Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ASAMAX
1. denominazione del medicinale
Asamax 400 mg compresse gastroresistenti
Asamax 800 mg compresse gastroresistenti
Asamax 2 g/50 ml sospensione rettale
Asamax 4 g/100 ml sospensione rettale
Asamax 500 mg supposte
2. composizione qualitativa e quantitativa
I due dosaggi di compresse gastroresistenti da 400 mg e da 800 mg di mesalazina (acido 5-aminosalicilico o 5-ASA) contengono rispettivamente:
Principio attivo
Mesalazina mg 400 mg 800
I due dosaggi di sospensione rettale in contenitori monodose “pronti” per l’uso da 2 g e 4 g di mesalazina (acido 5-aminosalicilico o 5-ASA) contengono rispettivamente:
Principio attivo
Mesalazina g 2 g 4
Ogni supposta contiene:
Principio attivo
Mesalazina (acido 5-aminosalicilico o 5-ASA) mg 500
Eccipienti:
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
– Compresse gastroresistenti per uso orale da 400 mg e da 800 mg di mesalazina.
– Sospensione rettale al 4%, in contenitori monodose pronti per l’uso da 2 g di mesalazina in 50 ml e contenitori monodose pronti per l’uso da 4 g di mesalazina in 100 ml.
– Supposte da 500 mg di mesalazina
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
Asamax compresse gastroresistenti : colite ulcerosa e morbo di Crohn; trattamento delle fasi attive della malattia, prevenzione delle recidive.
Documento reso disponibile da AIFA il 06/07/2021
Asamax sospensione rettale : colite ulcerosa nella localizzazione a livello retto-sigmoideo; trattamento delle fasi attive e prevenzione delle recidive.
Asamax supposte : colite ulcerosa nella localizzazione a livello rettale; trattamento delle fasi attive e prevenzione delle recidive.
Nelle fasi attive di grado severo è consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
4.2. posologia e modo di somministrazione
Posologia
Asamax compresse gastroresistenti
Lo schema indicativo, da modificare secondo la prescrizione del medico, è il seguente:
Adulti: 1–2 compresse da 400 mg, oppure 1 compressa da 800 mg, 3 volte al giorno. La posologia può essere aumentata sino a 10 compresse da 400 mg oppure 5 compresse da 800 mg, al giorno, in pazienti con forme gravi.
Popolazione pediatrica: Asamax è controindicato nei bambini di età inferiore ai 2 anni. Evitare l’uso delle compresse nei bambini di età inferiore ai 6 anni. La documentazione relativa all’efficacia nei bambini (6–18 anni) è limitata.
Bambini a partire dai 6 anni di età
Malattia in fase attiva: il dosaggio deve essere determinato individualmente, iniziando con 30–50 mg/kg/die in dosi suddivise. Dose massima: 75 mg/kg/die in dosi suddivise. La dose complessiva giornaliera non deve superare i 4g/die (dose massima raccomandata nell’adulto). Trattamento di mantenimento: il dosaggio deve essere determinato individualmente, iniziando con 15–30 mg/Kg/die in dosi suddivise. La dose complessiva giornaliera non deve superare i 2g/die (dose raccomandata nell’adulto).E’ generalmente raccomandata la somministrazione di dosaggi pari a metà di quelli dell’adulto in bambini con peso corporeo fino a 40 kg, e dosaggi pari a quelli dell’adulto in bambini di peso superiore ai 40 kg.
In caso di primo trattamento, è opportuno raggiungere la posologia completa dopo qualche giorno di trattamento, incrementando gradualmente il dosaggio.
La durata del trattamento per le fasi attive è mediamente di 6–12 settimane e può variare, a giudizio del medico, in rapporto all’evoluzione clinica.
Asamax sospensione rettale
Agitare bene prima dell'uso per ottenere una sospensione omogenea, dopodiché togliere il tappo dalla cannula rettale. Per l'applicazione è necessario sdraiarsi sul lato sinistro, mantenendo diritta la gamba sinistra e piegando la gamba destra, inserire delicatamente la cannula nell'orifizio anale e premere il flacone con pressione graduale e costante sino ad ottenere la completa espulsione del contenuto. Dopo l'introduzione del preparato, girarsi alcune volte sui due fianchi per facilitare una migliore distribuzione della medicazione e rimanere
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coricati per almeno 30 minuti. Una migliore efficacia del prodotto si ottiene trattenendo la medicazione il più a lungo possibile o meglio, lasciandola in sede per tutta la notte. Per tale motivo è consigliabile che almeno una delle applicazioni giornaliere sia effettuata al momento di coricarsi.
Lo schema posologico indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del medico, è il seguente:
Adulti: a seconda dell'estensione e della severità della forma clinica, in media, 1 contenitore monodose da 2 g di mesalazina in 50 ml 1–2 volte al giorno (mattina e/o sera prima di coricarsi) oppure 1 contenitore monodose da 4 g in 100 ml 1 volta al giorno (preferibilmente la sera prima di coricarsi).
Popolazione pediatrica: Asamax è controindicato nei bambini di età inferiore ai 2 anni. Relativamente all’efficacia nei bambini, vi sono esperienze ridotte e documentazione limitata. Le dosi devono essere proporzionalmente ridotte a giudizio del medico, ad esempio mezzo contenitore monodose da 2 g, 1–2 volte al giorno.
La disponibilità delle confezioni pronte da 50 ml e 100 ml, rispettivamente con 2 g e 4 g di mesalazina, consente al medico un’ampia flessibilità di prescrizione che normalmente si rende necessaria in rapporto all'estensione ed all'intensità del processo infiammatorio. La durata del trattamento per le fasi attive è mediamente di 6–8 settimane e può variare, a giudizio del medico, in rapporto all'evoluzione clinica.
Nelle forme severe potrà essere utile associare un trattamento cortisonico sistemico.
Asamax supposte
Lo schema posologico indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del medico, è il seguente:
Adulti: in media 3 supposte al giorno, divise in 2–3 somministrazioni, nella fase attiva ed 1–2 supposte al giorno per la prevenzione delle recidive.
Popolazione pediatrica: Asamax è controindicato nei bambini di età inferiore ai 2 anni. Relativamente all’effetto nei bambini, vi sono esperienze ridotte e documentazione limitata. Le dosi devono essere proporzionalmente ridotte a giudizio del medico.
Per ottenere un migliore effetto terapeutico, è importante che la supposta venga trattenuta per almeno 30 minuti o, meglio, per più lunghi periodi (ad esempio tutta la notte).
Durante la stagione calda può essere necessario immergere il contenitore delle supposte in acqua fredda per riconsolidare le supposte eventualmente divenute molli. La durata del trattamento per le fasi attive è mediamente 3–4 settimane e può variare, a giudizio del medico, in rapporto all'evoluzione clinica. Nelle forme severe potrà essere utile associare un trattamento cortisonico sistemico.
Per evitare ricadute è poi raccomandabile adottare un trattamento di lunga durata, riducendo gradualmente la frequenza delle somministrazioni adottata nella fase attiva della malattia.
4.3. controindicazioni
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Asamax è controindicato nei casi di:
– ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti riportati al paragrafo 6.1.;
– ipersensibilità ai salicilati in genere, e verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico;
– grave compromissione della funzionalità epatica o renale;
– ulcere gastriche o duodenali in fase attiva;
– pazienti con diatesi emorragica;
– nefropatie gravi;
– bambini al di sotto dei due anni di età
4.4. avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Nelle fasi attive di grado severo, può essere consigliabile associare un trattamento cortisonico per via sistemica.
Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione dell'assunzione di Asamax, sia durante un trattamento di mantenimento inadeguato. Con Asamax compresse, in pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di stenosi pilorica, si potrà talora avere una liberazione di mesalazina già nello stomaco, con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco.
L'eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l'immediata interruzione del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con Asamax, il paziente deve essere sottoposto ad indagini cliniche necessarie per precisare la diagnosi e le indicazioni terapeutiche.
Prima dell’inizio e nel corso del trattamento, a discrezione del medico curante, devono essere determinati test ematici [conta ematica differenziale (formula leucocitaria); parametri di funzionalità epatica quali ALT o AST; creatinina sierica] e test urinari (dispositivi dipstick). Come linea-guida, vengono raccomandati un primo controllo dopo 14 giorni dall’inizio del trattamento e successivamente 2–3 valutazioni ad intervalli di 4 settimane.
Se i risultati rientrano nella normalità, le valutazioni di follow-up devono essere ripetute ogni tre mesi. Se si manifestano ulteriori sintomi, gli stessi test devono essere eseguiti immediatamente.
Si raccomanda cautela nell’uso in pazienti con compromissione della funzionalità epatica e in soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi.
Evitare l’uso delle compresse nei bambini di età inferiore ai 6 anni.
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Asamax non deve essere utilizzato in pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Nel caso in cui la funzionalità renale peggiori nel corso del trattamento, deve essere presa in considerazione la tossicità renale indotta da mesalazina.
Il suo impiego andrà evitato nei pazienti con conclamata insufficienza renale. Si raccomanda una valutazione della funzione renale per tutti i pazienti prima di iniziare la terapia, e almeno due volte all’anno in corso di trattamento.
Sono stati segnalati casi di nefrolitiasi con l’uso di mesalazina, compresi calcoli con un contenuto di mesalazina del 100%. Si raccomanda di garantire un’adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento.
I pazienti con malattia polmonare, in particolare con asma, devono essere controllati molto attentamente nel corso del trattamento con Asamax.
Pazienti con precedenti di reazioni avverse in seguito a trattamento con preparazioni contenenti sulfasalazina, devono essere mantenuti sotto stretta sorveglianza medica all’inizio di un ciclo di trattamento con Asamax. La terapia deve essere immediatamente sospesa nel caso in cui Asamax causi reazioni di intolleranza acuta come crampi addominali, dolore addominale acuto, diarrea con sangue, febbre, cefalea grave e rash.
L’uso prolungato del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
A seguito di trattamento con mesalazina sono stati segnalati casi di discrasie ematiche gravi. Nel caso in cui il paziente sviluppasse emorragie di non chiara eziologia, ematomi, porpora, anemia, febbre oppure mal di gola, dovranno essere condotte indagini ematologiche. Nel caso di sospetto di discrasia ematica, il trattamento dovrà essere interrotto.
Asamax sospensione rettale contiene sodio benzoato:
ogni contenitore monodose di Asamax 2 g/50 ml sospensione rettale contiene 0,05 grammi di sodio benzoato;
ogni contenitore monodose di Asamax 4 g/ 100 ml sospensione rettale contiene 0,10 grammi di sodio benzoato.
Il sodio benzoato può causare irritazione locale.
In associazione al trattamento con mesalazina sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN).
La mesalazina deve essere sospesa alla prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee severe, quali eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
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4.5. interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Evitare la somministrazione di Asamax compresse gastroresistenti e di lattulosio o altri medicinali che, abbassando il pH del colon, possono ostacolare il rilascio della mesalazina.
Può essere potenziato l’effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree. Non si possono escludere interazioni con cumarinici, metotressato, probenecid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina. La co-somministrazione con anticoagulanti cumarinici quale ad esempio warfarin, può determinare una diminuzione della attività anticoagulante. Il tempo di protrombina deve essere monitorato attentamente, se tale associazione non può essere evitata.
E’ possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico.
Nei casi di colite severa, in cui si ravvisi l’opportunità, un trattamento sistemico con corticosteroidi può essere vantaggiosamente associato a Asamax per via topica.
In pazienti in terapia concomitante con azatioprina, o 6-mercaptopurina o tioguanina, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento degli effetti mielosoppressivi di azatioprina, o 6-mercaptopurina o tioguanina.
Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di mesalazina ed agenti di cui è nota la tossicità renale, inclusi i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed azatioprina, poiché questi farmaci possono aumentare il rischio di reazioni avverse a carico dei reni..
4.6. fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all’uso di mesalazina in gravidanza sono in numero limitato.
Un numero ridotto di gravidanze esposte indica che non vi siano effetti avversi di mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi, nessun altro dato epidemiologico rilevante risulta disponibile.
In un singolo caso, in seguito a somministrazione a lungo termine di dosi elevate di mesalazina (2–4g, per via orale), durante la gravidanza, è stata riportata insufficienza renale nel neonato.
Studi sulla somministrazione orale di mesalazina nell’animale non indicano effetti nocivi diretti e indiretti rispetto alla gravidanza, allo sviluppo embriofetale, al parto o allo sviluppo postnatale.
Asamax deve essere utilizzato durante la gravidanza solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi. L'uso dei preparati andrà comunque evitato nelle ultime settimane di gravidanza.
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Allattamento
L’acido N-acetil-5-aminosalicilico e, in grado minore, mesalazina sono escreti nel latte materno. Al momento sono disponibili soltanto limitate esperienze in corso di allattamento. Nei bambini non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità tipo diarrea. Quindi, Asamax deve essere utilizzato durante l’allattamento solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi. Se il bambino sviluppa diarrea l’allattamento deve essere sospeso.
4.7. effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari
Asamax non altera la capacità di guidare e di usare macchine.
4.8. effetti indesiderati
In associazione al trattamento con mesalazina sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN) (vedere paragrafo 4.4).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Molto comune ≥1/10 Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1000, <1/100 Raro ≥1/10000, <1/1000 Molto raro ≤1/10000 Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili | ||
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Frequenza | Effetto indesiderato |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Conta ematica alterata (leucopenia, neutropenia, trombocitopenia), anemia aplastica, agranulocitosi, pancitopenia |
Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Reazioni di ipersensibilità quali esantema allergico, febbre da farmaci, sindrome simil-lupoide, pancolite |
Patologie del sistema nervoso | Comune Non comune | Cefalea Sonnolenza, tremore |
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Raro Molto raro | Capogiro Neuropatia periferica | |
Patologie cardiache | Non comune Molto raro | Tachicardia Pericardite, miocardite |
Patologie vascolari | Comune Non comune | Ipertensione Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto raro | Reazioni polmonari allergiche e fibrotiche (comprese dispnea, tosse, broncospasmo, alveolite, eosinofilia polmonare, infiltrazioni al polmone, polmonite) |
Patologie gastrointestinali | Comune Non comune Raro Molto raro | Nausea, diarrea, distensione dell’addome Dolore addominale Flatulenza, vomito Pancreatite, pancreatite acuta |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, epatite colestatica Anomalie transitorie dei test di funzionalità epatica (aumento dei valori di transaminasi e colestasi) Colelitiasi |
Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune Comune Raro Molto raro Non nota | Prurito Eruzione cutanea Fotosensibilità* Alopecia Angioedema Sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) |
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Patologie del sistema scheletrico e del tessuto connettivo | Molto raro | Mialgia, artralgia |
Patologie renali e urinarie | Molto raro Non nota | Compromissione della funzione renale compresa nefrite interstiziale acuta e cronica e insufficienza renale Nefrolitiasi |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | Oligospermia (reversibile) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune Non comune | Astenia, piressia Affaticamento, edema della faccia |
*Fotosensibilità
Le reazioni più severe sono osservate in pazienti con condizioni cutanee preesistenti, quali dermatite atopica ed eczema atopico.
Nefrolitiasi
Vedere paragrafo 4.4 per ulteriori informazioni.
L’eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l’immediata interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9. sovradosaggio
I dati relativi a casi di sovradosaggio sono rari (ad es. suicidio premeditato con assunzione per via orale di una dose elevata di mesalazina) e non indicano tossicità renale o epatica.
Per quanto riguarda le compresse, ricorrere al lavaggio gastrico ed alla infusione venosa di soluzioni elettrolitiche. Non è noto un antidoto specifico e il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il monitoraggio della funzionalità renale.
Non sono ipotizzabili casi di sovradosaggio a seguito di somministrazioni rettali.
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5.
PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1. proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antinfiammatori intestinali.
Codice ATC: A07EC02
La mesalazina (acido 5-aminosalicilico, 5-ASA) è un farmaco di dimostrata utilità nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, essendo dotato di un effetto antiinfiammatorio topico sui tratti della mucosa intestinale interessati dalle lesioni. La sua presenza nel lume intestinale a concentrazioni sufficienti è in grado di inibire efficacemente la biosintesi di derivati del metabolismo dell'acido arachidonico, quali la prostaglandina E2, il trombossano B2 e i leucotrieni, i cui livelli sono abnormemente alti in campioni bioptici prelevati dalla mucosa rettale di pazienti con colite ulcerosa in fase di riacutizzazione. La mesalazina è la frazione attiva della salicilazosulfapiridina (SASP) farmaco finora largamente impiegato in queste forme cliniche. Ogni compressa da 400 mg di Asamax contiene mesalazina in quantità equivalente a quella teoricamente disponibile dalla completa rottura del legame diazotato di 1 g di salicilazosulfapiridina; la cessione della mesalazina a livello dell'ileo terminale e del colon assicura un effetto antiinfiammatorio lungo tutto tale tratto. Asamax sospensione rettale in contenitori monodose pronti contiene mesalazina in dosi di 2 g in 50 ml e 4 g in 100 ml. Asamax supposte contiene mesalazina in dose di 500 mg. Sospensione rettale e supposte sono forme farmaceutiche le quali determinano un pronto ed efficiente effetto locale di tipo antinfiammatorio sulle lesioni ulcerative a carico dei tratti terminali dell'intestino.
5.2. proprietà farmacocinetiche
Asamax compresse gastroresistenti, dopo somministrazione orale, rilascia la mesalazina nell'ileo terminale e nel colon, grazie ad una particolare preparazione farmaceutica, che ha la caratteristica di disgregare il proprio rivestimento a pH superiore a 7. Le indagini radiologiche dimostrano che le compresse gastroresistenti di Asamax conservano la forma integra nello stomaco e nell'intestino tenue e si disgregano nell'ileo terminale e nel colon destro. L'assorbimento della mesalazina a livello del colon è modesto. La sostanza viene in gran parte eliminata con le feci ed i livelli plasmatici sono bassi: in seguito a somministrazione unica di Asamax compresse gastroresistenti, in dose corrispondente a 2,4 g di mesalazina, si ottiene un picco plasmatico di 1,3 mg/ml dopo 6 ore. La quota assorbita è rapidamente acetilata ad acido acetil-5-aminosalicilico, si lega per la maggior parte alle proteine plasmatiche e viene eliminata nelle urine. La clearance renale dell'acido acetil-5-aminosalicilico è di 201/ml/min. Circa il 20% di una dose di 1,6 g è ritrovato nelle urine delle 24 ore, quasi completamente in forma acetilata. La mesalazina, somministrata nell'uomo per via rettale come Asamax sospensione rettale o supposte, presenta un assorbimento sistemico molto scarso (pari a circa il 10% della dose somministrata nei soggetti con forme infiammatorie intestinali in fase attiva) ed agisce essenzialmente per effetto locale. Asamax compresse gastroresistenti è un preparato che permette l'utilizzazione per via orale della mesalazina (acido-5-aminosalicilico, 5-ASA).
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La sua formulazione farmaceutica assicura la massima efficacia clinica poiché la mesalazina viene rilasciata solo a livello dell'ileo terminale e del colon. Asamax sospensione rettale e supposte sono preparati che permettono l'utilizzazione della mesalazina (acido 5-aminosalicilico, 5-ASA) per via rettale, assicurando un pronto effetto antinfiammatorio a livello delle lesioni ulcerative nella parte terminale dell'intestino. Asamax, nelle sue varie confezioni, si caratterizza anche per una tollerabilità locale e generale particolarmente elevata.
5.3. dati preclinici di sicurezza
La DL50 della mesalazina, dopo somministrazione orale nel ratto, è risultata essere di 4594 mg/kg.
Nel cane, trattamenti cronici (1 anno) con compresse gastroresistenti a dosi fino a circa 200 mg/kg di mesalazina sono stati ben tollerati. Nell'animale, la tollerabilità locale, a livello della mucosa retto-sigmoidea, e sistemica della sospensione rettale è risultata buona con tutte le dosi studiate (sino a 6g/kg); fenomeni diarroici volume-dipendenti sono tuttavia comparsi subito dopo la somministrazione delle dosi più elevate. Pure buona si è dimostrata la tollerabilità locale delle supposte a livello rettale. Inoltre la mesalazina non presenta attività mutagena.
6. informazioni farmaceutiche
6.1. elenco degli eccipienti
Compresse gastroresistenti da 400 mg e 800 mg : maltodestrina, povidone, sodio laurilsolfato, sodio amido glicolato, talco, magnesio stearato.
Rivestimento: copolimero dell'acido metacrilico – metacrilato e metil metacrilato (Eudragit FS30 D), sodio idrossido, trietilcitrato, ossido di ferro rosso, ossido di ferro giallo, titanio biossido, talco, Macrogol 6000.
Sospensione rettale in contenitori monodose pronti da 2 g e 4 g : gomma adragante, xanthan gum, disodio edetato, sodio metabisolfito, sodio benzoato, sodio acetato, acqua depurata.
Supposte 500 mg : gliceridi semisintetici.
6.2. incompatibilità
Non si conoscono incompatibilità chimiche o chimico-fisiche.
6.3. validità
Compresse gastroresistenti: 3 anni
Sospensione rettale: 2 anni
Supposte: 3 anni
6.4. speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25°C
6.5. natura e contenuto del contenitore
Compresse gastroresistenti :
Blister accoppiato PVC/Alluminio
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Confezione da 50 compresse gastroresistenti da 400 mg
Confezione da 24 compresse gastroresistenti da 800 mg
Sospensione rettale :
Flacone di polietilene morbido comprensivo di cannula
– Confezione da 7 contenitori monodose pronti per uso rettale contenenti 2 g di mesalazina in 50 ml di sospensione.
– Confezione da 7 contenitori monodose pronti per uso rettale contenenti 4 g di mesalazina in 100 ml di sospensione.
Supposte :
Striscia di valve di materiale plastico (PVC), sigillate mediante termosaldatura
– Confezione da 20 supposte da 500 mg
6.6. precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Per le compresse e le supposte non è necessaria alcuna istruzione particolare per la manipolazione.
Per la sospensione rettale: agitare bene il flacone prima dell'uso per ottenere una sospensione omogenea.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN
Ca.Di. Group S.r.l. Via Salorno 58/60 00124 Roma
8. NUMERI DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
ASAMAX – 400 mg compresse gastroresistenti – 50 compresse
AIC n. 034298012
ASAMAX – 800 mg compresse gastroresistenti – 24 compresse
AIC n. 034298024
ASAMAX – 2 g/50 ml sospensione rettale – 7 contenitori monodose da 50 ml AIC n. 034298036
ASAMAX – 4 g/100 ml sospensione rettale – 7 contenitori monodose da 100 ml
AIC n. 034298048
ASAMAX – 500 mg supposte – 20 supposte
AIC n. 034298051
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell'autorizzazione.
Data della prima autorizzazione: 27 marzo 2000
Data del rinnovo più recente: 6 maggio 2010