L'articaina è un anestetico locale utilizzato per la gestione del dolore in diversi contesti medici e odontoiatrici. Appartiene alla classe degli amidi dell'acido benzoico ed è stato introdotto sul mercato italiano nel 1999.
L'articaina viene utilizzata principalmente per l'anestesia dentale, ma può anche essere impiegata in altre procedure chirurgiche e diagnostiche. La sua efficacia è stata dimostrata in numerosi studi clinici, che hanno evidenziato un rapido insorgere dell'effetto anestetico e una durata d'azione prolungata.
Secondo le statistiche italiane, l'utilizzo di articaina come anestetico locale è aumentato costantemente negli ultimi anni. Nel 2019, sono state vendute circa 2 milioni di unità di prodotto contenente articaina.
L'articaina può essere somministrata da sola o in combinazione con altri farmaci per migliorare l'efficacia dell'anestesia. In particolare, le associazioni di articaina con adrenalina o noradrenalina sono molto comuni nella pratica clinica.
Come tutti gli anestetici locali, l'utilizzo di articaina può comportare alcuni effetti collaterali. Tra questi vi sono la sensazione di bruciore o formicolio al sito di somministrazione, nausea e vomito, ipotensione e reazioni allergiche.
Per minimizzare il rischio di effetti indesiderati, è importante che il medico o il dentista valuti attentamente lo stato di salute del paziente prima della somministrazione dell'anestesia. Inoltre, il dosaggio e la via di somministrazione devono essere scelti in base alle specifiche esigenze del paziente e alla natura della procedura.
In conclusione, l'articaina è un anestetico locale efficace e sicuro che viene utilizzato comunemente nella pratica medica e odontoiatrica. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è importante utilizzarlo con cautela e sotto la supervisione di un professionista sanitario qualificato.