Il gruppo ATC N01B comprende gli anestetici locali, ovvero sostanze che agiscono sul sistema nervoso per bloccare temporaneamente la sensibilità in una specifica area del corpo. Questi farmaci sono utilizzati per ridurre il dolore durante procedure mediche come interventi chirurgici, biopsie e altri trattamenti invasivi.
In Italia, gli anestetici locali sono ampiamente utilizzati in ambito medico. Secondo le statistiche, nel 2019 sono stati venduti oltre 6 milioni di confezioni di anestetici locali, con un aumento del 3% rispetto all'anno precedente.
Gli anestetici locali possono essere somministrati attraverso diverse vie di somministrazione: topica (applicata direttamente sulla pelle), infiltrazione (iniettata nei tessuti sottocutanei), blocco nervoso (iniettata vicino ai nervi periferici) o endovenosa (somministrata attraverso una vena).
Tra i principali anestetici locali del gruppo N01B si trovano la lidocaina, la bupivacaina e la ropivacaina. Queste sostanze agiscono bloccando i canali ionici dei neuroni sensoriali, impedendo così la trasmissione degli impulsi nervosi che causano il dolore.
Gli anestetici locali possono causare effetti collaterali come prurito, bruciore o gonfiore nella zona di somministrazione. In rari casi possono verificarsi reazioni allergiche o tossicità sistemica se il farmaco viene assorbito troppo rapidamente.
È importante che gli anestetici locali vengano somministrati da personale medico qualificato e che vengano rispettate le dosi raccomandate. Inoltre, i pazienti devono essere informati sui possibili effetti collaterali e su come gestirli in caso di necessità.
In conclusione, gli anestetici locali del gruppo ATC N01B sono farmaci importanti per la gestione del dolore durante procedure mediche invasive. Tuttavia, è fondamentale utilizzarli con cautela e sotto la supervisione di personale medico qualificato per minimizzare i rischi di effetti collaterali o tossicità sistemica.