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ALLERWET - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ALLERWET

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

ALLERWET 5 mg compresse rivestite con film

2 composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4.2 mg di levocetirizina).

Eccipienti: ogni compressa rivestita con film contiene 64,0 mg di lattosio monoidrato.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3 forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse, con ‘L9CZ’ impresso su un lato e ‘5’ sull’altro.

4 informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

ALLERWET è indicata per:

– il sollievo dei sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne

4.2 posologia e modo di somministrazione

Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale, deglutite intere con del liquido e possono essere assunte con o senza cibo.

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (una compressa rivestita con film) una volta al giorno.

L’impiego della levocetirizina nei bambini con meno di 12 anni non è raccomandato.

Anziani

Per il momento non sono disponibili dati che suggeriscano la necessità di aggiustare il dosaggio nei pazienti anziani, purché la funzionalità renale sia normale.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave

Non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza in pazienti con compromissione della funzionalità renale. Dato che la levocetirizina viene escreta principalmente per via renale (vedere paragrafo 5.2), è necessaria una individualizzazione della frequenza dei dosaggi in base alla funzionalità renale, nei casi in cui non possa essere usato un trattamento alternativo.

Fare riferimento alla seguente tabella e aggiustare il dosaggio come indicato.

Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina del paziente (CLcr ) espressa in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) mediante la seguente formula:

CLcr = [140– età (anni)] x peso (kg) (x 0,85 per le donne)

72 x creatinina sierica (mg/dl)

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalità renale:

Gruppo

Clearance della creatinina (ml/min)

Dosaggio e frequenza

Normale

≥ 80

Una compressa al giorno

Lieve

50 – 79

Una compressa al giorno

Moderata

30 – 49

Una compressa ogni due giorni

Grave

< 30

Una compressa ogni tre giorni

Malattia renale allo stadio terminale – pazienti in dialisi

< 10

Controindicato

Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale alterata la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale del paziente, della sua età e del peso corporeo.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

Nei pazienti affetti da sola compromissione della funzionalità epatica non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale e epatica

In questi pazienti si raccomanda un aggiustamento del dosaggio (vedere “Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave” più sopra).

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità alla levocetirizina, a uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina, a un qualsiasi altro derivato della piperazina.

Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere levocetirizina compresse rivestite con film.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Non superare le dosi prescritte.

Alle dosi terapeutiche non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l’alcol (per un tasso di alcolemia di 0,5 g/l). Si raccomanda tuttavia cautela nei casi in cui vi sia contemporanea assunzione di alcol (vedere sezioni 4.5 e sezioni 4.7).

Si raccomanda cautela nei pazienti con predisposizione a ritenzione urinaria (per esempio lesioni al midollo spinale, iperplasia prostatica), in quanto levocetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria.

Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Sulla base delle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche e del profilo di tolleranza di levocetirizina non si prevedono interazioni con questo antistaminico. In effetti non sono state segnalate rilevanti interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche nell’ambito degli studi di interazione tra farmaci condotti, in particolare con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die).

La presenza di cibo non riduce l’entità di assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.

In pazienti sensibili, la somministrazione concomitante di cetirizina o levocetirizina e alcool o altri depressivi del SNC, può avere effetti sul sistema nervoso centrale, sebbene è stato dimostrato che il racemo cetirizina non potenzia gli effetti dell’alcool.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

I dati clinici disponibili sulle gravidanze esposte al trattamento con levocetirizina sono molto limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo postnatale. Si deve usare cautela nel prescrivere il trattamento a donne in gravidanza o nel periodo di allattamento, perché la levocetirizina passa nel latte materno.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Valutazioni obiettive sulla capacità di guidare, sulla latenza del sonno e sulle prestazioni nelle catene di montaggio non hanno dimostrato alcun effetto clinicamente rilevante ai dosaggi raccomandati (5 mg).

I pazienti che hanno intenzione di guidare, esercitare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari non devono superare il dosaggio raccomandato e devono tenere presente la risposta individuale al medicinale.

Nei pazienti sensibili, l’uso concomitante di alcol o di altri farmaci depressori del SNC può causare una riduzione addizionale dello stato di allerta e compromettere la performance dei pazienti.

4.8 effetti indesiderati

La frequenza degli effetti indesiderati è stata definita come segue:

molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto rara (<1/10.000), frequenza non nota (non stimabile in base ai dati disponibili).

Comuni

Non comuni

Rari

Molto rari

Patologie del sistema emolinfopoietico

Trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Shock anafilattico

Disturbi psichiatrici

Sonnolenza

Agitazione

Aggressività, confusione, depressione, allucinazioni, insonnia.

Tic

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Patologie del sistema nervoso

Capogiri cefalea.

Parestesia

Convulsioni, disturbi motori

Disgeusia, sincope, tremore, distonia, discinesia

Patologie dell’occhio

Disturbi dell’accomodazione, visione offuscata, crisi oculogira

Patologie cardiache

Tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Faringite rinite*

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, secchezza delle fauci, nausea

Diarrea

Patologie epatobiliari

Anomalie della funzionalità epatica (aumento delle transaminasi, fosfatasi alcalina, γ-GT e bilirubina)

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Prurito, rash

Orticaria

Edema angioneurotico, eruzione fissa da farmaci

Patologie renali e urinarie

Disuria, enuresi

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Affaticamento

Astenia, malessere

Edema

Esami diagnostici

Aumento ponderale

nei bambini

Esperienze post-marketing

In aggiunta alle reazioni averse sopra elencate, sono stati riportati i seguenti effetti collaterali nell’esperienza post-marketing.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Gli effetti indesiderati sono descritti secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e con frequenza stimata “non nota ” (non può essere definita dai dati disponibili) sulla base dell’esperienza post-marketing.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non nota: aumento dell’appetito

Disturbi psichiatrici

Non nota: Ideazione suicidaria

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Non nota: Vertigini

Patologie cardiache

Non nota: Palpitazioni

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non nota: Dispena

Patologie gastrointestinali

Non nota: Vomito

Patologie epatobiliari:

Non nota: epatite

Patologie renali e urinarie

Non nota: Ritenzione urinaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: mialgia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

4.9 sovradosaggio

Sintomi

I sintomi osservati dopo un sovradosaggio di levocetirizina sono principalmente associati ad effetti sul Sistema Nervoso Centrale o ad effetti suggestivi di un effetto anticolinergico. Gli eventi avversi riportati dopo l’ assunzione di una dose almeno 5 volte superiore a quella quotidiana raccomandata sono: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, mal di testa, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremori e ritenzione urinaria.

Trattamento del sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica deve essere presa in considerazione nel caso in cui sia passato poco tempo dall’assunzione.

L’emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici.

Codice ATC R06A E09

Levocetirizina, l’enantiomero ® della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.

Gli studi di binding hanno indicato che levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L'affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l).

Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con una emivita di 115 ± 38 min. In seguito a una somministrazione singola, levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.

Gli studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che,ad un dosaggio dimezzato, levocetirizina esercita un'attività comparabile a cetirizina sia a livello cutaneo sia nasale.

L'attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.

In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo su ponfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina ha determinato una significativa diminuzione della formazione di ponfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p < 0,001) rispetto a placebo e desloratadina.

L'inizio dell'azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall'assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.

Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia nel derma sia nel tessuto polmonare.

La levocetirizina inibisce la fase precoce della reazione allergica mediata da istamina, e riduce anche la migrazione di alcune specifiche cellule infiammatorie e la liberazione di alcuni mediatori associati alla risposta allergica ritardata.

L'efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici in doppio cieco e controllati con placebo condotti in pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale o rinite allergica perenne.

Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti (compresi 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti per 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente dal punto di vista clinico e statistico rispetto al placebo nel miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell'intera durata dello studio, senza

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

alcuna tachifilassi. Durante l'intera durata dello studio levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.

La sicurezza e l'efficacia di levocetirizina compresse in pediatria è stata studiata in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti rispettivamente da rinite allergica stagionale e perenne. In entrambi gli studi levocetirizina ha significativamente migliorato i sintomi ed ha aumentato la qualità della vita dipendente dalla salute.

In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo ed 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell'intensità del prurito durante la prima settimana e durante il periodo di trattamento rispetto al placebo.

Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.

Relazione Farmacocineti­ca/Farmacodina­mica

Levocetirizina 5 mg fornisce un modello di inibizione di ponfo e arrossamento indotti da istamina simile a quello ottenuto con cetirizina 10 mg.

Per quanto riguarda cetirizina, la sua azione sulle reazioni cutanee indotte da istamina è fuori fase rispetto alle concentrazioni plasmatiche.

L’ECG non mostra effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.

5.2 proprietà farmacocinetiche

La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando fornito come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.

Assorbimento

Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola e ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono rispettivamente picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml.

Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall'assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.

Distribuzione

Non sono disponibili dati sulla distribuzione tissutale nell'uomo, o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani i livelli tissutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.

Levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%.

La distribuzione di levocetirizina è limitata, come indicato dal volume di distribuzione che risulta di 0,4 l/kg.

Biotrasformazione

Nell'uomo l'entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l'ossidazione aromatica, la N- e O-dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di

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dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre per l'ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l'attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.

Pertanto lo scarso metabolismo e l'assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l'interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.

Eliminazione

L'emivita plasmatica negli adulti è di 7,9 ± 1,9 ore. Il valore medio della clearance corporea totale apparente è 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell'85,4% della dose somministrata. L'escrezione per via fecale è solo del 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.

Compromissione della funzionalità renale

La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l'intervallo tra i dosaggi di levocetirizina in base alla clearance della creatinina nei pazienti con compromissione della funzionalità renale moderata o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale la clearance corporea totale risulta ridotta dell'80% circa rispetto ai soggetti normali.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per gli esseri umani, sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di somministrazione ripetuta, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.

6 informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Magnesio stearato (E572)

Rivestimento

Ipromellosa (E464)

Titanio diossido (E171)

Macrogol 400

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

3 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

7 compresse in blister OPA/Al/PVC/Al

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6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Nessuna istruzione particolare.

7 titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio

FIDIA FARMACEUTICI S.p.A. – Via Ponte della Fabbrica 3/A – 35031 Abano Terme

8 NUMERO(I) DELL’ AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

„5 mg compresse rivestite con film“ 7 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767191

9 data della prima autorizzazione/ rinnovo05 luglio 2010

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

ALLERWET 5 mg compresse rivestite con film

2 composizione qualitativa e quantitativa

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato (equivalenti a 4.2 mg di levocetirizina).

Eccipienti: ogni compressa rivestita con film contiene 64,0 mg di lattosio monoidrato.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3 forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, di colore da bianco a biancastro, ovali, biconvesse, con ‘L9CZ’ impresso su un lato e ‘5’ sull’altro.

4 informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

ALLERWET è indicata per:

– il sollievo dei sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne

4.2 posologia e modo di somministrazione

Le compresse rivestite con film devono essere assunte per via orale, deglutite intere con del liquido e possono essere assunte con o senza cibo.

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni

La dose giornaliera raccomandata è 5 mg (una compressa rivestita con film) una volta al giorno.

L’impiego della levocetirizina nei bambini con meno di 12 anni non è raccomandato.

Anziani

Per il momento non sono disponibili dati che suggeriscano la necessità di aggiustare il dosaggio nei pazienti anziani, purché la funzionalità renale sia normale.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave

Non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza in pazienti con compromissione della funzionalità renale. Dato che la levocetirizina viene escreta principalmente per via renale (vedere paragrafo 5.2), è necessaria una individualizzazione della frequenza dei dosaggi in base alla funzionalità renale, nei casi in cui non possa essere usato un trattamento alternativo.

Fare riferimento alla seguente tabella e aggiustare il dosaggio come indicato.

Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina del paziente (CLcr ) espressa in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) mediante la seguente formula:

CLcr = [140– età (anni)] x peso (kg) (x 0,85 per le donne)

72 x creatinina sierica (mg/dl)

Aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalità renale:

Gruppo

Clearance della creatinina (ml/min)

Dosaggio e frequenza

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Normale

≥ 80

Una compressa al giorno

Lieve

50 – 79

Una compressa al giorno

Moderata

30 – 49

Una compressa ogni due giorni

Grave

< 30

Una compressa ogni tre giorni

Malattia renale allo stadio terminale – pazienti in dialisi

< 10

Controindicato

Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione della funzionalità renale alterata la dose dovrà essere aggiustata su base individuale, tenendo conto della clearance renale del paziente, della sua età e del peso corporeo.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

Nei pazienti affetti da sola compromissione della funzionalità epatica non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale e epatica

In questi pazienti si raccomanda un aggiustamento del dosaggio (vedere “Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave” più sopra).

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità alla levocetirizina, a uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina, a un qualsiasi altro derivato della piperazina.

Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere levocetirizina compresse rivestite con film.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Non superare le dosi prescritte.

Alle dosi terapeutiche non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l’alcol (per un tasso di alcolemia di 0,5 g/l). Si raccomanda tuttavia cautela nei casi in cui vi sia contemporanea assunzione di alcol (vedere sezioni 4.5 e sezioni 4.7).

Si raccomanda cautela nei pazienti con predisposizione a ritenzione urinaria (per esempio lesioni al midollo spinale, iperplasia prostatica), in quanto levocetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria.

Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Sulla base delle proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche e del profilo di tolleranza di levocetirizina non si prevedono interazioni con questo antistaminico. In effetti non sono state

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segnalate rilevanti interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche nell’ambito degli studi di interazione tra farmaci condotti, in particolare con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die).

La presenza di cibo non riduce l’entità di assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.

In pazienti sensibili, la somministrazione concomitante di cetirizina o levocetirizina e alcool o altri depressivi del SNC, può avere effetti sul sistema nervoso centrale, sebbene è stato dimostrato che il racemo cetirizina non potenzia gli effetti dell’alcool.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

I dati clinici disponibili sulle gravidanze esposte al trattamento con levocetirizina sono molto limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo postnatale. Si deve usare cautela nel prescrivere il trattamento a donne in gravidanza o nel periodo di allattamento, perché la levocetirizina passa nel latte materno.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Valutazioni obiettive sulla capacità di guidare, sulla latenza del sonno e sulle prestazioni nelle catene di montaggio non hanno dimostrato alcun effetto clinicamente rilevante ai dosaggi raccomandati (5 mg).

I pazienti che hanno intenzione di guidare, esercitare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari non devono superare il dosaggio raccomandato e devono tenere presente la risposta individuale al medicinale.

Nei pazienti sensibili, l’uso concomitante di alcol o di altri farmaci depressori del SNC può causare una riduzione addizionale dello stato di allerta e compromettere la performance dei pazienti.

4.8 effetti indesiderati

La frequenza degli effetti indesiderati è stata definita come segue:

molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto rara (<1/10.000), frequenza non nota (non stimabile in base ai dati disponibili).

Comuni

Non comuni

Rari

Molto rari

Patologie del sistema emolinfopoietico

Trombocitopenia

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Shock anafilattico

Disturbi psichiatrici

Sonnolenza

Agitazione

Aggressività, confusione, depressione, allucinazioni, insonnia.

Tic

Patologie del sistema nervoso

Capogiri cefalea.

Parestesia

Convulsioni, disturbi motori

Disgeusia, sincope, tremore, distonia, discinesia

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Patologie dell’occhio

Disturbi dell’accomodazione, visione offuscata, crisi oculogira

Patologie cardiache

Tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Faringite rinite*

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, secchezza delle fauci, nausea

Diarrea

Patologie epatobiliari

Anomalie della funzionalità epatica (aumento delle transaminasi, fosfatasi alcalina, γ-GT e bilirubina)

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Prurito, rash

Orticaria

Edema angioneurotico, eruzione fissa da farmaci

Patologie renali e urinarie

Disuria, enuresi

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Affaticamento

Astenia, malessere

Edema

Esami diagnostici

Aumento ponderale

nei bambini

Esperienze post-marketing

In aggiunta alle reazioni averse sopra elencate, sono stati riportati i seguenti effetti collaterali nell’esperienza post-marketing.

Gli effetti indesiderati sono descritti secondo la classificazione per sistemi e organi al MedDRA e con frequenza stimata “non nota ” (non può essere definita dai dati disponibili) sulla base dell’esperienza post-marketing.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Non nota: aumento dell’appetito

Disturbi psichiatrici

Non nota: Ideazione suicidaria

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Non nota: Vertigini

Patologie cardiache

Non nota: Palpitazioni

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non nota: Dispena

Patologie gastrointestinali

Non nota: Vomito

Patologie epatobiliari:

Non nota: epatite

Patologie renali e urinarie

Non nota: Ritenzione urinaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: mialgia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

4.9 sovradosaggio

Sintomi

I sintomi osservati dopo un sovradosaggio di levocetirizina sono principalmente associati ad effetti sul Sistema Nervoso Centrale o ad effetti suggestivi di un effetto anticolinergico. Gli eventi avversi riportati dopo l’ assunzione di una dose almeno 5 volte superiore a quella quotidiana raccomandata sono: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, mal di testa, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremori e ritenzione urinaria.

Trattamento del sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico alla levocetirizina.

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica deve essere presa in considerazione nel caso in cui sia passato poco tempo dall’assunzione.

L’emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico, derivati piperazinici. Codice ATC R06A E09

Levocetirizina, l’enantiomero ® della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.

Gli studi di binding hanno indicato che levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L'affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l).

Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con una emivita di 115 ± 38 min. In seguito a una somministrazione singola, levocetirizina mostra un grado di occupazione dei recettori del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.

Gli studi di farmacodinamica condotti su volontari sani hanno dimostrato che, ad un dosaggio dimezzato, levocetirizina esercita un'attività comparabile a cetirizina sia a livello cutaneo sia nasale,.

L'attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati.

In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo su ponfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina ha determinato una significativa diminuzione della formazione di ponfo e arrossamento, che ha raggiunto il massimo nelle prime 12 ore ed è durata 24 ore, (p < 0,001) rispetto a placebo e desloratadina.

L'inizio dell'azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall'assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.

Alcuni studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) mostrano che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia nel derma sia nel tessuto polmonare.

La levocetirizina inibisce la fase precoce della reazione allergica mediata da istamina, e riduce anche la migrazione di alcune specifiche cellule infiammatorie e la liberazione di alcuni mediatori associati alla risposta allergica ritardata.

L'efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici in doppio cieco e controllati con placebo condotti in pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale o rinite allergica perenne.

Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti (compresi 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti per 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente dal punto di vista clinico e statistico rispetto al placebo nel miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell'intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l'intera durata dello studio levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.

La sicurezza e l'efficacia di levocetirizina compresse in pediatria è stata studiata in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti rispettivamente da rinite allergica stagionale e perenne. In entrambi gli studi levocetirizina ha significativamente migliorato i sintomi ed ha aumentato la qualità della vita dipendente dalla salute.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo ed 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell'intensità del prurito durante la prima settimana e durante il periodo di trattamento rispetto al placebo.

Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute, valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.

Relazione Farmacocineti­ca/Farmacodina­mica

Levocetirizina 5 mg fornisce un modello di inibizione di ponfo e arrossamento indotti da istamina simile a quello ottenuto con cetirizina 10 mg.

Per quanto riguarda cetirizina, la sua azione sulle reazioni cutanee indotte da istamina è fuori fase rispetto alle concentrazioni plasmatiche.

L’ECG non mostra effetti rilevanti di levocetirizina sull’intervallo QT.

5.2 proprietà farmacocinetiche

La farmacocinetica di levocetirizina è lineare con la dose e indipendente dal tempo, con una bassa variabilità inter-individuale. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando fornito come singolo enantiomero o come cetirizina. Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.

Assorbimento

Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. I livelli di steady state vengono raggiunti dopo due giorni di trattamento. A seguito di somministrazione singola e ripetuta di 5 mg una volta al giorno, mediamente si raggiungono rispettivamente picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml.

Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall'assunzione di cibo, ma la concentrazione di picco viene ridotta e ritardata.

Distribuzione

Non sono disponibili dati sulla distribuzione tissutale nell'uomo, o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani i livelli tissutali più elevati si trovano nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del sistema nervoso centrale.

Levocetirizina si lega alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%.

La distribuzione di levocetirizina è limitata, come indicato dal volume di distribuzione che risulta di 0,4 l/kg.

Biotrasformazione

Nell'uomo l'entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o all’assunzione concomitante di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l'ossidazione aromatica, la N- e O-dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie di dealchilazione sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre per l'ossidazione aromatica coinvolge varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l'attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori a quelle di picco che si raggiungono nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.

Pertanto lo scarso metabolismo e l'assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l'interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.

Eliminazione

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

L'emivita plasmatica negli adulti è di 7,9 ± 1,9 ore. Il valore medio della clearance corporea totale apparente è 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell'85,4% della dose somministrata. L'escrezione per via fecale è solo del 12,9% della dose. Levocetirizina viene escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.

Compromissione della funzionalità renale

La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina. Si raccomanda pertanto di modificare l'intervallo tra i dosaggi di levocetirizina in base alla clearance della creatinina nei pazienti con compromissione della funzionalità renale moderata o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale la clearance corporea totale risulta ridotta dell'80% circa rispetto ai soggetti normali.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per gli esseri umani, sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di somministrazione ripetuta, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.

6 informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Magnesio stearato (E572)

Rivestimento

Ipromellosa (E464)

Titanio diossido (E171)

Macrogol 400

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

7 , 10, 14, 15, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o 120 compresse in Blister in PVC/PVDC/Al

10 , 14, 15, 20, 21, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 90, 100, 112 o 120 compresse in blister OPA/Al/PVC/Al

monodose contenente 30×1 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al o OPA/Al/PVC/Al

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

6. 6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Nessuna istruzione particolare.

7 titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio

FIDIA FARMACEUTICI S.p.A. – Via Ponte della Fabbrica 3/A – 35031 Abano Terme

8 NUMERO(I) DELL’ AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

„5 mg compresse rivestite con film“ 7 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767013

„5 mg compresse rivestite con film“ 10 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767025

„5 mg compresse rivestite con film“ 14 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767037

„5 mg compresse rivestite con film“ 15 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767049 „5 mg compresse rivestite con film“ 20 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767052 „5 mg compresse rivestite con film“ 21 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767064 „5 mg compresse rivestite con film“ 28 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767076 „5 mg compresse rivestite con film“ 30 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767088 „5 mg compresse rivestite con film“ 30×1 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767090 „5 mg compresse rivestite con film“ 40 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767102 „5 mg compresse rivestite con film“ 50 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767114 „5 mg compresse rivestite con film“ 56 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767126 „5 mg compresse rivestite con film“ 60 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767138 „5 mg compresse rivestite con film“ 70 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767140 „5 mg compresse rivestite con film“ 90 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767153 „5 mg compresse rivestite con film“ 100 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767165 „5 mg compresse rivestite con film“ 112 compresse in blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767177 „5 mg compresse rivestite con film“ 120 compresse in Blister Pvc/Pvdc/Al – AIC 039767189

„5 mg compresse rivestite con film“ 10 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767203 „5 mg compresse rivestite con film“ 14 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767215 „5 mg compresse rivestite con film“ 15 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767227 „5 mg compresse rivestite con film“ 20 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767239 „5 mg compresse rivestite con film“ 21 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767241 „5 mg compresse rivestite con film“ 28 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767254 „5 mg compresse rivestite con film“ 30 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767266 „5 mg compresse rivestite con film“ 30×1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767278 „5 mg compresse rivestite con film“ 40 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767280 „5 mg compresse rivestite con film“ 50 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767292 „5 mg compresse rivestite con film“ 56 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767304 „5 mg compresse rivestite con film“ 60 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767316 „5 mg compresse rivestite con film“ 70 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767328 „5 mg compresse rivestite con film“ 90 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767330 „5 mg compresse rivestite con film“ 100 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767342 „5 mg compresse rivestite con film“ 112 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767355 „5 mg compresse rivestite con film“ 120 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al – AIC 039767367

9 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO

05 luglio 2010