Il gruppo ATC L02AE01 comprende la buserelina, un ormone sintetico utilizzato nel trattamento di alcune patologie oncologiche. In particolare, la buserelina è impiegata nella terapia del carcinoma prostatico avanzato e del tumore mammario metastatico.
La buserelina agisce come agonista del recettore dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), inibendo la produzione di testosterone negli uomini e di estrogeni nelle donne. Questo meccanismo d'azione consente di ridurre il livello degli ormoni sessuali e quindi rallentare la crescita delle cellule tumorali.
Secondo le statistiche italiane, il carcinoma prostatico rappresenta il tumore più frequente tra gli uomini, con circa 35.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Il tumore mammario, invece, colpisce principalmente le donne ed è responsabile di circa 50.000 nuove diagnosi annuali.
La buserelina può essere somministrata attraverso diverse vie: sottocutanea, intramuscolare o mediante impianto sottocutaneo a lento rilascio. La scelta della via dipende dalle caratteristiche del paziente e dalla gravità della malattia.
Come tutti i farmaci, la buserelina può causare effetti collaterali. Tra i più comuni si segnalano vampate di calore, sudorazione eccessiva, riduzione della libido e impotenza sessuale negli uomini; nelle donne possono verificarsi alterazioni del ciclo mestruale e secchezza vaginale.
Inoltre, l'uso prolungato di buserelina può determinare una riduzione della densità ossea, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture. Per questo motivo, è importante monitorare regolarmente la densità minerale ossea dei pazienti in terapia con questo farmaco.
In conclusione, la buserelina rappresenta un'importante opzione terapeutica per il trattamento del carcinoma prostatico avanzato e del tumore mammario metastatico. Tuttavia, come tutti i farmaci oncologici, richiede una corretta gestione degli effetti collaterali e un attento monitoraggio del paziente durante tutta la durata della terapia.