I derivati triazolici sono una classe di farmaci antifungini utilizzati per il trattamento delle infezioni fungine. Questi farmaci agiscono bloccando la sintesi dell'ergosterolo, un componente essenziale della membrana cellulare dei funghi.
In Italia, i derivati triazolici sono ampiamente utilizzati per il trattamento delle infezioni fungine. Secondo le statistiche, nel 2019 sono stati venduti oltre 1,5 milioni di confezioni di farmaci appartenenti a questa classe terapeutica.
I derivati triazolici possono essere somministrati per via orale o endovenosa e vengono utilizzati principalmente per il trattamento delle infezioni fungine sistemiche, come la candidemia e l'aspergillosi. Inoltre, questi farmaci possono essere utilizzati anche per il trattamento delle infezioni fungine superficiali come la candidosi cutanea e le micosi delle unghie.
Tra i derivati triazolici più comuni troviamo fluconazolo, itraconazolo e voriconazolo. Il fluconazolo è uno dei farmaci più utilizzati nella terapia antifungina grazie alla sua efficacia contro una vasta gamma di funghi patogeni. L'itraconazolo viene spesso utilizzato nel trattamento dell'aspergillosi e della candidosi orofaringea resistente al fluconazolo. Il voriconazolo è invece indicato nel trattamento dell'aspergillosi invasiva.
I derivati triazolici possono causare effetti collaterali come nausea, vomito e diarrea. Inoltre, questi farmaci possono interagire con altri farmaci, come gli inibitori delle proteasi utilizzati nella terapia antiretrovirale per il trattamento dell'HIV.
In conclusione, i derivati triazolici sono una classe di farmaci antifungini ampiamente utilizzata in Italia per il trattamento delle infezioni fungine. Questi farmaci agiscono bloccando la sintesi dell'ergosterolo e possono essere somministrati per via orale o endovenosa. Tuttavia, è importante prestare attenzione agli effetti collaterali e alle possibili interazioni con altri farmaci durante la terapia antifungina.