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Farmaci contenenti principio attivo Naftifina ()

La naftifina è un principio attivo appartenente alla classe degli antifungini, in particolare è un derivato allilaminico. Questa sostanza viene utilizzata principalmente per il trattamento delle infezioni fungine cutanee, come la tigna e la candidosi. La sua azione terapeutica si basa sulla capacità di inibire la sintesi dell'ergosterolo, un componente essenziale della membrana cellulare dei funghi.

In Italia, la naftifina è disponibile sotto forma di gel o crema al 1% e viene venduta con prescrizione medica. La sua efficacia nel trattamento delle micosi cutanee è stata ampiamente dimostrata attraverso numerosi studi clinici.

La naftifina agisce inibendo l'enzima squalene epossidasi, responsabile della conversione dello squalene in lanosterolo e successivamente in ergosterolo. L'inibizione di questo enzima porta ad un accumulo di squalene all'interno delle cellule fungine e ad una diminuzione dell'ergosterolo, causando così alterazioni nella struttura e funzione della membrana cellulare del fungo.

Il farmaco presenta un ampio spettro d'azione contro diversi tipi di funghi patogeni per l'uomo, tra cui dermatofiti (come Trichophyton, Microsporum ed Epidermophyton), lieviti (come Candida) e muffe (come Aspergillus). Inoltre, la naftifina ha dimostrato attività antibatterica contro alcuni batteri Gram-positivi come Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, che possono essere coinvolti in alcune infezioni cutanee.

Il trattamento con naftifina è generalmente ben tollerato dai pazienti. Gli effetti collaterali più comuni sono localizzati a livello della zona di applicazione del farmaco e includono prurito, bruciore, secchezza e irritazione cutanea. Tali effetti sono solitamente lievi e transitori e non richiedono l'interruzione del trattamento.

La durata del trattamento con naftifina varia a seconda della gravità dell'infezione e del tipo di fungo coinvolto. In genere, per le infezioni da dermatofiti si consiglia un'applicazione giornaliera della crema o gel per 2-4 settimane, mentre per le candidosi cutanee il trattamento può essere prolungato fino a 6-8 settimane. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico e completare il ciclo di terapia prescritto anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento, al fine di evitare recidive dell'infezione.

La naftifina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione. Inoltre, il farmaco non deve essere applicato su mucose o su ferite aperte.

Durante la gravidanza e l'allattamento, l'uso della naftifina dovrebbe essere limitato ai casi strettamente necessari e sotto stretto controllo medico, poiché non ci sono dati sufficienti sulla sicurezza del farmaco in queste condizioni.

In conclusione, la naftifina è un antifungino ad ampio spettro efficace nel trattamento delle infezioni fungine cutanee. La sua azione si basa sull'inibizione della sintesi dell'ergosterolo, portando all'alterazione della membrana cellulare del fungo e alla sua morte. Il farmaco è generalmente ben tollerato e presenta pochi effetti collaterali localizzati a livello della zona di applicazione. È importante seguire le indicazioni del medico per la durata del trattamento e completare il ciclo terapeutico prescritto al fine di evitare recidive dell'infezione.

Farmaci contenenti principio attivo Naftifina ()