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Farmaci contenenti principio attivo Acido ibandronico ()

L'acido ibandronico è un principio attivo appartenente alla classe dei bifosfonati, utilizzato principalmente per il trattamento e la prevenzione dell'osteoporosi e delle metastasi ossee in pazienti affetti da tumori. Questo farmaco agisce inibendo il riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti, le cellule responsabili della degradazione del tessuto osseo. Di conseguenza, l'acido ibandronico contribuisce al mantenimento della massa ossea e alla riduzione del rischio di fratture.

In Italia, l'acido ibandronico è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui compresse orali e soluzioni iniettabili per uso endovenoso. Le compresse orali di acido ibandronico sono commercializzate con diversi nomi commerciali, tra cui Bonviva® e Iasibon®, mentre le soluzioni iniettabili sono disponibili come Ibandronic Acid Accord® e Bondenza®.

L'osteoporosi è una patologia caratterizzata dalla diminuzione della densità minerale ossea (DMO) che porta ad un aumento del rischio di fratture. In Italia, si stima che circa 3 milioni di persone siano affette da osteoporosi, con una prevalenza maggiore nelle donne dopo la menopausa a causa della riduzione dei livelli di estrogeni. L'utilizzo dell'acido ibandronico nel trattamento dell'osteoporosi ha dimostrato una riduzione significativa del rischio di fratture vertebrali e non vertebrali nei pazienti a rischio.

Per il trattamento dell'osteoporosi, l'acido ibandronico viene somministrato per via orale alla dose di 150 mg una volta al mese o per via endovenosa alla dose di 3 mg ogni tre mesi. La terapia con acido ibandronico deve essere associata ad un adeguato apporto di calcio e vitamina D, fondamentali per il mantenimento della salute ossea.

Le metastasi ossee sono una complicanza comune nei pazienti affetti da tumori, in particolare nel carcinoma mammario, nella neoplasia prostatica e nel mieloma multiplo. Le metastasi ossee possono causare dolore intenso, fratture patologiche e ipercalcemia, compromettendo la qualità della vita dei pazienti. L'acido ibandronico è efficace nel ridurre il dolore e il rischio di complicanze a livello osseo nei pazienti con metastasi ossee.

Nel trattamento delle metastasi ossee, l'acido ibandronico viene somministrato per via endovenosa alla dose di 6 mg ogni 3-4 settimane. La durata del trattamento varia in base alla risposta del paziente e all'evoluzione della malattia.

L'acido ibandronico è generalmente ben tollerato dai pazienti; tuttavia, possono verificarsi alcuni effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso dell'acido ibandronico includono disturbi gastrointestinali (nausea, dispepsia), cefalea, astenia e reazioni cutanee. In rari casi, l'acido ibandronico può causare osteonecrosi della mascella, una condizione caratterizzata dalla morte del tessuto osseo nella regione della mandibola o del mascellare.

Prima di iniziare il trattamento con acido ibandronico, è importante che il medico valuti attentamente il rapporto beneficio-rischio per ciascun paziente. Inoltre, durante la terapia con acido ibandronico, i pazienti devono essere monitorati periodicamente per valutare l'efficacia del trattamento e la comparsa di eventuali effetti collaterali.

In conclusione, l'acido ibandronico rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento dell'osteoporosi e delle metastasi ossee. Grazie alla sua azione specifica sul riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti, questo farmaco contribuisce al mantenimento della massa ossea e alla riduzione del rischio di fratture nei pazienti a rischio.

Farmaci contenenti principio attivo Acido ibandronico ()