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ANTABREST - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ANTABREST

1. denominazione del medicinale

Anastrozolo Accord Healthcare 1 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa rivestita con film contiene 1 mg di anastrozolo.

Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato 95,250 mg.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film di colore bianco-biancastro, rotonde, biconvesse, con „AHI“ impresso su un lato e lisce sull'altro.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Trattamento del carcinoma della mammella in stadio avanzato in donne in postmenopausa. L'efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori per gli estrogeni negativi a meno che non abbiano precedentemente avuto una risposta clinica positiva al tamoxifene.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Adulti compresi gli anziani: una compressa da 1 mg da assumere per via orale una volta al giorno.

Bambini: Anastrozolo non è raccomandato per l’uso nei bambini a causa di

insufficienti dati sulla sicurezza e sull’efficacia (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

Compromissione renale: non sono raccomandati aggiustamenti del dosaggio nelle pazienti con compromissione renale lieve o moderata.

Compromissione epatica: non sono raccomandati aggiustamenti del dosaggio nelle pazienti con epatopatia lieve.

Per gli stadi precoci della malattia, la durata raccomandata del trattamento è di 5 anni.

4.3 controindicazioni

Anastrozolo è controindicato:

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

– nelle pazienti con ipersensibilità nota all'anastrozolo o ad uno qualsiasi

degli eccipienti indicati al paragrafo 6.1;

– nelle donne in premenopausa;

– in gravidanza e durante l'allattamento;

– nelle pazienti con epatopatia moderata o grave.

Le terapie a base di estrogeni non devono essere somministrate in concomitanza con Anastrozolo poiché ne contrasterebbero l'azione farmacologica.

Terapia concomitante con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Generale

Anastrozolo non deve essere usato nelle donne in premenopausa. La menopausa dovrebbe essere definita biochimicamente (l'ormone luteinizzante [LH], l'ormone follicolo-stimolante [FSH], e/o livelli di estradiolo) in qualsiasi paziente in cui vi è dubbio sullo stato menopausale. Non ci sono dati per supportare l'uso di Anastrozolo con analoghi dei LHRH.

La co-somministrazione di tamoxifene o terapie a base di estrogeni con Anastrozolo deve essere evitata in quanto ciò potrebbe diminuire la sua azione farmacologica (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Effetto sulla densità minerale ossea

Poiché Anastrozolo riduce i livelli circolanti di estrogeni questo può causare una riduzione della densità minerale ossea, con un possibile conseguente rischio aumentato di frattura (vedere paragrafo 4.8).

Le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi, devono avere la loro densità minerale ossea formalmente valutata all'inizio del trattamento e successivamente ad intervalli regolari. Il trattamento o la profilassi per l'osteoporosi devono essere iniziati come appropriato e monitorati attentamente. L'uso di trattamenti specifici, ad es., bifosfonati, può arrestare l’ulteriore perdita minerale ossea causata da Anastrozolo nelle donne in postmenopausa e potrebbe essere considerato (vedere paragrafo 4.8).

Insufficienza epatica

Anastrozolo non è stato studiato in pazienti con carcinoma mammario con insufficienza epatica moderata o grave. L'esposizione ad anastrozolo può essere aumentata nei soggetti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2); la somministrazione di Anastrozolo nelle pazienti con insufficienza epatica moderata e grave deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo 4.2). Il trattamento deve essere basato su una valutazione rischio-beneficio per la singola paziente.

Insufficienza renale

Anastrozolo non è stato studiato in pazienti con carcinoma mammario con insufficienza renale grave. L'esposizione ad anastrozolo non è aumentata nei soggetti con insufficienza renale grave (GRF <30 ml/min, vedere paragrafo 5.2), in pazienti con grave insufficienza renale, la somministrazione di Anastrozolo deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo 4.2).

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Popolazione pediatrica

Anastrozolo non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti poiché la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite in questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 5.1).

Anastrozolo non deve essere usato in ragazzi con deficit dell'ormone della crescita in aggiunta al trattamento con ormone della crescita. Nello studio clinico pivotal, non è stata dimostrata l'efficacia e la sicurezza non è stata stabilita (vedi paragrafo 5.1). Dal momento che anastrozolo riduce i livelli di estradiolo, anastrozolo non deve essere usato in ragazze con deficit dell'ormone della crescita in aggiunta al trattamento con ormone della crescita. Dati a lungo termine sulla sicurezza nei bambini e negli adolescenti non sono disponibili.

Ipersensibilità al lattosio

Questo prodotto contiene lattosio. Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

In vitro Anastrozolo inibisce il citocromo P450, 1A2, 2C8/9 e 3A4. Studi clinici con antipirina e warfarin hanno mostrato che l’anastrozolo alla dose di 1 mg non inibisce significativamente il metabolismo di antipirina e di R-e S-warfarin indicando che la co-somministrazione di Anastrozolo Accord Healthcare con altri medicinali è improbabile che risulti in una interazione clinicamente significativa mediata dal sistema enzimatico CYP.

Gli enzimi che mediano il metabolismo di anastrozolo non sono stati identificati. Cimetidina, un inibitore debole, non specifico dal sistema enzimatico CYP, non influisce sulle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo. L’effetto di inibitori potenti dal sistema enzimatico CYP non è noto.

Una revisione dei dati sulla sicurezza emersa da studi clinici non ha evidenziato interazioni clinicamente significative nelle pazienti trattate con Anastrozolo e contemporaneamente con altri medicinali comunemente prescritti. Non ci sono state interazioni clinicamente significative con i bifosfonati (vere paragrafo 5.1).

Tamoxifene o terapie a base di estrogeni non devono essere somministrate in concomitanza con Anastrozolo Accord Healthcare in quanto potrebbero diminuirne l'azione farmacologica (vedere paragrafo 4.4 e 5.1).

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non esistono dati relativi all’uso di anastrozolo in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno dimostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L’uso di anastrozolo è controindicato nelle donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Non ci sono dati sull’uso di anastrozolo durante l’allattamento. L’uso di anastrozolo è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Gli effetti di Anastrozolo sulla fertilità umana non sono stati studiati. Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

Anastrozolo non ha o ha una influenza trascurabile sulla capacità delle pazienti di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, poiché con l'uso di Anastrozolo sono stati riferiti casi di astenia e di sonnolenza, se tali sintomi persistono, deve essere usata cautela nella guida di veicoli o nell'uso di macchinari.

4.8 effetti indesiderati

La seguente tabella mostra le reazioni avverse raccolte da studi clinici, studi di postmarketing o segnalazioni spontanee. Se non diversamente specificato, le seguenti categorie di frequenza sono state calcolate dal numero di eventi avversi riportati in un ampio studio di fase III condotto su 9.366 donne in postmenopausa con cancro della mammella operabile, trattate per cinque anni con un trattamento adiuvante (anastrozolo, tamoxifene, da solo o in combinazione – studio ATAC).

Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate in base alla frequenza e secondo la classificazione per sistemi e organi (SOC). Classi di frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a <1/10), non comune (≥ 1/1.000 a <1/100), raro (≥ 1 / 10.000 a <1/1.000), e molto rare (<1/10.000). Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state: cefalea, vampate di calore, nausea, rash, artralgia, rigidità articolare, artrite e astenia.

Tabella 1 Reazioni avverse in base alla frequenza e alla classificazione per sistemi ed organi

Classificazione per sistemi ed organi

Frequenza

Reazione avversa

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Comune

Anoressia

Ipercolesterolemia

Non comune

Ipercalcemia (con o senza un aumento dell’ormone paratiroideo)

Patologie del sistema nervoso

Molto comune

Cefalea

Comune

Sonnolenza, sindrome del tunnel carpale*

Disturbi sensoriali (tra cui parestesie, perdita ed alterazione del gusto

Patologie vascolari

Molto comune

Vampate di calore

Patologie gastrointestinali

Molto comune

Nausea

Comune

Vomito, diarrea

Patologie epatobiliari

Comune

Aumento della fosfatasi alcalina, alanina aminotransferasi e aspartato aminotransferasi

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Non comune

Aumento di gamma-GT bilirubina, Epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Molto comune

Eruzione cutanea

Comune

Diradamento dei capelli (Alopecia), reazioni allergiche

Non comune

Orticaria

Raro

Eritema multiforme Reazioni anafilattoidi Vasculite cutanea (compresi alcuni casi di porpora di Henoch-Schönlein)* 

Molto raro

Sindrome di Steven-Johnson Angioedema

Patologie del Sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo e ossa

Molto comune

Artralgia/ rigidità articolare, artrite, osteoporosi

Comune

Dolore alle ossa, dolore muscolare

Non comune

Dito a scatto

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Comune

Secchezza vaginale, Sanguinamento vaginale** ,

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Molto comune

Astenia

Eventi della sindrome del tunnel carpale sono stati riportati in pazienti in trattamento con Anastrozolo Accord Healthcare nel corso degli studi clinici in numero maggiore rispetto a quelli in trattamento con tamoxifene. Tuttavia, la maggior parte di questi eventi si sono verificati in pazienti con fattori di rischio identificabili per lo sviluppo della condizione.

* Dal momento che la vasculite cutanea e la porpora di Henoch-Schönlein non sono state osservate nello studio ATAC, la categoria di frequenza di questi eventi può essere considerata come ‚Raro‘ (da ≥ 1/10.000% a 1.000) in base al valore peggiore del punto stimato.

* ** Il sanguinamento vaginale è stato riportato frequentemente, soprattutto in pazienti con carcinoma mammario avanzato durante le prime settimane dopo il passaggio dalla esistente terapia ormonale al trattamento con Anastrozolo. Se il sanguinamento persiste, deve essere considerata un’ulteriore valutazione. La tabella sottostante presenta la frequenza degli eventi avversi pre-specificati nello studio ATAC, dopo un follow-up medio di 68 mesi, indipendentemente dalla causalità, riportati in pazienti sottoposti a terapia di prova e fino a 14 giorni dopo l'interruzione della terapia di prova.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Tabella 2 Eventi avversi precedentemente specificati nello studio ATAC

Effetti indesiderati

Anastrozolo (N=3.092)

Tamoxifene (N=3.094)

Vampate di calore

1104 (35,7%)

1264 (40,9%)

Dolore/rigidità articolare

1100 (35,6%)

911 (29,4%)

Disturbi dell'umore

597 (19,3%)

554 (17,9%)

Stanchezza/astenia

575 (18,6%)

544 (17,6%)

Nausea e vomito

393 (12,7%)

384 (12,4%)

Fratture

315 (10,2%)

209 (6,8%)

Fratture della colonna vertebrale, dell'anca o del polso/di Colles

133 (4,3%)

91 (2,9%)

Fratture del polso/di Colles

67 (2,2%)

50 (1,6%)

Fratture della colonna vertebrale

43 (1,4%)

22 (0,7%)

Fratture dell'anca

28 (0,9%)

26 (0,8%)

Cataratte

182 (5,9%)

213 (6,9%)

Sanguinamento vaginale

167 (5,4%)

317 (10,2%)

Malattia ischemica cardiovascolare

127 (4,1%)

104 (3,4%)

Angina pectoris

71 (2,3%)

51 (1,6%)

Infarto miocardico

37 (1,2%)

34 (1,1%)

Disturbo coronarico

25 (0,8%)

23 (0,7%)

Ischemia miocardica

22 (0,7%)

14 (0,5%)

Perdite vaginali

109 (3,5%)

408 (13,2%)

Qualsiasi evento tromboembolico venoso

87 (2,8%)

140 (4,5%)

Eventi di trombosi venosa profonda, compresa embolia polmonare

48 (1,6%)

74 (2,4%)

Eventi ischemici cerebrovascolari

62 (2,0%)

88 (2,8%)

Carcinoma dell'endometrio

4 (0,2%)

13 (0,6%)

L’incidenza di fratture di 22 per 1.000 pazienti-anno e di 15 per 1.000 pazienti-anno è stata osservata per i gruppi Anastrozolo e Tamoxifene, rispettivamente, dopo un follow-up medio di 68 mesi. Il tasso di fratture osservato per Anastrozolo è simile al range riportato in pari età nella popolazione in postmenopausa. L'incidenza di osteoporosi è stata del 10,5% nelle pazienti trattate con Anastrozolo e del 7,3% nelle pazienti trattate con Tamoxifene.

Non è stato stabilito se i tassi di fratture e di osteoporosi visti nello studio ATAC nelle pazienti trattate con Anastrozolo riflettono un effetto protettivo del tamoxifene, un effetto specifico di Anastrozolo, o entrambi.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

4.9 sovradosaggio

Sono disponibili esperienze cliniche limitate sul sovradosaggio accidentale. Negli studi su animali, Anastrozolo ha dimostrato una bassa tossicità acuta. Gli studi clinici sono stati condotti utilizzando vari dosaggi di Anastrozolo, fino a 60 mg in dose singola nei volontari maschi sani e fino a 10 mg al giorno nelle donne in postmenopausa affette da carcinoma della mammella in stadio avanzato; questi dosaggi sono stati ben tollerati. Non è stata stabilita la dose singola di Anastrozolo che provoca sintomi potenzialmente letali. Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio ed il trattamento deve essere sintomatico.

Nel trattamento di un sovradosaggio, si consideri la possibilità che siano stati assunti più medicinali. Se la paziente è cosciente, si può indurre il vomito. Poiché Anastrozolo non si lega fortemente alle proteine plasmatiche, la dialisi può essere utile per l'eliminazione del medicinale. Sono indicate misure di supporto generali, compreso il monitoraggio frequente dei segni vitali ed un'attenta osservazione della paziente.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Tabella 3 Sintesi degli

Endpoint di efficacia

Numero di eventi (frequenza)

Popolazione Intention-To-Treat

Tumore con recettori ormonali positivi

Anastrozol o (N=3.125)

Tamoxife ne (N=3.116)

Anastrozolo (N=2.618)

Tamoxifene (N=2.598)

Sopravvivenza libera da malattia a

575 (18,4)

651 (20,9)

424 (16,2)

497 (19,1)

Hazard ratio

0,87

0,83

IC bilaterale al 95%

0,78–0,97

0,73–0,94

Valore di p

0,0127

0,0049

Sopravvivenza libera da malattia a distanza b

500 (16,0)

530 (17,0)

370 (14,1)

394 (15,2)

Hazard ratio

0,94

0,93

IC bilaterale al 95%

0,83–1,06

0,80–1,07

Valore di p

0,2850

0,2838

Tempo ad ogni recidiva c

402 (12,9)

498 (16,0)

282 (10,8)

370 (14,2)

Hazard ratio

0,79

0,74

IC bilaterale al 95%

0,70–0,90

0,64–0,87

Valore di p

0,0005

0,0002

Tempo alla recidiva a distanza d

324 (10,4)

375 (12,0)

226 (8,6)

265 (10,2)

Hazard ratio

0,86

0,84

IC bilaterale al 95%

0,74–0,99

0,70–1,00

Valore di p

0,0427

0,0559

Carcinoma primario della mammella controlaterale

35 (1,1)

59 (1,9)

26 (1,0)

54 (2,1)

Odds ratio

0,59

0,47

IC bilaterale al 95%

0,39–0,89

0,30–0,76

Valore di p

0,0131

0,0018

Sopravvivenza complessiva e

411 (13,2)

420 (13,5)

296 (11,3)

301 (11,6)

Hazard ratio

0,97

0,97

IC bilaterale al 95%

0,85–1,12

0,83–1,14

Valore di p

0,7142

0,7339

a La sopravvivenza libera da malattia comprende tutti gli eventi di recidiva ed è definita come la prima comparsa di recidiva locoregionale, di nuovo carcinoma della mammella controlaterale, di recidiva a distanza o di decesso (per qualsiasi causa).

b La sopravvivenza libera da malattia a distanza è definita come la prima comparsa di recidiva a distanza o di decesso (per qualsiasi causa).

Il tempo alla recidiva è definito come la prima comparsa di recidiva

locoregionale, di nuovo carcinoma della mammella controlaterale, di recidiva a distanza o di decesso per carcinoma mammario.

d Il tempo alla recidiva a distanza è definito come la prima comparsa di recidiva a distanza o di decesso per carcinoma mammario.

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Numero (%) di pazienti decedute.

La combinazione di tamoxifene e Anastrozolo non ha dimostrato alcun beneficio di efficacia rispetto a tamoxifene in tutte le pazienti comprese quelle recettore ormonale positive. Questo braccio di trattamento è stato interrotto dallo studio.

Con un follow-up aggiornato a una media di 10 anni, il confronto a lungo termine degli effetti del trattamento con Anastrozolo rispetto al Tamoxifene ha dimostrato di essere coerente con le analisi precedenti.

Trattamento adiuvante degli stati precoci del carcinoma della mammella invasivo nelle pazienti recettore ormonale positive in trattamento adiuvante con tamoxifene

In uno studio di Fase III (Austrian Brest and Colorectal Cancer Study Group -ABCSG 8) condotto su 2.579 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce e con recettori ormonali positivi, che erano state sottoposte a chirurgia con o senza radioterapia e senza chemioterapia (vedi sotto), il passaggio al trattamento con Anastrozolo dopo due anni di trattamento adiuvante con tamoxifene è risultato statisticamente superiore rispetto alla continuazione del trattamento con tamoxifene in termini di sopravvivenza libera da malattia, dopo un follow-up mediano di 24 mesi.

Tabella 4 Sintesi degli endpoint e dei risultati dello Studio ABCSG 8

Endpoint di efficacia

Numero di even

ti (frequenza)

Anastrozolo (N=1.297)

Tamoxifene (N= 1.282)

Sopravvivenza libera da malattia

65 (5,0)

93 (7,3)

Hazard ratio

0,67

IC bilaterale al 95%

0,49–0,92

Valore di p

0,014

Tempo alla recidiva

36 (2,8)

66 (5,1)

Hazard ratio

0,53

IC bilaterale al 95%

0,35–0,79

Valore di p

0,002

Tempo alla recidiva locale o a distanza

29 (2,2)

51 (4,0)

Hazard ratio

0,55

IC bilaterale al 95%

0,35–0,87

Valore di p

0,011

Tempo alla recidiva a distanza

22 (1,7)

41 (3,2)

Hazard ratio

0,52

IC bilaterale al 95%

0,31–0,88

Valore di p

0,015

Nuovo carcinoma della mammella controlaterale

7 (0,5)

15 (1,2)

Odds ratio

0,46

IC bilaterale al 95%

0,19–1,13

Valore di p

0,090

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

Sopravvivenza complessiva

43 (3,3)

45 (3,5)

Hazard ratio

0,96

IC bilaterale al 95%

0,63–1,46

Valore di p

0,840

Questi risultati sono supportati da altri due studi simili (GABG/ARNO 95 ed ITA), in uno dei quali le pazienti erano state sottoposte a chirurgia e chemioterapia, e da un'analisi combinata degli Studi ABCSG 8 e GABG/ARNO 95.

Il profilo di sicurezza dell'anastrozolo in questi 3 studi è risultato in linea con il profilo di sicurezza precedentemente riscontrato nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce e con recettori ormonali positivi.

Densità Minerale Ossea (BMD)

Nello studio di fase III/IV (Studio dell’anastrozolo con il bisfosfonato risedronato [SABRE]), 234 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce con recettori ormonali positivi, incluse per il trattamento con Anastrozolo 1 mg/die, sono state stratificate in gruppi di rischio basso, moderato ed alto in base al loro rischio esistente di frattura da fragilità. Il parametro primario di efficacia è stato l’analisi della densità della massa ossea della spina lombare utilizzando una scansione DEXA. Tutte le pazienti hanno ricevuto il trattamento con vitamina D e calcio. Le pazienti nel gruppo a basso rischio hanno ricevuto Anastrozolo da solo (N=42), quelle nel gruppo a rischio moderato sono state randomizzate ad Anastrozolo+ri­sedronato 35 mg una volta alla settimana (N=77) o Anastrozolo+pla­cebo (N=77) e quelle nel gruppo ad alto rischio hanno ricevuto Anastrozolo+ri­sedronato 35 mg una volta alla settimana (N=38). L’endpoint primario è stato la determinazione delle variazioni della densità della massa ossea spinale al basale a 12 mesi.

L’analisi principale a 12 mesi ha evidenziato che le pazienti con rischio di frattura da fragilità preesistente da moderato ad alto non mostravano nessuna diminuzione nella loro densità di massa ossea (valutata mediante densità minerale ossea della spina lombare usando una scansione DEXA) quando venivano trattate utilizzando Anastrozolo 1 mg/die in combinazione con risedronato 35 mg una volta alla settimana. Inoltre, una diminuzione nella Densità Minerale Ossea (BMD) non statisticamente significativa è stata osservata nel gruppo a basso rischio trattato con Anastrozolo 1 mg/die da solo. Queste scoperte si sono riflesse nella variabile di efficacia secondaria di cambiamento nella Densità Minerale Ossea (BMD) totale dell’anca al basale a 12 mesi.

Questo studio ha dimostrato che l’uso dei bisfosfonati potrebbe essere preso in considerazione nella gestione di una possibile perdita minerale ossea nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce per le quali è stato programmato il trattamento con Anastrozolo.

Pazienti pediatrici

Anastrozolo non è indicato per l’uso nei bambini e adolescenti. L’efficacia non è stata stabilita nella popolazione pediatrica studiata (vedere sotto). Il numero dei bambini trattati era troppo limitato per trarre conclusioni attendibili sulla sicurezza. Non sono

Documento reso disponibile da AIFA il 11/10/2019

disponibili dati sui potenziali effetti a lungo termine del trattamento con anastrozolo nei bambini e adolescenti (vedere anche paragrafo 5.3).

L’Agenzia Europea per i Medicinali ha accordato l’esonero all’obbligo del deposito dei risultati degli studi con anastrozolo in uno o più sottogruppi di popolazioni pediatriche con bassa statura a causa di una deficienza dell’ormone della crescita (GHD), testotossicosi, ginecomastia e sindrome di McCune-Albright (vedere paragrafo 4.2).

Bassa statura dovuta a deficienza dell’ormone della crescita

In uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico sono stati valutati 52 ragazzi in età puberale (di età compresa tra 11–16 anni) con GHD trattati da 12 a 36 mesi con anastrozolo 1 mg/die o placebo in combinazione con l’ormone della crescita. Solo 14 soggetti in trattamento con anastrozolo hanno completato i 36 mesi.

Nessuna differenza statisticamente significativa è stata osservata con il placebo per i parametri correlati alla crescita dell’altezza stimata nell’adulto, dell’altezza, dell’altezza SDS (punteggio di deviazione standard) e della velocità della crescita. I dati dell’altezza finale non erano disponibili. Mentre il numero di bambini trattati era troppo limitato per trarre conclusioni attendibili sulla sicurezza, vi è stato un aumento del tasso di fratture e una tendenza verso una riduzione della densità minerale ossea nel braccio con anastrozolo confrontato con placebo.

Testotossicosi

Uno studio in aperto, non comparativo, multicentrico ha valutato 14 pazienti maschi (età 2–9) con pubertà familiare precoce limitata al maschio, anche nota come testotossicosi, trattati in combinazione con anastrozolo e bicalutamide. L’obiettivo primario era quello di verificare l’efficacia e la sicurezza di questa combinazione durante i 12 mesi. Tredici dei 14 pazienti arruolati hanno completato i 12 mesi di trattamento combinato (un paziente è stato perso al follow–up). Non vi è stata differenza significativa nel tasso di crescita dopo 12 mesi di trattamento rispetto al tasso di crescita durante i sei mesi precedenti l’entrata nello studio.

Studi sulla ginecomastia

Il trial 0006 è stato uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, di 82 ragazzi in età puberale (di età compresa tra 11–18 anni) con ginecomastia, di durata superiore a 12 mesi, trattati con Anastrozolo 1 mg/die o placebo quotidianamente per un periodo fino a 6 mesi. Non è stata osservata nessuna differenza significativa nel numero di pazienti che ha avuto una riduzione del 50% o più nel volume totale della mammella dopo 6 mesi di trattamento tra il gruppo trattato con 1 mg di anastrozolo e il gruppo placebo.

Il trial 0001 è stato uno studio farmacocinetico, in aperto, a dosi multiple, di Anastrozolo 1 mg/die in 36 ragazzi in età puberale con ginecomastia di durata inferiore a 12 mesi. Gli obiettivi secondari erano la valutazione della proporzione di pazienti con riduzioni al basale nel volume calcolato di ginecomastia combinato di entrambe le mammelle di almeno il 50% tra il giorno 1 e dopo 6 mesi di trattamento dello studio, e la tollerabilità e sicurezza dei pazienti. È stata notata una diminuzione

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nel volume totale della mammella del 50% o più a 6 mesi nel 56% (20/36) dei ragazzi.

Studio sulla Sindrome di McCune-Albright

Il trial 0046 è stato uno studio clinico esplorativo internazionale, multicentrico, in aperto di Anastrozolo in 28 ragazze (di età compresa tra i 2 e i 10 anni) con Sindrome di McCune-Albright (MAS). L’obiettivo primario è stato valutare la sicurezza e l’efficacia dell’anastrozolo 1 mg/die nelle pazienti affette da Sindrome di McCune-Albright (MAS). L’efficacia del trattamento dello studio è stata basata sulla proporzione dei pazienti che soddisfacevano dei criteri definiti relativi al sanguinamento vaginale, età ossea e velocità di crescita.

Non è stato osservato nessun cambiamento statisticamente significativo nella frequenza dei giorni di sanguinamento vaginale nel corso del trattamento. Non ci sono stati cambiamenti significativi nella scala Tanner, nel volume ovarico medio o nel volume uterino medio. Non è stato osservato nessun cambiamento statisticamente significativo nel tasso di aumento nell’età ossea nel corso del trattamento rispetto al tasso durante il basale. La velocità di crescita (in cm/anno) è risultata significativamente ridotta (p<0.05) dal pretrattamento tra il mese 0 fino al mese 12 e dal pretrattamento ai secondi 6 mesi (dal mese 7 al mese 12).

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

L'assorbimento di Anastrozolo è rapido e le concentrazioni plasmatiche massime si ottengono solitamente entro due ore dall'assunzione (a digiuno). Il cibo rallenta leggermente la velocità ma non l'entità dell'assorbimento. Si ritiene che una tale minima variazione della velocità di assorbimento non determini un effetto clinicamente significativo sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state durante la somministrazione di una compressa al giorno di Anastrozolo. Circa il 90–95% delle concentrazioni plasmatiche di Anastrozolo allo steady-state sono raggiunte dopo 7 giorni dall'inizio della somministrazione giornaliera e l’accumulo è di 3–4 volte. Non vi sono evidenze in termini di tempo o dose dipendenza dei parametri farmacocinetici dell'Anastrozolo.

Nelle donne in postmenopausa, la farmacocinetica di Anastrozolo è indipendente dall'età.

Distribuzione

Anastrozolo si lega alle proteine plasmatiche soltanto per il 40%.

Eliminazione

Anastrozolo è eliminato lentamente con una emivita plasmatica da 40 a 50 ore. Anastrozolo è ampiamente metabolizzato dalle donne in postmenopausa con meno del 10% della dose escreta nelle urine immodificata entro 72 ore dalla assunzione. Il metabolismo di anastrozolo si verifica mediante N-dealchilazione, idrossilazione e glucuronidazione. I metaboliti vengono escreti principalmente per via urinaria. Triazolo, il principale metabolita nel plasma, non inibisce l'aromatasi.

Insufficienza renale o epatica

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La clearance apparente (CL / F) di anastrozolo, dopo somministrazione orale, è stata approssimativamente del 30% più bassa nei volontari affetti da cirrosi epatica stabile rispetto ai controlli (Studio 1033IL/0014). Tuttavia, le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo nei volontari affetti da cirrosi epatica erano all'interno dell’intervallo di quelle osservate nei soggetti normali in altri studi. Le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate durate gli studi di efficacia a lungo termine nelle pazienti con insufficienza epatica erano all'interno dell’intervallo delle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate nelle pazienti senza insufficienza epatica.

La clearance apparente (CL / F) di anastrozolo, dopo somministrazione orale, non è risultata alterata in volontari con grave insufficienza renale (GFR <30ml/min) nello studio 1033IL/0018, coerentemente con il fatto che l'Anastrozolo è eliminato principalmente per via metabolica. Le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate durante gli studi di efficacia a lungo termine in pazienti con insufficienza renale sono state all'interno dell’intervallo delle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate nelle pazienti senza insufficienza renale. Nelle pazienti con insufficienza renale grave, la somministrazione di Anastrozolo deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Popolazione pediatrica

Nei ragazzi in età puberale con ginecomastia (10–17 anni), l’anastrozolo è stato rapidamente assorbito, ampiamente distribuito ed eliminato lentamente, con un’emivita di circa 2 giorni. La clearance dell’anastrozolo è stata più bassa nelle ragazze (3–10 anni) che nei ragazzi più grandi e l’esposizione maggiore. L’anastrozolo nelle ragazze è stato ampiamente distribuito ed eliminato lentamente.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l'uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva per la popolazione indicata.

Tossicità acuta

Negli studi su animali la tossicità è stata vista solo a dosi elevate. In studi di tossicità acuta nei roditori, la dose letale media di anastrozolo era superiore a 100 mg / kg / giorno per via orale e superiore a 50 mg / kg / giorno per via intraperitoneale. In uno studio di tossicità orale acuta nel cane, la dose letale media era maggiore di 45 mg / kg / giorno.

Tossicità cronica

In studi su animali effetti avversi sono stati osservati a dosi elevate. Studi di tossicità a dosi ripetute hanno utilizzato ratti e cani. Non sono stati stabiliti per anastrozolo livelli senza effetto negli studi di tossicità, ma quegli effetti che sono stati osservati a dosi basse (1 mg / kg / die) e a dosi medie (cane 3 mg / kg / die; ratto 5 mg / kg / giorno) sono stati correlati sia alle proprietà farmacologiche sia all’induzione enzimatica di anastrozolo e sono stati accompagnati da significativi cambiamenti tossici o degenerativi.

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Mutagenicità

Gli studi di genotossicità hanno mostrato che Anastrozolo non è né mutageno né clastogeno.

Tossicità riproduttiva

In uno studio sulla fertilità, sono state somministrate attraverso l’acqua da bere a ratti maschi appena svezzati dosi orali di 50 o 400 mg/l di anastrozolo per 10 settimane. Le concentrazioni plasmatiche medie sono risultate essere rispettivamente di 44,4 (± 14,7) ng/ml e 165 (± 90) ng/ml. Gli indici di riproduzione hanno subito effetti sfavorevoli in entrambi i gruppi di dose, mentre una riduzione nella fertilità è stata evidente solo alla dose di 400 mg/l. La riduzione è stata transitoria poiché tutti i parametri riproduttivi e di fertilità sono risultati simili ai valori del gruppo di controllo dopo un periodo di recupero libero da farmaco di 9 settimane.

La somministrazione orale di anastrozolo in femmine di ratto ha portato ad un'elevata incidenza di infertilità alla dose di 1 mg/kg/die e ad un aumento della perdita preimpianto alla dose di 0,02 mg/kg/die. Questi effetti si sono verificati a dosi clinicamente rilevanti. Non è possibile escludere un effetto sull'uomo. Questi effetti sono stati correlati all'azione farmacologica del medicinale e sono risultati completamente reversibili dopo un periodo di sospensione del medicinale di 5 settimane.

La somministrazione orale di Anastrozolo in femmine gravide di ratti e di conigli non ha causato effetti teratogeni rispettivamente fino alle dosi di 1 mg/kg/die e 0,2 mg/kg/die. Gli effetti osservati (ingrossamento della placenta nelle femmine di ratto ed interruzione della gravidanza nelle femmine di coniglio) sono stati correlati all'azione farmacologica del medicinale.

La sopravvivenza dei nati da femmine di ratto trattate con anastrozolo a dosi uguali o superiori a 0,02 mg/kg/die (dal 17° giorno di gravidanza al 22° giorno dopo il parto) è risultata compromessa. Questi effetti sono stati correlati agli effetti farmacologici del farmaco sul parto. Non è stato riscontrato alcun effetto indesiderato sul comportamento o sulla performance riproduttiva della prole di prima generazione riconducibile al trattamento materno con anastrozolo.

Carcinogenicità

Uno studio di carcinogenesi a due anni nei ratti ha evidenziato un aumento dell'incidenza di neoplasie epatiche e di poliposi endometriale nelle femmine e di adenomi della tiroide nei maschi ma solo a dosi elevate (25 mg/kg/die). Queste alterazioni si manifestavano ad una dose corrispondente ad un'esposizione 100 volte superiore a quella osservata con le dosi terapeutiche nell'uomo, e non sono considerate clinicamente rilevanti per le pazienti in trattamento con anastrozolo.

Uno studio di carcinogenesi a due anni nei topi ha evidenziato l'induzione di tumori benigni alle ovaie ed un'alterazione dell'incidenza di neoplasie linforeticolari (un minor numero di sarcomi istiocitici nelle femmine ed un maggior numero di decessi dovuti a linfomi). Queste alterazioni sono considerate specie-specifiche dell'inibizione

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dell'aromatasi nel topo e non sono considerate clinicamente rilevanti per le pazienti in trattamento con anastrozolo.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipientilattosio monoidrato

Povidone K30

Sodio amido glicolato (tipo A)

Magnesio stearato

Rivestimento

Ipromellosa E5

Macrogol 300

Titanio diossido (E171)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

3 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Blister in PVC/PVDC/Alluminio.

Le compresse di Anastrozolo sono disponibili in blister in confezioni da 10, 14, 20, 28, 30, 50, 56, 60, 84, 90, 98, 100 o 300 com­presse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Il medicinale non utilizzato o i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio

Accord Healthcare S.L.U.

World Trade Center,

Moll de Barcelona,

s/n, Edifici Est 6ª planta,

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08039 Barcelona,

Spagna

8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

040008017/M- „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 10 COMPRESSE IN

BLISTER PVC/PVDC/AL

040008029/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 14 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008031/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 20 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008043/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 28 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008056/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 30 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008068/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 50 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008070/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 56 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008082/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 60 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008094/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 84 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008106/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 90 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008118/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 98 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008120/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 100 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

040008132/M – „1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM“ 300 COMPRESSE

IN BLISTER PVC/PVDC/AL

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell'autorizzazione

14 Febbraio 2011/11 Maggio 2018