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EFEDRINA CLORIDRATO S.A.L.F. - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

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Foglio illustrativo - EFEDRINA CLORIDRATO S.A.L.F.

Efedrina cloridrato S.A.L.F. 10 mg/ml soluzione iniettabile

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento acuto del broncospasmo.

Trattamento e prevenzione dell’ipotensione indotta da anestesia spinale, epidurale o intratecale.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo, alle amine simpaticomimetiche o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Glaucoma ad angolo chiuso.

Psicosi.

Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (vedere Avvertenze speciali).

PRECAUZIONI PER L'USO

Usare estrema cautela nel somministrare il farmaco nelle seguenti situazioni:

  • – angina pectoris

  • – malattie cardiache croniche

  • – ipertrofia prostatica

  • – età avanzata

  • – gravidanza con pressione arteriosa materna superiore a 130/80.

La somministrazione di efedrina cloridrato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o cardiopatia ischemia può determinare dolore anginoso in quanto il farmaco aumenta il consumo di ossigeno.

I farmaci simpaticomimetici, incluso Efedrina Cloridrato S.A.L.F., possono determinare effetti indesiderati a livello cardiovascolare. I dati post-marketing ed i dati di letteratura hanno evidenziato rari casi di ischemia miocardica associata all’uso di farmaci beta-agonisti. I pazienti affetti da gravi patologie cardiache (per esempio malattie ischemiche del miocardio, aritmie o grave scompenso cardiaco) che ricevono Efedrina Cloridrato S.A.L.F. dovrebbero informare il medico in caso di dolore al petto o altri sintomi di peggioramento della patologia cardiaca. Particolare attenzione dove essere posta alla valutazione dei sintomi come dispnea o dolore toracico in quanto tali sintomi potrebbero avere sia origine respiratoria che cardiaca.

Il medicinale deve essere somministrato con cautela in caso di diabete, ipertensione o altri disordini cardiovascolari, tireotossicosi.

INTERAZIONI

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Efedrina Cloridrato non dovrebbe essere utilizzato in associazione con altri medicinali simpaticomimetici.

La somministrazione di agenti alfa bloccanti ne riduce la risposta vasopressoria.

La somministrazione di agenti beta bloccanti (come il propranololo) può determinare il blocco degli effetti a livello cardiaco e bronchiale.

Porre particolare attenzione all’associazione di Efedrina Cloridrato con i seguenti medicinali:

  • – idrocarburi alogenati, come il ciclopropano e alotano: può insorgere aritmia cardiaca in quanto tali farmaci aumentano la sensibilità del miocardio egli effetti dell’efedrina;

  • – guanetidina: diminuzione dell’effetto ipotensivo della guanetidina;

  • – farmaci I-MAO (es. furazolidone, isocarbossazide, iproniazide, pargilina fenelezina, selegelina): possono determinare crisi ipertensive. La somministrazione di efedrina determina un maggior rilascio di noradrenalina dai depositi neuronali che, unita alla riduzione del metabolismo delle monoaminoossidasi (MAO) indotta dai farmaci suddetti, si traduce in una maggiore stimolazione recettoriale;

  • – procarbazina: può determinare crisi ipertensive;

  • – sodio bicarbonato: può determinare ipertensione e tachicardia poiché riduce l’eliminazione renale di efedrina;

  • – aminofillina, teofillina, etilendiamina: aumento del rischio e della severità degli effetti collaterali (nausea,

vomito, insonnia);

  • – glicosidi caridioattivi: sensibilizzazione del miocardio agli effetti dell’efedrina.