Il Niraparib è un farmaco appartenente alla classe degli inibitori della PARP, utilizzato nel trattamento del cancro ovarico. In particolare, il Niraparib è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma ovarico seroso recidivante o resistente alla terapia platinica.
Secondo le statistiche italiane, il carcinoma ovarico rappresenta la settima forma di tumore più comune tra le donne. Nel 2018 sono stati diagnosticati circa 5.500 nuovi casi di carcinoma ovarico in Italia e circa il 70% dei casi sono diagnosticati in stadi avanzati della malattia.
Il Niraparib agisce bloccando l'attività dell'enzima PARP, che svolge un ruolo importante nella riparazione del DNA delle cellule tumorali. In questo modo, il farmaco impedisce alle cellule tumorali di riparare i danni al DNA causati dalla chemioterapia e aumenta l'efficacia della terapia antitumorale.
Il Niraparib viene somministrato per via orale sotto forma di capsule e la dose raccomandata è di 300 mg una volta al giorno. Il farmaco può essere assunto con o senza cibo.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del Niraparib includono nausea, vomito, stipsi, affaticamento e anemia. Tuttavia, questi effetti collaterali solitamente si risolvono da soli o possono essere gestiti con farmaci appropriati.
Inoltre, il Niraparib può causare un aumento dei livelli di enzimi epatici nel sangue e pertanto deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza epatica o in quelli che assumono farmaci che possono influenzare la funzione epatica.
In conclusione, il Niraparib rappresenta una terapia promettente per il trattamento del carcinoma ovarico seroso recidivante o resistente alla terapia platinica. Tuttavia, come con tutti i farmaci antitumorali, è importante che il Niraparib venga utilizzato sotto la supervisione di un medico specialista e in conformità alle linee guida cliniche appropriate.