Lenalidomide è un farmaco appartenente al gruppo ATC L04AX04, utilizzato principalmente nel trattamento del mieloma multiplo e del linfoma a cellule del manto.
In Italia, il mieloma multiplo rappresenta la seconda forma di tumore ematologico più comune, con una prevalenza di circa 4 casi ogni 100.000 abitanti. Il linfoma a cellule del manto, invece, rappresenta circa il 5% di tutti i linfomi non-Hodgkin.
Lenalidomide agisce attraverso diversi meccanismi d'azione: innanzitutto inibisce la crescita delle cellule tumorali e ne induce l'apoptosi (morte cellulare programmata). Inoltre, stimola il sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali come estranee e ad attaccarle.
Il farmaco viene somministrato per via orale e la posologia varia in base alla patologia trattata e alle condizioni cliniche del paziente. In generale, si consiglia di assumere Lenalidomide una volta al giorno per cicli di 21 giorni seguiti da una pausa di sette giorni.
Come tutti i farmaci antineoplastici, Lenalidomide può causare effetti collaterali anche gravi. Tra questi si segnalano trombocitopenia (riduzione dei globuli piastrinici), anemia (riduzione dei globuli rossi), neutropenia (riduzione dei globuli bianchi), infezioni opportunistiche e reazioni allergiche.
Per minimizzare il rischio di effetti collaterali è importante che la terapia venga seguita da un medico specialista in oncologia e che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni fornite dallo stesso. In particolare, è importante evitare l'assunzione di altri farmaci senza il consenso del medico curante.
In conclusione, Lenalidomide rappresenta un'importante opzione terapeutica per i pazienti affetti da mieloma multiplo e linfoma a cellule del manto. Tuttavia, la sua somministrazione richiede una particolare attenzione e monitoraggio da parte del medico curante al fine di minimizzare il rischio di effetti collaterali.