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MESALAZINA SANDOZ - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - MESALAZINA SANDOZ

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Mesalazina Sandoz 500 mg compresse rivestite

Mesalazina Sandoz 2 g sospensione rettale

Mesalazina Sandoz 4 g sospensione rettale

2. composizione qualitativa e quantitativa

Mesalazina Sandoz 500 mg compresse rivestite

Una compressa rivestita contiene 500 mg di mesalazina (acido 5-aminosalicilico)

Eccipiente con effetto noto: lattosio

Mesalazina Sandoz 2 g sospensione rettale

Un contenitore monodose da 2 g in 30 g contiene 2 g di mesalazina (acido 5-aminosalicilico) Eccipienti con effetti noti: potassio metabisolfito, sodio benzoato

Mesalazina Sandoz 4 g sospensione rettale

Un contenitore monodose da 4 g in 60 g contiene 4 g di mesalazina (acido 5-aminosalicilico) Principio attivo:

Eccipienti con effetti noti: potassio metabisolfito, sodio benzoato

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compresse rivestite

Sospensione rettale

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Compresse rivestite: Colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Sospensione rettale: Colite ulcerosa a localizzazione rettosigmoidea.

Mesalazina Sandoz è indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive.

Nella fase attiva di grado severo, può essere consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, si consigliano i seguenti dosaggi:

Compresse rivestite: 1 compressa 3 volte al giorno, da assumersi prima dei pasti con abbondante liquido. La posologia può essere aumentata sino a 8 compresse al giorno in pazienti con forme gravi. Sospensione rettale: per il trattamento della colite e proctite ulcerosa 1 contenitore monodose da 4 g 1 volta al giorno o 1 contenitore monodose da 2 g 2 volte al giorno.

Modo di somministrazione

Sospensione rettale: agitare bene prima dell’uso, in modo da ottenere una sospensione omogenea; per l’applicazione del contenitore monodose è necessario seguire le seguenti istruzioni:

Sdraiarsi sul lato sinistro, mantenendo diritta la gamba sinistra e piegando la gamba destra; Inserire delicatamente la cannula nell’orifizio anale e premere il flacone con pressione graduale e costante fino a completo svuotamento; Girarsi alcune volte sui due fianchi per facilitare la distribuzione del medicamento e rimanere coricati per almeno mezz’ora; Una migliore efficacia del medicinale si ottiene mantenendo il prodotto il più a lungo possibile o, meglio, lasciandolo in sede per tutta la notte.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Mesalazina Sandoz è controindicato in caso di:

Nota ipersensibilità ai salicilati. Grave compromissione della funzione epatica o renale.

Non è altresì indicato in caso di preesistenti ulcere gastriche e duodenali.

Il medicinale non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica e ne va evitato l'uso nei bambini di età inferiore ai due anni. Evitare l’uso del medicinale durante le ultime settimane di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Evitare l’uso delle compresse nei bambini di età inferiore a 6 anni.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Sono state segnalate rare reazioni di ipersensibilità cardiaca indotte da mesalazina (miocardite e pericardite) con Mesalazina Sandoz ed altri medicinali contenenti mesalazina. Occorre usare cautela nel prescrivere questo medicinale a pazienti con patologie che predispongono a miocardite o pericardite. Se tale reazione di ipersensibilità viene sospettata, i medicinali contenenti mesalazina non devono essere reintrodotti.

Deve essere usata cautela se si trattano pazienti allergici alla sulfasalazina a causa di un rischio potenziale di reazioni di ipersensibilità crociata fra sulfasalazina e mesalazina.

Sono stati segnalati casi di aumento dei livelli degli enzimi epatici nei pazienti trattati con preparazioni contenenti mesalazina. Si raccomanda cautela quando si somministra Mesalazina Sandoz a pazienti con compromissione epatica.

Devono essere effettuati esami del sangue (emocromo differenziale; parametri di funzionalità epatica quali GOT o GTP; creatinina sierica) e delle urine (dipstick urinario) prima e durante il trattamento, a discrezione del medico. Come linea guida, sono consigliati test di follow-up dopo 14 giorni dall'inizio del trattamento, poi altri due o tre esami ad intervalli di 4 settimane.

Se i parametri risultano nella norma, i test di follow-up devono essere effettuati ogni tre mesi. Qualora compaiano sintomi aggiuntivi, questi esami devono essere eseguiti immediatamente.

Mesalazina Sandoz non deve essere usato in pazienti con compromissione della funzionalità renale. In caso di deterioramento della funzionalità renale durante il trattamento, deve essere presa in considerazione una tossicità renale indotta da mesalazina. Si raccomanda una valutazione della funzione renale per tutti i pazienti prima di iniziare la terapia, e almeno due volte all’anno in corso di trattamento.

Per la forma orale, in pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di una stenosi pilorica, si potrà talora avere una liberazione di 5-ASA già nello stomaco, con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia nel medicinale. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento con Mesalazina Sandoz sia durante il trattamento di mantenimento inadeguato.

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

I pazienti con malattia polmonare, in particolare asma, devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con Mesalazina Sandoz poiché sono a rischio di sviluppare reazioni di sensibilizzazione.

L’uso prolungato del medicinale può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.

A seguito di trattamento con mesalazina, sono stati segnalati rari casi di discrasie ematiche gravi. Nel caso in cui il paziente sviluppasse emorragie di non chiara eziologia, ematomi, porpora, anemia, febbre oppure mal di gola, dovranno essere condotte indagini ematologiche. Nel caso di sospetto di discrasia ematica, il trattamento dovrà essere interrotto.

I pazienti con una storia pregressa di reazioni avverse ai preparati contenenti sulfasalazina devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza medica all’inizio del ciclo di trattamento con Mesalazina Sandoz. Mesalazina Sandoz può causare reazioni di intolleranza acuta come crampi addominali, dolore addominale acuto, febbre, cefalea severa ed eruzioni cutanee e la terapia deve essere interrotta immediatamente.

La mesalazina è stata associata a una sindrome da intolleranza acuta che potrebbe essere difficilmente distinguibile da una recidiva di malattia infiammatoria intestinale. Sebbene l’esatta frequenza non sia ancora stata determinata, essa si è verificata nel 3% dei pazienti nell’ambito di studi clinici controllati condotti su mesalazina oppure sulfasalazina. Fra i sintomi sono inclusi crampi, dolore addominale acuto e diarrea con sangue, talvolta febbre, cefalea ed eritema. Nel caso di sospetta sindrome da intolleranza acuta, è necessario interrompere il trattamento immediatamente e non devono essere reintrodotti i prodotti che contengono mesalazina.

Mesalazina Sandoz sospensione rettale contiene potassio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

Mesalazina Sandoz 500 mg compresse rivestite contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Non sono stati effettuati studi d’interazione specifici.

Può essere potenziato l'effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree.

Non si possono escludere interazioni con metotressato, probenecid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina. E' possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico. La co-somministrazione con anticoagulanti cumarinici quale ad esempio warfarin, può determinare una diminuzione della attività anticoagulante. Il tempo di protrombina deve essere monitorato attentamente, se tale associazione non può essere evitata.

Per la forma orale, evitare l'associazione con lattulosio e con altri medicinali che abbassando il pH del colon possono ostacolare il rilascio di 5-ASA.

Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di mesalazina ed agenti di cui è nota la tossicità renale, inclusi i medicinali anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed azatioprina, poiché questi medicinali possono aumentare il rischio di reazioni avverse a carico dei reni.

La mesalazina inibisce la tiopurina metiltransferasi. Nei pazienti trattati con azatioprina oppure 6-mercaptopurina, si raccomanda cautela nell’uso concomitante di mesalazina, poiché potrebbe aumentare il rischio di discrasie ematiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

4.6

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

Gravidanza

Non vi sono dati adeguati sull'uso di Mesalazina Sandoz nelle donne in gravidanza. Tuttavia, i dati su un numero limitato di gravidanze esposte al medicinale non indicano alcun effetto avverso della mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.

In un solo caso dopo l’uso a lungo termine di una dose elevata di mesalazina (2–4 g per via orale) durante la gravidanza, è stata riportata insufficienza renale nel neonato.

Gli studi su animali con mesalazina somministrata per via orale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale.

La mesalazina non deve essere usata durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Comunque l’uso dei preparati andrà evitato nelle ultime settimane di gravidanza.

Deve essere posta cautela quando si usano alte dosi di mesalazina.

Allattamento

Acido N-acetil-5-aminosalicilico e, in misura minore, mesalazina sono secreti nel latte materno. Ad oggi è disponibile solo una limitata l'esperienza sull’uso durante l'allattamento nelle donne. Non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità nei neonati come la diarrea. Pertanto, Mesalazina Sandoz deve essere utilizzato durante l'allattamento solo se il potenziale beneficio supera il possibile rischio. Se il bambino sviluppa diarrea, l'allattamento al seno deve essere interrotto.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Si ritiene che Mesalazina Sandoz alteri in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Classificazione per sistemi e organi

Frequenza secondo la convenzione MedDRA

Comune (≥ 1/100, <1/10)

Non comune (≥ 1/1.000, <1/100)

Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000)

Molto raro

(<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può

essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del

sistema emolinfopoietico

Emocromo alterato (anemia aplastica, agranulocitosi, pancitopenia, neutropenia, leucopenia, trombocitopenia)

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni di

ipersensibilità come esantema allergico, febbre da

medicinale, lupus eritematoso sistemico, pancolite

Patologie del

sistema nervoso

sonnolenza, tremori

Cefalea, vertigini

Neuropatia periferica

Patologie

Otalgia

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

dell'orecchio e del labirinto

Patologie cardiache

tachicardia

Miocardite, pericardite

Patologie vascolari

Ipertensione

Ipotensione

Patologie respiratorie, toraciche e

mediastiniche

dolore faringolaringeo

Reazioni polmonari allergiche e

fibrotiche (inclusa dispnea, tosse,

broncospasmo, alveolite, eosinofilia polmonare, infiltrazione polmonare, polmonite)

Patologie gastrointestinali

distensione dell’addome, dispepsia

colite, pancreatite, polipo rettale

Dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea, vomito

Pancreatite acuta

Patologie epatobiliari

Variazioni dei

parametri di

funzionalità epatica (aumento dei

parametri di

transaminasi e

colestasi), epatite, epatite col estatica, colelitiasi

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

eruzione cutanea

acne, orticaria prurito,

fotosensibilità (vedere paragrafo Fotosensibilità)

Alopecia

Angioedema

Patologie del

sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

dolore dorsale

Mialgia, artralgia

Sindrome simil lupoide

Patologie renali e urinarie

Compromissione della funzionalità renale compresa nefrite interstiziale acuta e cronica e insufficienza renale, sindrome nefrosica

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Oligospermia (reversibile)

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, Piressia,

Affaticamento, Edema della faccia

Mesalazina Sandoz è dotato di una migliore tollerabilità rispetto alla salazopirina.

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

Possono verificarsi, seppur raramente, effetti indesiderati comuni ai salicilati, comprese le reazioni di ipersensibilità; l'eventuale comparsa di queste ultime comporterà l'immediata interruzione del trattamento.

Fotosensibilità

Le reazioni più severe sono osservate in pazienti con condizioni cutanee preesistenti, quali dermatite atopica ed eczema atopico.

Segnalazione di reazioni avverse sospette

La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di nazionale segnalazione all’indirizzo.

4.9 sovradosaggio

Mesalazina contiene un aminosalicilato, e i sintomi di tossicità da salicilati comprendono tinnito, vertigine, cefalea, confusione, sonnolenza, edema polmonare, disidratazione a seguito di sudorazione, diarrea e vomito, ipoglicemia, iperventilazione, alterazione dell’equilibrio elettrolitico e del pH del sangue e ipertermia.

5. proprietà farmacologiche

La terapia convenzionale in caso di tossicità da salicilati potrebbe essere di beneficio in presenza di sovradosaggio acuto. L’ipoglicemia, lo scompenso di fluidi e degli elettroliti devono essere corretti tramite somministrazione di un’appropriata terapia. Occorre mantenere una adeguata funzione renale.

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Antiinfiammatori intestinali, Codice ATC: A07EC02

Mesalazina Sandoz è l'acido 5-aminosalicilico (5-ASA, mesalazina), frazione attiva della salicilazosul­fapiridina (SASP).

La mesalazina è dotata di un effetto antinfiammatorio a livello della mucosa intestinale, legato sia ad una inibizione della attività ciclo-ossigenasica che delle sintesi dei leucotrieni.

La mancanza della frazione sulfapiridinica, cui sono attribuiti gli effetti indesiderati della SASP, spiega come il 5-ASA possa essere più tollerato rispetto alla SASP.

La disponibilità di diverse forme farmaceutiche permette di trattare adeguatamente le malattie infiammatorie intestinali nelle varie localizzazioni con le compresse rivestite e le forme distali con sospensione rettale.

Il 5-ASA contenuto nelle compresse viene rilasciato a livello dell’ileo terminale e del colon, assicurando l’effetto antinfiammatorio topico sulle lesioni localizzate lungo tale tratto.

La forma farmaceutica sospensione rettale determina un pronto ed efficace effetto locale antinfiammatorio sulle lesioni localizzate lungo il tratto terminale dell’intestino.

5.2 proprietà farmacocinetiche

La forma farmaceutica compresse rivestite ha la caratteristica di disintegrare il rivestimento ad un pH superiore a 6; questa caratteristica consente alla compressa di attraversare intatta lo stomaco e di rendere disponibile il principio attivo in corrispondenza dell’ileo terminale e del colon dove esplica la sua azione a livello topico.

L’assorbimento del 5-ASA è di modesta entità; la sostanza viene quasi totalmente eliminata con le feci.

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

Il 5-ASA somministrato in sospensione rettale presenta un assorbimento sistemico molto scarso ed esplica la sua azione a livello locale.

5.3 dati preclinici di sicurezza

Le DL50 dopo somministrazione orale risultano:

topo maschio = 1287 mg/Kg ratto maschio = 4496 mg/Kg topo femmina = 1052 mg/Kg ratto femmina = 2071 mg/Kg

Le DL50 dopo somministrazione endovenosa risultano:

topo > 3000 mg/Kg ratto > 2000 mg/Kg

Ben tollerati risultano i seguenti trattamenti cronici per via orale:

ratto alla dose di 200 mg/Kg/die cane alla dose di 120 mg/Kg/die

Il 5-ASA non presenta attività mutagena.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Mesalazina Sandoz 500 mg compresse rivestite:

citrato di trietile, copolimero tipo B dell'acido metacrilico, ferro ossido giallo (E 172), ferro ossido rosso (E 172), lattosio, magnesio stearato, polivinilpirro­lidone, sodio carbossimetilamido, polisorbato 80, talco, titanio biossido.

Mesalazina Sandoz 2 g sospensione rettale :

acqua depurata, carbossipolime­tilene, disodio edetato biidrato, gomma xantana, potassio acetato, potassio metabisolfito, sodio benzoato.

Mesalazina Sandoz 4 g sospensione rettale :

acqua depurata, carbossipolime­tilene, disodio edetato biidrato, gomma xantana, potassio acetato, potassio metabisolfito, sodio benzoato.

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

2 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Sospensione rettale : conservare a temperatura inferiore ai 25° C.

Compresse rivestite: conservare a temperatura inferiore ai 30° C.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Compresse Rivestite: Blister opaco in PVC/Alluminio – Confezione da 50 compresse di 500 mg.

Sospensione rettale 2 g : Contenitore monodose in materiale PELD (polietilene a bassa densità), di colore bianco contenente 30 g di sospensione rettale, chiuso con tappo a prerottura, e con cannula rettale. Confezione da 7 contenitori monodose e 7 cannule monouso.

Documento reso disponibile da AIFA il 20/10/2018

Sospensione rettale 4 g : Contenitore monodose in materiale PELD (polietilene a bassa densità), di colore bianco contenente 60 g di sospensione, chiuso con tappo a prerottura, e con cannula rettale. Confezione da 7 contenitori monodose e 7 cannule monouso.

6.6

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Sandoz S.p.A. – Largo U. Boccioni, 1 – 21040 Origgio (VA) – Italia

8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

AIC n. 034836015 – 500 mg compresse rivestite, 50 compresse

AIC n. 034836027 – 2 g sospensione rettale, 7 contenitori monodose e 7 cannule monouso

AIC n. 034836039 – 4 g sospensione rettale, 7 contenitori monodose e 7 cannule monouso

9.

Data della prima autorizzazione: 19 Aprile 2001.