La nistatina è un principio attivo appartenente alla classe degli antimicotici, utilizzato principalmente per il trattamento delle infezioni fungine. Questo farmaco è stato scoperto nel 1950 e da allora ha dimostrato la sua efficacia nel combattere diversi tipi di funghi, soprattutto quelli del genere Candida. In Italia, la nistatina è disponibile in diverse formulazioni e associazioni con altri principi attivi per garantire un'azione terapeutica più ampia e mirata.
La nistatina agisce distruggendo la parete cellulare dei funghi, causandone così la morte. La sua azione si basa sull'interazione con gli steroli presenti nella membrana cellulare dei microrganismi, in particolare l'ergosterolo. Questo legame porta alla formazione di pori nella membrana e alla conseguente fuoriuscita di sostanze essenziali per la sopravvivenza del fungo.
Le principali indicazioni terapeutiche della nistatina riguardano le infezioni cutanee, mucose e gastrointestinali causate da funghi del genere Candida. Tra queste si annoverano: candidosi orale (mughetto), vulvovaginite da Candida, balanite da Candida e candidosi intestinale. La nistatina può essere utilizzata anche come profilassi nelle persone a rischio di sviluppare infezioni fungine, come i pazienti immunodepressi o sottoposti a terapie antibiotiche prolungate che possono alterare l'equilibrio della flora batterica.
In Italia sono disponibili diverse formulazioni di nistatina, tra cui compresse, capsule, polvere per sospensione orale, gel orale, crema e ovuli vaginali. La scelta della formulazione dipende dalla sede dell'infezione e dalle preferenze del paziente. Ad esempio, per il trattamento delle infezioni orali si può utilizzare il gel o la sospensione orale, mentre per le infezioni cutanee e vaginali si possono impiegare la crema e gli ovuli.
La nistatina è spesso associata ad altri principi attivi per potenziarne l'azione terapeutica o per ampliare lo spettro d'azione. Tra le associazioni più comuni troviamo quella con gli antibiotici (ad esempio neomicina o bacitracina), utilizzata soprattutto nelle infezioni cutanee miste causate da funghi e batteri. Un'altra associazione frequente è quella con corticosteroidi (come idrocortisone o desametasone), impiegata nel trattamento delle dermatiti infiammatorie associate a infezioni fungine.
Nonostante la sua ampia diffusione nel nostro Paese, non sono disponibili statistiche specifiche sull'utilizzo della nistatina in Italia. Tuttavia, si stima che le infezioni fungine rappresentino un problema di salute pubblica rilevante a livello globale: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 75% delle donne sviluppa almeno un episodio di vulvovaginite da Candida nel corso della vita.
La nistatina è generalmente ben tollerata dai pazienti, con effetti collaterali rari e di solito lievi. Tra questi si segnalano irritazione locale, prurito, bruciore e rash cutaneo. In caso di ingestione orale, possono verificarsi disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. È importante sottolineare che la nistatina non viene assorbita a livello sistemico e pertanto non presenta interazioni significative con altri farmaci.
In conclusione, la nistatina è un principio attivo efficace nel trattamento delle infezioni fungine causate da Candida. La sua disponibilità in diverse formulazioni e associazioni con altri principi attivi ne fa un'opzione terapeutica versatile per i pazienti affetti da queste patologie. Nonostante la mancanza di dati statistici specifici per l'Italia, il suo impiego nel nostro Paese risulta ampiamente diffuso e consolidato nel tempo.