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Farmaci contenenti principio attivo PROPIFENAZONE, ASSOCIAZIONI ESCL. PSICOLETTICI

La propifenazone è un principio attivo appartenente alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e analgesici. Questo composto chimico viene utilizzato principalmente per il trattamento di diverse condizioni dolorose, come cefalea, mal di denti, dolori mestruali e altri tipi di dolore acuto o cronico. In Italia, la propifenazone è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche e può essere assunta sia da sola che in associazione con altri principi attivi.

La propifenazone agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, molecole coinvolte nella generazione del dolore e dell'infiammazione. Questo meccanismo d'azione permette al farmaco di ridurre efficacemente il dolore e l'infiammazione nei pazienti affetti da diverse patologie.

In Italia, la propifenazone viene spesso utilizzata in associazione con altri principi attivi per potenziarne l'effetto analgesico ed antinfiammatorio. Tra le combinazioni più comuni troviamo la propifenazone associata a paracetamolo, codeina o caffeina. Tuttavia, è importante sottolineare che le associazioni con psicoleptici sono escluse dalla prescrizione della propifenazone.

Le statistiche italiane relative all'utilizzo della propifenazone mostrano una prevalenza moderata nell'impiego di questo principio attivo nel trattamento del dolore. La sua presenza sul mercato italiano risale agli anni '60 e da allora ha mantenuto una certa popolarità tra i medici e i pazienti grazie alla sua efficacia e al suo profilo di sicurezza.

La propifenazone viene generalmente somministrata per via orale sotto forma di compresse o capsule. La dose raccomandata varia in base all'età del paziente, alla gravità del dolore e alla presenza di eventuali altre patologie. È importante seguire le indicazioni del medico o del farmacista riguardo alla posologia e alla durata del trattamento, al fine di ottenere i migliori risultati terapeutici possibili.

Come tutti i FANS, la propifenazone può causare alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni vi sono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Inoltre, il farmaco può provocare reazioni allergiche cutanee, cefalea e vertigini. Sebbene rari, sono stati segnalati anche casi di insufficienza renale acuta e alterazioni della funzionalità epatica in seguito all'assunzione della propifenazone.

Per ridurre il rischio di effetti collaterali indesiderati è importante che il paziente informi il medico o il farmacista circa eventuali allergie o intolleranze a principi attivi simili (come l'acido acetilsalicilico) o ad altri FANS. Inoltre, la propifenazone è controindicata nei pazienti con ulcera gastrica o duodenale attiva, gravi problemi renali o epatici e in caso di gravidanza o allattamento.

In conclusione, la propifenazone rappresenta un'opzione terapeutica efficace per il trattamento del dolore acuto e cronico. La sua azione analgesica ed antinfiammatoria, in associazione con altri principi attivi, permette di ottenere un sollievo rapido e duraturo dal dolore. Tuttavia, è importante seguire le indicazioni del medico o del farmacista per un utilizzo sicuro e corretto del farmaco, al fine di ridurre il rischio di effetti collaterali indesiderati.

Farmaci contenenti principio attivo PROPIFENAZONE, ASSOCIAZIONI ESCL. PSICOLETTICI