Il Pembrolizumab è un farmaco appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali, utilizzato per il trattamento di alcuni tipi di tumori. In particolare, il suo impiego è indicato per la terapia del melanoma avanzato e del carcinoma polmonare non a piccole cellule.
Il Pembrolizumab agisce attraverso l'inibizione della proteina PD-1, che si trova sulla superficie delle cellule T. Questa proteina ha la funzione di regolare la risposta immunitaria del nostro organismo, ma nei tumori può essere sfruttata dalle cellule tumorali per evitare l'attacco delle cellule immunitarie.
Grazie all'azione del Pembrolizumab, le cellule T riescono a riconoscere e distruggere le cellule tumorali in modo più efficace. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa ogni tre settimane.
Secondo le statistiche disponibili in Italia, il Pembrolizumab ha dimostrato una significativa efficacia nel trattamento del melanoma avanzato e del carcinoma polmonare non a piccole cellule. In particolare, uno studio condotto su pazienti con melanoma avanzato ha evidenziato una sopravvivenza globale a 5 anni pari al 34%, rispetto al 16% dei pazienti trattati con altre terapie.
Tuttavia, come tutti i farmaci antitumorali, il Pembrolizumab può causare effetti collaterali anche gravi. Tra questi ricordiamo reazioni allergiche, problemi respiratori e infiammazioni degli organi interni.
Per questo motivo è importante che la somministrazione del farmaco avvenga sotto la supervisione di un medico specialista, che valuterà attentamente il rapporto rischio-beneficio per ogni singolo paziente.
In conclusione, il Pembrolizumab rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da melanoma avanzato e carcinoma polmonare non a piccole cellule. Tuttavia, come per tutti i farmaci antitumorali, è necessario un attento monitoraggio degli effetti collaterali e una valutazione personalizzata del trattamento.