Riassunto delle caratteristiche del prodotto - EVICEL
1
1. denominazione del medicinale
EVICEL soluzioni per adesivo tissutale
2. composizione qualitativa e quantitativa
I principi attivi sono:
Flaconcino da 1 ml | Flaconcino da 2 ml | Flaconcino da 5 ml | |
Componente 1 Proteina coagulabile umana che contiene principalmente fibrinogeno e fibronectina: | 50 – 90 mg | 100 – 180 mg | 250 – 450 mg |
Componente 2 Trombina umana | 800 – 1200 UI | 1600 – 2400 UI | 4000 – 6000 UI |
La quantità totale di proteina è pari a 80– 120 mg/ml.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzioni per adesivo tissutale.
Soluzioni limpide o leggermente opalescenti.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
EVICEL è indicato negli adulti quale trattamento di supporto negli interventi chirurgici per migliorare l’emostasi nei casi in cui le tecniche chirurgiche standard risultino insufficienti (vedere paragrafo 5.1).
EVICEL è inoltre indicato negli adulti come supporto alle suture per ottenere l’emostasi negli interventi di chirurgia vascolare e per la sigillatura della linea di sutura nella chiusura della dura madre.
4.2 posologia e modo di somministrazione
EVICEL deve essere usato esclusivamente da chirurghi esperti che abbiano ricevuto una formazione specifica sull’uso del prodotto.
Posologia
La quantità di EVICEL da applicare e la frequenza di applicazione devono essere sempre stabilite in base alle esigenze cliniche di base del paziente.
La dose applicabile dipende da una serie di variabili tra le quali tipo di intervento chirurgico, estensione dell’area di applicazione, modalità prevista di applicazione e numero di applicazioni.
2
L’applicazione del prodotto va personalizzata caso per caso dal medico. Negli studi clinici controllati sull’impiego in chirurgia vascolare la dose individuale massima è stata di 4 ml; per la sigillatura della linea di sutura della dura madre sono state impiegate dosi fino a 8 ml, mentre negli interventi retroperitoneali e intraddominali la dose massima è stata di 10 ml. È possibile tuttavia che per determinati interventi (ad es. quelli per traumi epatici) siano necessarie quantità maggiori.
La quantità iniziale di prodotto da applicare nel punto anatomico prescelto o sulla superficie da trattare deve essere sufficiente a ricoprire interamente l’area di applicazione designata. Se necessario, l’applicazione può essere ripetuta.
Modo di somministrazione
Evicel è per uso epilesionale.
Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Il prodotto deve essere somministrato solo in base a quanto descritto nelle istruzioni e con i dispositivi raccomandati per questo prodotto (vedere paragrafo 6.6).
Prima di applicare EVICEL, l’area superficiale della ferita deve essere asciugata usando tecniche standard (ad es., applicazione intermittente di compresse, tamponi, uso di dispositivi di aspirazione).
Per evitare il rischio di embolia gassosa o di aria potenzialmente fatale, EVICEL deve essere nebulizzato esclusivamente mediante CO₂ pressurizzata. Per l’applicazione mediante nebulizzazione vedere i paragrafi 4.4 e 6.6 in cui sono riportate raccomandazioni specifiche sulla pressione e sulla distanza dal tessuto richieste in base alla procedura chirurgica e al tipo di punta dell’applicatore.
4.3 controindicazioni
EVICEL non va usato in sede intravascolare.
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
L’applicazione di EVICEL per nebulizzazione non deve essere impiegata nelle procedure endoscopiche. Per quanto riguarda la laparoscopia, vedere paragrafo 4.4.
EVICEL non deve essere usato per sigillare la linea di sutura della dura madre se sono presenti interruzioni superiori a 2 mm dopo la sutura.
EVICEL non deve essere utilizzato come collante per la fissazione dei patch per la dura madre.
EVICEL non deve essere utilizzato come sigillante nei casi in cui non è possibile suturare la dura madre.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
EVICEL è solo per uso epilesionale. Non deve essere applicato in sede intravascolare.
Se il prodotto viene involontariamente usato in sede intravascolare possono verificarsi complicazioni tromboemboliche potenzialmente fatali.
Si è verificata embolia di aria o gas potenzialmente fatale con l’utilizzo di dispositivi di nebulizzazione che adottano un regolatore di pressione per somministrare EVICEL.
Questo evento sembra connesso all’utilizzo del dispositivo di nebulizzazione a pressioni superiori a quelle raccomandate e/o molto vicino alla superficie del tessuto.
3
L’applicazione di EVICEL per nebulizzazione deve essere impiegata solo quando è possibile valutare accuratamente la distanza di nebulizzazione, specialmente durante la laparoscopia. La distanza dal tessuto e la pressione della CO2 devono ricadere entro gli intervalli raccomandati dal produttore (per le pressioni e le distanze raccomandate, vedere tabella al paragrafo 6.6).
Data la possibilità che si verifichi embolia gassosa, quando si nebulizza EVICEL devono essere monitorati i cambiamenti della pressione sanguigna, del battito cardiaco, della saturazione dell’ossigeno e della CO₂ espirata.
Quando si utilizzano delle punte accessorie con questo prodotto, si devono seguire le istruzioni per l’uso delle punte.
Prima della somministrazione di EVICEL, occorre provvedere affinché le parti del corpo al di fuori della superficie di applicazione designata siano sufficientemente protette (coperte) onde evitare l’adesione tissutale nei punti non desiderati.
EVICEL deve essere applicato in uno strato sottile. Un eccessivo spessore del coagulo può interferire negativamente con l’efficacia del prodotto e con il processo di cicatrizzazione della ferita.
Non sono disponibili dati adeguati a sostegno dell’impiego di questo prodotto per incollare tessuti, per l’applicazione attraverso un endoscopio flessibile per il trattamento di emorragie o nelle anastomosi gastrointestinali.
Come per qualsiasi derivato proteico, sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico. Segni di reazioni di ipersensibilità includono orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, sibilo, ipotensione e anafilassi. Se si manifestano questi sintomi, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente.
In caso di shock, dovrà essere attuato il trattamento medico standard per lo shock.
L’uso concomitante di EVICEL per la sigillatura della linea di sutura della dura madre tramite impianti in materiali sintetici o patch durali non è stato valutato mediante studi clinici.
L’uso di EVICEL nei pazienti sottoposti a radioterapia nei 7 giorni successivi all’intervento chirurgico non è stato valutato. Non è noto se la radioterapia possa condizionare l’efficacia del sigillante di fibrina quando viene usato per la sigillatura della linea di sutura nella chiusura della dura madre.
È necessario ottenere la completa emostasi prima di applicare EVICEL per sigillare la linea di sutura della dura madre.
L’uso di EVICEL come sigillante nelle procedure transfenoidali e otoneurochirurgiche non è stato studiato.
Le precauzioni standard per evitare infezioni derivanti dall’uso di medicinali ottenuti da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marker d’infezione e l’adozione di misure efficaci in fase di produzione per l’inattivazione/rimozione dei virus. Nonostante ciò, con la somministrazione di medicinali ottenuti da plasma o sangue umano non si può escludere totalmente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi, ivi inclusi virus e altri patogeni emergenti o di natura sconosciuta.
Le misure poste in atto sono considerate efficaci per i virus con involucro come il virus dell’HIV e i virus dell’epatite B e C e il virus senza involucro dell’epatite A. Queste misure possono avere valore limitato con virus senza involucro come il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può essere grave per le donne in stato di gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti che presentano immunodeficienza o aumento dell’eritropoiesi (ad esempio, anemia emolitica).
Si raccomanda fortemente di registrare il nome e il numero del lotto del prodotto ogni volta che si somministra EVICEL ad un paziente per mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.
4
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Come i prodotti analoghi o le soluzioni di trombina, il prodotto può denaturarsi con l’esposizione a soluzioni contenenti alcool, iodio o metalli pesanti (ad esempio, soluzioni antisettiche). Tali sostanze devono essere rimosse il più possibile prima di applicare il prodotto.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
La sicurezza dell’uso di sigillanti/emostatici a base di fibrina in gravidanza o durante l’allattamento al seno non è stata accertata mediante studi clinici controllati. Gli studi sperimentali condotti sugli animali non sono sufficienti a valutarne la sicurezza in relazione a riproduzione, sviluppo dell’embrione o del feto, corso della gestazione e sviluppo perinatale e postnatale. Pertanto, il prodotto deve essere somministrato alle donne in gravidanza e che allattano al seno soltanto in caso di effettiva necessità.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non pertinente.
4.8 effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
In rari casi si possono verificare reazioni allergiche o di ipersensibilità (che possono includere angioedema, bruciore e dolore pungente nel sito di applicazione, broncospasmo, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, formicolio, vomito, sibilo) in pazienti trattati con sigillanti/emostatici a base di fibrina. In casi isolati, dette reazioni sono degenerate in severe anafilassi. Tali reazioni possono essere riscontrate in particolare in caso di ripetuta applicazione della preparazione o di somministrazione a pazienti ipersensibili ai componenti del prodotto.
In rari casi si possono sviluppare anticorpi contro i componenti dei prodotti sigillanti/emostatici a base di fibrina.
L’accidentale iniezione in sede intravascolare può causare eventi tromboembolici e una coagulazione intravascolare disseminata (DIC) e c’è anche un rischio di reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4).
Si è verificata embolia di aria o gas potenzialmente fatale con l’utilizzo di dispositivi di nebulizzazione che adottano un regolatore di pressione per somministrare EVICEL. Questo evento sembra connesso all’utilizzo del dispositivo di nebulizzazione a pressioni maggiori di quelle raccomandate e/o molto vicino alla superficie del tessuto.
Per quanto riguarda la sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
Tabella delle reazioni avverse
La tabella riportata di seguito è conforme alla classificazione MedDRA per sistemi e organi (a livello di SOC [System Organ Classification] e Termine Preferito [Preferred Term]) secondo.La frequenza è stata valutata secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); rara (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
5
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Termine preferito | Frequenza |
Reazioni avverse negli studi sugli interventi chirurgici retroperitoneali o intraddominali | ||
Infezioni ed infestazioni | Ascesso addominale Piressia | Comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Coagulopatia | Comune |
Reazioni avverse nello studio di chirurgia vascolare | ||
Infezioni ed infestazioni | Infezione da innesto, infezione da stafilococco | Non comune |
Patologie vascolari | Ematoma | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema periferico | Non comune |
Esami diagnostici | Emoglobina ridotta | Non comune |
Traumatismo, avvelenamento e complicanze da procedura | Emorragia in sede di incisione Occlusione dell’innesto vascolare Ferita Ematoma post-procedurale Complicazione di ferita postoperatoria | Non comune Non comune Non comune Non comune Non comune |
Reazioni avverse nello studio di neurochirurgia | ||
Infezioni ed infestazioni | Meningite | Comune |
Patologie del sistema nervoso | Ipotensione endocranica (fuoriuscita di liquido cefalorachidiano, LCR) Rinorrea di LCR Cefalea Idrocefalo Igroma subdurale | Comune Comune Comune Comune Comune |
Patologie vascolari | Ematoma | Comune |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
Tassi di reazioni avverse in studi sugli interventi retroperitoneali o intraddominali
In base alle valutazioni dello sperimentatore, tra i 135 pazienti sottoposti a intervento chirurgico retroperitoneale e intraddominale (67 pazienti trattati con EVICEL e 68 con prodotti di controllo) nessun evento avverso è stato ritenuto avere una relazione causale con il trattamento oggetto di studio. Tuttavia, lo sponsor ha ritenuto tre gravi eventi avversi (un ascesso addominale nel gruppo con EVICEL e un ascesso addominale e uno pelvico nel gruppo di controllo) possibilmente correlati al trattamento oggetto di studio. In uno studio condotto in una popolazione pediatrica che coinvolgeva 40 pazienti (20 pazienti trattati con EVICEL e 20 controlli), due eventi avversi (piressia e coagulopatia) sono stati considerati dallo sperimentatore possibilmente correlati a EVICEL.
Reazioni avverse – chirurgia vascolare
In uno studio controllato su 147 pazienti sottoposti a procedure di innesto vascolare (75 trattati con EVICEL e 72 con prodotti di controllo), sono stati segnalati in totale 16 pazienti con evento avverso di
6
trombosi/occlusione dell’innesto nel corso dello studio. Gli eventi sono risultati distribuiti uniformemente tra i bracci di trattamento, con 8 eventi ciascuno nel gruppo trattato con EVICEL e nel gruppo di controllo.
Uno studio di sicurezza non interventistico, post-autorizzazione è stato condotto su 300 pazienti sottoposti a chirurgia vascolare con uso di EVICEL. Il monitoraggio della sicurezza si è concentrato sulle specifiche reazioni avverse: riguardanti lapervietà dell’innesto, gli eventi trombotici ed emorragici. Durante lo studio non sono state segnalate reazioni avverse.
Reazioni avverse – neurochirurgia
In uno studio controllato su 139 pazienti sottoposti a procedure di neurochirurgia elettiva (89 trattati con EVICEL e 50 con prodotti di controllo), 7 pazienti trattati con EVICEL hanno manifestato nove eventi avversi considerati possibilmente correlati al prodotto dello studio. Questi includevano ipotensione endocranica (fuoriuscita di LCR), rinorrea di LCR (rinoliquorrea), meningite, cefalea, idrocefalo, igroma subdurale ed ematomi.
L’incidenza di fuoriuscita di LCR e l’incidenza di infezioni nel sito chirurgico (surgical site infections, SSI) sono state monitorate come endpoint associati alla sicurezza nello studio. Trenta giorni dopo l’intervento l’incidenza di SSI è risultata essere simile tra i due gruppi di trattamento. La fuoriuscita di LCR postoperatoria si è verificata entro 30 giorni dal trattamento in 4/89 (4,5%) soggetti trattati con EVICEL (due casi di fuoriuscita di LCR con mancata guarigione della ferita e due casi di rinorrea) e in 1/50 (2,0%) soggetti trattati con ulteriori suture.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell
4.9 sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: emostatici locali, associazioni, codice ATC: B02BC30
Meccanismo d’azione
Il sistema di adesione della fibrina avvia l’ultima fase della coagulazione fisiologica del sangue. La conversione del fibrinogeno in fibrina si verifica attraverso la scissione del fibrinogeno in monomeri di fibrina e fibrinopeptidi. I monomeri di fibrina si aggregano formando un coagulo di fibrina. Il Fattore XIIIa, che è il Fattore XIII attivato dalla trombina, lega la fibrina formando un reticolo. Ioni di calcio sono necessari sia per la conversione del fibrinogeno che per la reticolazione della fibrina. Col progredire della cicatrizzazione della ferita, la plasmina induce un’accresciuta attività fibrinolitica e ha inizio la decomposizione della fibrina in prodotti di degradazione della medesima.
Efficacia e sicurezza clinica
Studi clinici che dimostrano l’azione di sostegno all’emostasi e alla suturazione sono stati condotti su un totale di 147 pazienti (75 con EVICEL, 72 con il controllo) sottoposti a chirurgia vascolare con innesto in PTFE e su un totale di 135 pazienti (66 con EVICEL, 69 con il controllo) sottoposti a chirurgia retroperitoneale e intraddominale.
7
L’efficacia di EVICEL nella sigillatura della linea di sutura nella chiusura della dura madre è stata dimostrata in 139 pazienti (89 trattati con EVICEL e 50 con prodotti di controllo) sottoposti a procedure di craniotomia/ craniectomia.
Popolazione pediatrica
Sono disponibili dati pediatrici limitati per supportare l’efficacia e la sicurezza di EVICEL in questa popolazione. Su 135 pazienti sottoposti ad intervento retroperitoneale e intraddominale inseriti nello studio controllato su EVICEL, 4 pazienti pediatrici sono stati trattati con EVICEL. Di questi, due avevano 2 e 5 anni e due avevano 16 anni. Inoltre, è stato condotto uno studio clinico pediatrico controllato che valutava la sicurezza e l’efficacia di EVICEL in aggiunta all’emostasi nel sanguinamento di tessuti molli od organi parenchimali su 40 pazienti (20 trattati con EVICEL e 20 controlli). L’età dei pazienti variava da 11 mesi a 17 anni. I dati provenienti da questo studio erano coerenti con i risultati dello studio precedente sulla chirurgia retroperitoneale intra-addominale, dove era stata dimostrata l’efficacia emostatica non inferiore di EVICEL.
5.2 proprietà farmacocinetiche
EVICEL è destinato esclusivamente all’uso epilesionale; la somministrazione in sede intravascolare è controindicata. Pertanto, non sono stati eseguiti sull’uomo studi sulla farmacocinetica intravascolare.
Studi condotti sui conigli hanno permesso di valutare l’assorbimento e l’eliminazione della trombina in seguito alla sua applicazione sulla superficie di sezione chirurgica del fegato nel corso di interventi di epatectomia parziale. L’uso della 125I-trombina ha evidenziato un lento assorbimento dei peptidi biologicamente inattivi risultanti dalla scissione della trombina e il raggiungimento di una Cmax nel plasma dopo un periodo variabile da 6 a 8 ore, con una concentrazione plasmatica che, al livello di Cmax, non superava l’1–2% della dose applicata.
I sigillanti/emostatici a base di fibrina vengono metabolizzati allo stesso modo della fibrina endogena, mediante fibrinolisi e fagocitosi.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Gli studi condotti sui batteri per stabilirne la mutagenicità sono risultati negativi per la trombina da sola, per il componente biologicamente attivo (contenente fibrinogeno, citrato, glicina, acido tranexamico e arginina-cloridrato), per TnBP da solo e per Triton X-100 da solo a tutte le concentrazioni testate. Anche tutte le concentrazioni della combinazione di TnBP e Triton X-100 sono risultate negative nei test eseguiti per determinare la mutagenicità cellulare dei mammiferi, aberrazioni cromosomiche e induzione di micronuclei.
Dopo un’applicazione locale, l’assorbimento della trombina nel plasma è lento e principalmente costituito dai prodotti di degradazione della trombina che vengono eliminati.
Non sono da attendersi effetti tossicologici dovuti ai reagenti detergenti/solventi utilizzati nella procedura di inattivazione dei virus (TnBP e Triton X-100), in quanto i livelli residui sono inferiori a 5 µg/ml.
Gli studi condotti sulla neurotossicità di EVICEL hanno confermato che la somministrazione sottodurale nel coniglio non era associata a segni di neurotossicità. Osservazioni neurocomportamentali per 14±1 giorni non hanno evidenziato anomalie. Non sono stati osservati segni macroscopici di intolleranza locale o risultanze macroscopiche correlate al trattamento. L’analisi del liquido cerebrospinale non ha rivelato segni importanti di flogosi.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Flaconcino di fibrinogeno umano
8
Arginina cloridrato
Glicina
Sodio cloruro
Sodio citrato
Calcio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili
Flaconcino di trombina umana
Calcio cloruro
Albumina umana
Mannitolo
Sodio acetato
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 incompatibilità
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Entro il periodo di validità di 2 anni, dopo lo scongelamento, i flaconcini non aperti possono essere conservati a 2 °C-8 °C, al riparo dalla luce, per un massimo di 30 giorni. I flaconcini possono essere conservati a temperatura ambiente per un massimo di 24 ore. Trascorso tale periodo il prodotto, se non utilizzato, deve essere smaltito.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in congelatore a temperatura di –18 C o inferiore. Non ricongelare.
Tenere i flaconcini nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
I flaconcini devono essere conservati in posizione verticale.
Per le condizioni di conservazione dopo lo scongelamento del medicinale, vedere paragrafo 6.3. La nuova data di scadenza, ad una temperatura di 2 C-8 C, deve essere segnata sulla confezione di cartone ma non deve superare la data di scadenza stampata dal produttore sulla confezione e sull’etichetta. Trascorso tale periodo il prodotto, se non utilizzato, deve essere smaltito.
Una volta aspirato nell’applicatore, il prodotto deve essere usato immediatamente.
6.5 natura e contenuto del contenitore
EVICEL viene fornito in una confezione contenente due flaconcini separati (vetro di tipo I) con tappi in gomma (tipo I), contenenti ciascuno 1 ml, 2 ml o 5 ml soluzione di fibrinogeno umano e di trombina umana rispettivamente.
L’applicatore e le apposite punte accessorie vengono forniti a parte.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Le istruzioni per l’uso sono riportate anche nel foglio contenuto nella confezione e destinato al personale sanitario.
Le soluzioni sono limpide o leggermente opalescenti. Non utilizzare soluzioni che si presentano torbide o con sedimento.
9
Scongelare i flaconcini in uno dei seguenti modi:
2 °C - 8 °C (frigorifero): i flaconcini si scongelano in 1 giorno, oppure
20 °C - 25 °C (temperatura ambiente): i flaconcini si scongelano in 1 ora, oppure
37 °C (ad es. bagnomaria, secondo tecniche asettiche, o riscaldando i flaconcini con le mani): i flaconcini devono essere scongelati entro 10 minuti e non vanno lasciati a questa temperatura per oltre 10 minuti o oltre il completo scongelamento. La temperatura non deve superare i 37 ° C.
Preparazione del dispositivo
EVICEL deve essere applicato esclusivamente utilizzando l’applicatore per EVICEL con marcatura CE e, facoltativamente, con punte accessorie. Le confezioni dell’applicatore e delle punte accessorie contengono i foglietti con le istruzioni dettagliate per l’uso di EVICEL con l’applicatore e le punte accessorie opzionali. Le punte accessorie devono essere utilizzate esclusivamente da personale adeguatamente addestrato alle procedure chirurgiche laparoscopiche, laparo-assistite o a cielo aperto.
Aspirare il contenuto dei due flaconcini nell’applicatore seguendo le istruzioni contenute nella confezione dell’applicatore. Entrambe le siringhe devono essere riempite con la stessa quantità e non devono contenere bolle d’aria. Nella preparazione di EVICEL per la somministrazione non si utilizzano aghi.
Applicazione goccia a goccia
Mantenendo la punta dell’applicatore il più vicino possibile alla superficie tissutale ma senza toccarla, applicare le gocce una ad una alla zona da trattare. Se la punta dell’applicatore dovesse otturarsi, la punta del catetere può essere tagliata di 0,5 cm alla volta.
Nebulizzazione
Per evitare il rischio di embolia gassosa o di aria potenzialmente fatale, EVICEL deve essere nebulizzato esclusivamente mediante CO₂ pressurizzata (vedere tabella sottostante).
Il regolatore di pressione deve essere utilizzato in conformità alle istruzioni del produttore.
Collegare il tubo corto presente sull’applicatore al raccordo maschio luer- lock che si trova all’estremità del tubo lungo di alimentazione del gas. Collegare il luer-lock femmina del tubo di alimentazione (dotato di filtro batteriostatico da 0,2 μm) ad un regolatore di pressione.
Quando si applica EVICEL utilizzando un dispositivo di nebulizzazione, è necessario accertarsi che la pressione e la distanza dal tessuto ricadano entro gli intervalli raccomandati dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di questo prodotto, come riportato nella tabella seguente:
Procedura chirurgica | Nebulizzatore da utilizzare | Punte applicatrici da utilizzare | Regolatore di pressione da utilizzare | Distanza raccomanda ta dal tessuto da trattare | Pressione di nebulizzazione raccomandata |
Chirurgia a cielo aperto | Dispositivo applicatore di EVICEL | Punta flessibile da 6 cm | Regolatore di pressione Omrix | 10 – 15 cm | 20 – 25 psi (1,4 – 1,7 bar) |
Punta rigida da 35 cm | |||||
Punta flessibile da 45 cm | |||||
Procedure laparoscopiche | Punta rigida da 35 cm | 4 – 10 cm | 15 – 20 psi (1,0 – 1,4 bar) | ||
Punta flessibile da 45 cm | 20 psi (1,4 bar) |
10
Il prodotto deve essere nebulizzato sulla superficie del tessuto in piccoli getti (da 0,1 a 0,2 ml), in modo da formare uno strato sottile e uniforme. EVICEL forma una pellicola trasparente sull’area.
Data la possibilità che si verifichi un’embolia gassosa quando si nebulizza EVICEL devono essere monitorati i cambiamenti della pressione sanguigna, del battito cardiaco, della saturazione dell’ossigeno e della CO₂ espirata.
Quando si utilizzano delle punte accessorie con questo prodotto, si devono seguire le istruzioni per l’uso delle punte.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Omrix Biopharmaceuticals N.V.
Leonardo Da Vinci Laan 15
B-1831 Diegem
Belgio
Tel:+ 32 2 746 30 00
Fax:+ 32 2 746 30 01
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/08/473/001
EU/1/08/473/002
EU/1/08/473/003
9. data della prima autorizzazione/ rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 06 ottobre 2008
Data del rinnovo più recente: 23 agosto 2018
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei Medicinali:.
11
ALLEGATO II
A. PRODUTTORE(I) DEL(DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) BIOLOGICO(I) E PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI
B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
12
Documento reso disponibile da AIFA il 07/08/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) del(dei) principio(i) attivo(i) biologico(i)
Fibrinogeno umano e trombina umana:
Omrix Biopharmaceuticals Ltd.
Plasma Fractionation Institute (Omrix-PFI)
MDA Blood Bank
Sheba Hospital
Ramat Gan 5262000
POB 888
Kiryat Ono 5510801
Israele
Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) responsabile(i) del rilascio dei lotti
Omrix Biopharmaceuticals N.V.
Leonardo Da Vinci Laan 15
B-1831 Diegem
Belgio
In conformità con l’Articolo 114 della direttiva 2001/83/CE, il rilascio ufficiale dei lotti è effettuato da un laboratorio di Stato o da un laboratorio destinato a tale scopo.
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN
COMMERCIO