Il Brigatinib è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori della tirosin-chinasi. È indicato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato o metastatico, che presentano una mutazione del recettore del fattore di crescita dell'epidermide (EGFR) positiva per la resistenza alla terapia con altri inibitori dell'EGFR.
In Italia, il NSCLC rappresenta circa l'85% di tutti i casi di tumore polmonare. La mutazione dell'EGFR è presente nel 10-15% dei pazienti con NSCLC non squamoso e nel 40-50% dei pazienti asiatici con NSCLC. Il Brigatinib ha dimostrato di essere efficace nel trattamento di questi pazienti, migliorando significativamente la sopravvivenza globale rispetto ad altri trattamenti.
Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse e la posologia raccomandata è di 90 mg una volta al giorno per i primi sette giorni, seguita da un aumento a 180 mg una volta al giorno. Il Brigatinib può essere assunto con o senza cibo e deve essere prescritto solo da medici esperti nella gestione del carcinoma polmonare non a piccole cellule.
Come tutti i farmaci antitumorali, il Brigatinib può causare effetti collaterali. I più comuni includono nausea, vomito, diarrea e affaticamento. Tuttavia, questi effetti sono generalmente lievi o moderati e possono essere gestiti con farmaci sintomatici o modifiche della posologia.
In conclusione, il Brigatinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule con mutazione dell'EGFR positiva. La sua efficacia è stata dimostrata in studi clinici e le statistiche italiane confermano l'importanza di questo trattamento nella gestione del tumore polmonare. Tuttavia, come con tutti i farmaci antitumorali, è importante che il Brigatinib venga prescritto solo da medici esperti e che i pazienti siano monitorati attentamente per eventuali effetti collaterali.