Riassunto delle caratteristiche del prodotto - AMOXICILLINA RATIOPHARM
1. denominazione del medicinale
Amoxicillina ratiopharm 1 g compresse
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni compressa contiene:
principio attivo : amoxicillina triidrata 1,15 g (pari ad Amoxicillina 1 g).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compresse.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Amoxicillina ratiopharm è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):
Sinusite batterica acuta; Otite media acuta; Faringite e tonsillite streptococcica acuta; Riacutizzazioni di bronchite cronica; Polmonite acquisita in comunità; Cistite acuta; Batteriuria asintomatica in gravidanza; Pielonefrite acuta; Febbre tifoide e paratifoide; Ascesso dentale con cellulite diffusa; Infezioni di protesi articolare; Eradicazione di Helicobacter pylori; Malattia di Lyme.Amoxicillina ratiopharm è indicato anche per la profilassi dell’endocardite.
Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antibatterici.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Non si ritiene necessario un aggiustamento della dose.
Danno renale
VFG (ml/min) | Adulti e bambini ≥40 kg | Bambini <40 kg# |
maggiore di 30 | Nessun aggiustamento necessario. | Nessun aggiustamento necessario. |
da 10 a 30 | Massimo 500 mg due volte/die. | 15 mg/kg somministrati due volte/die (massimo 500 mg due volte/die). |
inferiore a 10 | Massimo 500 mg/die. | 15 mg/kg somministrati in singola dose giornaliera (massimo 500 mg). |
# Nella maggior parte dei casi è preferibile la terapia parenterale. |
Nei pazienti emodializzati
Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.
Emodialisi | |
Adulti e bambini ≥40 kg | 15 mg/kg/die somministrati in un’unica dose giornaliera. Prima dell’emodialisi occorre somministrare una dose aggiuntiva di 15 mg/kg. Per ripristinare i livelli di farmaco circolanti deve essere somministrata un’altra dose da 15 mg/kg dopo l’emodialisi. |
Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale Amoxicillina massimo 500 mg/die.
Somministrare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Modo di somministrazione
Amoxicillina ratiopharm è per uso orale.
Il cibo non influisce sull’assorbimento di Amoxicillina ratiopharm.
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Documento reso disponibile da AIFA il 31/07/2018
La terapia può essere avviata per via parenterale secondo le raccomandazioni posologiche previste per la formulazione endovenosa e proseguita con un preparato orale.
Deglutire con acqua.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, a una qualsiasi delle penicilline o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Storia di grave reazione di ipersensibilità immediata (ad es. anafilassi) a un altro beta-lattamico (ad es. cefalosporina, carbapenem o monobactam). Infezioni sostenute da microorganismi produttori di penicillinasi.
Mononucleosi infettiva accertata o sospetta (rischio accresciuto di reazioni cutanee) (vedere paragrafo 4.4).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Reazioni di ipersensibilità
Prima di avviare la terapia con amoxicillina occorre raccogliere informazioni accurate su eventuali episodi pregressi di reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri beta-lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe) sono state documentate in pazienti in trattamento con penicilline. L’insorgenza di tali reazioni è più probabile nei soggetti con una storia di ipersensibilità alle penicilline e nei soggetti atopici. Se si sviluppa una reazione allergica, la terapia con amoxicillina deve essere interrotta e va istituita una terapia alternativa appropriata.
Microrganismi non sensibili
Amoxicillina non è adatta per il trattamento di alcuni tipi di infezione a meno che la sensibilità del patogeno sia già documentata e nota o salvo il caso in cui vi sia una probabilità molto elevata che il patogeno si presti al trattamento con amoxicillina (vedere paragrafo 5.1). Ciò vale in particolare quando si valuta il trattamento di pazienti con infezioni delle vie urinarie e infezioni otorinolaringoiatriche gravi.
Convulsioni
Nei pazienti con funzionalità renale ridotta o in trattamento con dosi elevate o nei soggetti con fattori predisponenti (ad es. storia di crisi epilettiche, epilessia trattata o patologia meningea) possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
Danno renale
Nei pazienti con danno renale, la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
All’avvio del trattamento, l’insorgenza di un eritema generalizzato con febbre associato a pustola può essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AEGP vedere paragrafo 4.8). Tale reazione impone l’interruzione del trattamento con amoxicillina e costituisce una controindicazione alla successiva risomministrazione. L’uso di amoxicillina deve essere evitato qualora si sospetti una mononucleosi infettiva poiché la comparsa di un esantema morbilliforme è stata associata a tale condizione conseguentemente all’uso di amoxicillina.
Si deve prestare cautela in pazienti che in passato hanno sviluppato DRESS (reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici) con altri farmaci, poiché, a seguito di assunzione di amoxicillina, sono stati riportati casi di comparsa di DRESS.
Reazione di Jarisch-Herxheimer
In seguito al trattamento della malattia di Lyme con amoxicillina è stata osservata la comparsa di reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.8). Ciò è la diretta conseguenza dell’attività battericida esercitata da amoxicillina sul batterio responsabile della malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi. I pazienti devono essere rassicurati in merito al fatto che si tratta di una conseguenza comune e solitamente auto-limitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme.
Eccessiva proliferazione di microrganismi non sensibili
L’utilizzo prolungato può occasionalmente indurre ad eccessiva proliferazione di organismi non sensibili. Specialmente nei casi di trattamento prolungato o ad alte dosi i pazienti devono essere sorvegliati per individuare l’insorgenza di infezioni di organismi resistenti (ad esempio candidiasi orale o vaginale).
Episodi di colite da antibiotico sono stati documentati con quasi tutti gli agenti antibatterici, con gravità variabile da lieve a potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.8). È dunque importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di insorgenza di una colite da antibiotico è necessaria la sospensione immediata di amoxicillina, la consultazione di un medico e l’avvio di una terapia appropriata. I medicinali antiperistaltici sono controindicati in tale situazione.
Terapia prolungata
Durante una terapia prolungata è consigliabile valutare periodicamente la funzionalità dei sistemi d’organo, inclusa quella renale, epatica ed emopoietica. Sono stati riportati casi di innalzamento degli enzimi epatici e di alterazione delle conte ematiche (vedere paragrafo 4.8).
Anticoagulanti
L’allungamento del tempo di protrombina è stato documentato raramente nei pazienti trattati con amoxicillina. In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti si deve attuare un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
necessari degli aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Cristalluria
Nei pazienti con diuresi diminuita è stata osservata molto raramente cristalluria, perlopiù con terapia parenterale. Quando si somministrano dosi elevate di amoxicillina è consigliabile mantenere un adeguato apporto di liquidi e un’opportuna diuresi al fine di ridurre la probabilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale, la pervietà deve essere regolarmente verificata (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).
Interferenza con i test diagnostici
Livelli sierici e urinari elevati di amoxicillina possono influenzare determinati esami di laboratorio. A causa delle concentrazioni urinarie elevate di amoxicillina è spesso possibile ottenere falsi risultati positivi con le metodiche chimiche.
Quando si esegue il dosaggio della glicosuria in pazienti in trattamento con amoxicillina si raccomanda l’utilizzo della metodica enzimatica con glucosio-ossidasi.
Nelle donne in gravidanza la presenza di amoxicillina può falsare i risultati dei test per l’estriolo.
Si raccomanda cautela nei neonati prematuri e durante il periodo neonatale: le funzioni renale, epatica e ematologica devono essere monitorate
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
È noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi.
Probenecid
L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Probenecid riduce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può determinare un innalzamento protratto dei livelli ematici di amoxicillina.
Allopurinolo
La co-somministrazione di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può accrescere le probabilità di reazioni cutanee allergiche.
Tetracicline
Le tetracicline e altri farmaci batteriostatici possono interferire con gli effetti battericidi di amoxicillina.
Anticoagulanti orali
Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici a base di penicilline sono stati ampiamente utilizzati nella pratica clinica senza interazioni documentate. In letteratura sono tuttavia riportati casi di innalzamento dell’INR (International Normalised Ratio ) in pazienti a cui è stato prescritto un ciclo di amoxicillina durante il trattamento concomitante con acenocumarolo o
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warfarin. Se la co-somministrazione è necessaria, monitorare con attenzione il tempo di protrombina o l’INR quando si avvia o si interrompe il trattamento con amoxicillina. Può inoltre rendersi necessario l’aggiustamento del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Metotrexato
Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato, determinando un potenziale aumento della tossicità.
Farmaci antiinfiammatori
L’acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o altri farmaci antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e l’emivita.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. I dati limitati sull’uso di amoxicillina durante la gravidanza nell’essere umano non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. Amoxicillina può essere usata in gravidanza quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi associati al trattamento.
Allattamento
Amoxicillina viene escreta nel latte umano in piccole quantità, con un potenziale rischio di sensibilizzazione. Ne consegue la possibilità di insorgenza di diarrea e infezione micotica delle mucose nel bambino allattato con latte materno, con eventuale necessità di interruzione dell’allattamento. Amoxicillina deve essere utilizzata durante l’allattamento soltanto dopo una valutazione del rapporto beneficio/rischio da parte del medico.
Fertilità
Non sono disponibili dati sugli effetti di amoxicillina sulla fertilità umana. Dagli studi di riproduzione condotti sull’animale non sono emersi effetti sulla fertilità.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Possono tuttavia verificarsi effetti indesiderati (ad es. reazioni allergiche, capogiri, convulsioni) in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).
4.8 effetti indesiderati
Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate sono diarrea, nausea e rash cutaneo.
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Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di sorveglianza post-marketing relativamente ad amoxicillina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.
Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100, < 1/10)
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100)
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni | |
Molto raro | Candidiasi mucocutanea. |
Non nota | Superinfezioni da organismi resistenti. |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto raro | Leucopenia reversibile (inclusa grave neutropenia o agranulocitosi), trombocitopenia reversibile e anemia emolitica. Tempo di sanguinamento prolungato; tempo di protrombina prolungato (vedere paragrafo 4.4). |
Non nota | Test di Coombs diretto positivo, anemia, porpora trombocitopenica, aggregazione piastrinica anormale, tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato. |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Gravi reazioni allergiche, compresi angioedema, reazione anafilattica, malattia da siero e vasculite da ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4). |
Non nota | Reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto raro | Ipercinesia, capogiro e crisi convulsiva (vedere paragrafo 4.4). |
Non nota | Cefalea, meningite asettica. |
Patologie gastrointestinali | |
Dati da Studi Clinici | |
Comune | Diarrea e nausea. |
*Non comune | Vomito. |
Dati Post-Marketing |
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Molto raro | Colite da Clostridium difficile (inclusa colite pseudomembranosa e colite emorragica, vedere paragrafo 4.4). Soltanto per le formulazioni orali Alterazione del colore della lingua (lingua nera villosa). |
Non nota | Dolore addominale superiore, glossite, stomatite. |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non nota | Appetito ridotto. |
Patologie epatobiliari | |
Molto raro | Epatite e ittero colestatico. Moderato innalzamento dei valori di AST e/o ALT. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Dati da Studi Clinici | |
*Comune | Eruzione cutanea |
*Non comune | Orticaria e prurito |
Dati Post-Marketing | |
Molto raro | Reazioni della cute come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, dermatite esfoliativa bollosa ed e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.4) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). |
Non nota | prurito. |
Patologie renali e urinarie | |
Molto raro | Nefrite interstiziale Cristalluria (vedere paragrafi 4.4 e 4.9 Sovradosaggio) |
L’incidenza di questi eventi avversi è stata calcolata sulla base di studi clinici che hanno coinvolto in totale circa 6.000 pazienti pediatrici e adulti trattati con amoxicillina. |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: .
4.9 sovradosaggio
Sintomi e segni di sovradosaggio
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Possono manifestarsi sintomi gastrointestinali (ad es. nausea, vomito e diarrea) e alterazione degli equilibri idroelettrolitici. Sono stati osservati casi di cristalluria da amoxicillina, talvolta con successivo sviluppo di insufficienza renale. Nei pazienti con una ridotta funzionalità renale o in trattamento con dosi elevate possono manifestarsi convulsioni (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Trattamento dell’intossicazione
I sintomi gastrointestinali possono essere gestiti con trattamento sintomatico, prestando attenzione all’equilibrio idroelettrolitico.
Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Aerobi Gram-positivi :
Enterococcus faecalis
Streptococchi beta-emolitici (gruppi A, B, C e G)
Listeria monocytogenes
Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema
Aerobi Gram-negativi :
Escherichia coli
Haemophilus influenzae
Helicobacter pylori
Proteus mirabilis
Salmonella typhi
Salmonella paratyphi
Pasteurella multocida
Aerobi Gram-positivi :
Stafilococco coagulasi-negativo
Staphylococcus aureus £
Streptococcus pneumoniae
Streptococco del gruppo viridans
Anaerobi Gram-positivi :
Clostridium spp.
Anaerobi Gram-negativi :
Fusobacterium spp.
Altro:
Borrelia burgdorferi
Microrganismi dotati di resistenza intrinseca †
Aerobi Gram-positivi :
Enterococcus faecium †
Aerobi Gram-negativi :
Acinetobacter spp.
Enterobacter spp.
Klebsiella spp.
Pseudomonas spp.
Anaerobi Gram-negativi :
Bacteroides spp. (numerosi ceppi di Bacteroides fragilis sono resistenti).
Altri :
Chlamydia spp.
Mycoplasma spp.
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Legionella spp.
† Sensibilità intermedia naturale in assenza di un meccanismo di resistenza acquisita.
£ Quasi tutti i batteri S. aureus sono resistenti ad amoxicillina in quanto produttori di penicillinasi. Inoltre, tutti i ceppi resistenti a meticillina sono resistenti ad amoxicillina.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Orale
Assorbimento
Amoxicillina si dissocia completamente in soluzione acquosa a pH fisiologico. Viene rapidamente e ben assorbita con la somministrazione per via orale. In seguito a somministrazione orale ha una biodisponibilità del 70% circa. Il tempo alla concentrazione plasmatica massima (Tmax) è di circa 1 ora.
Di seguito vengono illustrati i risultati di farmacocinetica ottenuti in uno studio che prevedeva la somministrazione di amoxicillina alla dose di 250 mg tre volte al giorno a digiuno in gruppi di volontari sani.
Cmax | Tmax * | AUC (0–24 h) | T ½ |
(μg/ml) | (h) | (μg.h/ml) | (h) |
3,3 ± 1,12 | 1,5 (1,0 – 2,0) | 26,7 ± 4,56 | 1,36 ± 0,56 |
*Mediana (range) |
Nel range da 250 a 3000 mg la biodisponibilità è lineare in proporzione alla dose (misurata in termini di Cmax e AUC). L’assorbimento non è influenzato dalla contemporanea assunzione di cibo.
Per eliminare amoxicillina è possibile ricorrere all’emodialisi.
Distribuzione
Il 18% circa dell’amoxicillina plasmatica totale è legato a proteine e il volume apparente di distribuzione è approssimativamente di 0,3 – 0,4 l/kg. A seguito della somministrazione per via endovenosa, amoxicillina è stata rinvenuta nella cistifellea, nel tessuto addominale, nella pelle, nel tessuto adiposo, nei tessuti muscolari, nei liquidi sinoviali e peritoneali, nella bile e nel pus. Amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.
Gli studi sull’animale non hanno fornito evidenze di significativa ritenzione a livello tissutale di materiale derivato dal farmaco. Amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rinvenuta nel latte materno (vedere paragrafo 4.6).
È stato dimostrato che amoxicillina attraversa la barriera placentare (vedere paragrafo 4.6).
Biotrasformazione
Amoxicillina è in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti al 10 – 25% della dose iniziale.
Eliminazione
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La principale via di eliminazione di amoxicillina è quella renale. Amoxicillina ha un’emivita di eliminazione media di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h in soggetti sani. Il 60 – 70% circa di amoxicillina viene escreto immodificato nelle urine durante le 6 ore immediatamente successive alla somministrazione di una dose singola di amoxicillina da 250 mg o 500 mg. Vari studi hanno rilevato un’escrezione urinaria di amoxicillina del 50 – 85% nelle 24 ore.
L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina (vedere paragrafo 4.5).
Età
L’emivita di eliminazione di amoxicillina è simile nei bambini di età indicativamente compresa tra i 3 mesi e i 2 anni, nei bambini più grandi e negli adulti. Nei bambini molto piccoli (compresi i neonati prematuri) l’intervallo di somministrazione nella prima settimana di vita non deve superare la somministrazione due volte al giorno poiché la via di eliminazione renale è ancora immatura. Dal momento che nei pazienti anziani è più probabile osservare una ridotta funzionalità renale, la selezione della dose richiede cautela e può essere utile monitorare la funzionalità renale.
Sesso
A seguito della somministrazione orale di amoxicillina a maschi e femmine sani, il sesso non ha un impatto significativo sulla farmacocinetica di amoxicillina.
Danno renale
La clearance sierica totale di amoxicillina diminuisce in maniera proporzionale alla riduzione della funzionalità renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica la somministrazione di amoxicillina richiede cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di safety pharmacology , tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità della riproduzione e dello sviluppo.
Non sono stati condotti studi di cancerogenicità con amoxicillina.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Cellulosa microcristallina, talco, silice colloidale anidra, magnesio stearato.
6.2 incompatibilità
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Non pertinente.
6.3 periodo di validità
Confezionamento integro:
3 anni
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Astuccio contenente 12 compresse da 1 g in blister accoppiato alluminio-PVC.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Teva Italia S.r.l. – Piazzale Luigi Cadorna, 4 – 20123 Milano
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n. 034614026
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 28 febbraio 2002
Data del rinnovo più recente: 28 febbraio 2012