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DEPO-PROVERA - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - DEPO-PROVERA

1. denominazione del medicinale

DEPO-PROVERA 50 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare DEPO-PROVERA150 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

2. composizione qualitativa e quantitativa

DEPO-PROVERA 50 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

1 ml di sospensione contiene: principio attivo: medrossiproges­terone acetato 50 mg.

Eccipienti con effetti noti: sodio , metile para-idrossibenzoato, propile para-idrossibenzoato.

DEPO-PROVERA 150 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

1 ml di sospensione contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 150 mg. eccipienti con effetti noti: sodio, metile para-idrossibenzoato, propile para-idrossibenzoato. per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Sospensione iniettabile.

Sospensione di colore bianco.

4. informazione cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Terapia palliativa del carcinoma dell'endometrio metastatizzato ed inoperabile e del carcinoma mammario ormonodipendente in fase avanzata in donne in post-menopausa.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia
Carcinoma mammario

500 mg al giorno per 28 giorni come terapia di attacco e poi 500 mg due volte alla settimana fino a progressione della malattia. La risposta alla terapia ormonale con DEPO-PROVERA puo' non essere evidente fino a che non siano trascorse almeno 8–10 settimane di terapia. Interrompere il trattamento con DEPO-PROVERA se si verifica una progressione della malattia in un momento qualsiasi della terapia.

Documento reso disponibile da AIFA il 12/04/2022

Carcinoma dell'endometrio

400–1000 mg alla settimana inizialmente. Se si nota un miglioramento entro poche settimane o qualche mese e la malattia sembra stabilizzarsi, si puo' attuare una terapia di mantenimento con dosi inferiori (400 mg al mese).

Il medrossiproges­terone acetato non e' raccomandato come terapia primaria, ma come terapia aggiuntiva e palliativa dei casi avanzati inoperabili e metastatizzati.

Modo di somministrazioneModo di somministrazione

La sospensione deve essere somministrata soltanto per via intramuscolare.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.

Il medrossiproges­terone acetato è controindicato in pazienti con le seguenti condizioni:

Gravidanza accertata o presunta Grave insufficienza epatica. Perdite ematiche di origine non chiaramente accertata. Carcinoma mammario sospetto in fase iniziale.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego Nei casi di emorragia vaginale non diagnosticata, si consigliano adeguate misure diagnostiche. Poiche' i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione idrica, devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che potrebbero essere influenzate da questo fattore. Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente monitorati durante la terapia con medrossiproges­terone acetato. E' stata notata una ridotta tolleranza al glucosio durante il trattamento con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica. I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di medrossiproges­terone acetato da parte del paziente se il tessuto endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame. Il medico/laboratorio devono essere informati che l’uso di medrossiproges­terone può diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini:

a. steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo, progesterone, testosterone)

b. gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)

c. globulina legante l’ormone sessuale

Se si dovesse verificare un'improvvisa parziale o totale perdita della vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, interrompere il trattamento e, prima di continuarlo, effettuare

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un controllo oftalmico onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.

Il medrossiproges­terone acetato non è stato associato con l’induzione di disturbi trombotici o tromboembolitici tuttavia non è raccomandato in pazienti con un’anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si raccomanda l’interruzione del trattamento con medrossiproges­terone acetato in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia. Il medrossiproges­terone acetato può determinare sintomi cushingoidi. Alcuni pazienti in trattamento con il medrossiproges­terone acetato possono manifestare una funzionalità adrenale soppressa. Il medrossiproges­terone acetato può diminuire i livelli sanguigni di ACTH e di idrocortisone. Il medico/ laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai biomarkers endocrini sopra elencati, l’uso di medrossiproges­terone acetato per indicazione oncologica può inoltre determinare un’insufficienza parziale surrenalica (diminuzione della risposta dell’asse ipofisi-surrene) durante il test al metopirone. Cosi è necessario dimostrare l’abilità della corteccia surrenalica di rispondere all’ACTH prima di somministrare il metopirone.

La somministrazione sia di una singola dose che di dosi multiple di medrossiproges­terone acetato iniettabile può determinare una prolungata anovulazione con amenorrea e/o flussi mestruali irregolari.

Insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 “Controindica­zioni”) Insufficienza renale.

Attivita' simil-corticoide e' stata riportata a seguito di somministrazione di dosi molto elevate (500 mg/die o superiori) impiegate nel trattamento di alcune forme tumorali.

Il trattamento progestinico nelle pazienti in pre-menopausa puo' mascherare l'insorgenza del climaterio.

Riduzione della densità minerale osseaRiduzione della densità minerale ossea

Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea a seguito della somministrazione di alte dosi per via parenterale di medrossiproges­terone acetato (ad es. per uso oncologico).

Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e vitamina D. Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in quelle pazienti che assumono medrossiproges­terone acetato per trattamenti a lungo termine.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti:Informazioni importanti su alcuni eccipienti:

DEPO-PROVERA contiene metile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.

DEPO-PROVERA contiene propile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.

DEPO-PROVERA contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per fiala, cioè è praticamente “senza sodio”.

4.5 interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

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La somministrazione concomitante di DEPO-PROVERA con l'amminoglute­timmide può significativamente deprimere la biodisponibilità di DEPO-PROVERA e l’effetto terapeutico può essere ridotto. Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di DEPO-PROVERA devono essere avvertite della diminuzione dell’efficacia con l’uso di amminoglutetimmide.

Medrossiproges­terone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del CYP3A4 o degli inibitori di MPA.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

GravidanzaGravidanza

Il medrossiproges­terone acetato è controindicato in donne in gravidanza.

Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze.

I neonati nati da gravidanze inaspettate, che avvengono 1 o 2 mesi dopo l’iniezione di medrossiproges­terone acetato sospensione iniettabile, possono essere esposti ad un maggior rischio di basso peso alla nascita, che, di conseguenza, è associato ad un aumentato rischio di morte neonatale. Il rischio attribuibile è basso poiché è bassa la probabilità di gravidanza mentre si fa uso di medrossiproges­terone acetato. Non ci sono informazioni definitive per altre formulazioni di medrossiproges­terone acetato (vedere paragrafo 5.2 “Proprietà farmacocinetiche”).

Se la paziente rimane incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere informata del potenziale rischio per il feto.

AllattamentoAllattamento

Il medrossiproges­terone acetato ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenti un rischio per il lattante (vedere paragrafo 5.2 “Proprietà farmacocinetiche”).

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono noti dati al riguardo.

4.8 effetti indesiderati

4.8 effetti indesiderati

La tabella qui sotto fornisce un elenco di reazioni avverse al farmaco con frequenza definita sulla base dei dati di tutte le causalità, relativi a 1337 pazienti trattate con MPA in 4 studi cardine che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del MPA nelle indicazioni oncologiche.

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Classif cazion e per sistemi e organi

Molto comun e ( 1/10 )

Comune ( 1/100, <1/10)

Non comune ( 1/1.000, <1/100)

Raro ( 1/10. 000, <1/1.00 0)

non nota (la frequenz a non può essere defnita sulla base dei dati disponibi li)

Disturbi del sistema immunita rio

Angioedema

Ipersensibil ità al farmaco

Reazione anafilattica, Reazione anafilattoide

Patologie endocrin e

Effetti simil-corticoidi (es. Sindrome di Cushing)

Prolungata anovulazione

Disturbi del metabolis mo e della nutrizion e

Alterazioni del peso corporeo, Aumento dell’appetito

Esacerbazione del diabete mellito, Ipercalcemia

Disturbi psichiatri ci

Insonnia

Depressione, Euforia, Modifica della libido

Nervosism o

Confusione

Patologie del sistema nervoso

Mal di testa, Vertigini, Tremori

Infarto cerebrale, Sonnolenza

Perdita di concentrazio ne, Effetti simil-adrenergici

Patologie dell'occhi

o

Embolia e trombosi retinica, Cataratta diabetica, Alterazione della vista

Patologie cardiache

Insufficienza cardiaca congestizia

Infarto del miocardio

Tachicardia, Palpitazioni

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Classif cazion e per sistemi e organi

Molto comun e ( 1/10 )

Comune ( 1/100, <1/10)

Non comune ( 1/1.000, <1/100)

Raro ( 1/10. 000, <1/1.00 0)

non nota (la frequenz a non può essere defnita sulla base dei dati disponibi li)

Patologie vascolari

Tromboflebite

Embolia e trombosi

Patologie respirato rie, toraciche

e mediastin iche

Embolia polmonare

Patologie gastroint estinali

Vomito, Stipsi, Nausea

Diarrea, Bocca secca

Patologie epatobili ari

Ittero

Patologie della cute e del tessuto sottocuta neo

Iperidrosi

Acne, Irsutismo

Alopecia, Rash

Lipodistrofia acquisita*, Orticaria, Prurito

Patologie del sistema muscolos cheletrico e del tessuto connettiv o

Spasmi muscolari

Osteoporosi, incluse fratture osteoporotich e

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Classif cazion e per sistemi e organi

Molto comun e ( 1/10 )

Comune ( 1/100, <1/10)

Non comune ( 1/1.000, <1/100)

Raro ( 1/10. 000, <1/1.00 0)

non nota (la frequenz a non può essere defnita sulla base dei dati disponibi li)

Patologie renali e urinarie

Glicosuria

Patologie dell'appa rato riprodutt ivo e della mammell

a

Disfunzione erettile

Sanguinamento uterino disfunzionale (irregolare, aumento, diminuzione, perdite), Dolore al seno.

Amenorrea, Erosioni cervicali uterine, perdite cervicali, Galattorrea.

Patologie sistemich

e e

condizion i relative alla sede di somminis trazione

Ritenzione di liquidi/edem a, Affaticament o, reazione al sito di iniezione*

Dolore al sito di iniezione / dolorabilità

Malessere, Piressia

Persistente atrofia/incava tura/affossam ento al sito di iniezione, nodulo/rigonf iamento al sito di iniezione*.

Esami diagnosti ci

Diminuita tolleranza al glucosio, Aumento della pressione del sangue

Test della funzionalità epatica alterati, Aumento della conta dei globuli bianchi, Aumento della conta piastrinica.

*Effetti indesiderati identificati in post-commercializzazione

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Ulteriori eventi avversi segnalati nella fase di commercializza­zione

Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari casi di osteoporosi incluso fratture osteoporotiche in pazienti che assumevano medrossiproges­terone acetato per via intramuscolare.

Segnalazione delle reazioni avverse sospetteSegnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.

4.9 sovradosaggio

Non sono noti dati al riguardo.

5. proprieta’ farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale.

Codice ATC: L02AB02

Il medrossiproges­terone acetato e' un derivato del progesterone attivo per via orale e parenterale.

DEPO-PROVERA, somministrato per via parenterale nelle dosi consigliate alle donne con adeguato tasso di estrogeni endogeni, trasforma l'endometrio proliferativo in endometrio secretorio. La sua attivita' antitumorale, quando somministrato alle dosi farmacologiche, e' dovuta all'azione svolta a livello dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, a livello dei recettori per gli estrogeni e sul metabolismo degli steroidi a livello tissutale.

A causa della sua azione prolungata e della difficolta' di prevedere il momento dell'emorragia da sospensione dopo somministrazione, DEPO-PROVERA non e' consigliato nell'amenorrea secondaria o nelle emorragie causate da disfunzioni uterine. In queste condizioni e' consigliata la terapia orale.

Riduzione della densità minerale ossea

Non ci sono studi sugli effetti del medrossiproges­terone acetato sulla riduzione della densità minerale ossea quando somministrato a dosi elevate per via parenterale (ad es. uso oncologico).

Tuttavia, uno studio clinico controllato, non randomizzato ha messo a confronto donne adulte alle quali sono stati somministrati 150 mg di medrossiproges­terone acetato per via intramuscolare (IM) per un periodo massimo di 5 anni, con donne che avevano scelto di non utilizzare alcuna contraccezione ormonale. In tutto, 42 donne alle quali era stato somministrato medrossiproges­terone acetato IM hanno completato i 5 anni di trattamento e hanno fornito almeno 1 misurazione della densità minerale

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ossea al follow-up dopo l'interruzione del trattamento con medrossiproges­terone acetato IM. Nelle donne alle quali era stato somministrato medrossiproges­terone acetato IM, la densità minerale ossea è ridotta nei primi 2 anni di utilizzo del medicinale, con piccole ulteriori riduzioni negli anni successivi. A livello del tratto lombare della colonna vertebrale sono state osservate delle variazioni della densità minerale ossea i cui valori medi sono stati del –2,86% (1° anno), –4,11% (2° anno), –4,89% (3° anno), –4,93% (4° anno) e –5,38% (5° anno). Una simile diminuzione dei valori medi della densità minerale ossea è stata osservata anche a carico di tutta l’anca e del collo del femore. Durante lo stesso periodo di tempo, non sono state osservate variazioni significative della densità minerale ossea nelle donne del gruppo di controllo.

Nella stessa popolazione di studio, si è verificato un recupero parziale della densità minerale ossea verso i valori di base nei 2 anni successivi all’interruzione del trattamento con medrossiproges­terone acetato IM.

Dopo 5 anni di trattamento con medrossiproges­terone acetato IM, la variazione % media della densità minerale ossea rispetto ai valori di base è stata di –5,4%, –5,2% e –6,1% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale, mentre, nello stesso intervallo di tempo, le donne del gruppo di controllo non trattate, hanno mostrato una variazione media di +/- 0,5% rispetto ai valori di base nelle stesse regioni scheletriche. Due anni dopo l'interruzione delle somministrazioni di medrossiproges­terone acetato IM, la densità minerale ossea media è aumentata in tutte le 3 regioni scheletriche ma è rimasta una perdita di –3,1%, –1,3% e –5,4% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale. Durante lo stesso periodo, le donne del gruppo di controllo hanno mostrato variazioni medie della densità minerale ossea rispetto ai valori di base dello 0,5%, 0,9% e –0,1% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale.

In uno studio clinico in aperto non comparativo, è stato valutato l'effetto del medrossiproges­terone acetato iniettabile (150 mg per via intramuscolare) sulla densità minerale ossea per un periodo massimo di 240 settimane (4,6 anni) su 159 donne adolescenti (12–18 anni) che avevano scelto di iniziare il trattamento con medrossiproges­terone acetato IM; 114 delle 159 partecipanti avevano utilizzato medrossiproges­terone acetato IM in modo continuo (4 iniezioni per un periodo di 60 settimane) e la densità minerale ossea è stata misurata alla 60asettimana. La densità minerale ossea è diminuita nel corso dei primi 2 anni di utilizzo con una variazione minima negli anni successivi. Dopo 60 settimane di trattamento con medrossiproges­terone acetato IM, le variazioni % medie della densità minerale ossea rispetto ai valori di base sono state di –2,5%, –2,8% e –3,0% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale. Un totale di 73 soggetti ha continuato a usare medrossiproges­terone acetato IM per 120 settimane; le variazioni % medie nella densità minerale ossea rispetto ai valori di base erano –2,7%, –5,4% e –5,3% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale. Un totale di 28 soggetti ha continuato a usare medrossiproges­terone acetato IM per 240 settimane; le variazioni % medie della densità minerale ossea rispetto ai valori di base sono state di –2,1%, –6,4% e –5,4% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale.

Recupero della densità minerale ossea dopo il trattamento nelle adolescentiRecupero della densità minerale ossea dopo il trattamento nelle adolescenti

Nello stesso studio, 98 adolescenti hanno ricevuto almeno 1 iniezione di medrossiproges­terone acetato IM e hanno fornito almeno 1 misurazione della densità minerale ossea durante il follow-up dopo

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l'interruzione del trattamento con medrossiproges­terone acetato IM. Il trattamento con medrossiproges­terone acetato IM è durato fino a 240 settimane (equivalente a 20 iniezioni di medrossiproges­terone acetato IM) e il follow-up dopo la fine del trattamento si è esteso fino a 240 settimane dopo l'ultima iniezione di medrossiproges­terone acetato IM. Il valore mediano del numero di iniezioni ricevute durante la fase di trattamento è stato di 9. Al momento dell’ultima iniezione di medrossiproges­terone acetato IM, le variazioni % della densità minerale ossea rispetto ai valori di base sono stati –2,7%, –4,1% e –3,9% rispettivamente a livello della colonna vertebrale, di tutta l’anca e del collo femorale. Con il tempo, questa perdita di densità minerale ossea media è stata completamente recuperata dopo l’interruzione di medrossiproges­terone acetato IM. Il recupero completo ha richiesto 1.2 anno a livello del tratto lombare della colonna vertebrale, 4,6 anni a livello di tutta l’anca e 4.6 anni a livello del collo femorale. Tuttavia è importante notare che un gran numero di soggetti ha interrotto lo studio, quindi questi risultati si basano su un numero esiguo di soggetti e alcuni di essi presentavano ancora una riduzione della densità minerale ossea a livello di tutta l’anca dopo 240 settimane. La maggiore durata del trattamento e l’abitudine al fumo sono state associate a un recupero più lento.

Relazione dell’incidenza di fratture con l’utilizzo o meno di medrossiproges­terone acetato iniettabile (150 mg per via intramuscolare) da parte di donne in età riproduttiva.

E’ stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su 312.395 donne nel Regno Unito per valutare l’associazione tra il medrossiproges­terone acetato iniettabile a fini contraccettivi e l’incidenza di fratture ossee. Sono state confrontate le percentuali d’incidenza (IRR) delle fratture prima e dopo l’inizio del trattamento con medrossiproges­terone acetato IM e anche tra le donne utilizzatrici di medrossiproges­terone acetato IM e coloro che utilizzavano altri contraccettivi tra i quali non era riportato il medrossiproges­terone acetato IM. Tra le donne che avevano utilizzato medrossiproges­terone acetato IM, l’uso del medicinale non è stato associato ad un aumento del rischio di fratture (rapporto di incidenza percentuale = 1,01, 95% CI 0,92 –1,11, confrontando la durata del periodo di follow-up dello studio con un periodo di osservazione fino a 2 anni prima dell’uso di medrossiproges­terone acetato IM). Tuttavia, le utilizzatrici di medrossiproges­terone acetato IM hanno presentato più fratture rispetto a donne che non facevano uso di contraccettivi non solo dopo il primo utilizzo a fini contraccettivi (IRR = 1,23, 95% CI 1,16 –1,30), ma anche prima del primo utilizzo (IRR = 1,28, 95% CI 1,07 –1,53).

Inoltre, le fratture di specifiche regioni ossee che sono caratteristiche delle fratture da fragilità osteoporotica (colonna vertebrale, anca, pelvi) non sono risultate più frequenti nelle utilizzatrici di medrossiproges­terone acetato IM rispetto alle non utilizzatrici (IRR = 0,95, 95% CI 0,74–1,23), né è stata rilevata alcuna evidenza che l'uso prolungato di medrossiproges­terone acetato IM (per 2 anni o più) abbia comportato un maggiore rischio di frattura rispetto ad un uso per un periodo inferiore a 2 anni.

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I dati di questo studio hanno dimostrato che le donne utilizzatrici di medrossiproges­terone acetato IM hanno avuto un profilo di rischio di frattura intrinsecamente diverso dalle non utilizzatrici ma per ragioni non legate all’uso di medrossiproges­terone acetato IM.

In questo studio la durata massima del periodo di follow-up è stato di 15 anni, pertanto, non è possibile determinare eventuali effetti del medrossiproges­terone acetato IM che potrebbero verificarsi oltre i 15 anni dalla fine dell’ultima somministrazione del medicinale.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Il medrossiproges­terone acetato (MPA) e' rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale e dalla vagina. Dopo somministrazione I.M., si ha un lento assorbimento di MPA. I picchi di concentrazione sierica si osservano dopo 2–6 ore (somministrazione orale) e dopo 4–20 giorni (somministrazione I.M.). L'emivita apparente varia da circa 30–60 ore, dopo somministrazione orale, a circa 6 settimane, dopo somministrazione I.M Il MPA si lega per il 90–95% alle proteine plasmatiche. Attraversa la barriera ematoencefalica ed e' escreto nel latte. Il MPA viene eliminato nelle feci e con le urine.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati tossicologici relativi agli studi condotti su animali da esperimento utilizzando il medrossiproges­terone acetato sono i seguenti:

. DL50, somministrazione orale – Topo : superiore a 10.000 mg/kg

. DL50, somministrazione intraperitoneale – Topo : 6.985 mg/kg

A seguito di somministrazione orale a ratti e topi (334 mg/kg/die) ed a cani (167 mg/kg/die) trattati per 30 giorni, non fu evidenziato alcun effetto tossico.

Studi di tossicita' cronica condotti su ratti e cani alle dosi di 3, 10 e 30 mg/kg/die trattati per 6 mesi non hanno evidenziato alcun effetto tossico ai livelli saggiati.

Alle dosi piu' elevate e' stata osservata solamente la comparsa degli effetti ormonali attesi.

Gli studi di teratogenesi condotti su femmine di cani Beagle gravide, trattate alle dosi di 1, 10 e 50 mg/kg/die per somministrazione orale hanno evidenziato ipertrofia clitoridea nei cuccioli femmine nati da animali trattati alla dose piu' elevata.

Nessuna anormalita' fu evidenziata nei cuccioli maschi.

L'indagine successiva effettuata per verificare le capacita' riproduttive delle femmine partorite da animali trattati con medrossiproges­terone acetato, non ha evidenziato alcuna diminuzione della fertilita'.

Studi di tossicita' a lungo termine condotti sulla scimmia, sul cane e sul ratto, con somministrazione parenterale di medrossiproges­terone acetato, hanno evidenziato i seguenti effetti:

1. Cani Beagle, trattati alle dosi di 3 e 75 mg/kg ogni 90 giorni per 7 anni, svilupparono noduli mammari che furono osservati anche in alcuni animali di controllo. I noduli notati

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negli animali di controllo erano a carattere intermittente, mentre i noduli apparsi negli animali trattati col farmaco erano di dimensioni maggiori, piu' numerosi, a carattere persistente e due degli animali trattati alla dose piu' alta svilupparono tumori mammari maligni.

2. Due scimmie, trattate alla dose di 150 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni, svilupparono carcinoma indifferenziato dell'utero, che non si manifesto' invece nelle scimmie del gruppo di controllo ed in quelle trattate alle dosi di 3 e 30 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni. Noduli mammari di carattere intermittente furono evidenziati negli animali del gruppo di controllo ed in quelli trattati alle dosi di 3 e 30 mg/kg, ma non nel gruppo che aveva ricevuto la dose di 150 mg/kg.

In sede di autopsia (dopo 10 anni) i noduli furono riscontrati solamente in 3 delle scimmie del gruppo trattato alla dose di 30 mg/kg.

Dall'esame istopatologico risulto' che tali noduli erano di natura iperplastica.

3. Nel ratto trattato per 2 anni, non fu evidenziata alcuna alterazione a livello dell'utero e delle mammelle. Studi di mutagenesi condotti impiegando il test Salmonella Microsomi (Ames test) ed il Micronucleus test, hanno dimostrato che il medrossiproges­terone acetato non possiede alcuna attivita' mutagenetica.

Altri studi non hanno evidenziato alcuna modificazione della fertilita' nella prima e nella seconda generazione degli animali osservati.

Non e' ancora stato accertato se le osservazioni sopra riportate possono essere riferite anche nell'uomo.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

macrogol 4000; polisorbato 80; sodio cloruro ; metile para-idrossibenzoato ; propile para-idrossibenzoato ; acqua per preparazioni iniettabili

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

5 anni

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

6.5 natura e contenuto del contenitore

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Flacone in vetro, con tappo in gomma e ghiera in alluminio.

DEPO-PROVERA 50 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

. flacone da 1 ml, pari a 50 mg di medrossiproges­terone acetato

. flacone da 5 ml, pari a 250 mg di medrossiproges­terone acetato

DEPO-PROVERA 150 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

. flacone da 1 ml, pari a 150 mg di medrossiproges­terone acetato

. flacone da 3,4 ml, pari a 500 mg di medrossiproges­terone acetato

. flacone da 6,7 ml, pari a 1000 mg di medrossiproges­terone acetato

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Pfizer Italia S.r.l. – via Isonzo,71–04100 Latina

8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

DEPO-PROVERA 50 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

. flacone da 1 ml, pari a 50 mg, Cod. 020329013

. flacone da 5 ml, pari a 250 mg, Cod. 020329025

DEPO-PROVERA 150 mg/ml sospensione iniettabile per uso intramuscolare

. flacone da 1 ml, pari a 150 mg, Cod. 020329064

. flacone da 3,4 ml, pari a 500 mg, Cod. 020329076

. flacone da 6,7 ml, pari a 1000 mg, Cod. 020329088

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

9. data della prima autorizzazione/rin­novo dell’autorizzazione

31 maggio 2010

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO