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Farmaci contenenti principio attivo Ceftriaxone

Il Ceftriaxone è un principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici beta-lattamici, più precisamente ai cefalosporine di terza generazione. Questo farmaco è ampiamente utilizzato in Italia e nel resto del mondo per il trattamento di diverse infezioni batteriche, grazie al suo ampio spettro d'azione e alla sua elevata efficacia.

Il Ceftriaxone agisce inibendo la sintesi della parete cellulare dei batteri, causandone la lisi e la morte. Il farmaco presenta una buona resistenza alle beta-lattamasi, enzimi prodotti da alcuni batteri che possono inattivare gli antibiotici beta-lattamici come le penicilline.

Tra i principali batteri sensibili al Ceftriaxone vi sono Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Neisseria meningitidis e Neisseria gonorrhoeae. Inoltre, il farmaco è attivo anche contro alcuni ceppi di Staphylococcus aureus (meticillino-sensibili) e numerosi batteri Gram-negativi come Escherichia coli, Klebsiella spp., Proteus spp. ed Enterobacter spp.

In Italia, il Ceftriaxone viene impiegato per il trattamento di diverse infezioni tra cui:

  1. Infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori: Il Ceftriaxone è efficace nel trattamento di sinusiti acute o croniche causate da Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae; bronchiti acute o croniche causate da Klebsiella pneumoniae o Escherichia coli; polmoniti causate da Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae o Klebsiella pneumoniae.

  2. Infezioni del tratto urinario: Il Ceftriaxone è utilizzato per trattare cistiti, pielonefriti e prostatiti causate da Escherichia coli, Proteus mirabilis o Klebsiella spp.

  3. Infezioni della pelle e dei tessuti molli: Il farmaco è impiegato nel trattamento di celluliti, ferite infette e infezioni post-chirurgiche causate da Staphylococcus aureus (meticillino-sensibili), Streptococcus pyogenes o batteri Gram-negativi come Escherichia coli.

  4. Infezioni ginecologiche e pelviche: Il Ceftriaxone viene utilizzato per il trattamento di endometriti, salpingiti e annessiti causate da Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis o batteri anaerobi come Bacteroides fragilis.

  5. Meningite batterica: Il farmaco è indicato nel trattamento della meningite causata da Streptococcus pneumoniae, Neisseria meningitidis o Haemophilus influenzae.

  6. Infezioni intra-addominali: Il Ceftriaxone viene impiegato in combinazione con altri antibiotici per il trattamento di peritoniti ed altre infezioni intra-addominali causate da Enterobacter spp., Escherichia coli o Bacteroides fragilis.

Il Ceftriaxone è disponibile in formulazioni ad uso parenterale (iniezione intramuscolare o endovenosa) e viene somministrato una o due volte al giorno, a seconda della gravità dell'infezione e delle condizioni del paziente. La durata del trattamento varia in base al tipo di infezione e alla risposta clinica del paziente.

Come tutti gli antibiotici, il Ceftriaxone può causare effetti collaterali, tra cui reazioni allergiche, dolore o infiammazione nel sito di iniezione, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), cefalea e vertigini. In rari casi, può provocare alterazioni della funzionalità epatica o renale.

In conclusione, il Ceftriaxone è un antibiotico efficace ed ampiamente utilizzato per il trattamento di diverse infezioni batteriche. Grazie al suo ampio spettro d'azione e alla sua resistenza alle beta-lattamasi, rappresenta una valida opzione terapeutica per molti pazienti affetti da infezioni causate da batteri sensibili.

Farmaci contenenti principio attivo Ceftriaxone