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Farmaci contenenti principio attivo DECITABINA

La Decitabina è un principio attivo utilizzato nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche, in particolare nella terapia delle sindromi mielodisplastiche (SMD) e della leucemia mieloide acuta (LMA). Questo farmaco appartiene alla classe dei nucleosidi analoghi, molecole che agiscono interferendo con la sintesi del DNA e inducendo la morte delle cellule tumorali.

In Italia, le sindromi mielodisplastiche colpiscono circa 4-6 persone ogni 100.000 abitanti all'anno, mentre l'incidenza della leucemia mieloide acuta è di circa 3-4 casi ogni 100.000 abitanti all'anno. La Decitabina rappresenta quindi una risorsa terapeutica importante per il trattamento di queste patologie nel nostro Paese.

Il meccanismo d'azione della Decitabina si basa sulla sua capacità di incorporarsi nel DNA delle cellule in replicazione al posto della citidina, uno dei quattro nucleotidi che compongono il DNA. Una volta inserita nella catena del DNA, la Decitabina provoca l'inibizione dell'enzima metiltransferasi del DNA (DNMT), responsabile dell'aggiunta di gruppi metile al DNA stesso. Questo processo è fondamentale per la regolazione dell'espressione genica e per il mantenimento dell'integrità del genoma.

L'inibizione dell'enzima DNMT da parte della Decitabina porta alla demetilazione degli istoni e alla conseguente riattivazione dei geni soppressori tumorali che erano stati precedentemente inattivati a causa dell'ipermetilazione del DNA. In questo modo, la Decitabina contribuisce a ripristinare un corretto controllo dell'espressione genica e a promuovere la differenziazione e l'apoptosi delle cellule tumorali.

La Decitabina viene somministrata per via endovenosa, generalmente attraverso un ciclo di trattamento di 5 giorni consecutivi ogni 4 settimane. La dose raccomandata è di 20 mg/m² di superficie corporea al giorno. Il trattamento con Decitabina può essere continuato fino alla progressione della malattia o alla comparsa di tossicità inaccettabile.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della Decitabina includono mielosoppressione (riduzione del numero delle cellule del sangue), nausea, vomito, diarrea, stanchezza e febbre. In alcuni casi, il farmaco può causare anche effetti collaterali più gravi come infezioni opportuniste, sanguinamenti o complicanze cardiache. Pertanto, è importante che i pazienti sottoposti a terapia con Decitabina vengano monitorati attentamente dal medico per valutare l'efficacia del trattamento e gestire tempestivamente eventuali effetti avversi.

La Decitabina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione farmaceutica. Inoltre, il farmaco deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione renale o epatica, in quanto può essere necessario un aggiustamento della dose.

In Italia, la Decitabina è commercializzata con il nome di Dacogen® ed è disponibile in flaconcini contenenti 50 mg di principio attivo. Il farmaco è soggetto a prescrizione medica limitativa e può essere somministrato esclusivamente in ambito ospedaliero o in strutture specializzate nella terapia delle patologie onco-ematologiche.

In conclusione, la Decitabina rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche e leucemia mieloide acuta. Grazie al suo meccanismo d'azione innovativo, questo farmaco offre una nuova prospettiva nel trattamento di queste patologie, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti e aumentando le possibilità di successo della terapia.

Farmaci contenenti principio attivo DECITABINA