Il gruppo ATC G03D comprende i progestinici, ovvero farmaci che contengono un ormone sintetico simile al progesterone prodotto naturalmente dall'organismo femminile. Questi farmaci sono utilizzati principalmente come contraccettivi ormonali, ma possono anche essere prescritti per il trattamento di disturbi del ciclo mestruale, endometriosi e fibromi uterini.
In Italia, l'utilizzo dei progestinici come contraccettivi è molto diffuso. Secondo le statistiche, circa il 30% delle donne in età fertile utilizza questa forma di contraccezione. I progestinici possono essere somministrati in diverse forme: pillola orale, cerotto transdermico, anello vaginale o iniezione intramuscolare.
I progestinici agiscono principalmente impedendo l'ovulazione e rendendo più difficile la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo. Inoltre, modificano la consistenza del muco cervicale rendendolo più denso e ostile alla penetrazione degli spermatozoi.
L'utilizzo dei progestinici come terapia per disturbi del ciclo mestruale è meno diffuso rispetto alla loro utilizzazione come contraccettivi. Tuttavia, questi farmaci possono essere efficaci nel ridurre i sintomi della sindrome premestruale e nell'alleviare dolori mestruali intensi.
I progestinici sono anche utilizzati nel trattamento dell'endometriosi e dei fibromi uterini. In questi casi, il farmaco viene somministrato per via orale o iniettiva per ridurre la crescita del tessuto endometriale o dei fibromi.
Come tutti i farmaci, i progestinici possono causare effetti collaterali. I più comuni sono rappresentati da nausea, mal di testa, aumento di peso e variazioni dell'umore. Inoltre, l'utilizzo prolungato di progestinici può aumentare il rischio di osteoporosi.
In conclusione, i progestinici rappresentano un importante strumento terapeutico per la contraccezione e il trattamento di disturbi del ciclo mestruale, endometriosi e fibromi uterini. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è importante che la loro somministrazione avvenga sotto controllo medico al fine di minimizzare gli effetti collaterali e massimizzare l'efficacia terapeutica.