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Farmaci contenenti principio attivo Cerliponase alfa ()

La cerliponase alfa è un principio attivo di fondamentale importanza nel trattamento di una rara malattia neurodegenerativa, nota come malattia di Batten o CLN2. Questa patologia è caratterizzata da un'accumulo anormale di proteine nei lisosomi delle cellule cerebrali, causando progressivamente la perdita delle funzioni motorie e cognitive. In Italia, la prevalenza della malattia di Batten è stimata in circa 1 caso su 100.000 abitanti.

La cerliponase alfa agisce come un enzima sostitutivo, compensando la carenza dell'enzima tripeptidil-peptidasi 1 (TPP1) che normalmente svolge il ruolo di degradare le proteine accumulate nei lisosomi. La somministrazione dell'enzima permette quindi il ripristino della funzione lisosomiale e rallenta il processo degenerativo associato alla malattia.

Il farmaco contenente cerliponase alfa si presenta sotto forma di soluzione per infusione endovenosa ed è commercializzato con il nome Brineura®. La somministrazione avviene attraverso un impianto intracerebroventricolare (ICV), che consente l'infusione diretta del farmaco nel sistema nervoso centrale, bypassando la barriera emato-encefalica che impedisce l'ingresso della maggior parte dei farmaci nel cervello.

Il trattamento con cerliponase alfa richiede una stretta supervisione medica e viene effettuato in centri specializzati nella gestione delle malattie neurodegenerative rare. La posologia e la frequenza delle infusioni vengono stabilite dal medico in base alle esigenze del paziente e alla gravità della malattia. In genere, il farmaco viene somministrato ogni due settimane.

La cerliponase alfa ha dimostrato di essere efficace nel rallentare la progressione della malattia di Batten, migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti. Uno studio clinico condotto su 24 pazienti pediatrici ha evidenziato una riduzione significativa del tasso di declino motorio e cognitivo nei soggetti trattati con cerliponase alfa rispetto a quelli che non hanno ricevuto il trattamento.

Tuttavia, come per tutti i farmaci, anche la cerliponase alfa può causare effetti collaterali. Tra questi si annoverano reazioni nel sito di infusione (come dolore, gonfiore o irritazione), febbre, vomito, cefalea e convulsioni. È importante che il medico sia informato di eventuali effetti indesiderati manifestati durante il trattamento, in modo da poter valutare l'opportunità di modificare la terapia o adottare misure atte a ridurre gli effetti collaterali.

La cerliponase alfa rappresenta un importante passo avanti nella terapia delle malattie neurodegenerative rare come la malattia di Batten. Tuttavia, è fondamentale continuare a investire nella ricerca scientifica per identificare nuovi bersagli terapeutici e sviluppare trattamenti sempre più efficaci ed efficienti.

In conclusione, la cerliponase alfa è un farmaco innovativo che ha dimostrato di migliorare significativamente la prognosi dei pazienti affetti dalla malattia di Batten. Grazie alla sua azione enzimatica sostitutiva, permette di rallentare la progressione della patologia e di preservare le funzioni motorie e cognitive dei pazienti. Nonostante gli effetti collaterali possibili, il trattamento con cerliponase alfa costituisce una speranza concreta per i pazienti affetti da questa rara e debilitante malattia neurodegenerativa.

Farmaci contenenti principio attivo Cerliponase alfa ()