Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ZORAC
1. denominazione del medicinale
ZORAC 0,1 % gel
2. composizione qualitativa e quantitativa
100 g di gel contengono:
Principio attivo:
Tazarotene 0,1g
Eccipienti con effetti noti:
Idrossianisolo butilato 0,05 g
Idrossitoluene butilato 0,05 g
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Gel
Gel da incolore a giallo chiaro, traslucido o omogeneamente opaco.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
ZORAC gel è indicato per il trattamento topico della psoriasi con placche di lieve o moderata gravità, che coinvolge fino al 10% della superficie corporea.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
ZORAC gel è disponibile in due concentrazioni.
Si consiglia di iniziare il trattamento con ZORAC 0,05% per valutare la risposta cutanea e la tollerabilità prima di passare a ZORAC 0,1%, se necessario.
Il trattamento con la concentrazione inferiore di gel è associato ad una più bassa incidenza di reazioni avverse locali (vedere paragrafi 4.8 Effetti indesiderati e 5. Proprietà farmacologiche).
Il trattamento con la concentrazione più elevata di gel fornisce una velocità di risposta più rapida e su un maggior numero di casi.
Il medico deve stabilire quale è la concentrazione da usare in base al caso clinico e secondo il principio di utilizzare la concentrazione più bassa necessaria per ottenere l’effetto desiderato. Sono possibili variazioni individuali in relazione all’efficacia ed alla tollerabilità.
Pertanto, all’inizio della terapia si consiglia al paziente di consultare settimanalmente il medico.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di ZORAC gel nei bambini al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite.
Modo di somministrazione
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Un sottile strato di gel deve essere applicato una volta al giorno la sera, facendo attenzione che il prodotto venga applicato solamente nelle zone cutanee interessate ed evitando l’applicazione su cute sana o in corrispondenza delle pieghe cutanee. Il trattamento è limitato al 10% della superficie corporea (approssimativamente equivalente all’intera superficie di un braccio).
Se il paziente manifesta pelle più secca o irritata, per migliorare la tollerabilità, si può applicare un efficace emolliente grasso (privo di principi farmacologicamente attivi) sulle aree cutanee interessate. Per prevenire irritazioni, la cute sana che circonda le placche psoriasiche può essere ricoperta, ad esempio, con l’uso di una pasta all’ossido di zinco.
Il trattamento si protrae solitamente per 12 settimane. Sono disponibili dati clinici, relativi soprattutto alla tollerabilità, riferiti ad un periodo di utilizzo fino a 12 mesi.
4.3 controindicazioni
– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
– Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
– Donne che stanno pianificando una gravidanza.
– In madri che allattano al seno.
– Poiché finora non sono disponibili studi clinici, ZORAC non deve essere utilizzato per il trattamento della psoriasi pustolosa e della psoriasi esfoliativa e il gel non deve essere applicato sulle aree intertriginose, sul viso o sul cuoio capelluto.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Si deve fare attenzione ad applicare ZORAC esclusivamente sulle lesioni psoriasiche, poiché l’utilizzo su zone cutanee sane, eczematose, infiammate o affette da altre patologie può causare irritazione.
Per evitare che il gel venga involontariamente a contatto con gli occhi, il paziente deve lavarsi le mani dopo ogni applicazione.
In caso di trattamento di lesioni psoriasiche sulle mani, si deve prestare particolare attenzione ad evitare che residui di gel vengano a contatto del viso o degli occhi.
Il trattamento con ZORAC deve essere interrotto nel caso insorgano irritazioni cutanee.
Non è stato stabilito il profilo di sicurezza in caso di utilizzo su un’area superiore al 10% della superficie corporea.
Sono disponibili dati limitati relativi all’impiego sul 20% della superficie corporea.
Nel corso del trattamento con ZORAC il paziente deve evitare un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (incluso luce solare, uso di solarium, terapia PUVA o UVB) (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Il tazarotene deve essere somministrato con cautela se il paziente sta anche prendendo farmaci noti per essere fotosensibilizzanti (per esempio, tiazidi, tetracicline, fluorochinoloni, fenotiazine, sulfamidici) a causa della maggiore possibilità di un aumento della fotosensibilità.
Non sono disponibili studi clinici sul trattamento con ZORAC in condizioni di occlusione, o in combinazione con altri agenti antipsoriasici (incluso l’uso di shampoo al catrame).
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Per ridurre al minimo l’interferenza con l’assorbimento e per evitare una diffusione inutile del medicinale, si deve evitare l’applicazione topica di emollienti e cosmetici fino ad 1 ora dall’applicazione di ZORAC.
Questo medicinale contiene idrossianisolo butilato e idrossitoluene butilato e pertanto può causare reazioni cutanee locali (es. dermatiti da contatto) o irritazioni degli occhi e delle mucose.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Si deve evitare il contemporaneo impiego di preparazioni sia farmaceutiche che cosmetiche con effetto irritante o fortemente disidratante.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
I retinoidi somministrati per via orale sono stati associati ad anomalie congenite. Quando utilizzati in base alla prescrizione, i retinoidi somministrati per via topica si presuppone generalmente che siano a bassa esposizione sistemica dovuta al minimo assorbimento attraverso il derma. Tuttavia, ci possono essere dei fattori individuali (ad esempio, barriera cutanea danneggiata, uso eccessivo) che contribuiscono ad un incremento dell’esposizione sistemica.
Gravidanza:
ZORAC gel è controindicato (vedere paragrafo 4.3) in gravidanza, o nelle donne che stanno pianificando una gravidanza..
Se il medicinale è usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta durante l’uso del medicinale, il trattamento deve essere interrotto e la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Le donne in età fertile devono essere informate del potenziale rischio ed adottare adeguate misure contraccettive durante l’uso di ZORAC. Bisogna tenere in considerazione la possibilità che una donna in età fertile sia in stato di gravidanza quando deve cominciare la terapia. Si deve avere un risultato negativo ad un test di gravidanza, con una sensibilità minima di almeno 50 mIU/ml per la gonadotropina corionica umana (hCG), 2 settimane prima del trattamento con ZORAC, che deve iniziare durante il normale periodo mestruale.
Sebbene non siano state osservate malformazioni sugli animali dopo applicazione cutanea, si sono riscontrate nei feti delle alterazioni scheletriche, che possono essere attribuite ad effetti sistemici dei retinoidi. Sono stati osservati effetti teratogeni dopo somministrazione orale.
Allattamento:
Sebbene non siano disponibili dati sull’escrezione di tazarotene nel latte materno, i dati sugli animali indicano una possibile escrezione nel latte. Per questo ZORAC non deve essere impiegato durante l’allattamento al seno.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non noto.
4.8 effetti indesiderati
4.8 effetti indesideratiDocumento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Viene riportata la frequenza di reazioni avverse derivanti dall’esperienza clinica. La frequenza è definita come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Prurito, bruciore, eritema, ed irritazione
Comune: Desquamazione, eruzioni cutanee aspecifiche,
dermatite irritativa da contatto, dolore alla cute, peggioramento della psoriasi, pelle che punge, infiammata e secca.
L’incidenza degli effetti indesiderati appare essere correlata alla concentrazione e dipendente dalla durata dell’impiego.
La concentrazione più elevata di gel (0,1%) può provocare fino al 5% in più di casi di irritazioni cutanee gravi rispetto alla concentrazione inferiore di gel (0,05%), specialmente durante le prime 4 settimane di trattamento.
Le seguenti reazioni avverse sono state identificate durante l’uso post-marketing di ZORAC gel nella pratica clinica. Dal momento che vengono riportate su base volontaria da parte di una popolazione di dimensione non nota, non è possibile stimare in maniera affidabile la loro frequenza o stabilire una reazione causale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Vescicole, alterazioni del colore della cute (comprese iperpigmentazione o ipopigmentazione cutanea).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Un eccessivo uso topico di ZORAC può provocare un forte arrossamento, desquamazione oppure fastidi locali.
L’ingestione accidentale di ZORAC è una possibilità teorica. In questo caso si possono presentare i segni ed i sintomi connessi ad una ipervitaminosi A (forte cefalea, nausea, vomito, sonnolenza, irritabilità e prurito). È comunque probabile che questi sintomi siano reversibili.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: AGENTE ANTIPSORIASICO PER USO TOPICO; codice ATC D05AX05.
Ambedue i gel dimostrano un effetto terapeutico già una settimana dopo l’inizio di un ciclo di trattamento. Un buon effetto clinico si è riscontrato dopo 12 settimane di trattamento in più del 65% dei pazienti trattati. Gli effetti terapeutici della concentrazione più alta di gel appaiono più rapidamente e con un’efficacia più marcata.
Nell’ambito di diversi studi, durante i quali i pazienti sono stati tenuti sotto osservazione anche per un periodo di 12 settimane dopo la fine della terapia, i pazienti hanno continuato a manifestare un certo beneficio clinico e comunque, per quel che concerne l’effetto, non si è riscontrata alcuna differenza tra la concentrazione maggiore e quella inferiore.
Il tazarotene, appartenente alla classe dei retinoidi acetilenici, è un pro-farmaco convertito a livello della cute nella forma libera attiva, l’acido tazarotenico, attraverso una reazione di de-esterificazione.
L’acido tazarotenico è l’unico metabolita conosciuto del tazarotene con attività retinoide.
Il metabolita attivo regola in maniera specifica l’espressione genica, modulando in tal modo la proliferazione, l’iperplasia e la differenziazione cellulare in una gran parte dei tessuti, come è stato dimostrato nel corso di studi in vitro e in vivo.
L’esatto meccanismo d’azione del tazarotene nel trattamento della psoriasi è attualmente sconosciuto. Il miglioramento nei pazienti affetti da psoriasi si manifesta in associazione con il ripristino della normale morfologia cutanea, la riduzione dei marker di infiammazione ICAM 1 e HLA-DR e la riduzione dei marker dell’iperplasia epidermica e della differenziazione abnorme, come alti livelli di transglutaminasi, di involucrina e di cheratina-16 nei cheratinociti.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Nell’uomo sono stati rilevati metaboliti secondari dell’acido tazarotenico (solfossido, solfone ed un prodotto di ossidazione dell’acido tazarotenico) nelle feci e nelle urine.
Il tempo di dimezzamento dell’acido tazarotenico dopo applicazione topica di tazarotene è di circa 18 ore nei soggetti sani ed affetti da psoriasi.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Il tempo di dimezzamento del tazarotene dopo somministrazione endovenosa era di circa 6 ore e quello dell’acido tazarotenico di 14 ore.
b ) Caratteristiche dopo l’utilizzo su pazienti
Dopo una singola applicazione topica (non occlusiva) per 10 ore di tazarotene 14C gel allo 0,1% su lesioni psoriasiche, il 4,5% della dose si ritrova nello strato corneo ed il 2,4% negli strati dell’epidermide e del derma. Meno dell’1% della dose è stata assorbita sistemicamente. Più del 75% del farmaco è stato eliminato entro 72 ore.
In uno studio condotto su 5 pazienti, l’applicazione topica ripetuta di tazarotene 0,1% gel per 13 giorni ha fatto riscontrare un livello plasmatico medio al picco dell’acido tazarotenico pari a 12 ± 8 ng/ml. Questi pazienti presentavano lesioni psoriasiche sull’8–18% della superficie corporea. In uno studio condotto su 24 pazienti affetti da psoriasi trattati per 3 mesi con tazarotene gel allo 0,05% e allo 0,1% si è riscontrata una Cmax rispettivamente pari a 0,45 ± 0,78 ng/ml ed a 0,83 ± 1,22 ng/ml.
In uno studio clinico durato un anno con tazarotene gel allo 0,05% e allo 0,1%, il tazarotene è stato rilevato nel plasma in 3 dei 112 pazienti in concentrazioni < 1 ng/ml, mentre il suo metabolita attivo acido tazarotenico è stato rilevato in 31 pazienti. Solo 4 pazienti presentavano concentrazioni plasmatiche di acido tazarotenico superiori o pari a 1 ng/ml (max. 2,8 ng/ml).
5.3 dati preclinici di sicurezza
5.3 dati preclinici di sicurezzaTossicità subacuta/cronica
La sicurezza d’impiego dell’applicazione topica quotidiana di tazarotene gel è stata rilevata in topi, ratti e cavie per periodi di tempo fino ad un anno. È stata principalmente osservata un’irritazione cutanea reversibile. Nel caso delle cavie, è stato osservato che le irritazioni cutanee non erano completamente guarite dopo un periodo di recupero di 8 settimane. I ratti sono la specie più sensibile al tazarotene, come pure ad altri retinoidi. Nei ratti l’applicazione topica ha indotto gravi reazioni cutanee ed effetti sistemici clinicamente significativi simili ai retinoidi. Non è stato registrato alcun effetto sistemico indesiderato nelle altre specie.
Nelle scimmie cynomolgus la somministrazione orale di tazarotene alla dose di 0,025 mg/kg/die per un anno non ha provocato alcun effetto tossico. A dosaggi più elevati, si sono manifestati tipici sintomi di tossicità da retinoide.
Non è stata stabilita la sicurezza d’impiego del tazarotene nel corso della gravidanza. Effetti teratogeni ed embriotossici sono stati osservati dopo la somministrazione orale nel ratto e nel coniglio. In studi di applicazione topica durante lo sviluppo fetale, sono state osservate modifiche dello scheletro e diminuzione del peso alla nascita ed al termine del periodo di allattamento.
Sperimentazioni sugli animali suggeriscono che il tazarotene o il suo metabolita attivo vengano escreti nel latte materno e passino attraverso la barriera placentare.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Dopo applicazione topica del tazarotene in ratti di sesso maschile e femminile, non è stato rilevato alcun effetto sulla fertilità.
Mutagenicità/carcinogenicità
Studi in vitro e in vivo effettuati con il tazarotene non hanno fornito alcuna evidenza di un potenziale mutageno.
In studi a lungo termine sugli effetti di una somministrazione topica o per via orale nell’animale non si è rilevato alcun effetto cancerogeno.
In topi senza pelo esposti a raggi ultravioletti dopo l’applicazione topica di tazarotene è stato osservato un aumento dell’incidenza di fotocancerogenicità.
Tollerabilità locale
Il tazarotene gel presenta un considerevole potenziale irritante sulla cute di tutte le specie animali prese in esame.
L’instillazione di tazarotene gel nell’occhio di coniglio ha provocato un’irritazione con forte iperemia della congiuntiva, senza però provocare lesioni della cornea.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Alcool benzilico;
Macrogol 400;
Glicole esilenico;
Carbomero 974P;
Trometamolo;
Polossamero 407;
Polisorbato 40;
Acido ascorbico;
Idrossianisolo butilato (E320);
Idrossitoluene butilato (E321);
Disodio edetato;
Acqua purificata.
6.2 incompatibilità
Tazarotene è sensibile agli agenti ossidanti e può essere soggetto ad idrolisi degli esteri in caso di contatto con sostanze basiche.
6.3 periodo di validità
3 anni.
Dopo la prima apertura del contenitore: 6 mesi.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
6.5 natura e contenuto del contenitore10 g, 15 g, 30 g, 50 g, 60 g e 100 g in tubo (alluminio, verniciato internamente con lacca epossifenolica) con tappo bianco in polipropilene.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimentoNessuna istruzione particolare.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Pierre Fabre Italia S.p.A.
Via G. Washington, 70
20146 Milano – Italia
8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio
1. denominazione del medicinale
ZORAC 0,05 % gel
2. composizione qualitativa e quantitativa
100 g di gel contengono:
Principio attivo:
Tazarotene 0,05g
Eccipienti con effetti noti:
Idrossianisolo butilato 0,05 g
Idrossitoluene butilato 0,05 g
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Gel
Gel da incolore a giallo chiaro, traslucido o omogeneamente opaco.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
ZORAC gel è indicato per il trattamento topico della psoriasi con placche di lieve o moderata gravità, che coinvolge fino al 10% della superficie corporea.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
ZORAC gel è disponibile in due concentrazioni.
Si consiglia di iniziare il trattamento con ZORAC 0,05% per valutare la risposta cutanea e la tollerabilità prima di passare a ZORAC 0,1%, se necessario.
Il trattamento con la concentrazione inferiore di gel è associato ad una più bassa incidenza di reazioni avverse locali (vedere paragrafi 4.8 Effetti indesiderati e 5. Proprietà farmacologiche).
Il trattamento con la concentrazione più elevata di gel fornisce una velocità di risposta più rapida e su un maggior numero di casi.
Il medico deve stabilire quale è la concentrazione da usare in base al caso clinico e secondo il principio di utilizzare la concentrazione più bassa necessaria per ottenere l’effetto desiderato.
Sono possibili variazioni individuali in relazione all’efficacia ed alla tollerabilità.
Pertanto, all’inizio della terapia si consiglia al paziente di consultare settimanalmente il medico.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di ZORAC gel nei bambini al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Modo di somministrazione
Un sottile strato di gel deve essere applicato una volta al giorno la sera, facendo attenzione che il prodotto venga applicato solamente nelle zone cutanee interessate ed evitando l’applicazione su cute sana o in corrispondenza delle pieghe cutanee. Il trattamento è limitato al 10% della superficie corporea (approssimativamente equivalente all’intera superficie di un braccio).
Se il paziente manifesta pelle più secca o irritata, per migliorare la tollerabilità, si può applicare un efficace emolliente grasso (privo di principi farmacologicamente attivi) sulle aree cutanee interessate. Per prevenire irritazioni, la cute sana che circonda le placche psoriasiche può essere ricoperta, ad esempio, con l’uso di una pasta all’ossido di zinco.
Il trattamento si protrae solitamente per 12 settimane. Sono disponibili dati clinici, relativi soprattutto alla tollerabilità, riferiti ad un periodo di utilizzo fino a 12 mesi.
4.3 controindicazioni
– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
– Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
– Donne che stanno pianificando una gravidanza.
– In madri che allattano al seno.
– Poiché finora non sono disponibili studi clinici, ZORAC non deve essere utilizzato per il trattamento della psoriasi pustolosa e della psoriasi esfoliativa e il gel non deve essere applicato sulle aree intertriginose, sul viso o sul cuoio capelluto.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Si deve fare attenzione ad applicare ZORAC esclusivamente sulle lesioni psoriasiche, poiché l’utilizzo su zone cutanee sane, eczematose, infiammate o affette da altre patologie può causare irritazione.
Per evitare che il gel venga involontariamente a contatto con gli occhi, il paziente deve lavarsi le mani dopo ogni applicazione.
In caso di trattamento di lesioni psoriasiche sulle mani, si deve prestare particolare attenzione ad evitare che residui di gel vengano a contatto del viso o degli occhi.
Il trattamento con ZORAC deve essere interrotto nel caso insorgano irritazioni cutanee.
Non è stato stabilito il profilo di sicurezza in caso di utilizzo su un’area superiore al 10% della superficie corporea.
Sono disponibili dati limitati relativi all’impiego sul 20% della superficie corporea.
Nel corso del trattamento con ZORAC il paziente deve evitare un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (incluso luce solare, uso di solarium, terapia PUVA o UVB) (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Il tazarotene deve essere somministrato con cautela se il paziente sta anche prendendo farmaci noti per essere fotosensibilizzanti (per esempio, tiazidi, tetracicline, fluorochinoloni, fenotiazine, sulfamidici) a causa della maggiore possibilità di un aumento della fotosensibilità.
Non sono disponibili studi clinici sul trattamento con ZORAC in condizioni di occlusione, o in combinazione con altri agenti antipsoriasici (incluso l’uso di shampoo al catrame).
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Per ridurre al minimo l’interferenza con l’assorbimento e per evitare una diffusione inutile del medicinale, si deve evitare l’applicazione topica di emollienti e cosmetici fino ad 1 ora dall’applicazione di ZORAC.
Questo medicinale contiene idrossianisolo butilato e idrossitoluene butilato e pertanto può causare reazioni cutanee locali (es. dermatiti da contatto) o irritazioni degli occhi e delle mucose.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Si deve evitare il contemporaneo impiego di preparazioni sia farmaceutiche che cosmetiche con effetto irritante o fortemente disidratante.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
I retinoidi somministrati per via orale sono stati associati ad anomalie congenite. Quando utilizzati in base alla prescrizione, i retinoidi somministrati per via topica si presuppone generalmente che siano a bassa esposizione sistemica dovuta al minimo assorbimento attraverso il derma. Tuttavia, ci possono essere dei fattori individuali (ad esempio, barriera cutanea danneggiata, uso eccessivo) che contribuiscono ad un incremento dell’esposizione sistemica.
Gravidanza:
ZORAC gel è controindicato (vedere paragrafo 4.3) in gravidanza, o nelle donne che stanno pianificando una gravidanza.
Se il medicinale è usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta durante l’uso del medicinale, il trattamento deve essere interrotto e la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Le donne in età fertile devono essere informate del potenziale rischio ed adottare adeguate misure contraccettive durante l’uso di ZORAC. Bisogna tenere in considerazione la possibilità che una donna in età fertile sia in stato di gravidanza quando deve cominciare la terapia. Si deve avere un risultato negativo ad un test di gravidanza, con una sensibilità minima di almeno 50 mIU/ml per la gonadotropina corionica umana (hCG), 2 settimane prima del trattamento con ZORAC, che deve iniziare durante il normale periodo mestruale.
Sebbene non siano state osservate malformazioni sugli animali dopo applicazione cutanea, si sono riscontrate nei feti delle alterazioni scheletriche, che possono essere attribuite ad effetti sistemici dei retinoidi. Sono stati osservati effetti teratogeni dopo somministrazione orale.
Allattamento:
Sebbene non siano disponibili dati sull’escrezione di tazarotene nel latte materno, i dati sugli animali indicano una possibile escrezione nel latte. Per questo ZORAC non deve essere impiegato durante l’allattamento al seno.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non noto.
4.8 effetti indesiderati
4.8 effetti indesideratiViene riportata la frequenza di reazioni avverse derivanti dall’esperienza clinica. La frequenza è definita come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
comune (≥ 1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Prurito, bruciore, eritema, ed irritazione
Comune: Desquamazione, eruzioni cutanee aspecifiche,
dermatite irritativa da contatto, dolore alla cute, peggioramento della psoriasi, pelle che punge, infiammata e secca.
L’incidenza degli effetti indesiderati appare essere correlata alla concentrazione e dipendente dalla durata dell’impiego.
La concentrazione più elevata di gel (0,1%) può provocare fino al 5% in più di casi di irritazioni cutanee gravi rispetto alla concentrazione inferiore di gel (0,05%), specialmente durante le prime 4 settimane di trattamento.
Le seguenti reazioni avverse sono state identificate durante l’uso post-marketing di ZORAC gel nella pratica clinica. Dal momento che vengono riportate su base volontaria da parte di una popolazione di dimensione non nota, non è possibile stimare in maniera affidabile la loro frequenza o stabilire una reazione causale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Vescicole, alterazioni del colore della cute (comprese iperpigmentazione o ipopigmentazione cutanea).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Un eccessivo uso topico di ZORAC può provocare un forte arrossamento, desquamazione oppure fastidi locali.
L’ingestione accidentale di ZORAC è una possibilità teorica. In questo caso si possono presentare i segni ed i sintomi connessi ad una ipervitaminosi A (forte cefalea, nausea, vomito, sonnolenza, irritabilità e prurito). È comunque probabile che questi sintomi siano reversibili.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: AGENTE ANTIPSORIASICO PER USO TOPICO; codice ATC D05AX05.
Ambedue i gel dimostrano un effetto terapeutico già una settimana dopo l’inizio di un ciclo di trattamento. Un buon effetto clinico si è riscontrato dopo 12 settimane di trattamento in più del 65% dei pazienti trattati. Gli effetti terapeutici della concentrazione più alta di gel appaiono più rapidamente e con un’efficacia più marcata.
Nell’ambito di diversi studi, durante i quali i pazienti sono stati tenuti sotto osservazione anche per un periodo di 12 settimane dopo la fine della terapia, i pazienti hanno continuato a manifestare un certo beneficio clinico e comunque, per quel che concerne l’effetto, non si è riscontrata alcuna differenza tra la concentrazione maggiore e quella inferiore.
Il tazarotene, appartenente alla classe dei retinoidi acetilenici, è un pro-farmaco convertito a livello della cute nella forma libera attiva, l’acido tazarotenico, attraverso una reazione di de-esterificazione.
L’acido tazarotenico è l’unico metabolita conosciuto del tazarotene con attività retinoide.
Il metabolita attivo regola in maniera specifica l’espressione genica, modulando in tal modo la proliferazione, l’iperplasia e la differenziazione cellulare in una gran parte dei tessuti, come è stato dimostrato nel corso di studi in vitro e in vivo.
L’esatto meccanismo d’azione del tazarotene nel trattamento della psoriasi è attualmente sconosciuto. Il miglioramento nei pazienti affetti da psoriasi si manifesta in associazione con il ripristino della normale morfologia cutanea, la riduzione dei marker di infiammazione ICAM 1 e HLA-DR e la riduzione dei marker dell’iperplasia epidermica e della differenziazione abnorme, come alti livelli di transglutaminasi, di involucrina e di cheratina-16 nei cheratinociti.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Nell’uomo sono stati rilevati metaboliti secondari dell’acido tazarotenico (solfossido, solfone ed un prodotto di ossidazione dell’acido tazarotenico) nelle feci e nelle urine.
Il tempo di dimezzamento dell’acido tazarotenico dopo applicazione topica di tazarotene è di circa 18 ore nei soggetti sani ed affetti da psoriasi.
Il tempo di dimezzamento del tazarotene dopo somministrazione endovenosa era di circa 6 ore e quello dell’acido tazarotenico di 14 ore.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
b ) Caratteristiche dopo l’utilizzo su pazienti
Dopo una singola applicazione topica (non occlusiva) per 10 ore di tazarotene 14C gel allo 0,1% su lesioni psoriasiche, il 4,5% della dose si ritrova nello strato corneo ed il 2,4% negli strati dell’epidermide e del derma. Meno dell’1% della dose è stata assorbita sistemicamente. Più del 75% del farmaco è stato eliminato entro 72 ore.
In uno studio condotto su 5 pazienti, l’applicazione topica ripetuta di tazarotene 0,1% gel per 13 giorni ha fatto riscontrare un livello plasmatico medio al picco dell’acido tazarotenico pari a 12 ± 8 ng/ml. Questi pazienti presentavano lesioni psoriasiche sull’8–18% della superficie corporea. In uno studio condotto su 24 pazienti affetti da psoriasi trattati per 3 mesi con tazarotene gel allo 0,05% e allo 0,1% si è riscontrata una Cmax rispettivamente pari a 0,45 ± 0,78 ng/ml ed a 0,83 ± 1,22 ng/ml.
In uno studio clinico durato un anno con tazarotene gel allo 0,05% e allo 0,1%, il tazarotene è stato rilevato nel plasma in 3 dei 112 pazienti in concentrazioni < 1 ng/ml, mentre il suo metabolita attivo acido tazarotenico è stato rilevato in 31 pazienti. Solo 4 pazienti presentavano concentrazioni plasmatiche di acido tazarotenico superiori o pari a 1 ng/ml (max. 2,8 ng/ml).
5.3 dati preclinici di sicurezza
5.3 dati preclinici di sicurezzaTossicità subacuta/cronica
La sicurezza d’impiego dell’applicazione topica quotidiana di tazarotene gel è stata rilevata in topi, ratti e cavie per periodi di tempo fino ad un anno. E’ stata principalmente osservata un’irritazione cutanea reversibile. Nel caso delle cavie, è stato osservato che le irritazioni cutanee non erano completamente guarite dopo un periodo di recupero di 8 settimane. I ratti sono la specie più sensibile al tazarotene, come pure ad altri retinoidi. Nei ratti l’applicazione topica ha indotto gravi reazioni cutanee ed effetti sistemici clinicamente significativi simili ai retinoidi. Non è stato registrato alcun effetto sistemico indesiderato nelle altre specie.
Nelle scimmie cynomolgus la somministrazione orale di tazarotene alla dose di 0,025 mg/kg/die per un anno non ha provocato alcun effetto tossico. A dosaggi più elevati, si sono manifestati tipici sintomi di tossicità da retinoide.
Non è stata stabilita la sicurezza d’impiego del tazarotene nel corso della gravidanza. Effetti teratogeni ed embriotossici sono stati osservati dopo la somministrazione orale nel ratto e nel coniglio. In studi di applicazione topica durante lo sviluppo fetale, sono state osservate modifiche dello scheletro e diminuzione del peso alla nascita ed al termine del periodo di allattamento.
Sperimentazioni sugli animali suggeriscono che il tazarotene o il suo metabolita attivo vengano escreti nel latte materno e passino attraverso la barriera placentare.
Dopo applicazione topica del tazarotene in ratti di sesso maschile e femminile, non è stato rilevato alcun effetto sulla fertilità.
Mutagenicità/carcinogenicità
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Studi in vitro e in vivo effettuati con il tazarotene non hanno fornito alcuna evidenza di un potenziale mutageno.
In studi a lungo termine sugli effetti di una somministrazione topica o per via orale nell’animale non si è rilevato alcun effetto cancerogeno.
In topi senza pelo esposti a raggi ultravioletti dopo l’applicazione topica di tazarotene è stato osservato un aumento dell’incidenza di fotocancerogenicità.
Tollerabilità locale
Il tazarotene gel presenta un considerevole potenziale irritante sulla cute di tutte le specie animali prese in esame.
L’instillazione di tazarotene gel nell’occhio di coniglio ha provocato un’irritazione con forte iperemia della congiuntiva, senza però provocare lesioni della cornea.
6 informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Alcool benzilico;
Macrogol 400;
Glicole esilenico;
Carbomero 974P;
Trometamolo;
Polossamero 407;
Polisorbato 40;
Acido ascorbico;
Idrossianisolo butilato (E320);
Idrossitoluene butilato (E321);
Disodio edetato;
Acqua purificata.
6.2 incompatibilità
Tazarotene è sensibile agli agenti ossidanti e può essere soggetto ad idrolisi degli esteri in caso di contatto con sostanze basiche.
6.3 periodo di validità
3 anni.
Dopo la prima apertura del contenitore: 6 mesi.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.
6.5 natura e contenuto del contenitore
6.5 natura e contenuto del contenitore10 g, 15 g, 30 g, 50 g, 60 g e 100 g in tubo (alluminio, verniciato internamente con lacca epossifenolica) con tappo bianco in polipropilene.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimentoNessuna istruzione particolare.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Pierre Fabre Italia S.p.A.
Via G. Washington, 70
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
20146 Milano – Italia
8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio
8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercioZORAC gel acquoso 0,05% 10 g AIC n. 033248079
ZORAC gel acquoso 0,05% 15 g AIC n. 033248081
ZORAC gel acquoso 0,05% 30 g AIC n. 033248093
ZORAC gel acquoso 0,05% 50 g AIC n. 033248105
ZORAC gel acquoso 0,05% 60 g AIC n. 033248117
ZORAC gel acquoso 0,05% 100 g AIC n. 033248129
9.
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