La caspofungina è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antifungini, noti anche come antimicotici. Questa sostanza è stata sviluppata per combattere le infezioni fungine invasive, in particolare quelle causate da funghi del genere Candida e Aspergillus. In Italia, la caspofungina è commercializzata con il nome di Cancidas® ed è disponibile in forma di polvere per soluzione per infusione endovenosa.
La caspofungina agisce inibendo la sintesi del β-glucano, un componente essenziale della parete cellulare dei funghi. Questo processo porta alla formazione di una parete cellulare difettosa e instabile che provoca la lisi delle cellule fungine e quindi la morte dell'organismo infettante. La caspofungina presenta un'azione fungicida selettiva, poiché il β-glucano non è presente nelle cellule umane.
In Italia, l'utilizzo della caspofungina è indicato principalmente nel trattamento delle candidiasi invasive sia nei pazienti adulti che pediatrici (età ≥ 3 mesi), inclusa la candidiasi orofaringea refrattaria al trattamento con fluconazolo o itraconazolo. La caspofungina può essere utilizzata anche nella terapia empirica delle febbri neutropeniche persistenti nei pazienti adulti sottoposti a chemioterapia antitumorale o trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Inoltre, questo principio attivo viene impiegato nel trattamento delle aspergillosi invasive nei pazienti adulti e pediatrici (età ≥ 3 mesi) che non rispondono adeguatamente o tollerano la terapia con anfotericina B, liposomiale o itraconazolo. La caspofungina può essere utilizzata anche in combinazione con altri antifungini per il trattamento di infezioni fungine invasive causate da altri funghi filamentosi.
La caspofungina è generalmente ben tollerata dai pazienti. Tuttavia, come per tutti i farmaci, possono verificarsi effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso della caspofungina includono reazioni al sito di infusione (come dolore, gonfiore e arrossamento), febbre, brividi, nausea, vomito e diarrea. Altri effetti collaterali meno comuni ma potenzialmente gravi comprendono reazioni allergiche gravi (anafilassi), insufficienza epatica e disturbi emorragici.
Il dosaggio della caspofungina varia a seconda dell'età del paziente e delle condizioni cliniche. Nei pazienti adulti, la dose raccomandata è di 70 mg somministrati per via endovenosa il primo giorno di trattamento seguita da una dose giornaliera di 50 mg nei giorni successivi. Nei pazienti pediatrici (età ≥ 3 mesi), la dose iniziale è di 70 mg/m² somministrati per via endovenosa il primo giorno seguita da una dose giornaliera di 50 mg/m² nei giorni successivi.
La durata del trattamento con caspofungina dipende dalla gravità dell'infezione e dalla risposta clinica del paziente. In generale, il trattamento deve essere continuato fino a quando non si ottiene una risoluzione completa dell'infezione o fino a quando non si raggiunge un'adeguata terapia alternativa.
La caspofungina è controindicata nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione. Inoltre, la caspofungina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica moderata o grave e in quelli che assumono contemporaneamente farmaci che possono interagire con la caspofungina, come il ciclosporin A e il tacrolimus.
In conclusione, la caspofungina rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento delle infezioni fungine invasive causate da Candida e Aspergillus. Grazie al suo meccanismo d'azione selettivo, questo principio attivo offre un profilo di sicurezza favorevole ed è ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti.