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KENDO - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

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Foglio illustrativo - KENDO

Foglio illustrativo: informazioni per il paziente

Ibuprofene

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

Prenda questo medicinale sempre come esattamente descritto in questo foglio o come il medico o il farmacista le ha detto di fare.

  • – Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.

  • – Se desidera maggiori informazioni o consigli, si rivolga al farmacista.

  • – Se si manifesta uno qualsiasi degli effetti indesiderati, tra cui effetti non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Vedere paragrafo 4.

  • – Si rivolga al medico se non nota miglioramenti o se nota un peggioramento dei sintomi dopo un breve periodo di trattamento.

Contenuto di questo foglio:

  • 1. Cos’è Kendo e a cosa serve

  • 2. Cosa deve sapere prima di prendere Kendo

  • 3. Come prendere Kendo

  • 4. Possibili effetti indesiderati

  • 5. Come conservare Kendo

  • 6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. cos’è kendo e a cosa serve

Questo medicinale contiene il principio attivo ibuprofene, appartenente ad un gruppo di medicinali noti come antinfiammatori non steroidei (FANS) che agiscono alleviando il dolore (azione analgesica) e abbassando la temperatura corporea in stati febbrili (azione antipiretica).

Kendo è indicato

  • – per il trattamento del dolore di varia origine e natura, ad esempio mal di testa, mal di denti, nevralgie (dolore in uno o più nervi), dolori alle ossa, alle articolazioni e ai muscoli (osteo-articolari e muscolari), dolori mestruali;

  • – coadiuvante nel trattamento dei sintomi della febbre e dell’influenza.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo alcuni giorni.

2. cosa deve sapere prima di prendere kendo

Non prenda Kendo

  • – se è allergico all’ibuprofene, all’acido acetilsalicilico, ad altri medicinali utilizzati per il trattamento di dolori (analgesici), ai farmaci usati per abbassare la febbre (antipiretici), ad altri medicinali antinfiammatori simili (FANS), o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);

  • – se è negli ultimi 3 mesi di gravidanza o se sta allattando al seno (Vedere paragrafo “Gravidanza, allattamento e fertilità”);

  • – se soffre di problemi allo stomaco e all’intestino associati alla presenza di lesioni (ulcere gastroduodenale attiva o grave) o se soffre di altri disturbi allo stomaco (gastropatie);

  • – se ha sofferto in passato di disturbi allo stomaco e all’intestino associati a sanguinamenti (emorragia gastrointestinale, perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia, ulcera peptica ricorrente, con due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);

  • – se soffre di gravi problemi al fegato o ai reni (insufficienza epatica o renale grave);

  • – se soffre di gravi disturbi del cuore (insufficienza cardiaca severa);

  • – se ha perso molti liquidi (severa disidratazione) a causa di vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/01/2022

Non usare Kendo nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Kendo.

Si rivolga al farmacista o all’infermiere se ha un’infezione (vedere il paragrafo “infezioni” di seguito).

Eviti di assumere questo medicinale se sta già assumendo altri medicinali antinfiammatori (Vedere il paragrafo “Altri medicinali e Kendo”).

Assumere questo medicinale ad alte dosi e per trattamenti prolungati può aumentare il rischio di problemi al cuore (ictus e infarto).

Il rischio di effetti indesiderati può essere ridotto utilizzando la minima dose efficace per il più breve tempo possibile.

L’uso di Kendo può determinare modifiche dei suoi esami diagnostici (vedere anche il paragrafo “Possibili effetti indesiderati”).

Prenda questo medicinale con cautela se:

  • – sta assumendo altri medicinali (Vedere il paragrafo “Altri medicinali e Kendo”);

  • – ha sofferto in passato di disturbi dell’intestino (colite ulcerosa, morbo di Crohn);

  • – se soffre di disturbi al cuore (insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare) o se pensa di essere a rischio di queste condizioni (ad esempio se soffre di ipertensione, diabete o colesterolo alto o è un fumatore);

  • – se ha la pressione del sangue alta;

  • – se soffre di disturbi della respirazione come asma, naso che cola (rinite cronica), presenza di polipi nel naso (poliposi nasali), infiammazione della mucosa del naso (sinusite), o soffre/ha sofferto di allergie, perché potrebbe manifestare difficoltà a respirare (broncospasmo), arrossamento della pelle con prurito (orticaria) o gonfiore della pelle e della gola (angioedema), soprattutto se ha già avuto reazioni allergiche dopo l’uso di altri medicinali utilizzati per il trattamento di dolori delle articolazioni o dei muscoli, della febbre o per il trattamento dell’infiammazione (FANS). In questo caso si rivolga al medico prima di prendere questo medicinale.

  • – se soffre di una malattia che può colpire diversi organi e tessuti del corpo (lupus eritematoso diffuso o sistemico) o di una malattia del tessuto connettivo, presente in molte parti del corpo, come ad esempio ossa e cartilagini, poiché in rare occasioni in pazienti in trattamento con ibuprofene sono stati osservati sintomi di “meningite asettica”. Sebbene sia più probabile che questa si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, è stata osservata anche in pazienti i quali non manifestavano malattie croniche concomitanti.

  • – se è anziano;

  • – se soffre di disturbi ai reni o al fegato;

  • – se ha problemi di coagulazione del sangue;

  • – se nota disturbi agli occhi, soprattutto in caso di trattamenti prolungati, effettuare periodici controlli oculistici. Se verifica disturbi della vista interrompa il trattamento con Kendo.

Infezioni

Kendo può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Kendo possa ritardare un trattamento adeguato dell’infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un’infezione e i sintomi dell’infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.

Problemi allo stomaco e/o all’intestino (emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione).

Durante il trattamento con medicinali antinfiammatori (FANS) si sono verificati sanguinamenti allo stomaco e/o all’intestino (emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione). Questi effetti possono essere mortali e si possono verificare in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi ed anche nel caso in cui non abbia sofferto in precedenza di gravi disturbi allo stomaco e all’intestino, specialmente se è una persona anziana. In questo caso e nei pazienti con storia di lesioni (ulcera) la dose iniziale deve essere la più bassa possibile.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/01/2022

Inoltre, il medico potrà indicarle dei medicinali che svolgono un’azione protettiva sullo stomaco (misoprostolo o inibitori di pompa protonica), soprattutto se assume altri medicinali (ad esempio, aspirina o medicinali che aumentano il rischio di problemi gastrointestinali.

Durante il trattamento con questo medicinale, soprattutto all’inizio e se è una persona anziana, faccia molta attenzione ai sintomi che può avere, specialmente allo stomaco e all’intestino, e se in passato ha sofferto dei problemi descritti.

Se dovesse verificarsi sanguinamento o formazione di ulcere allo stomaco e/o all’intestino, sospenda il trattamento con questo medicinale.

Reazioni cutanee

Sono state segnalate reazioni cutanee gravi in associazione al trattamento con Kendo. Interrompa l’assunzione di Kendo e consulti immediatamente il medico se si manifestano eruzione cutanea, lesioni delle mucose, vescicole o altri segni di allergia, in quanto possono essere i primi segni di una reazione cutanea molto grave. Vedere paragrafo 4.

Negli adolescenti con problemi di disidratazione l’uso di Kendo può portare ad alterazioni della funzionalità renale.

L’uso di medicinali come Kendo può:

  • – essere associato alla comparsa di malattie renali anche gravi (come necrosi papillare renale, nefropatia da analgesici e insufficienza renale), pertanto il medico monitorerà la funzionalità dei suoi reni;

  • – mascherare segni e sintomi di infezioni in corso (febbre, dolore, gonfiore)

Altri medicinali e Kendo

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Prenda questo medicinale con cautela e si rivolga al medico se sta assumendo i seguenti medicinali:

  • – medicinali utilizzati per ridurre le infiammazioni e per il trattamento delle allergie (corticosteroidi);

  • – medicinali utilizzati per il trattamento di alcuni problemi della coagulazione del sangue (antiaggreganti, come l’acido acetilsalicilico a basse dosi e anticoagulanti di tipo cumarinico, ad esempio il warfarin o l’eparina);

  • – medicinali utilizzati per il trattamento di alcuni disturbi della mente (antidepressivi inibitori selettivi del reuptake della serotonina);

  • – medicinali utilizzati per il trattamento della pressione alta del sangue (diuretici, ACE-inibitori come captopril, betabloccanti come atenololo, e antagonisti dell’angiotensina II come losartan), specialmente se è una persona anziana e se ha problemi ai reni; in questi casi è necessario che assuma una giusta quantità di liquidi, inoltre il medico potrà controllare periodicamente il corretto funzionamento dei suoi reni dopo l’inizio del trattamento e nei periodi successivi;

  • – litio (un medicinale utilizzato per trattare le malattie mentali) o fenitoina (un medicinale utilizzato per trattare l’epilessia). Durante il trattamento con questi medicinali il medico potrebbe chiederle di sottoporsi ad esami del sangue;

  • – metotrexato, un medicinale utilizzato per trattare il cancro o l’artrite reumatoide;

  • – moclobemide, un medicinale usato per trattare la depressione;

  • – aminoglicosidi (medicinali antibiotici);

  • – glicosidi cardiaci (medicinali usati per trattare alcune malattie del cuore). I medicinali come Kendo possono aggravare le malattie del cuore;

  • – colestiramina (un medicinale utilizzato per diminuire i lipidi nel sangue);

  • – ciclosporina (medicinali utilizzati se ha avuto un trapianto di organo), poiché medicinali come Kendo possono aumentare il rischio di danno ai reni;

  • – estratti vegetali come ad es. il Ginkgo Biloba, poiché se assunti insieme a medicinali come Kendo possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale;

  • – mifepristone (un medicinale utilizzato nelle donne per indurre l’aborto);

  • – antibiotici chinolonici (medicinali utilizzati per trattare le infezioni), poiché se assunti insieme a medicinali come Kendo, è possibile avere un rischio maggiore di sviluppare convulsioni;

  • – sulfaniluree, medicinali usati per trattare il diabete; nel caso sia necessario il trattamento contemporaneo con tali farmaci, il medico potrebbe farle effettuare delle analisi del sangue;

  • – tacrolimus, medicinale usato per prevenire e trattare il rigetto in caso di trapianto di organo, la somministrazione contemporanea con Kendo può aumentare il rischio di danno ai reni;

  • – zidovudina e ritonavir, medicinali utilizzati per trattare l’AIDS; se il trattamento contemporaneo è necessario, il medico potrebbe farle effettuare delle analisi del sangue;

  • – probenecid, un medicinale utilizzato per trattare la gotta;

  • – inibitori del CYP2C9, come voriconazolo e fluconazolo (medicinali usati per trattare le infezioni causate da funghi);

  • – alcool, bifosfonati (medicinali per trattare le malattie delle ossa), ossipentifillina (un medicinale per trattare le ulcere delle gambe) poiché possono aumentare gli effetti indesiderati a carico di stomaco ed intestino;

  • – baclofene, un medicinale per rilassare i muscoli.

Durante il trattamento in associazione con altri medicinali, deve assumere una giusta quantità di liquidi; dopo l’inizio del trattamento si raccomanda di eseguire dei controlli del funzionamento dei reni.

Gravidanza, allattamento e fertilità

Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.

L’uso di Kendo durante una gravidanza può causare effetti dannosi sul feto (aumentato rischio di aborto, malformazione del cuore e dell’addome).

Questo medicinale è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Kendo non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

L’assunzione di questo medicinale durante il terzo trimestre di gravidanza può causare danni al cuore, ai polmoni e ai reni del feto e può esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a:

  • – disturbi della circolazione (prolungamento del tempo di sanguinamento);

  • – problemi durante il parto (riduzione delle contrazioni dell’utero con ritardo o prolungamento del parto).

Non prenda questo medicinale se sta allattando al seno poiché l’ibuprofene passa nel latte materno

Sospenda il trattamento con questo medicinale se intende iniziare una gravidanza, se ha problemi di fertilità o se deve sottoporsi ad indagini sulla fertilità, perché questo medicinale può compromettere temporaneamente la sua fertilità.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Questo medicinale può causare sonnolenza, vertigini o depressione, che possono alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Se ciò si dovesse verificare, eviti di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.

Kendo contiene:

Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale;

Sodio solfito

Raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo;

Etanolo (contenuto nell’aroma)

Questo medicinale contiene 66 mg di alcol (etanolo) per dose da 50 gocce (2 mL equivalenti a 400 mg di ibuprofene). La quantità in 2 mL di questo medicinale è equivalente a meno di 2 ml di birra o 1 ml di vino.

La piccola quantità di alcol in questo medicinale non produrrà effetti rilevanti.

Metile para-idrossibenzoato

Questo medicinale contiene metile para-idrossibeanzoato che può causare reazioni allergiche (anche ritardate);

Potassio

Questo medicinale contiene 259 mg (6,6 mmol) di potassio per dose massima giornaliera. Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di potassio;

Sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

3. come usare kendo

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente quanto riportato in questo foglio o le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

Deve essere usata la dose efficace più bassa per il periodo più breve necessario ad alleviare i sintomi.

Se ha un’infezione, si rivolga immediatamente al medico qualora i sintomi (per esempio febbre e dolore) persistano o peggiorino (vedere paragrafo 2).

Uso negli adulti e adolescenti oltre i 12 anni

La dose raccomandata è di 25–50 gocce 2–3 volte al giorno (25 gocce = 200 mg di ibuprofene).

La dose massima raccomandata è di 50 gocce al giorno 3 volte al giorno.

Non superi le dosi raccomandate, in particolare, se è una persona anziana, se ha problemi ai reni o al fegato, assuma la minima dose indicata.

È possibile assumere Kendo a stomaco vuoto.

Se ha problemi gastrici tuttavia, è preferibile assumere il medicinale a stomaco pieno.

Se dopo 3 giorni di trattamento non nota un miglioramento delle sue condizioni di salute, si rivolga al medico.

Se negli adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni) è necessaria l’assunzione del medicinale per più di 3 giorni, o se i sintomi peggiorano consultare il medico.

Istruzioni per l’uso

II flaconcino ha la chiusura a prova di bambino: per aprire prema la capsula e contemporaneamente giri in senso antiorario fino all'apertura (Fig. 1).

Metta il flaconcino in verticale, con l'apertura rivolta verso il basso (Fig. 2).

Attenda qualche secondo finché il liquido inizi a scendere.

Se il liquido non scende, batta il fondo del flaconcino con un dito per 3–4 volte.

Prima dell'assunzione mescoli brevemente il contenuto del bicchiere.

Se prende più Kendo di quanto deve

Se ha preso più Kendo di quanto deve o se il suo bambino ha assunto questo medicinale per errore, contatti sempre un medico o l’ospedale più vicino allo scopo di ricevere un parere sul rischio e consigli in merito alle azioni da intraprendere.

Se assume un dosaggio eccessivo (sovradosaggio) di ibuprofene può presentare più comunemente i seguenti sintomi: nausea, vomito, mal di pancia, stato di sonno profondo con ridotta risposta ai normali stimoli (letargia), sonnolenza, mal di testa, vertigini, ronzio nelle orecchie (tinnito), movimenti incontrollati del corpo (convulsioni) e perdita di coscienza.

I sintomi di un sovradosaggio possono manifestarsi entro 4 – 6 ore dall’assunzione di ibuprofene.

Raramente può presentare: movimenti incontrollati degli occhi (nistagmo), abbassamento della temperatura del corpo (ipotermia), effetti a carico del rene, sanguinamento dello stomaco e dell’intestino, profonda

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perdita di coscienza (coma), interruzione momentanea del respiro (apnea), diarrea, riduzione dell’attività del sistema nervoso (depressione del Sistema Nervoso Centrale) e dell’attività respiratoria (depressione del sistema respiratorio).

Inoltre, può manifestare anche: disorientamento, stato di eccitazione, svenimento, abbassamento della pressione del sangue (ipotensione), diminuzione o aumento dei battiti del cuore (bradicardia o tachicardia).

Se assume dosi significativamente elevate di ibuprofene può manifestare gravi danni a carico dei reni e del fegato.

In casi di avvelenamento grave, è possibile che si verifichi acidosi metabolica (aumento degli acidi nel sangue). I sintomi possono comprendere nausea, mal di stomaco, vomito (con eventuale presenza di tracce di sangue), mal di testa, ronzio nelle orecchie, confusione e movimenti incontrollati degli occhi. A dosaggi elevati, sono stati segnalati sonnolenza, dolore al petto, palpitazioni, perdita di coscienza, convulsioni (soprattutto nei bambini), debolezza e vertigini, sangue nelle urine, sensazione di freddo al corpo e problemi respiratori.

Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di Kendo, si rivolga al medico o al farmacista

Se dimentica di prendere Kendo

Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

4. possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Si possono manifestare i seguenti effetti indesiderati, che generalmente si risolvono con la sospensione del trattamento:

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)

  • – capogiro

  • – malessere

  • – affaticamento

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)

  • – aumento dell’acidità dello stomaco (gastrite);

  • – reazioni allergiche come eruzione cutanea, orticaria, prurito, esantema, formazione di macchie rosse sulla pelle (porpora), gonfiore della pelle e delle mucose (angioedema), asma, difficoltà a respirare (broncospasmo o dispnea), attacchi d’asma con abbassamento della pressione del sangue;

  • – insonnia, ansia;

  • – intorpidimento degli arti o di altre parti del corpo, sonnolenza;

  • – congestione nasale (rinite);

  • – difficoltà a respirare (broncospasmo, dispnea);

  • – interruzione momentanea del respiro (apnea);

  • – disturbi visivi;

  • – compromissione dell’udito;

  • – ronzio nelle orecchie (tinnito);

  • – vertigine;

  • – disturbi al fegato (funzione epatica alterata);

  • – infiammazione del fegato (epatite);

  • – ingiallimento di pelle e occhi (ittero);

  • – reazioni della pelle alla luce (reazione di fotosensibilità);

  • – malattie dei reni (danno delle funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale).

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)

  • – malattia che può colpire diversi organi e tessuti del corpo (lupus eritematoso);

  • – riduzione del numero delle cellule del sangue: riduzione dei globuli bianchi (leucopenia, neutropenia, agranulocitosi), dei globuli rossi (anemia emolitica e anemia aplastica), delle piastrine (trombocitopenia);

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  • – inibizione dell’aggregazione delle piastrine che può determinare sanguinamento;

  • – depressione, stato confusionale, allucinazioni;

  • – infiammazione del nervo ottico (neurite ottica);

  • – infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il cervello (meningite asettica), specie in pazienti con disturbi autoimmuni preesistenti (Vedere paragrafo “Avvertenze e Precauzioni”), con sintomi di rigidità nucale, mal di testa, nause, vomito, febbre o disorientamento;

  • – aggravamento di infiammazioni causate da un’infezione già presente (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante);

  • – disturbi agli occhi con disturbi della vista e infiammazione del nervo ottico (neurite ottica tossica);

  • – gonfiore dovuto ad accumulo di liquidi in una parte del corpo (edema);

  • – alterazione dei risultati di alcuni esami diagnostici: aumento dei livelli degli enzimi epatici (transaminasi aumentate), e delle concentrazioni della fosfatasi alcalina, riduzione dell’emoglobina (proteina che trasporta l’ossigeno ai tessuti), riduzione della percentuale di sangue occupata dai globuli rossi (ematocrito), prolungamento del tempo di sanguinamento, diminuzione dei livelli del calcio nel sangue e aumento dei livelli di acido urico nel sangue;

  • – aumento della concentrazione di azoto non proteico nel sangue (iperazotemia).

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)

  • – infiammazioni del pancreas, una ghiandola coinvolta nei processi digestivi (pancreatiti);

  • – reazioni allergiche gravi, che possono includere sintomi come gonfiore del viso, della lingua e della gola

che rendono difficile respirare, battito del cuore veloce, grave reazione allergica a rapida comparsa e che può causare la morte (anafilassi), gravi disturbi della pelle (reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson, Necrolisi Tossica Epidermica ed eritema multiforme);

  • – sensazione di avvertire il battito del proprio cuore (palpitazioni)

  • – malattia del cuore (insufficienza cardiaca);

  • – attacco di cuore (infarto del miocardio);

  • – aumento dei liquidi intorno ai polmoni (edema polmonare acuto);

  • – aumento della pressione del sangue (ipertensione);

  • – malattia del fegato (insufficienza epatica).

Non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili)

  • – sensazione di peso allo stomaco;

  • – nausea;

  • – vomito;

  • – diarrea;

  • – flatulenza;

  • – stitichezza;

  • – disturbi della digestione (dispepsia);

  • – dolore addominale ed epigastrico;

  • – bruciore di stomaco;

  • – sangue nelle feci (melena) e nel vomito (ematemesi);

  • – infiammazioni della bocca con formazione di lesioni (stomatiti ulcerative);

  • – peggioramento di alcuni distirbi dell’intestino (colite e morbo di Crohn);

  • – aumento del rischio di problemi al cuore (ictus e infarto), specialmente se assume questo medicinale ad alte dosi;

  • – formazione di lesioni allo stomaco o all’intestino (ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte mortale), specialmente nelle persone anziane.

  • – È possibile che si verifichi una reazione cutanea grave nota come sindrome DRESS. I sintomi della DRESS comprendono: eruzione cutanea, febbre, gonfiore dei linfonodi e aumento degli eosinofili (un tipo di globuli bianchi).

  • – Un’eruzione cutanea diffusa, rossa e squamosa, con formazione di pustole sotto la pelle e vescicole localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori accompagnate da febbre all’inizio del trattamento (pustolosi esantematica acuta generalizzata). Smetta di usare Kendo se sviluppa questi sintomi e contatti immediatamente il medico. Vedere anche il paragrafo 2.

5. come conservare kendo

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione dopo “Scad.”. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Kendo

Kendo 200 mg/ml gocce orali, soluzione

Il principio attivo è ibuprofene. Ogni ml di soluzione contiene 200 mg di ibuprofene.

Gli altri componenti sono: saccarosio, glicerolo, idrossido di potassio, solfito di sodio anidro, polisorbato 20, metile para-idrossibenzoato, citrato di sodio diidrato, saccarina sodica, sodio edetato, aroma di arancio/limone/ca­ramello, eritrosina (E127), acqua depurata.

Descrizione dell’aspetto di Kendo e contenuto della confezione

Kendo si presenta sotto forma di gocce per soluzione orale.

Ogni confezione contiene 1 flacone da 12,5 ml o da 20 ml di soluzione dotato di contagocce.

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore

ABC Farmaceutici S.p.A. – Corso Vittorio Emanuele II, 72 – 10121 Torino

Produttore

ABC Farmaceutici S.p.A. – Canton Moretti, 29 – 10015 S. Bernardo d’Ivrea (TO)

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il

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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizza­zione

all'immissione in commercio (o titolare AIC).