Il vaccino epatitico B è un prodotto biologico altamente efficace, utilizzato per prevenire l'epatite B, una malattia infettiva causata dal virus dell'epatite B (HBV). Questo vaccino contiene l'antigene purificato dell'HBV, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro il virus. In Italia, come in molti altri paesi, la vaccinazione contro l'epatite B è parte integrante del calendario vaccinale e viene somministrata a neonati, bambini e adolescenti.
L'epatite B è una malattia infettiva che colpisce il fegato e può portare a gravi complicanze come cirrosi epatica e carcinoma epatico. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia si registrano ogni anno circa 1.000 nuovi casi di infezione da HBV. Tuttavia, grazie all'introduzione della vaccinazione universale nel 1991, l'incidenza dell'infezione da HBV è diminuita significativamente nel corso degli anni.
Il principio attivo del vaccino epatitico B è costituito dall'antigene purificato HBsAg (antigene di superficie del virus dell'epatite B), che viene ottenuto attraverso tecniche di ingegneria genetica. L'HbsAg viene prodotto da cellule di lievito geneticamente modificato per esprimere questo antigene virale. Successivamente, l'HbsAg viene purificato e formulato con adiuvanti per aumentarne la potenza immunogenica.
Il vaccino epatitico B viene somministrato per via intramuscolare, generalmente nel muscolo deltoide o nella regione anterolaterale della coscia. Il calendario vaccinale prevede tre dosi di vaccino: la prima dose viene somministrata entro le prime 24 ore di vita, la seconda a un mese di età e la terza a sei mesi di età. Per gli adolescenti e gli adulti non vaccinati in precedenza, il calendario può variare a seconda delle indicazioni del medico.
La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata per tutte le persone che non hanno ancora contratto l'infezione e che non sono state precedentemente vaccinate. In particolare, è fondamentale per i neonati, i bambini e gli adolescenti, ma anche per gli adulti appartenenti a gruppi ad alto rischio come operatori sanitari, soggetti con malattie croniche del fegato o con infezioni da HIV, persone con più partner sessuali o che utilizzano droghe iniettabili.
Il vaccino epatitico B ha dimostrato un'elevata efficacia nella prevenzione dell'infezione da HBV. Studi clinici hanno evidenziato che dopo la somministrazione delle tre dosi previste dal calendario vaccinale, oltre il 95% dei soggetti sviluppa una protezione duratura contro il virus. La durata della protezione conferita dal vaccino varia tra i diversi individui e può essere influenzata da fattori come l'età al momento della vaccinazione e lo stato immunitario generale.
Gli effetti collaterali del vaccino epatitico B sono generalmente lievi e transitori. Tra i più comuni si annoverano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, febbre, malessere e affaticamento. Raramente, il vaccino può causare reazioni allergiche gravi o altri effetti collaterali più seri. Tuttavia, il beneficio della protezione contro l'epatite B supera di gran lunga i rischi associati agli effetti collaterali del vaccino.
In conclusione, il vaccino epatitico B è uno strumento fondamentale nella prevenzione dell'epatite B e delle sue complicanze. Grazie all'introduzione della vaccinazione universale in Italia, l'incidenza dell'infezione da HBV è notevolmente diminuita negli ultimi trent'anni. La somministrazione del vaccino a neonati, bambini, adolescenti e adulti a rischio contribuisce a ridurre ulteriormente la diffusione del virus e a proteggere la salute della popolazione italiana.