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BAMKLA - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - BAMKLA

1.

Bamkla 600 mg/42,9 mg/5 ml polvere per sospensione orale

2.

Ogni ml di sospensione ricostituita (equivalente a 0,3 g di polvere) contiene 120 mg di amoxicillina (come amoxicillina triidrato) e 8,58 mg di acido clavulanico (come potassio clavulanato).

Ogni 5 ml di sospensione ricostituita contiene 600 mg di amoxicillina (come amoxicillina triidrato) e 42,9 mg di acido clavulanico (come potassio clavulanato).

Eccipiente(i) con effetto noto

Ogni ml di sospensione ricostituita (equivalente a 0,3 g di polvere) contiene 0,0034 mg di alcol benzilico, meno di 0,0008 mg di etanolo e meno di 0,0000034 mg di solfiti.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

3.

Polvere per sospensione orale

Polvere di colore da bianca a bianca- giallastra.

4. informazioni cliniche

4.1

Bamkla è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni nei bambini di età almeno di 3 mesi e meno di 40 kg di peso corporeo, causate o che si sospetta siano causate da Streptococcus pneumoniae resistente alla penicillina (vedere i paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):

Otite media acuta Polmonite acquisita in comunità

È necessario prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

4.2

Posologia

Le dosi sono espresse in termini di contenuto di amoxicillina/acido clavulanico tranne quando sono indicate in termini di contenuto di un singolo componente.

La dose di Bamkla stabilita per il trattamento di un’infezione individuale deve tenere in considerazione:

i patogeni previsti e la loro probabile sensibilità agli agenti antibatterici (vedere il paragrafo 4.4); la gravità e il sito di infezione; l’età, il peso e la funzionalità renale del paziente come indicato di seguito.

Il trattamento non deve essere esteso oltre i 14 giorni senza una revisione (vedere il paragrafo 4.4 per quanto riguarda la terapia prolungata).

1

Adulti e bambini 40 kg

Non c’è nessuna esperienza con Bamkla in adulti e bambini di peso ≥ 40 kg e quindi non è fornita nessuna raccomandazione sulla dose.

Bambini < 40 kg (di età 3 mesi)

La dose raccomandata di Bamkla è 90/6,4 mg/kg/al giorno in due dosi suddivise.

Non sono disponibili dati clinici per Bamkla nei bambini di età inferiore a 3 mesi.

Compromissione renale

Nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) superiore a 30 ml/min non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min l’uso di Bamkla non è raccomandato, poiché non sono disponibili raccomandazioni per l’aggiustamento del dosaggio.

Compromissione epatica

Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

Modo di somministrazione

Bamkla è per uso orale.

Somministrarlo all’inizio di un pasto, per ridurre al minimo la potenziale intolleranza gastrointestinale. I pazienti devono bere un bicchiere d’ acqua dopo aver assunto la sospensione.

Scuotere per disimpaccare la polvere, aggiungere acqua come indicato, capovolgere e agitare.

Agitare il flacone prima della somministrazione di ogni dose.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.

4.3

Ipersensibilità ai principi attivi, a una penicillina qualsiasi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Anamnesi di una grave e immediata reazione di ipersensibilità (per esempio anafilassi) a un altro agente beta-lattamico (per esempio cefalosporine, carbapenemi o monobattami).

Anamnesi di ittero/compro­missione della funzionalità epatica dovuti ad amoxicillina/acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.8).

4.4

Prima di iniziare una terapia con amoxicillina/acido clavulanico, deve essere condotta una indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri agenti beta-lattamici (vedere i paragrafi 4.3 e 4.8).

In pazienti in terapia con penicillina sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee gravi). Tali reazioni sono più probabili nei pazienti con un’anamnesi di ipersensibilità alle penicilline e in pazienti atopici. Se si verifica una reazione 2

allergica, la terapia con amoxicillina/acido clavulanico deve essere interrotta e deve essere istituita una terapia alternativa appropriata.

Nel caso in cui si dimostri che l’infezione è dovuta a uno o più organismi amoxicillina-sensibili, si deve prendere in considerazione il passaggio da amoxicillina/acido clavulanico ad amoxicillina, in conformità con le linee guida ufficiali.

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o in quelli che ricevono dosi elevate possono verificarsi convulsioni (vedere il paragrafo 4.8).

Amoxicillina/acido clavulanico deve essere evitato se si sospetta mononucleosi infettiva, poiché in seguito all’uso di amoxicillina a questo disturbo è stata associata l’insorgenza di un eruzione cutanea morbilliforme.

L’uso concomitante di allopurinolo durante la terapia con amoxicillina può aumentare le probabilità di reazioni allergiche a livello cutaneo.

L’uso prolungato può occasionalmente causare la proliferazione di organismi non sensibili.

L’insorgenza, all’inizio del trattamento, di un eritema febbrile generalizzato associato a pustole può essere un sintomo di pustolosi esantematosa acuta generalizzata (AGEP) (vedere il paragrafo 4.8). Questa reazione richiede la sospensione di Bamkla e qualsiasi somministrazione successiva di amoxicillina è controindicata.

Amoxicillina/acido clavulanico deve essere usato con cautela nei pazienti con evidenza di compromissione epatica (vedere i paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).

Gli eventi epatici sono stati segnalati prevalentemente nei pazienti maschi e nei pazienti anziani e possono essere associati a un trattamento prolungato. Questi eventi sono stati segnalati molto raramente nei bambini. In tutte le popolazioni, i segni e i sintomi di solito si manifestano durante o subito dopo il trattamento, ma in alcuni casi possono non manifestarsi fino a diverse settimane dopo la fine del trattamento. Questi eventi sono in genere reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e, in casi estremamente rari, sono stati segnalati decessi. Questi eventi si sono quasi sempre verificati in pazienti con gravi patologie preesistenti o che assumevano in concomitanza medicinali noti per avere potenziali effetti epatici (vedere il paragrafo 4.8).

Con quasi tutti gli agenti antibatterici inclusa amoxicillina è stata segnalata colite associata ad antibiotici, la quale può variare in intensità da lieve a potenzialmente fatale (vedere il paragrafo 4.8). Pertanto, è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di un qualsiasi antibiotico. Nel caso si verifichi colite associata ad antibiotici, è necessario interrompere immediatamente amoxicillina/acido clavulanico, consultare un medico e istituire una terapia appropriata. In questa situazione i medicinali anti-peristaltici sono controindicati.

Durante una terapia prolungata è consigliabile la valutazione periodica delle funzioni sistemiche organiche, tra le quali le funzionalità renale, epatica ed ematopoietica.

Raramente nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico è stato riportato un prolungamento del tempo di protrombina. Quando vengono prescritti anticoagulanti in concomitanza, deve essere effettuato un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione può essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere i paragrafi 4.5 e 4.8).

Nei pazienti con ridotta produzione di urina è stata osservata molto raramente cristalluria, prevalentemente con la terapia parenterale. Durante la somministrazione di dosi elevate di amoxicillina, si consiglia di mantenere un’adeguata assunzione di liquidi e un appropriato flusso urinario, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con cateteri vescicali, deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà (vedere il paragrafo 4.9).

3

Durante il trattamento con amoxicillina, devono essere utilizzati metodi enzimatici della glucosio ossidasi ogni volta che si effettuano test per la presenza di glucosio nelle urine, poiché con i metodi non enzimatici possono verificarsi risultati falsi positivi.

La presenza di acido clavulanico in Bamkla può causare un legame non specifico di IgG e albumina da parte delle membrane dei globuli rossi, con un conseguente falso positivo nel test di Coombs.

Ci sono state segnalazioni di risultati positivi con il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico, i quali in seguito sono stati trovati privi di infezioni da Aspergillus. Con il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA sono state segnalate reazioni crociate con polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi. Pertanto, i risultati positivi nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Questo medicinale contiene 0,017 mg di alcol benzilico in 5 ml (equivalente a 1,5 g di polvere per sospensione). L’alcol benzilico può causare reazioni allergiche. Rischio aumentato nei bambini piccoli (meno di 3 anni di età) a causa di accumulo. Grandi volumi devono essere usati con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale, nelle donne in gravidanza o in allattamento a causa del rischio di accumulo e tossicità (acidosi metabolica).

Questo medicinale contiene meno di 0,004 mg di alcol (etanolo) per 5 ml (equivalenti a 1,5 g di polvere per sospensione). La quantità in 5 ml di questo medicinale è equivalente a meno di 1 ml di birra o 1 ml di vino. La piccola quantità di alcol in questo medicinale non produrrà effetti rilevanti.

Questo medicinale contiene meno di 0,000017 mg di solfiti per 5 ml (equivalenti a 1,5 g di polvere per sospensione). Raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.

4.5

Anticoagulanti orali

Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici penicillinici sono stati ampiamente utilizzati nella pratica senza segnalazioni di interazioni. Tuttavia, in letteratura sono citati casi di aumento del rapporto internazionale normalizzato in pazienti sottoposti a terapia con acenocumarolo o warfarin ai quali era stato prescritto un ciclo di amoxicillina. Se la co-somministrazione è necessaria, il tempo di protrombina o il rapporto internazionale normalizzato devono essere attentamente monitorati quando si inizia o si sospende la terapia con amoxicillina. Può inoltre essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere i paragrafi 4.4 e 4.8).

Metotressato

Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotressato, causando un potenziale aumento della tossicità.

Probenecid

L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può provocare un aumento e un prolungamento dei livelli ematici di amoxicillina, ma non di acido clavulanico.

Micofenolato mofetile

Nei pazienti in trattamento con micofenolato mofetile, è stata segnalata una riduzione della concentrazione pre-dose del metabolita attivo dell’acido micofenolico (MPA) di circa il 50% dopo l'inizio del trattamento

4

con amoxicillina più acido clavulanico per via orale. Il cambiamento del livello pre-dose può non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva al MPA.

Pertanto, un cambiamento della dose di micofenolato mofetile non dovrebbe essere necessario in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, uno stretto monitoraggio clinico deve essere effettuato durante la combinazione e subito dopo il trattamento antibiotico.

1.1

Gravidanza

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere il paragrafo 5.3). I dati limitati sull’uso di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza negli esseri umani non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. In un singolo studio condotto su donne con rottura pretermine e prematura delle membrane fetali è stato riportato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato a un aumentato rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati. L’uso del medicinale deve essere evitato durante la gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale dal medico.

Allattamento

Entrambe le sostanze vengono escrete nel latte materno (non si sa nulla degli effetti di acido clavulanico sul neonato allattato al seno). Di conseguenza, nel neonato allattato al seno possono insorgere diarrea e infezioni fungine delle mucose, nel qual caso l’allattamento potrebbe dover essere interrotto.

Deve essere presa in considerazione la possibilità di sensibilizzazione.

Amoxicillina/acido clavulanico deve essere utilizzato durante l’allattamento solo dopo la valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del medico responsabile.

1.2

Non sono stati condotti studi sugli effetti del medicinale sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, possono verificarsi effetti indesiderati (per esempio. reazioni allergiche, capogiri, convulsioni) che possono compromettere la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari (vedere il paragrafo 4.8).

1.3

1.4

Sintomi e segni di sovradosaggio

Possono verificarsi sintomi gastrointestinali e alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico. È stata osservata cristalluria da amoxicillina, che in alcuni casi ha provocato insufficienza renale (vedere il paragrafo 4.4).

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale o in quelli che ricevono dosi elevate possono verificarsi convulsioni.

È stato segnalato che amoxicillina forma precipitati nei cateteri vescicali, soprattutto dopo la somministrazione endovenosa di dosi elevate. Deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà (vedere il paragrafo 4.4).

Trattamento dell’intossi

I sintomi gastrointestinali possono essere trattati in modo sintomatico, con particolare attenzione all’equilibrio idro-elettrolitico.

Amoxicillina/acido clavulanico può essere rimosso dal circolo mediante emodialisi.

2.

2.1

Categoria farmacoterapeutica: Antibatterici per uso sistemico; combinazioni di penicilline, compresi inibitori delle beta-lattamasi; Codice ATC: J01CR02.

Meccanismo d’azione

Amoxicillina è una penicillina semisintetica (antibiotico beta-lattamico) che inibisce uno o più enzimi (spesso indicati come proteine leganti la penicillina, PBP) nella via di biosintesi del peptidoglicano batterico, che è una componente strutturale integrante della parete cellulare batterica. L’inibizione della sintesi del

7

Documento reso disponibile da AIFA il 14/07/2021

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

peptidoglicano provoca l’indebolimento della parete cellulare, che in genere è seguita da lisi e morte cellulare.

Amoxicillina è sensibile alla degradazione da parte delle beta-lattamasi prodotte dai batteri resistenti e pertanto lo spettro di attività di amoxicillina da sola non include gli organismi che producono questi enzimi.

Acido clavulanico è un beta-lattamico strutturalmente correlato alle penicilline. Esso inattiva alcuni enzimi delle beta-lattamasi, impedendo così l’inattivazione di amoxicillina. Acido clavulanico da solo non esercita alcun effetto antibatterico clinicamente utile.

Rapporto farmacocineti­co/farmacodina­mico

Il tempo sopra la minima concentrazione inibente (T>MIC) è considerato essere il principale fattore determinante dell’efficacia di amoxicillina.

Meccanismi di resistenza

I due principali meccanismi di resistenza ad amoxicillina/acido clavulanico sono:

l’inattivazione da parte delle beta-lattamasi batteriche che non sono a loro volta inibite dall’acido clavulanico, comprese le classi B, C e D; l’alterazione del PBP, che riduce l’affinità dell’agente antibatterico al suo bersaglio.

L’impermeabilità dei batteri o i meccanismi della pompa di efflusso possono causare o contribuire alla resistenza batterica, in particolare nei batteri Gram-negativi.

Breakpoint

I breakpoint MIC per amoxicillina/acido clavulanico sono quelli dello European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST – Commissione Europea sui Test di Sensibilità Antimicrobica)

Organismo

Breakpoint di sensibilità (µg/ml)

Sensibile

Intermedio

Resistente

Haemophilus influenzae 1

≤1

>1

Moraxella catarrhalis 1

≤1

>1

Staphylococcus aureus 2

≤2

>2

Streptococcus A, B, C, G 4

≤0,25

>0,25

Streptococcus pneumoniae 3

≤0,5

1–2

>2

1 I valori riportati sono per le concentrazioni di amoxicil concentrazione di acido clavulanico è fissata a 2 mg/l.

2 I valori riportati sono per le concentrazioni di oxacillina.

3 I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoint di

4 I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoint di

lina. Ai fini dei test di sensibilità, la

ampicillina.

benzilpenicillina.

La prevalenza di resistenza può variare geograficamente e con il tempo per le specie selezionate, e le informazioni locali sulla resistenza sono auspicabili, soprattutto quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere alla consulenza di esperti qualora la prevalenza locale della resistenza è tale da rendere dubbia l’utilità dell’agente, almeno in alcuni tipi di infezione.

Specie comunemente sensibili

8

Microrganismi aerobici Gram-positivi

Staphylococcus aureus (meticillino-sensibile) £

Streptococcus pneumoniae 1

Streptococcus pyogenes e altri streptococchi beta-emolitici

Microrganismi aerobici Gram-negativi

Haemophilus influenzae 2

Moraxella catarrhalis

Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema

Microrganismi aerobici Gram-negativi

Klebsiella pneumoniae

Organismi intrinsecamente resistenti

Microrganismi aerobici Gram-negativi

Legionella pneumophila

Altri microrganismi

Chlamydophila pneumoniae

Chlamydophila psittaci

Coxiella burnetii

Mycoplasma pneumoniae

£ Tutti gli stafilococchi meticillino-resistenti sono resistenti ad amoxicillina/acido clavulanico

1 Questa presentazione di amoxicillina/acido clavulanico è adatta per il trattamento di Streptococcus pneumoniae che sono resistenti alla penicillina solo nelle indicazioni approvate (vedere paragrafo 4.1).

2 In alcuni paesi dell’UE sono stati segnalati ceppi con diminuita sensibilità con una frequenza superiore al 10%.

2.2

Assorbimento

Amoxicillina e acido clavulanico sono interamente dissociati in una soluzione acquosa a pH fisiologico. Entrambi i componenti vengono assorbiti rapidamente e bene per via orale. In seguito a somministrazione orale, amoxicillina e acido clavulanico sono biodisponibili per il 70% circa. I profili plasmatici di entrambi i componenti sono simili e il tempo alla concentrazione plasmatica di picco (Tmax) in ciascun caso è di circa un’ora.

Di seguito sono presentati i parametri farmacocinetici (media (± SD) in cui amoxicillina/acido clavulanico è somministrato a 45 mg/3,2 mg/kg ogni 12 ore a pazienti pediatrici.

Media (± SD) dei parametri farmacocinetici

Principi attivi somministrati

C max

Tmax*

AUC(0–24h)

T1/2

(µg/ml)

(ora)

(µg.h/ml)

(ora)

Amoxicillina

Amoxicillina/acido clavulanico alla dose di

15.7

2.0

59.8

1.4

45mg/kg di AMX e 3,2 mg/kg di AC ogni 12 ore

± 7.7

(1.0–4.0)

± 20.0

± 0.35

Acido clavulanico

Amoxicillina/acido clavulanico alla dose di

1.7

1.1

4.0

1.1

45mg/kg di AMX e 3,2 mg/kg di AC ogni 12 ore

± 0.9

(1.0–4.0)

± 1.9

± 0.29

9

AMX – amoxicillina, AC – acido clavulanico * Mediana (range)

Le concentrazioni sieriche di amoxicillina e di acido clavulanico raggiunte con amoxicillina/acido clavulanico sono simili a quelle prodotte dalla somministrazione orale di dosi equivalenti di amoxicillina o di acido clavulanico da soli.

Distribuzione

Circa il 25% di acido clavulanico plasmatico totale e il 18% di amoxicillina plasmatica totale si legano alle proteine. Il volume apparente di distribuzione è di circa 0,3–0,4 l/kg per amoxicillina e di circa 0,2 l/kg per acido clavulanico.

Dopo la somministrazione endovenosa, sia amoxicillina sia acido clavulanico sono stati rinvenuti nella cistifellea, nel tessuto addominale, nella cute, nel grasso, nei tessuti muscolari, nei fluidi sinoviali e peritoneali, nella bile e nel pus. L’amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.

Dagli studi sugli animali non emergono prove di una significativa ritenzione nei tessuti del materiale derivante dal medicinale per alcuno dei due componenti. L’amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rilevata nel latte materno. Tracce di acido clavulanico possono egualmente essere rilevate nel latte materno (vedere il paragrafo 4.6).

Sia amoxicillina sia acido clavulanico hanno dimostrato di attraversare la barriera placentare (vedere il paragrafo 4.6).

Biotrasformazione

L’amoxicillina viene in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti al 10–25% della dose iniziale. L’acido clavulanico viene metabolizzato in modo estensivo nell’uomo e viene eliminato nelle urine e nelle feci e come biossido di carbonio nell’aria espirata.

Eliminazione

La principale via di eliminazione di amoxicillina è attraverso i reni, mentre l’eliminazione dell’acido clavulanico avviene tramite meccanismo renale e non renale.

Amoxicillina/acido clavulanico ha un’emivita media di eliminazione di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h nei soggetti sani. Circa il 60–70% di amoxicillina e circa il 40–65% di acido clavulanico vengono escreti immodificati nelle urine durante le prime 6 ore dopo la somministrazione di singole compresse di amoxicillina/acido Clavulanico da 250 mg/125 mg o 500 mg/125 mg. Vari studi hanno rilevato che l’escrezione urinaria corrisponde al 50–85% per amoxicillina e al 27–60% per acido clavulanico in un periodo di 24 ore. Nel caso di acido clavulanico, la quantità più elevata di medicinale viene escreta nelle prime 2 ore dopo la somministrazione.

L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina, ma non ritarda l’escrezione renale di acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.5).

Età

L’emivita di eliminazione di amoxicillina è simile per i bambini di età compresa tra circa 3 mesi e 2 anni e per i bambini più grandi e gli adulti. Per i bambini molto piccoli (compresi i neonati pretermine) nella prima settimana di vita l’intervallo di somministrazione non deve superare le due volte al giorno, a causa dell’immaturità della via di eliminazione renale. Poiché i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di soffrire di una riduzione della funzionalità renale, si deve prestare attenzione nella scelta del dosaggio e può essere utile monitorare la funzionalità renale.

10

Sesso

Dopo la somministrazione orale di amoxicillina/acido clavulanico in soggetti sani di sesso maschile e femminile, il sesso non esercita un’influenza significativa sulla farmacocinetica di amoxicillina e di acido clavulanico.

Compromissione renale

La clearance sierica totale di amoxicillina/acido clavulanico diminuisce in modo proporzionale alla diminuzione della funzionalità renale. La riduzione della clearance del medicinale è più pronunciata per amoxicillina che per acido clavulanico, poiché una percentuale più elevata di amoxicillina viene escreta per via renale. In caso di compromissione della funzionalità renale il dosaggio deve quindi evitare l’accumulo eccessivo di amoxicillina, pur mantenendo adeguati livelli di acido clavulanico (vedere il paragrafo 4.2).

Compromissione epatica

Per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica il dosaggio deve essere effettuato con cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.

2.3

I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo, sulla base di studi di sicurezza farmacologica, genotossicità e tossicità riproduttiva.

Ripetuti studi di tossicità in funzione della dose effettuati nei cani con amoxicillina/acido clavulanico dimostrano irritazione gastrica e vomito e decolorazione della lingua.

Non sono stati condotti studi di carcinogenesi con Bamkla o con i suoi componenti.

3. informazioni farmaceutiche

3.1

Acido citrico

Sodio citrato

Cellulosa microcristallina

Carmellosa sodica

Gomma xantano

Silice colloidale anidra

Biossido di silicio

Aroma lampone (contenente aromi artificiali, maltodestrina di mais, glicole propilenico, gliceril triacetato, alcool benzilico, etanolo e sodio)

Aroma arancio (contenente aromi artificiali e naturali, maltodestrina di mais, amido di mais, sodio e solfiti) Aroma caramello (contenente aromi artificiali, maltodestrina di mais, trietil citrato, etanolo e sodio) Saccarina sodica (E954)

Incompatibilità

Non pertinente.

Periodo di validità

Polvere secca: 2 anni.

Sospensione ricostituita: 10 giorni

La sospensione ricostituita deve essere conservata in un frigorifero (a 2°C – 8°C) ed utilizzata entro 10 giorni

11

Precauzioni particolari per la conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25° C. Tenere nel contenitore originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

Natura e contenuto del contenitore

Flaconi in vetro ambrato (tipo III) da 100 e 180 ml chiusi con tappo in HDPE a vite e confezionati con siringa graduata con stantuffo in polistirene e un corpo in LDPE. Il grado di dosaggio della siringa graduata varia da 0,4 a 5 ml. Ogni tacca in blu rappresenta 0,1 ml.

1 flacone da 17,30 g di polvere (per preparare 50 ml di sospensione)

1 flacone da 33,10 g di polvere (per preparare 100 ml di sospensione)

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

3.6

Assicurarsi che il sigillo del tappo del flacone sia intatto prima dell’uso. Scuotere il flacone finché la polvere non scorre liberamente. Aggiungere circa i 2/3 della quantità totale di acqua per la ricostituzione (vedere tabella in basso) e agitare vigorosamente per sospendere la polvere. Aggiungere la parte rimanente di acqua ed agitare di nuovo vigorosamente.

Ricostituzione alternativa: scuotere il flacone finché la polvere non scorre liberamente. Riempire il flacone con acqua appena sotto la tacca sull’etichetta del flacone. Chiudere con il tappo, capovolgere il flacone ed agitare vigorosamente. Successivamente, aggiungere l’acqua al flacone esattamente fino alla tacca. Chiudere di nuovo con il tappo, capovolgere il flacone ed agitare vigorosamente.

Dopo ricostituzione il medicinale si presenta come sospensione omogenea di colore da bianco a giallo.

Dosaggio

Volume di acqua da aggiungere per la ricostituzione (ml)

Volume finale della sospensione orale ricostituita (ml)

600 mg/42,9 mg/5 ml

45

50

600 mg/42,9 mg/5 ml

86

100

Agitare bene il flacone prima di ogni dose.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

4.

Sandoz B.V.

Veluwezoom 22

1327 AH Almere

Paesi Bassi

5.

048028017 – „600 mg/42,9 mg/5 ml polvere per sospensione orale“ 1 flacone in vetro da 17,30 g

048028029 – "600 mg/42,9 mg/5 ml polvere per sospensione orale " 1 flacone in vetro da 33,10 g

12

6.

Data della prima autorizzazione: