Il Tildrakirumab è un farmaco appartenente al gruppo ATC L04AC17, utilizzato per il trattamento della psoriasi a placche di moderata-grave entità negli adulti.
Secondo le statistiche italiane, la psoriasi colpisce circa il 2-3% della popolazione e rappresenta una delle patologie dermatologiche più comuni. La malattia si manifesta con la comparsa di chiazze rosse e squamose sulla pelle, che possono causare prurito e dolore.
Il Tildrakirumab agisce inibendo l'attività dell'interleuchina-23 (IL-23), una proteina coinvolta nella regolazione del sistema immunitario. Questo meccanismo d'azione riduce l'infiammazione cutanea associata alla psoriasi.
Il farmaco viene somministrato per via sottocutanea ogni 12 settimane dopo un'iniziale fase di carico a settimana 0 e settimana 4. I risultati degli studi clinici hanno dimostrato un miglioramento significativo dei sintomi della psoriasi nei pazienti trattati con Tildrakirumab rispetto al placebo.
Tuttavia, come tutti i farmaci biologici, il Tildrakirumab può causare effetti collaterali come reazioni allergiche localizzate nel sito di iniezione o sistemiche come infezioni gravi o reazioni autoimmunitarie.
Per questo motivo, è importante che la terapia sia monitorata da un medico specialista e che vengano adottate misure preventive per ridurre il rischio di infezioni.
In conclusione, il Tildrakirumab rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da psoriasi a placche di moderata-grave entità, ma deve essere utilizzato con cautela e sotto la supervisione di un medico specialista.