La Fampridina è un principio attivo utilizzato per il trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla (SM). La SM è una malattia neurodegenerativa cronica che colpisce il sistema nervoso centrale, causando una progressiva perdita di funzionalità motorie e sensoriali. In Italia, si stima che siano presenti circa 80.000 persone affette da questa patologia.
La Fampridina agisce sulle cellule nervose migliorando la conduzione degli impulsi elettrici lungo le fibre nervose danneggiate. Questo effetto si traduce in un miglioramento della capacità motoria e della resistenza alla fatica nei pazienti affetti da SM.
Il meccanismo d'azione della Fampridina si basa sulla sua capacità di bloccare i canali del potassio voltaggio-dipendenti presenti nelle cellule nervose. Questo blocco permette agli impulsi elettrici di viaggiare più facilmente lungo le fibre nervose, compensando in parte il danno causato dalla malattia.
La Fampridina viene somministrata per via orale sotto forma di compresse a rilascio prolungato, con dosaggi che variano in base alle esigenze del singolo paziente. La dose raccomandata è generalmente di una compressa al giorno, preferibilmente assunta al mattino. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico curante riguardo al dosaggio e alla durata del trattamento.
Il trattamento con Fampridina può essere associato a diversi effetti collaterali, tra cui disturbi gastrointestinali (come nausea, diarrea e dolore addominale), insonnia, cefalea, vertigini e palpitazioni. In alcuni casi, la Fampridina può causare crisi epilettiche o aumentare la frequenza delle crisi preesistenti. Pertanto, il farmaco è controindicato nei pazienti con epilessia non controllata o con una storia di convulsioni.
Prima di iniziare il trattamento con Fampridina, è fondamentale informare il medico curante di eventuali altre patologie presenti o farmaci assunti regolarmente. In particolare, la Fampridina può interagire con alcuni farmaci antiepilettici e antidepressivi, aumentando il rischio di effetti collaterali.
La sicurezza e l'efficacia della Fampridina sono state valutate in numerosi studi clinici che hanno coinvolto migliaia di pazienti affetti da SM. I risultati hanno dimostrato un miglioramento significativo della velocità di marcia e della resistenza alla fatica nei pazienti trattati con Fampridina rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la Fampridina non agisce sulla causa sottostante della SM e non ne modifica l'evoluzione nel tempo. Il suo effetto si limita al miglioramento dei sintomi motori associati alla malattia.
In Italia, la Fampridina è disponibile come medicinale soggetto a prescrizione medica e rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale per i pazienti affetti da SM ambulatoriali adulti (età ≥ 18 anni) con disabilità motoria da moderata a grave.
In conclusione, la Fampridina rappresenta un'opzione terapeutica importante per i pazienti affetti da sclerosi multipla, in grado di migliorare la qualità della vita e l'autonomia motoria. Tuttavia, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni del medico curante e monitorare regolarmente l'efficacia del trattamento e l'eventuale insorgenza di effetti collaterali.