Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Alteplasi

L'Alteplasi è un farmaco che appartiene alla classe dei trombolitici, sostanze in grado di sciogliere i coaguli di sangue che si formano all'interno dei vasi sanguigni. Questo principio attivo è una proteina ricombinante, derivata dalla tecnologia del DNA ricombinante, ed è simile alla plasmina umana, l'enzima naturale responsabile della dissoluzione dei coaguli.

L'Alteplasi agisce attivando il plasminogeno, una proteina presente nel sangue che viene trasformata in plasmina grazie all'intervento dell'Alteplasi. La plasmina così prodotta provoca la degradazione del fibrinogeno e della fibrina presenti nei coaguli, favorendone la dissoluzione e ripristinando il flusso sanguigno nella zona interessata.

In Italia, l'Alteplasi viene utilizzata principalmente per il trattamento dell'infarto miocardico acuto (IMA), dell'embolia polmonare massiva acuta e dell'ictus ischemico acuto. Nel caso dell'IMA, l'utilizzo dell'Alteplasi ha portato a una significativa riduzione della mortalità e delle complicanze associate a questa patologia. Secondo le statistiche italiane, circa il 30% dei pazienti affetti da IMA viene trattato con trombolitici come l'Alteplasi.

Per quanto riguarda l'embolia polmonare massiva acuta, l'utilizzo dell'Alteplasi è indicato nei casi in cui vi sia un elevato rischio di morte a breve termine. L'efficacia del farmaco in questa situazione è stata dimostrata da numerosi studi clinici, che hanno evidenziato una riduzione della mortalità e delle complicanze associate all'embolia polmonare.

Nel caso dell'ictus ischemico acuto, l'Alteplasi viene impiegata per sciogliere il coagulo responsabile dell'ostruzione del flusso sanguigno cerebrale. Il trattamento con Alteplasi deve essere avviato il più presto possibile dopo l'insorgenza dei sintomi, preferibilmente entro 4,5 ore dall'inizio dell'ictus. L'utilizzo tempestivo di questo farmaco può ridurre significativamente le conseguenze neurologiche a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei pazienti colpiti da ictus.

L'Alteplasi viene somministrata per via endovenosa attraverso una flebo, generalmente in ospedale e sotto stretto controllo medico. La dose del farmaco varia in base al peso del paziente e alla patologia da trattare. Durante la somministrazione di Alteplasi, è importante monitorare attentamente il paziente per individuare tempestivamente eventuali effetti collaterali o complicanze.

Tra gli effetti collaterali più comuni associati all'utilizzo dell'Alteplasi vi sono le emorragie (sanguinamenti), che possono manifestarsi a livello cutaneo o interno. In alcuni casi, si possono verificare emorragie gravi o potenzialmente fatali, come ad esempio emorragie cerebrali o gastrointestinali. Per questo motivo, l'Alteplasi è controindicata nei pazienti con un elevato rischio di sanguinamento, come quelli affetti da coagulopatie o che assumono farmaci anticoagulanti.

Altri effetti collaterali dell'Alteplasi possono includere reazioni allergiche, ipotensione (pressione bassa), aritmie cardiache e febbre. Inoltre, l'uso del farmaco può essere associato a un aumentato rischio di embolia sistemica, ovvero la formazione di coaguli in altre parti del corpo.

In conclusione, l'Alteplasi è un principio attivo efficace nel trattamento delle emergenze cardiovascolari e cerebrovascolari come l'infarto miocardico acuto, l'embolia polmonare massiva acuta e l'ictus ischemico acuto. Tuttavia, il suo utilizzo richiede una stretta supervisione medica e una valutazione accurata dei potenziali benefici e rischi per il paziente.

Farmaci contenenti principio attivo Alteplasi