Il Durvalumab è un farmaco appartenente al gruppo ATC L01FF03, utilizzato per il trattamento di alcune forme di tumore. In particolare, questo farmaco è indicato per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato.
Il Durvalumab agisce come inibitore del checkpoint immunitario PD-L1, che permette alle cellule tumorali di evitare la distruzione da parte del sistema immunitario. In questo modo, il farmaco favorisce l'attivazione delle cellule T e la distruzione delle cellule tumorali.
Secondo le statistiche disponibili per l'Italia, il carcinoma polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per tumore. Nel 2018 sono stati diagnosticati circa 41.000 nuovi casi di tumore al polmone nel nostro paese, con una mortalità pari a circa 35.000 decessi all'anno.
Il Durvalumab rappresenta una nuova opzione terapeutica per i pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato. I risultati degli studi clinici hanno dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale e della sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard.
Tuttavia, come tutti i farmaci antitumorali, il Durvalumab può causare effetti collaterali indesiderati. Tra questi rientrano reazioni infusionali (come febbre e brividi), disturbi gastrointestinali (come nausea e vomito) e disturbi endocrini (come ipotiroidismo).
In conclusione, il Durvalumab rappresenta una nuova opzione terapeutica per i pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato. Grazie alla sua capacità di attivare il sistema immunitario contro le cellule tumorali, questo farmaco può migliorare significativamente la sopravvivenza dei pazienti. Tuttavia, è importante monitorare attentamente gli effetti collaterali e adottare le misure necessarie per prevenirli o gestirli adeguatamente.