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Farmaci contenenti principio attivo ivacaftor

L'ivacaftor è un principio attivo innovativo, utilizzato per il trattamento della fibrosi cistica, una malattia genetica rara che colpisce prevalentemente i polmoni e il sistema digerente. In Italia, si stima che circa 5.000 persone siano affette da questa patologia e che ogni anno vengano diagnosticati circa 100 nuovi casi.

La fibrosi cistica è causata da mutazioni nel gene CFTR (regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica), responsabile della produzione di una proteina che regola il trasporto di cloruro attraverso le membrane cellulari. Le mutazioni nel gene CFTR causano un malfunzionamento o una mancanza di questa proteina, provocando l'accumulo di muco denso e viscoso nelle vie respiratorie e nei dotti pancreatici.

L'ivacaftor agisce direttamente sulla proteina CFTR difettosa, migliorandone la funzione e facilitando il trasporto di cloruro attraverso le membrane cellulari. Questo porta a una riduzione dell'accumulo di muco nelle vie respiratorie e nei dotti pancreatici, migliorando la funzionalità polmonare e la digestione.

Il farmaco è stato approvato in Italia nel 2013 ed è commercializzato con il nome commerciale Kalydeco® dalla società farmaceutica Vertex Pharmaceuticals. L'ivacaftor è indicato per pazienti affetti da fibrosi cistica con specifiche mutazioni nel gene CFTR, tra cui la mutazione G551D, presente in circa il 4-5% dei pazienti italiani con fibrosi cistica.

Il trattamento con ivacaftor si basa sulla somministrazione di una compressa da 150 mg due volte al giorno, assunta con un pasto ricco di grassi per favorirne l'assorbimento. La durata del trattamento è indefinita, poiché la fibrosi cistica è una malattia cronica e progressiva.

Gli studi clinici condotti sull'ivacaftor hanno dimostrato un miglioramento significativo della funzionalità polmonare nei pazienti affetti da fibrosi cistica con mutazioni specifiche nel gene CFTR. In particolare, si è osservata una riduzione degli episodi di esacerbazione della malattia e un aumento della capacità di svolgere attività fisica. Inoltre, il farmaco ha mostrato effetti positivi sulla crescita e sullo stato nutrizionale dei pazienti pediatrici.

L'ivacaftor è generalmente ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, ma può causare alcuni effetti collaterali. Tra questi, i più comuni sono cefalea, dolore addominale, diarrea e rash cutaneo. Raramente, il farmaco può causare alterazioni delle funzioni epatiche o problemi respiratori.

È importante sottolineare che l'ivacaftor non è efficace in tutti i pazienti affetti da fibrosi cistica e non agisce sulle cause genetiche della malattia. Tuttavia, rappresenta un importante passo avanti nella terapia personalizzata per questa patologia complessa e debilitante.

In Italia, l'accesso all'ivacaftor è regolamentato da specifici criteri di rimborsabilità e viene fornito gratuitamente ai pazienti che soddisfano tali requisiti. Il costo del farmaco è elevato, ma il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti affetti da fibrosi cistica giustifica l'investimento.

In conclusione, l'ivacaftor rappresenta una terapia innovativa e mirata per il trattamento della fibrosi cistica in pazienti con specifiche mutazioni nel gene CFTR. Grazie alla sua azione sulla proteina difettosa, il farmaco migliora la funzionalità polmonare e la digestione, riducendo gli episodi di esacerbazione della malattia e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Nonostante i costi elevati, l'ivacaftor è un importante passo avanti nella terapia personalizzata per questa patologia complessa e debilitante.

Farmaci contenenti principio attivo ivacaftor