Lenograstim è un farmaco appartenente al gruppo ATC L03AA10, utilizzato per aumentare il numero di globuli bianchi nel sangue. È un fattore di crescita delle colonie di granulociti (G-CSF) prodotto tramite tecnologia del DNA ricombinante.
In Italia, l'utilizzo di Lenograstim è principalmente indicato per il trattamento della neutropenia associata alla chemioterapia citotossica in pazienti adulti e pediatrici affetti da tumori maligni. La neutropenia è una condizione caratterizzata dalla riduzione del numero di globuli bianchi nel sangue, in particolare dei granulociti, che sono fondamentali per la difesa dell'organismo contro le infezioni.
Secondo le statistiche italiane, il cancro rappresenta una delle principali cause di morte nel nostro Paese. Nel 2018 sono stati registrati circa 369.000 nuovi casi e circa 180.000 decessi a causa della malattia. La chemioterapia rappresenta uno dei principali trattamenti utilizzati nella lotta contro il cancro, ma può causare effetti collaterali come la neutropenia.
Lenograstim agisce stimolando la produzione e la liberazione dei granulociti dal midollo osseo, aumentando così il loro numero nel sangue e migliorando la capacità dell'organismo di combattere le infezioni. Il farmaco viene somministrato per via sottocutanea o endovenosa a seconda delle necessità del paziente.
Come tutti i farmaci, Lenograstim può causare effetti collaterali come dolore muscolare o articolare, febbre, mal di testa, nausea e vomito. Tuttavia, questi effetti sono generalmente transitori e scompaiono dopo pochi giorni dalla somministrazione del farmaco.
In conclusione, Lenograstim rappresenta un importante strumento terapeutico per il trattamento della neutropenia associata alla chemioterapia in pazienti affetti da tumori maligni. Grazie alla sua capacità di stimolare la produzione dei granulociti, il farmaco migliora la capacità dell'organismo di combattere le infezioni e riduce il rischio di complicanze legate alla neutropenia.