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Farmaci contenenti principio attivo MEXILETINA ()

La Mexiletina è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antiaritmici, utilizzato principalmente per il trattamento delle aritmie cardiache. La sua azione terapeutica si basa sulla capacità di bloccare i canali del sodio voltaggio-dipendenti, stabilizzando così la membrana delle cellule cardiache e riducendo la frequenza e la durata degli impulsi elettrici anomali che causano le aritmie.

In Italia, la Mexiletina è disponibile in compresse da 200 mg e viene prescritta dal medico specialista in cardiologia o internistica. Il dosaggio varia a seconda della gravità dell'aritmia e della risposta individuale del paziente al trattamento. Generalmente, la dose iniziale consigliata è di 200 mg tre volte al giorno, che può essere aumentata fino a un massimo di 1200 mg al giorno suddivisi in tre dosi.

La Mexiletina agisce rapidamente dopo l'assunzione orale, raggiungendo concentrazioni plasmatiche efficaci entro 2-4 ore. La sua emivita plasmatica varia tra le 10 e le 20 ore, il che permette un'applicazione terapeutica con dosaggi multipli al giorno.

Il profilo di sicurezza della Mexiletina è generalmente buono; tuttavia, come per tutti i farmaci antiaritmici, può provocare effetti collaterali. Gli effetti avversi più comuni sono di natura gastrointestinale (nausea, vomito, dolore addominale), neurologica (vertigini, tremori) o cardiovascolare (ipotensione, bradicardia). Raramente, la Mexiletina può causare gravi effetti collaterali come blocchi atrioventricolari di secondo o terzo grado, insufficienza cardiaca congestizia e shock cardiogeno. In questi casi, è necessario sospendere immediatamente il trattamento e consultare il medico.

La Mexiletina è controindicata in pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione del farmaco. Inoltre, non deve essere somministrata a pazienti affetti da blocchi atrioventricolari di secondo o terzo grado senza l'uso concomitante di un pacemaker. La Mexiletina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica o renale, poiché la sua eliminazione può essere ridotta in queste condizioni.

L'interazione tra la Mexiletina e altri farmaci può influenzare l'efficacia del trattamento e aumentare il rischio di effetti collaterali. Ad esempio, l'associazione con altri antiaritmici (come amiodarone o propafenone) può potenziarne gli effetti e richiedere un aggiustamento del dosaggio. Allo stesso modo, alcuni farmaci come cimetidina, fluvoxamina e rifampicina possono alterare i livelli plasmatici della Mexiletina attraverso l'inibizione o l'induzione degli enzimi epatici coinvolti nel suo metabolismo.

In Italia, le statistiche sull'utilizzo della Mexiletina non sono facilmente reperibili; tuttavia, il farmaco è ampiamente utilizzato nel trattamento delle aritmie ventricolari sintomatiche, soprattutto in pazienti con cardiopatia ischemica o miocardiopatia dilatativa. Inoltre, la Mexiletina ha dimostrato di essere efficace nel controllo delle aritmie ventricolari associate a sindrome del QT lungo congenita e nella prevenzione della fibrillazione atriale recidivante.

In conclusione, la Mexiletina è un farmaco antiaritmico ben consolidato nel panorama terapeutico italiano per il trattamento delle aritmie cardiache. La sua efficacia e il suo profilo di sicurezza ne fanno un'opzione terapeutica importante per i pazienti affetti da queste patologie. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni del medico e monitorare regolarmente l'efficacia e la tollerabilità del trattamento.

Farmaci contenenti principio attivo MEXILETINA ()