatia ottica e meningite asettica.

Sangue: agranulocitosi, neutropenia, trombocitopenia, pancitopenia. La discrasia ematica è generalmente reversibile ma sono stati segnalati casi fatali.

Fegato: sono stati segnalati anomalie nei test di funzionalità epatica, epatite colestatica e ittero; rari e reversibili casi di pancreatite.

Gastrointestinali: Mucosite, epigastralgia, nausea, vomito, diarrea, anoressia.

Urine: Colore delle urine più scuro.

Occhi: diplopia e miopia.

Reazioni di Herxheimer.

Cambiamenti del quadro ematico così come neuropatie periferiche osservate dopo un prolungato trattamento o a seguito di elevati dosaggi sono generalmente risultati ridotti dopo la sospensione del trattamento.

La frequenza, il tipo, e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono gli stessi che negli adulti.

4.9 sovradosaggio

Sintomi

In casi di sovradosaggio negli adulti, i sintomi clinici si limitano di solito a nausea, vomito, atassia e leggero disorientamento. Nel neonato prematuro non si sono sviluppati segni clinici o biologici di tossicità.

Trattamento

Non esiste alcun trattamento specifico per il sovradosaggio di metronidazolo; l’infusione di metronidazolo deve essere sospesa. Il paziente deve essere trattato sintomaticamente.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Il metronidazolo è un farmaco anti-infettivo appartenente al gruppo farmacoterapeutico dei derivati del nitroimidazolo con proprietà antibatteriche in particolare sui batteri anaerobi. Tale effetto è probabilmente causato dall’interazione con DNS e differenti metaboliti.

Categoria farmacoterapeutica: antibatterico per uso sitemico: derivato imidazolico, codice ATC: J01XD01 e categoria farmacoterapeutica: antiprotozoario: derivato nitroimidazolico, codice ATC: P01AB01.

Il metronidazolo manifesta una attività antiprotozoaria e antibatterica ed è efficace contro batteri anaerobi e contro Trichomonas vaginalis e altri protozoi, tra cui Entamoeba histolytica e Giardia lamblia.

Spettro antibatterico:

Il punto di rottura MIC dividendo batteri sensibili da batteri mediamente sensibili e batteri mediamente sensibili da organismi resistenti è il seguente:

S≤ 4 mg/l e R>4 mg/l

La prevalenza della resistenza acquisita può variare geograficamente e in funzione del tempo per le specie selezionate e possono essere utili informazioni parziali, in particolare per il trattamento di gravi infezioni. Questa informazione viene fornita solo quale guida approssimativa sulla possibilità che il microrganismo possa essere sensibile al metronidazolo o meno.

Categorie

SENSIBILI

Aerobi Gram negativi

Helicobacter pylori

Anaerobi

Bacteroides fragilis

Bifidobacteri­um>>resistant (70%)

Bilophila

Clostridium

Clostridium difficile

Clostridium perfringens

Eubacterium

Fusobacterium

Peptostreptococ­cus

Prevotella

Porphyromonas

Veillonella

RESISTENTI

Aerobi Gram positivi

Actinomyces

Anaerobes

Mobiluncus

Propionibacterium acnes

ATTIVITA’ ANTIPARASSITARIA

Entamoeba histolytica

Giardia intestinalis

Trichomonas vaginalis

Può verificarsi resistenza crociata con il tinidazolo.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Distribuzione: Dopo la somministrazione di una singola dose di 500 mg, il picco di concentrazione plasmatica medio raggiunge 14–18 µg/ml al termine di una infusione di 20 minuti. Il picco di concentrazione plasmatica di 2 idrossi-metabolita di circa 3 μg/ml si ottiene con una singola somministrazi­one IV.

Una concentrazione plasmatica di metronidazolo allo stato stazionario tra 17 e 13 μg/ml viene raggiunta dopo somministrazione di metronidazolo ogni 8/12 ore rispettivamente.

Il legame con le proteine plasmatiche è inferiore al 10% e il volume di distribuzione è 1,1± 0,4 l/kg.

Biotraformazione: Il metronidazolo è metabolizzato nel fegato mediante idrossilazione ossidazione e glucoronidazione. I maggior metaboliti sono 2 idrossi e acido acetico metaboliti.

Eliminazione: più del 50% della dose somministrata è escreta nelle urine come metronidazolo immodificato (circa 20% della dose) e i suoi metaboliti. Circa il 20% della dose è escreto nelle feci. La Clearance è 1,3± 0,3 ml/min/kg mentre la clearance renale è circa 0,15 ml/min/kg. Il tempo di dimezzamento di eliminazione plasmatica del metronidazolo è di circa 8 ore e del metabolita 2 idrossi metabolita di circa 10 ore.

Gruppi speciali di pazienti: Il tempo di dimezzamento di eliminazione plasmatica di metronidazolo non è influenzato da compromissioni renali anche se può essere aumentato per 2 idrossi e acido acetico metaboliti. In caso di emodialisi, il metronidazolo è rapidamente escreto e il tempo di dimezzamento di eliminazione plasmatica è ridotto di circa 2,5 ore. La dialisi peritoneale sembra non influenzare l’eliminazione del metronidazolo o dei suoi metaboliti.

In pazienti con compromissione della funzione epatica ci si aspetta un diminuito metabolismo del metronidazolo contro un’aumento del tempo di dimezzamento di eliminazione plasmatica. In pazienti con gravi compromissione epatica la clearance è diminuita del 65% circa con un accumulo corporeo di metronidazolo.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Il metronidazolo ha mostrato di non essere mutageno in cellule di mammifero in vitro ed in vivo.

Il metronidazolo e i suoi metaboliti hanno mostrato di essere mutageni in alcuni test con cellule non di mammifero.

Sebbene il metronidazolo si sia rivelato cancerogeno in alcune specie di topi, esso non è cancerogeno nel ratto e nella cavia. Non esiste alcun sospetto di cancerogenicità nell’uomo.

Ulteriori dati preclinici sulla tossicità ripetuta e sulla tossicità di riproduzione non aggiungono conoscenza rilevante per il proscrittore.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Sodio fosfato dibasico dodecaidrato

Acido citrico monoidrato

Sodio cloruro

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2 incompatibilità

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere mescolato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

6.3 periodo di validità

2 anni

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce

6.5 natura e contenuto del contenitore

Le sacche sono composte di materiale plastico co-estruso in poliolefine/po­liammide (PL 2442) conosciuto come Viaflo.

Le sacche sono avvolte da una ulteriore sacca di plastica protettiva composta di poliammide/po­lipropilene, che ha solo la funzione di proteggere fisicamente la sacca interna.

La dimensione della sacca è di 100 ml.

Contenuto del cartone esterno: 20 sacche da 100 ml, 50 sacche da 100 ml e 60 sacche da 100 ml.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Usare il prodotto solo se la soluzione è trasparente, priva di particelle visibili, e se il contenitore è integro. Somministrare il prodotto subito dopo l’inserimento del set di infusione.

Non estrarre l’unità dalla sovrasacca fino al momento dell’uso.

La sacca interna preserva la sterilità del prodotto.

Non utilizzare i contenitori in plastica per collegamenti in serie. Tale utilizzazione può causare un’embolia gassosa per aspirazione di aria residua dal contenitore primario prima che sia completata la somministrazione del liquido dal contenitore secondario.

La soluzione deve essere somministrata adottando un’attrezzatura sterile e una tecnica asettica. L’attrezzatura deve essere innescata con la soluzione per impedire l’ingresso dell’aria nel sistema.

Nei pazienti trattati con liquidi endovenosi, Metronidazolo Baxter 0,5% soluzione per infusione può essere diluito con volumi appropriati di soluzione di sodio cloruro 0,9%, destrosio 5%-0,9% soluzione sodio cloruro, destrosio 5% p/v o infusioni di cloruro di potassio (20 e 40 mmoli/litro).

L’uso di una tecnica di somministrazione non adeguata può causare la comparsa di reazioni febbrili dovute alla possibile introduzione di pirogeni. In caso di reazioni avverse sospendere immediatamente l’infusione.

Il prodotto deve essere usato immediatamente dopo l’apertura.

Scartare il prodotto dopo ogni singola utilizzazione.

Eliminare qualsiasi residuo non utilizzato.

Non ricollegare sacche parzialmente utilizzate.

1. Apertura

a.Togliere il contenitore Viaflo dalla sovrasacca appena prima dell’uso.

b. Verificare la presenza di eventuali piccole perdite spremendo con decisione la sacca interna. In caso di perdite scartare la soluzione perché la sterilità del prodotto può essere compromessa.

c.Verificare la limpidità della soluzione e l’assenza di corpi estranei. Se la soluzione non appare trasparente, o contiene corpi estranei, scartare il prodotto.

2. Preparazione per la somministrazione

Utilizzare materiale sterile per la preparazione e la somministrazione.

a. Sospendere il contenitore utilizzando l’apposito occhiello.

b. Togliere il cappuccio di plastica dalla porta di uscita ubicata sul fondo del contenitore:

– afferrare con una mano la piccola aletta sul collo della porta, – afferrare con l’altra mano la grande aletta sul tappo e ruotare, – il tappo si aprirà

c. Predisporre il set per infusione adottando un metodo asettico.

d. Collegare il set di somministrazione. Per il collegamento, l’innesco e la somministrazione della soluzione fare riferimento alle apposite istruzioni allegate al set d’infusione.

7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio

Baxter SpA.

Piazzale dell’Industria 20

00144 Roma

Italia

8. numero dell'autorizzazione per l'immissione in commercio

20 sacche in poliolefine/po­liammide da 100 ml: AIC Nr: 036370017

50 sacche in poliolefine/po­liammide da 100 ml: AIC Nr: 036370029

60 sacche in poliolefine/po­liammide da 100 ml: AIC Nr: 036370031

9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’autorizzazione

Maggio 2006