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FURECIS - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - FURECIS

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Furecis 100 mg capsule rigide

COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Ogni capsula contiene 100 mg di nitrofurantoina in forma macrocristallina.

Contiene inoltre lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

FORMA FARMACEUTICA

Capsule di gelatina rigida.

Capsule di gelatina rigida di dimensione “2” con cappuccio di colore giallo opaco e corpo giallo opaco, con impresso “EM29” e una banda circolare sottile in inchiostro nero sul cappuccio.

Dimensioni (lunghezza): 17,80 mm ± 0,40 mm

INFORMAZIONI CLINICHE

1.1. indicazioni terapeutiche

La nitrofurantoina è indicata per il trattamento e la profilassi contro le infezioni delle basse vie urinarie non complicate, acute o ricorrenti, quando sono causate da microrganismi sensibili (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

1.2. posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti

Infezioni delle vie urinarie (IVU) acute non complicate: 50 mg quattro volte al giorno per sette giorni.

Recidive croniche gravi (IVU): 100 mg quattro volte al giorno per sette giorni.

Soppressione a lungo termine: 50–100 mg una volta al giorno.

Profilassi: 50 mg quattro volte al giorno per la durata della procedura e successivamente per tre giorni.

Bambini e lattanti di età superiore ai tre mesi

Per i bambini di peso corporeo inferiore a 25 kg, si deve valutare l’opportunità di utilizzare Nitrofurantoina sospensione.

Infezioni acute delle vie urinarie: 3 mg/kg/die in quattro dosi separate per sette giorni.

Soppressiva: 1 mg/kg una volta al giorno.

La nitrofurantoina non deve essere utilizzata nei bambini di età inferiore ai 3 mesi (vedere paragrafo 4.3).

Anziani

In assenza di compromissione renale significativa, per la quale la nitrofurantoina è controindicata, la dose deve corrispondere a quella di un soggetto normale adulto. Vedere le precauzioni e i rischi associati alla terapia a lungo termine per i pazienti anziani (paragrafo 4.8).

Modo di somministrazione

Per uso orale.

Questo medicinale deve essere assunto sempre con cibo o latte. L’assunzione di Furecis durante i pasti migliora l’assorbimento e ciò è importante per un’efficacia ottimale.

1.3. controindicazioni

Ipersensibilità alla nitrofurantoina, ad altri nitrofurani o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti affetti da disfunzione renale con velocità stimata di filtrazione glomerulare (eGFR) inferiore a 45 ml/minuto.

Deficit di G6PD (vedere anche paragrafo 4.6).

Porfiria acuta.

Nei lattanti di età inferiore ai 3 mesi d’età e nelle pazienti in gravidanza a termine (durante il travaglio e il parto), a causa della possibilità teorica di anemia emolitica nel feto o nel neonato, dovuta all’immaturità dei sistemi enzimatici degli eritrociti.

1.4. avvertenze speciali e precauzioni di impiego

La nitrofurantoina non è efficace nel trattamento delle infezioni parenchimali che interessano un solo rene non funzionante. In caso di infezioni gravi o ricorrenti devono essere escluse cause di tipo chirurgico.

Poiché le condizioni preesistenti potrebbero mascherare le reazioni avverse, la nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti affetti da malattia polmonare, disfunzione epatica, disturbi neurologici e diatesi allergica.

Si sono verificate neuropatia periferica e sensibilità a manifestare neuropatia periferica, che può diventare grave o irreversibile, e possono essere potenzialmente fatali. Pertanto, il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di coinvolgimento neurale (parestesie).

La nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti che soffrono di anemia, diabete mellito, squilibrio elettrolitico, condizioni debilitanti e carenza di vitamina B (in particolare folato).

Reazioni polmonari acute, subacute e croniche sono state osservate in pazienti trattati con nitrofurantoina; in tale evenienza, la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta immediatamente.

Nei pazienti anziani possono svilupparsi in maniera insidiosa e si possono verificare con frequenza reazioni polmonari croniche (comprese fibrosi polmonare e polmonite interstiziale diffusa). È necessario un attento monitoraggio delle condizioni polmonari dei pazienti sottoposti a terapia a lungo termine (in particolare negli anziani).

I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare eventuali segni di epatite (specialmente in caso di uso a lungo termine). In seguito all’assunzione di nitrofurantoina le urine possono presentare un colore giallo o bruno. I pazienti in trattamento con nitrofurantoina sono inclini a presentare risultati falsi positivi ai test per il glucosio nelle urine (se esaminati per le sostanze riducenti).

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Nei soggetti con sospetto deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta se compaiono segni di emolisi.

In caso di trattamento a lungo termine, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti per individuare evidenze di sintomi polmonari o epatite, o altre evidenze di tossicità.

Interrompere il trattamento con nitrofurantoina se si verificano sindromi polmonari, epatiche, ematologiche o neurologiche non spiegabili altrimenti.

Furecis 100 mg capsule contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Epatotossicità

Raramente si verificano reazioni epatiche quali epatite, epatite autoimmune, ittero colestatico, epatite cronica attiva e necrosi epatica. Sono stati segnalati casi fatali. L'insorgenza dell'epatite cronica attiva può essere insidiosa e i pazienti devono essere monitorati periodicamente per i cambiamenti nei test biochimici che potrebbero indicare lesioni epatiche. Se si verifica epatite, il farmaco deve essere sospeso immediatamente e devono essere prese misure appropriate.

1.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

1. Quando assunta con cibo o agenti che ritardano lo svuotamento gastrico, si verifica un aumento dell’assorbimento.

2. Il magnesio trisilicato causa una diminuzione dell’assorbimento.

3. Probenecid e sulfinpirazone riducono l’escrezione renale di nitrofurantoina.

4. Gli inibitori dell’anidrasi carbonica e l’alcalinizzazione delle urine riducono l’attività antibatterica.

5. Gli antinfettivi chinolonici causano antagonismo antibatterico.

6. Interferenza con alcuni test per la presenza di glucosio nelle urine.

7. Poiché la nitrofurantoina appartiene alla categoria degli Antibatterici, genera le seguenti interazioni:

Estrogeni: come per altri antibiotici, la nitrofurantoina può influire sulla flora intestinale, con conseguente calo del riassorbimento degli estrogeni e ridotta efficacia dei contraccettivi contenenti estrogeni. Pertanto, occorre informare adeguatamente i pazienti ed è necessario adottare misure contraccettive aggiuntive. Vaccino tifoideo (orale): gli antibatterici inattivano il vaccino tifoideo orale.

1.6. fertilità, gravidanza e allattamento

Gli studi condotti sugli animali con nitrofurantoina non hanno evidenziato effetti teratogeni. La nitrofurantoina è ampiamente utilizzata in ambito clinico dal 1952 e la sua idoneità all’uso durante la gravidanza nell’essere umano è ben documentata. Tuttavia, come per tutti gli altri farmaci, gli effetti indesiderati nella madre possono avere ripercussioni negative sulla gravidanza. Il farmaco deve essere utilizzato alla dose più bassa appropriata per un’indicazione specifica, solamente in seguito a un’accurata valutazione.

La nitrofurantoina è tuttavia controindicata nei lattanti nei primi tre mesi di vita e nelle donne in gravidanza durante il travaglio e il parto, a causa del possibile rischio di emolisi degli eritrociti immaturi dei lattanti. L’allattamento al seno nei lattanti con carenza di enzimi eritrocitari (compresa deficienza di G6PD) nota o sospetta deve essere temporaneamente interrotto, poiché nel latte materno si rilevano tracce di nitrofurantoina.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

1.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Nitrofurantoina può causare capogiri e stanchezza; il paziente non deve guidare o utilizzare macchinari se presenta questi disturbi.

1.8. effetti indesiderati

Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di farmacovigilanza relativamente a nitrofurantoina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.

Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.

Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazion e per sistemi e organi

secondo MedDRA

Molto comu ne (≥1/1 0)

Com une (≥1/1 00 e <1/1 0)

Non comune (≥1/1.00 0 e

<1/100)

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.0 00)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema emolinfopoiet ico

Anemia aplastica

Agranulocitosi, leucopenia, granulocitopenia, anemia emolitica, trombocitopenia, anemia da deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, a­nemia

megaloblastica ed

eosinofilia

Patologie cardiache

Svenimento e cianosi

Patologie congenite, familiari e genetiche

Porfiria acuta

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni cutanee allergiche, edema angioneurotico e anafilassi. Vasculite cutanea

Infezioni e infestazioni

Superinfezioni da funghi od organismi resistenti quali Pseudomonas. Tuttavia, queste sono circoscritte al tratto urogenitale.

Esami diagnostici

Risultati falsi positivi per la presenza di glucosio nelle urine

Disturbi psichiatrici

Depressione, euforia, confusione,

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Classificazion e per sistemi e organi

secondo MedDRA

Molto comu ne (≥1/1 0)

Com une (≥1/1 00 e <1/1 0)

Non comune (≥1/1.00 0 e

<1/100)

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.0 00)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

reazioni psicotiche

Patologie del sistema nervoso

Neuropatia periferica, tra cui neurite ottica (coinvolgimento sensoriale e

motorio), nistagmo, vertigini, capogiri, cefalea e sonnolenza

Ipertensione intracranica benigna

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Reazioni polmonari croniche

Reazioni polmonari acute*, reazioni polmonari

subacute, tosse, dispnea, compromissione permanente della

funzionalità polmonare,

fibrosi polmonare; possibile correlazione con la

sindrome lupus eritematoso-simile. Bronchiolite

obliterante con polmonite organizzata.

Patologie gastrointestin ali

Emesi, dolore addomin ale e diarrea

Scialoadenite, pancreatite, nausea, anoressia

Patologie epatobiliari

Insufficienza epatica (che può essere letale), ittero colestatico, epatite attiva cronica (sono stati riportati decessi)

Necrosi epatica, epatite autoimmune

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Dermatite esfoliativa ed eritema multiforme (inclusa

sindrome di

Stevens-Johnson)

Alopecia transitoria,

eruzioni maculopapulari, eritematose o eczematose, orticaria, eruzione cutanea e prurito. Sindrome lupussimile associata a reazione polmonare. Eruzione da farmaci con eosinofilia e

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Classificazion e per sistemi e organi

secondo MedDRA

Molto comu ne (≥1/1 0)

Com une (≥1/1 00 e <1/1 0)

Non comune (≥1/1.00 0 e

<1/100)

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.0 00)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

sintomi sistemici (sindrome DRESS), vasculite cutanea

Patologie renali e

urinarie

Colore giallo o bruno delle urine. Nefrite interstiziale

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di

somministrazi one

Astenia, febbre, brividi, febbre da farmaco e artralgia

Le reazioni polmonari croniche si verificano raramente nei pazienti che si sono sottoposti a terapia continua per un periodo di tempo pari o superiore a sei mesi e sono più comuni nei pazienti anziani. Si sono verificate alterazioni dell’ECG, associate a reazioni polmonari. Sintomi minori quali febbre, brividi, tosse e dispnea potrebbero essere rilevanti. In rare occasioni sono stati segnalati svenimento e cianosi. La gravità delle reazioni polmonari croniche e il loro grado di risoluzione sembrano essere correlati alla durata della terapia dopo la manifestazione dei primi segni clinici. È importante riconoscere i sintomi il prima possibile. La funzionalità polmonare può essere alterata in modo permanente, anche dopo l’interruzione della terapia.

6Il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di epatotossicità.

7Son o stati riportati decessi. L’ittero colestatico è generalmente associato alla terapia a breve termine (in genere fino a due settimane). L’epatite attiva cronica, talvolta con conseguente necrosi epatica, è generalmente associata alla terapia a lungo termine (in genere dopo sei mesi). L’insorgenza può essere insidiosa.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito:

.

1.9. sovradosaggio

I sintomi e i segni di sovradosaggio comprendono irritazione gastrica, nausea e vomito. Non esiste un antidoto specifico. Tuttavia, in caso di ingestione recente, la nitrofurantoina può essere eliminata mediante emodialisi. Il trattamento standard avviene mediante induzione dell’emesi o lavaggio gastrico. Si raccomanda di effettuare un monitoraggio dell’emocromo completo e test di funzionalità epatica e polmonare. È necessario continuare ad assumere abbondanti quantità di liquidi per favorire l’escrezione urinaria del farmaco.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

1.10. proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico – altri antibatterici

Codice ATC: J01XE01

Meccanismo d’azione

La nitrofurantoina viene ridotta da vari enzimi batterici in intermediari reattivi che si legano ai ribosomi batterici e inibiscono diversi enzimi batterici coinvolti nella sintesi del DNA, dell’RNA e di altri enzimi metabolici.

Relazione PK/PD

Non sono disponibili dati di farmacocinetica recenti o studi che mettano in correlazione la farmacocinetica (PK) con le informazioni farmacodinamiche (PD). L’indice PK/PD e la correlazione con gli esiti non sono noti.

Meccanismo(i) di resistenza

La nitrofurantoina agisce su obiettivi multipli nella cellula batterica e la resistenza si verifica raramente. Si ritiene che la resistenza sia dovuta alla perdita dell’attività intracellulare delle nitroreduttasi mediante mutazioni sequenziali nelle regioni del DNA che codificano questi enzimi.

Breakpoint

Criteri interpretativi di sensibilità per la nitrofurantoina (EUCAST v. 8.1, valida dal 1505–2018 )

Breakpoint MIC (mg/l)

S ≤

R >

E. coli*

64

64

S. saprophyticus*

64

64

E. faecalis*

64

64

S. agalactiae (streptococchi del gruppo B)*

64

64

Aerococcus sanguinicola e urinae *

16

16

*Solamente le IVU non complicate

Sensibilità

La prevalenza della resistenza può variare su base geografica e nel tempo per specie selezionate ed è auspicabile disporre di informazioni locali sulla resistenza, specialmente quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, si richiederà la consulenza di uno specialista qualora la prevalenza locale della resistenza sia tale da rendere dubbia l’utilità dell’agente per il trattamento come minimo di alcuni tipi di infezione.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Specie comunemente sensibili

Microrganismi aerobi gram-positivi

Specie di Enterocococcus

Staphylococcus aureus

Stafilococchi coagulasi-negativi (compresi Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus saprophyticus)

Streptococcus agalactiae

Streptococchi del gruppo viridans

Microrganismi aerobi gram-negativi

Citrobacter koseri

Citrobacter freundii

Escherichia coli

Klebsiella oxytoca

Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema

Microrganismi aerobi gram-negativi

Klebsiella oxytoca

Specie di Enterobacter

Microrganismi dotati di resistenza intrinseca

L’escrezione urinaria massima si verifica generalmente 4–5 ore dopo la somministrazione di nitrofurantoina in forma macrocristallina. Circa il 25–30% della dose di farmaco è recuperata nelle urine.

1.12. dati preclinici di sicurezza

Negli studi condotti sugli animali è stato osservato un effetto cancerogeno della nitrofurantoina. Tuttavia, dati relativi a soggetti umani e l’impiego diffuso di nitrofurantoina per oltre 50 anni non corroborano tali osservazioni.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

1.13. elenco degli eccipienti

Contenuto della capsula:

Lattosio monoidrato

Amido in forma pregelatinizzata

Talco

Gelatina

Inchiostro:

Gommalacca

Glicole propilenico

Potassio idrossido

Ossido di ferro nero (E172)

1.14. incompatibilità

Non pertinente.

1.15. periodo di validità

2 anni

1.16

Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

1.17. natura e contenuto del contenitore

Nitrofurantoina 100 mg capsule rigide viene distribuito in blister in PVC di colore bianco opaco/alluminio.

Le capsule da 100 mg di Furecis sono disponibili in confezioni da 20 e 30 capsule.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

1.18. Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Tillomed Italia S.r.l.

viale Richard 1, Torre A

20143, Milano

Italia

NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

046726030 – „100 Mg Capsule Rigide“ 20 Capsule In Blister Pvc/Al

046726042 – „100 Mg Capsule Rigide“ 30 Capsule In Blister Pvc/Al

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

<Data della prima autorizzazione: {GG mese AAAA}>

<Data del rinnovo più recente: {GG mese AAAA}>

DATA DI REVISIONE DEL TESTO
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Furecis 50 mg capsule rigide

COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Ogni capsula contiene 50 mg di nitrofurantoina in forma macrocristallina.

Contiene inoltre lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

FORMA FARMACEUTICA

Capsule di gelatina rigida.

Capsule di gelatina rigida di dimensione “3” con cappuccio di colore giallo opaco e corpo bianco opaco, con impresso “EM28” e una banda circolare sottile in inchiostro nero sul cappuccio.

Dimensioni (lunghezza): 15,80 mm ± 0,40 mm

INFORMAZIONI CLINICHE

1.19. indicazioni terapeutiche

La nitrofurantoina è indicata per il trattamento e la profilassi contro le infezioni delle basse vie urinarie non complicate, acute o ricorrenti, quando sono causate da microrganismi sensibili (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

1.20. posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti

Infezioni delle vie urinarie (IVU) acute non complicate: 50 mg quattro volte al giorno per sette giorni.

Recidive croniche gravi (IVU): 100 mg quattro volte al giorno per sette giorni.

Soppressione a lungo termine: 50–100 mg una volta al giorno.

Profilassi: 50 mg quattro volte al giorno per la durata della procedura e successivamente per tre giorni.

Bambini e lattanti di età superiore ai tre mesi

Per i bambini di peso corporeo inferiore a 25 kg, si deve valutare l’opportunità di utilizzare Nitrofurantoina sospensione.

Infezioni acute delle vie urinarie: 3 mg/kg/die in quattro dosi separate per sette giorni.

Soppressiva: 1 mg/kg una volta al giorno.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

La nitrofurantoina non deve essere utilizzata nei bambini di età inferiore ai 3 mesi (vedere paragrafo 4.3).

Anziani

In assenza di compromissione renale significativa, per la quale la nitrofurantoina è controindicata, la dose deve corrispondere a quella di un soggetto normale adulto. Vedere le precauzioni e i rischi associati alla terapia a lungo termine per i pazienti anziani (paragrafo 4.8).

Modo di somministrazione

Per uso orale.

Questo medicinale deve essere assunto sempre con cibo o latte. L’assunzione di Furecis durante i pasti migliora l’assorbimento e ciò è importante per un’efficacia ottimale.

1.21. controindicazioni

Ipersensibilità alla nitrofurantoina, ad altri nitrofurani o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti affetti da disfunzione renale con velocità stimata di filtrazione glomerulare (eGFR) inferiore a 45 ml/minuto..

Deficit di G6PD (vedere anche paragrafo 4.6).

Porfiria acuta.

Nei lattanti di età inferiore ai 3 mesi d’età e nelle pazienti in gravidanza a termine (durante il travaglio e il parto), a causa della possibilità teorica di anemia emolitica nel feto o nel neonato, dovuta all’immaturità dei sistemi enzimatici degli eritrociti.

1.22. avvertenze speciali e precauzioni di impiego

La nitrofurantoina non è efficace nel trattamento delle infezioni parenchimali che interessano un solo rene non funzionante. In caso di infezioni gravi o ricorrenti devono essere escluse cause di tipo chirurgico.

Poiché le condizioni preesistenti potrebbero mascherare le reazioni avverse, la nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti affetti da malattia polmonare, disfunzione epatica, disturbi neurologici e diatesi allergica.

Si sono verificate neuropatia periferica e sensibilità a manifestare neuropatia periferica, che può diventare grave o irreversibile, e possono essere potenzialmente fatali. Pertanto, il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di coinvolgimento neurale (parestesie).

La nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti che soffrono di anemia, diabete mellito, squilibrio elettrolitico, condizioni debilitanti e carenza di vitamina B (in particolare folato).

Reazioni polmonari acute, subacute e croniche sono state osservate in pazienti trattati con nitrofurantoina; in tale evenienza, la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta immediatamente.

Nei pazienti anziani possono svilupparsi in maniera insidiosa e si possono verificare con frequenza reazioni polmonari croniche (comprese fibrosi polmonare e polmonite interstiziale diffusa). È necessario un attento monitoraggio delle condizioni polmonari dei pazienti sottoposti a terapia a lungo termine (in particolare negli anziani).

I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare eventuali segni di epatite (specialmente in caso di uso a lungo termine). In seguito all’assunzione di nitrofurantoina le urine possono presentare un colore giallo o bruno. I pazienti in trattamento con

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

nitrofurantoina sono inclini a presentare risultati falsi positivi ai test per il glucosio nelle urine (se esaminati per le sostanze riducenti).

Nei soggetti con sospetto deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta se compaiono segni di emolisi.

In caso di trattamento a lungo termine, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti per individuare evidenze di sintomi polmonari o epatite, o altre evidenze di tossicità.

Interrompere il trattamento con nitrofurantoina se si verificano sindromi polmonari, epatiche, ematologiche o neurologiche non spiegabili altrimenti.

Furecis 100 mg capsule contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Epatotossicità

Raramente si verificano reazioni epatiche quali epatite, epatite autoimmune, ittero colestatico, epatite cronica attiva e necrosi epatica. Sono stati segnalati casi fatali. L'insorgenza dell'epatite cronica attiva può essere insidiosa e i pazienti devono essere monitorati periodicamente per i cambiamenti nei test biochimici che potrebbero indicare lesioni epatiche. Se si verifica epatite, il farmaco deve essere sospeso immediatamente e devono essere prese misure appropriate.

1.23. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

1. Quando assunta con cibo o agenti che ritardano lo svuotamento gastrico, si verifica un aumento dell’assorbimento.

2. Il magnesio trisilicato causa una diminuzione dell’assorbimento.

3. Probenecid e sulfinpirazone riducono l’escrezione renale di nitrofurantoina.

4. Gli inibitori dell’anidrasi carbonica e l’alcalinizzazione delle urine riducono l’attività antibatterica.

5. Gli antinfettivi chinolonici causano antagonismo antibatterico.

6. Interferenza con alcuni test per la presenza di glucosio nelle urine.

7. Poiché la nitrofurantoina appartiene alla categoria degli Antibatterici, genera le seguenti interazioni:

Estrogeni: come per altri antibiotici, la nitrofurantoina può influire sulla flora intestinale, con conseguente calo del riassorbimento degli estrogeni e ridotta efficacia dei contraccettivi contenenti estrogeni. Pertanto, occorre informare adeguatamente i pazienti ed è necessario adottare misure contraccettive aggiuntive. Vaccino tifoideo (orale): gli antibatterici inattivano il vaccino tifoideo orale.

1.24. fertilità, gravidanza e allattamento

Gli studi condotti sugli animali con nitrofurantoina non hanno evidenziato effetti teratogeni. La nitrofurantoina è ampiamente utilizzata in ambito clinico dal 1952 e la sua idoneità all’uso durante la gravidanza nell’essere umano è ben documentata. Tuttavia, come per tutti gli altri farmaci, gli effetti indesiderati nella madre possono avere ripercussioni negative sulla gravidanza. Il farmaco deve essere utilizzato alla dose più bassa appropriata per un’indicazione specifica, solamente in seguito a un’accurata valutazione.

La nitrofurantoina è tuttavia controindicata nei lattanti nei primi tre mesi di vita e nelle donne in gravidanza durante il travaglio e il parto, a causa del possibile rischio di emolisi degli eritrociti immaturi dei lattanti. L’allattamento al seno nei lattanti con carenza di enzimi

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

eritrocitari (compresa deficienza di G6PD) nota o sospetta deve essere temporaneamente interrotto, poiché nel latte materno si rilevano tracce di nitrofurantoina.

1.25. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Nitrofurantoina può causare capogiri e stanchezza; il paziente non deve guidare o utilizzare macchinari se presenta questi disturbi.

1.26. effetti indesiderati

Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di farmacovigilanza relativamente a nitrofurantoina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.

Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.

Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Mol to com une (≥1/ 10)

Comu ne (≥1/10 0 e

<1/10)

Non comun e (≥1/1.

000 e <1/100 )

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.00 0)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema emolinfopoieti co

Anemia aplastica

Agranulocitosi, leucopenia,

granulocitopenia, anemia

emolitica, trombocitopenia,

anemia da deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia megaloblastica ed eosinofilia

Patologie cardiache

Svenimento e cianosi

Patologie congenite, familiari e

genetiche

Porfiria acuta

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni cutanee allergiche, edema angioneurotico e

anafilassi. Vasculite cutanea

Infezioni e infestazioni

Superinfezioni da funghi od organismi resistenti quali Pseudomonas. Tuttavia, queste sono circoscritte al tratto urogenitale

Esami diagnostici

Risultati falsi positivi per la presenza di glucosio nelle urine

Disturbi psichiatrici

Depressione, euforia,

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Mol to com une (≥1/ 10)

Comu ne (≥1/10

0 e

<1/10)

Non comun e (≥1/1.

000 e <1/100 )

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.00 0)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

confusione, reazioni psicotiche

Patologie del sistema nervoso

Neuropatia periferica, tra cui neurite ottica (coinvolgime nto sensoriale e motorio), nistagmo, vertigini, capogiri, cefalea e sonnolenza

Ipertensione intracranica

benigna

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Reazioni polmonari croniche

Reazioni polmonari acute*, reazioni polmonari subacute, tosse, dispnea, compromissione permanente della funzionalità polmonare, fibrosi polmonare; possibile correlazione con la sindrome lupus eritematoso-simile. Bronchiolite obliterante con polmonite organizzata.

Patologie gastrointestinal i

Emesi, dolore addom inale e diarrea

Scialoadenite, pancreatite,

nausea, anoressia

Patologie epatobiliari

Insufficienza epatica (che può essere letale), ittero colestatico, epatite attiva cronica (sono stati riportati decessi)

Necrosi epatica, epatite autoimmune

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Dermatite esfoliativa ed eritema multiforme (inclusa sindrome di

Alopecia transitoria, eruzioni maculopapulari, eritematose o eczematose, orticaria, eruzione cutanea e prurito. Sindrome lupus-simile associata a reazione polmonare. Eruzione

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA

Mol to com une (≥1/ 10)

Comu ne (≥1/10

0 e

<1/10)

Non comun e (≥1/1.

000 e <1/100 )

Raro (≥1/10.000 e <1/1.000)

Molto raro (<1/10.00 0)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Stevens-

Johnson)

da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), vasculite cutanea

Patologie renali e

urinarie

Colore giallo o bruno delle urine. Nefrite interstiziale

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di

somministrazio ne

Astenia, febbre, brividi, febbre da farmaco e artralgia

Le reazioni polmonari croniche si verificano raramente nei pazienti che si sono sottoposti a terapia continua per un periodo di tempo pari o superiore a sei mesi e sono più comuni nei pazienti anziani. Si sono verificate alterazioni dell’ECG, associate a reazioni polmonari. Sintomi minori quali febbre, brividi, tosse e dispnea potrebbero essere rilevanti. In rare occasioni sono stati segnalati svenimento e cianosi. La gravità delle reazioni polmonari croniche e il loro grado di risoluzione sembrano essere correlati alla durata della terapia dopo la manifestazione dei primi segni clinici. È importante riconoscere i sintomi il prima possibile. La funzionalità polmonare può essere alterata in modo permanente, anche dopo l’interruzione della terapia.

6Il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di epatotossicità.

7Sono stati riportati decessi. L’ittero colestatico è generalmente associato alla terapia a breve termine (in genere fino a due settimane). L’epatite attiva cronica, talvolta con conseguente necrosi epatica, è generalmente associata alla terapia a lungo termine (in genere dopo sei mesi). L’insorgenza può essere insidiosa.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito:

.

1.27. sovradosaggio

I sintomi e i segni di sovradosaggio comprendono irritazione gastrica, nausea e vomito. Non esiste un antidoto specifico. Tuttavia, in caso di ingestione recente, la nitrofurantoina può essere eliminata mediante emodialisi. Il trattamento standard avviene mediante induzione dell’emesi o lavaggio gastrico. Si raccomanda di effettuare un monitoraggio dell’emocromo

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completo e test di funzionalità epatica e polmonare. È necessario continuare ad assumere abbondanti quantità di liquidi per favorire l’escrezione urinaria del farmaco.

PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

1.28. proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico – altri antibatterici

Codice ATC: J01XE01

Meccanismo d’azione

La nitrofurantoina viene ridotta da vari enzimi batterici in intermediari reattivi che si legano ai ribosomi batterici e inibiscono diversi enzimi batterici coinvolti nella sintesi del DNA, dell’RNA e di altri enzimi metabolici.

Relazione PK/PD

Non sono disponibili dati di farmacocinetica recenti o studi che mettano in correlazione la farmacocinetica (PK) con le informazioni farmacodinamiche (PD). L’indice PK/PD e la correlazione con gli esiti non sono noti.

Meccanismo(i) di resistenza

La nitrofurantoina agisce su obiettivi multipli nella cellula batterica e la resistenza si verifica raramente. Si ritiene che la resistenza sia dovuta alla perdita dell’attività intracellulare delle nitroreduttasi mediante mutazioni sequenziali nelle regioni del DNA che codificano questi enzimi.

Breakpoint

Criteri interpretativi di sensibilità per la nitrofurantoina (EUCAST v. 8.1, valida dal 1505–2018 )

Breakpoint MIC (mg/l)

S ≤

R >

E. coli*

64

64

S. saprophyticus*

64

64

E. faecalis*

64

64

S. agalactiae (streptococchi del gruppo B)*

64

64

Aerococcus sanguinicola e urinae *

16

16

*Solamente le IVU non complicate

Sensibilità

La prevalenza della resistenza può variare su base geografica e nel tempo per specie selezionate ed è auspicabile disporre di informazioni locali sulla resistenza, specialmente quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, si richiederà la consulenza di uno specialista qualora la prevalenza locale della resistenza sia tale da rendere dubbia l’utilità dell’agente per il trattamento come minimo di alcuni tipi di infezione.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Specie comunemente sensibili

Microrganismi aerobi gram-positivi

Specie di Enterocococcus

Staphylococcus aureus

Stafilococchi coagulasi-negativi (compresi Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus saprophyticus)

Streptococcus agalactiae

Streptococchi del gruppo viridans

Microrganismi aerobi gram-negativi

Citrobacter koseri

Citrobacter freundii

Escherichia coli

Klebsiella oxytoca

Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema

Microrganismi aerobi gram-negativi

Klebsiella oxytoca

Specie di Enterobacter

La nitrofurantoina somministrata per via orale vie assorbita rapidamente nella parte superiore del tratto gastrointestinale più lentamente e in misura minore rispetto alla nitrofurantoina in forma microcristallina. Le concentrazioni ematiche a dosi terapeutiche sono generalmente basse con un’emivita di eliminazione pari o inferiore a 30 minuti circa.

L’escrezione urinaria massima si verifica generalmente 4–5 ore dopo la somministrazione di nitrofurantoina in forma macrocristallina. Circa il 25–30% della dose di farmaco è recuperata nelle urine.

1.30. dati preclinici di sicurezza

Negli studi condotti sugli animali è stato osservato un effetto cancerogeno della nitrofurantoina. Tuttavia, dati relativi a soggetti umani e l’impiego diffuso di nitrofurantoina per oltre 50 anni non corroborano tali osservazioni.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

1.31. elenco degli eccipienti

Amido in forma pregelatinizzata

Acqua depurata

Chinolina gialla (E104)

Ossido di ferro giallo (E172)

Titanio diossido (E171)

Inchiostro:

Gommalacca

Glicole propilenico

Potassio idrossido

Ossido di ferro nero (E172)

1.32. incompatibilità

Non pertinente.

1.33. periodo di validità

2 anni.

1.34. Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

1.35. natura e contenuto del contenitore

Nitrofurantoina 50 mg capsule rigide viene distribuito in blister in PVC di colore bianco opaco/alluminio.

Le capsule da 50 g di Furecis sono disponibili in confezioni da 20 e 30 capsule.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

1.36. Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Tillomed Italia S.r.l.

viale Richard 1, Torre A

20143, Milano

Italia

NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

046726016 – „50 Mg Capsule Rigide“ 20 Capsule In Blister Pvc/Al

046726028 – „50 Mg Capsule Rigide“ 30 Capsule In Blister Pvc/Al

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

<Data della prima autorizzazione: {GG mese AAAA}>

<Data del rinnovo più recente: {GG mese AAAA}>

DATA DI REVISIONE DEL TESTO

08/2019

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizza­zione

all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Microrganismi aerobi gram-negativi

Specie di Proteus

Specie di Pseudomonas

Specie di Serratia

Specie di Maganella

Specie di Providencia

Sono disponibili dati in vitro, ma la loro significatività clinica non è nota.

Dal punto di vista clinico, i patogeni urinari più comuni sono sensibili alla nitrofurantoina.

La maggior parte dei ceppi di Proteus e Serratia sono resistenti. Tutti i ceppi di Pseudomonas sono resistenti.

1.11. Proprietà farmacocinetiche

I macrocristalli della nitrofurantoina sono appositamente formulati. Le dimensioni controllate dei cristalli sono studiate per controllare la velocità di assorbimento e per ridurre quindi l’incidenza della nausea. Studi clinici e sugli animali indicano che la terapia con nitrofurantoina riduce la probabilità di nausea nei pazienti che potrebbero presentare questi sintomi durante il trattamento con nitrofurantoina. Questa speciale formulazione della nitrofurantoina non ha causato una riduzione dell’efficacia antibatterica.

La nitrofurantoina somministrata per via orale vie assorbita rapidamente nella parte superiore del tratto gastrointestinale più lentamente e in misura minore rispetto alla nitrofurantoina in forma microcristallina. Le concentrazioni ematiche a dosi terapeutiche sono generalmente basse con un’emivita di eliminazione pari o inferiore a 30 minuti circa.

Documento reso disponibile da AIFA il 21/05/2020

Microrganismi dotati di resistenza intrinseca

Microrganismi aerobi gram-negativi

Specie di Proteus

Specie di Pseudomonas

Specie di Serratia

Specie di Maganella

Specie di Providencia

Sono disponibili dati in vitro, ma la loro significatività clinica non è nota.

Dal punto di vista clinico, i patogeni urinari più comuni sono sensibili alla nitrofurantoina.

La maggior parte dei ceppi di Proteus e Serratia sono resistenti. Tutti i ceppi di Pseudomonas sono resistenti.