Il gruppo ATC L01EM comprende gli inibitori della fosfatidilinositolo-3-chinasi (PI3K), una classe di farmaci che agiscono sulle vie di segnalazione intracellulari coinvolte nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule tumorali.
In Italia, l'incidenza dei tumori è in costante aumento, con circa 370.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Tra le neoplasie più comuni si annoverano il carcinoma mammario, quello polmonare e quello del colon-retto.
Gli inibitori della PI3K rappresentano una promettente opzione terapeutica per il trattamento di diverse forme di cancro. Questi farmaci agiscono bloccando l'attività dell'enzima PI3K, impedendo così la trasmissione del segnale che promuove la crescita e la sopravvivenza delle cellule tumorali.
Attualmente sono disponibili diversi inibitori della PI3K approvati per l'uso clinico, tra cui idelalisib, copanlisib e alpelisib. Questi farmaci sono stati studiati principalmente nel trattamento di linfomi non-Hodgkin a cellule B e del carcinoma mammario avanzato con mutazioni PIK3CA.
Tuttavia, gli inibitori della PI3K possono causare effetti collaterali indesiderati come nausea, vomito, diarrea e rash cutaneo. Inoltre, questi farmaci possono aumentare il rischio di infezioni opportunistiche come la polmonite batterica o fungina.
Per minimizzare questi effetti collaterali è importante che gli inibitori della PI3K siano somministrati sotto la supervisione di un medico specialista e che i pazienti siano monitorati attentamente durante il trattamento.
In conclusione, gli inibitori della PI3K rappresentano una classe di farmaci promettente per il trattamento di diverse forme di cancro. Tuttavia, è importante considerare gli effetti collaterali associati a questi farmaci e monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento.