La neomicina è un antibiotico appartenente alla classe degli aminoglicosidi, scoperto nel 1949 e largamente utilizzato in ambito medico per il trattamento di diverse infezioni batteriche. Essa agisce principalmente attraverso l'inibizione della sintesi proteica dei batteri, bloccando la loro crescita e moltiplicazione. La neomicina è efficace contro un'ampia gamma di microrganismi gram-negativi e alcuni gram-positivi, ma non è attiva contro i funghi o i virus.
In Italia, la neomicina viene utilizzata sia in monoterapia che in associazione con altri principi attivi per aumentarne l'efficacia terapeutica. Tra le associazioni più comuni vi sono quelle con bacitracina, idrocortisone e polimixina B.
La combinazione di neomicina e bacitracina viene impiegata principalmente per il trattamento delle infezioni cutanee superficiali causate da germi sensibili agli antibiotici. Questa associazione si trova spesso sotto forma di pomate o creme ad uso topico.
L'associazione tra neomicina e idrocortisone ha invece un duplice effetto: l'antibiotico combatte l'infezione batterica mentre il corticosteroide riduce l'infiammazione locale. Questa combinazione viene solitamente impiegata nel trattamento delle otiti esterne causate da batteri sensibili alla neomicina.
Infine, la combinazione tra neomicina e polimixina B si utilizza prevalentemente per il trattamento delle infezioni oculari come la congiuntivite batterica. Questa associazione si trova spesso in colliri o unguenti oftalmici.
Nonostante la sua efficacia, l'uso della neomicina presenta alcune limitazioni. Una delle principali è la sua potenziale nefrotossicità, ovvero la capacità di danneggiare i reni. Per questo motivo, il suo impiego sistemico (per via orale o endovenosa) è limitato e viene preferito l'uso topico.
Inoltre, come per tutti gli antibiotici, anche l'utilizzo della neomicina può portare allo sviluppo di resistenze batteriche. Pertanto, è fondamentale utilizzare questo principio attivo solo quando strettamente necessario e seguire attentamente le indicazioni del medico o del farmacista.
La neomicina può inoltre causare reazioni allergiche in alcuni pazienti. Le manifestazioni più comuni dell'allergia alla neomicina includono prurito, eritema e gonfiore nella zona di applicazione del farmaco. In caso di reazione allergica, è importante sospendere immediatamente l'uso del medicinale e consultare un medico.
Per quanto riguarda le statistiche italiane sull'utilizzo della neomicina e delle sue associazioni con altri principi attivi, non sono disponibili dati specifici. Tuttavia, si può affermare che gli aminoglicosidi rappresentano una classe di antibiotici ancora molto utilizzata nel nostro Paese per il trattamento delle infezioni batteriche sia in ambito ospedaliero che ambulatoriale.
In conclusione, la neomicina è un antibiotico efficace contro diverse tipologie di batteri ed è spesso impiegata in associazione con altri principi attivi per aumentarne l'efficacia terapeutica. Il suo utilizzo, tuttavia, deve essere attentamente valutato dal medico o dal farmacista a causa delle potenziali complicazioni legate alla nefrotossicità e allo sviluppo di resistenze batteriche. In Italia, la neomicina e le sue associazioni continuano a rappresentare una risorsa importante nella lotta contro le infezioni batteriche.