Il Trametinib è un farmaco antineoplastico appartenente alla classe degli inibitori della chinasi. È utilizzato per il trattamento di pazienti affetti da melanoma avanzato o metastatico con mutazioni del gene BRAF V600E o V600K.
In Italia, il melanoma rappresenta circa il 5% di tutti i tumori maligni e la sua incidenza è in costante aumento. Secondo le statistiche, nel 2020 sono stati diagnosticati circa 12.000 nuovi casi di melanoma in Italia.
Il Trametinib agisce bloccando l'attività della proteina MEK, che fa parte della via di segnalazione RAS/RAF/MEK/ERK coinvolta nella crescita e nella proliferazione delle cellule tumorali. In questo modo, il farmaco impedisce la crescita e la diffusione del tumore.
Il Trametinib viene somministrato per via orale sotto forma di compresse da assumere una volta al giorno. La dose raccomandata è di 2 mg al giorno per i pazienti adulti con melanoma avanzato o metastatico con mutazioni del gene BRAF V600E o V600K.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del Trametinib includono rash cutaneo, stanchezza, nausea, vomito, edema periferico e dolore muscolare. In alcuni casi possono verificarsi anche effetti collaterali più gravi come insufficienza cardiaca congestizia e retinopatia serosa centrale.
È importante che i pazienti siano monitorati attentamente durante il trattamento con Trametinib per valutare la comparsa di eventuali effetti collaterali e per adeguare la dose in base alla loro tollerabilità.
In conclusione, il Trametinib rappresenta una terapia efficace per il trattamento del melanoma avanzato o metastatico con mutazioni del gene BRAF V600E o V600K. Tuttavia, come per tutti i farmaci antineoplastici, è importante che venga utilizzato sotto la supervisione di un medico specialista e che i pazienti siano monitorati attentamente durante il trattamento.