Riassunto delle caratteristiche del prodotto - XANAX
XANAX 0,25 mg compresse
XANAX 0,50 mg compresse
XANAX 1 mg compresse
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione
2. composizione qualitativa e quantitativa
XANAX 0,25 mg compresse
ogni compressa contiene: Principio attivo: alprazolam 0,25 mg.
Eccipiente con effetti noti : lattosio, sodio benzoato
XANAX 0,50 mg compresse
ogni compressa contiene: Principio attivo: alprazolam 0,50 mg.
Eccipiente con effetti noti : lattosio, giallo tramonto (E110), sodio benzoato
XANAX 1 mg compresse
ogni compressa contiene: Principio attivo: alprazolam 1 mg.
Eccipiente con effetti noti : lattosio, sodio benzoato
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione
1 ml contiene: Principio attivo: alprazolam 0,75 mg.
10 gocce contengono 0,25 mg di alprazolam
Eccipiente con effetti noti : etanolo, glicole propilenico
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compresse e gocce orali, soluzione
Le compresse di Xanax da 0,25 mg sono compresse ovali di colore bianco con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 29” sull’altro lato.
Le compresse di Xanax da 0,5 mg sono compresse ovali di colore arancione chiaro con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 55” sull’altro lato.
Le compresse di Xanax da 1 mg sono compresse ovali di colore blu con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 90” sull’altro lato.
Xanax gocce orali soluzione è una soluzione limpida di coloro giallo-oro.
USO ORALE.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.
Attacchi di panico con o senza agorafobia.
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
4.2
Posologia
Il dosaggio ottimale di XANAX va individualizzato a seconda della gravità dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente.
Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio più elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e' consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna tranne nei pazienti affetti da agorafobia e/o disturbo da attacchi di panico. In tal caso si veda il paragrafo dedicato.
In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici.
Si consiglia di usare sempre la dose più bassa, specialmente nei pazienti anziati o debilitati, per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
In caso di effetti collaterali già con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio.
I pazienti dovrebbero essere rivalutati regolarmente e la necessità di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente è senza sintomi.
La dose massima non deve essere superata.
La dose serale del farmaco deve essere assunta appena prima di andare a letto.
Durata del trattamento
Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile. Il rischio di dipendenza può aumentare con la dose e la durata del trattamento, pertanto deve essere usata la minima dose efficace e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. La necessità di un trattamento continuato deve essere rivalutata frequentemente (vedere paragrafo 4.4).
Ansia:
La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al di'. Questo dosaggio verrà aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8 –12 settimane compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti, si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2–3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessità, solo se tollerato. Il trattamento può essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg. Le dosi raccomandate sono le stesse delle compresse. La concentrazione della formulazione in gocce è di 0,75 mg/ml.
Agorafobia e disturbo da attacchi di panico:
Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e' di 0,5–1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi.
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In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e' stata 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi e' stato necessario raggiungere 10 mg/die.
Interruzione della terapia:
Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente.
Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non più di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale. (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica:
La sicurezza e l'efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l'uso di alprazolam non è raccomandato.
4.3 controindicazioni
XANAX è controindicato in pazienti con una nota ipersensibilità alle benzodiazepine, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Rischio da uso concomitante di oppioidi:
L'uso concomitante di XANAX e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati come XANAX con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni alternative di trattamento.
Se viene presa la decisione di prescrivere XANAX in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sul dosaggio).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e coloro che li assistono caregivers (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Tolleranza
Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine, incluso l’alprazolam, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
L’abuso di farmaco è un rischio noto per alprazolam e altre benzodiazepine e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza quando ricevono alprazolam. Alprazolam può essere soggetto a diversione. Sono stati segnalati decessi correlati al sovradosaggio quando vi è un abuso di alprazolam con altri agenti deprimenti del sistema nervoso centrale (SNC) inclusi oppioidi, altre benzodiazepine e alcol.Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o dispensa alprazolam. Per ridurre questi rischi si deve utilizzare la dose appropriata di farmaco più bassa possibile e i pazienti devono essere
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informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco non utilizzato (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 4.9).
La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato da sintomi da astinenza.
Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
Insonnia o ansia di rimbalzo
All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) e nel caso dell’ansia non dovrebbe superare le 8–12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questo periodo non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione, tra una dose e l’altra particolarmente per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.
Interruzione del trattamento
Come con ogni altra benzodiazepina, il dosaggio di XANAX deve essere ridotto gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce può portare alla comparsa di sintomi da astinenza.
I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni.
Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Questi sintomi, specialmente i più gravi, sono generalmente più comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l'interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio (vedi Posologia).
Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza.
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Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti
Popolazione pediatrica
Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Pazienti anziani e/o debilitati
Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
Pazienti anziani
Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2). Le benzodiazepine e i prodotti correlati devono essere usati con cautela nei pazienti anziani, a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può esporre a cadute, spesso con gravi conseguenze in questa popolazione.
Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione.
Come con altri farmaci psicotropi, l'alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.
Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate di XANAX per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.
Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool (vedere paragrafo 4.5). Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all'assuefazione e alla dipendenza.
Sono stati riportati casi di ipomania e mania in associazione all’uso di alprazolam nei pazienti con depressione.
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I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere XANAX compresse.
Xanax compresse contiene sodio benzoato
Le compresse da 0,25 mg, 0,50 mg e 1 mg di Xanax contengono 0,11 mg di sodio benzoato per dose.
Xanax 0,50 mg compresse:
Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto, che può causare reazioni allergiche.
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione:
Questo medicinale contiene etanolo (alcool). Questo medicinale contiene fino al 16% vol di etanolo (alcol), ad es. fino a 173 mg per dose, equivalenti a 4 ml di birra e 2 ml di vino per dose. Può essere dannoso per gli alcolisti.
Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie del fegato o epilessia.
Questo medicinale contiene 933 mg di propilene glicole per dose.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Le benzodiazepine producono effetti depressivi additivi sul SNC, compresa la depressione respiratoria, quando somministrate in concomitanza con oppioidi, alcool o altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC (vedere paragrafo 4.4).
In particolare, l'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati come XANAX con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Il dosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).
L’assunzione concomitante con alcool va evitata. L’effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool. Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.
Particolare attenzione, specialmente nei pazienti anziani, deve essere usata con i farmaci ad azione deprimente respiratoria come gli oppioidi (analgesici, sedativi della tosse, trattamenti sostitutivi).
Alprazolam deve essere usato con cautela in combinazione con altri deprimenti del SNC. Associazione con i deprimenti dell’SNC: l’effetto depressivo centrale può essere accresciuto nel caso di uso concomitante con anti-psicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici, e antistaminici-H1 sedativi.
Nel caso di analgesici narcotici può avvenire aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica.
Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando alprazolam viene somministrato insieme a farmaci che interferiscono con il suo metabolismo.
Molecole che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione plasmatica di alprazolam e potenziare la sua attività. In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione.
La co-somministrazione di alprazolam con potenti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori della proteasi o di alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve essere effettuata con cautela e deve essere presa in considerazione una riduzione sostanziale della dose.
Agenti antimicotici azolici – ketoconazolo e itraconazolo sono potenti inibitori del CYP3A ed hanno mostrato in vivo la capacità di aumentare le concentrazioni di alprazolam rispettivamente di 3,98 volte e 2,70 volte. Si sconsiglia la somministrazione concomitante di alprazolam con questi due farmaci. Altri agenti antimicotici di tipo azolico devono essere
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considerati potenti inibitori del CYP3A e non è consigliata la loro somministrazione insieme ad alprazolam.
Studi clinici e in vitro con l’alprazolam e studi clinici con farmaci metabolizzati come l’alprazolam, mostrano variabilità di interazioni e possibilità di interazioni tra alprazolam e diversi farmaci. In base al grado di interazione e al tipo di dati disponibili, devono essere prese in considerazione le seguenti raccomandazioni:
Si sconsiglia la somministrazione concomitante di XANAX con ketoconazolo, itraconazolo o altri antifungini del gruppo degli azoli. Si raccomanda attenzione e cautela nel diminuire la dose quando XANAX è somministrato in concomitanza con nefazodone, fluvoxamina e cimetidina. Si raccomanda cautela quando XANAX è somministrato in concomitanza a fluoxetina, propossifene, contraccettivi orali, diltiazem o antibiotici macrolidi come eritromicina e troleandomicina. Le interazioni tra gli inibitori della proteasi HIV (es. ritonavir) e l’alprazolam sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir causano una riduzione della clearance di alprazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e aumentano gli effetti clinici. Tuttavia, a seguito di una prolungata esposizione al ritonavir, l’induzione del CYP3A compensa questa inibizione.Questa interazione richiederà un aggiustamento della dose o un’interruzione del trattamento con XANAX.
Sono stati riportati aumenti della concentrazione di digossina con la somministrazione di alprazolam, in particolare negli anziani (> 65 anni di età). Pertanto i pazienti che ricevono alprazolam e digossina devono essere monitorati per verificare segni e sintomi relativi alla tossicità da digossina.Le concentrazioni plasmatiche allo steady-state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del 20% a seguito di somministrazione concomitante di XANAX in dosi fino a 4 mg/die.
Sono state descritte interazioni cinetiche tra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio, la clearance dell'alprazolam e di alcune altre benzodiazepine può essere diminuita dalla somministrazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi.
Il significato clinico di questi effetti non e' stato definito.
4.6
Gravidanza
I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti.
Esistono prove fornite da alcuni primi studi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l’esposizione in utero può essere associata a malformazioni. Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto.
Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un’esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. E’ stato riportato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine del III trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome “floppy infant” o i sintomi di astinenza neonatale. Quando il
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trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant” quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l’ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant” devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant”. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
Se durante la gravidanza viene somministrato XANAX o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con XANAX, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.
Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati.
Allattamento
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere paragrafo 4.5 ).
Dato l'effetto depressivo sul SNC dell'alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile escludere una compromissione dell’attenzione e dei riflessi a seguito dell’assunzione del farmaco.
4.8 effetti indesiderati
Gli eventuali effetti indesiderati di XANAX vengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi.
I pazienti che hanno partecipato a studi clinici controllati, hanno riportato i seguenti effetti indesiderati associati alla terapia con XANAX.
Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1 / 10), comune (≥ 1 / 100, <1 / 10), non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100),
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raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1.000), molto raro (<1 / 10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
MedDRA Classe organosistemica | Molto comune (≥ 1 / 10) | Comune (≥ 1 / 100, <1 / 10) | Non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100) | Raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1. 000) | Molto raro (<1 / 10.00 0) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Patologie endocrin e | Iperprolattine mia* | |||||
Disturbi del metaboli smo e della nutrizion e | Diminuzione dell’appetito | |||||
Disturbi psichiatri ci | Depressione | Stato confusionale , disorientame nto, diminuzione della libido, ansia, insonnia, nervosismo, aumento della libido*. | Mania*(ve dere paragrafo 4.4 ), allucinazio ne*, agitazione * , collera*, dipendenz a da farmaco | Ipomania*, aggressività*, comportament i ostili*, pensieri anomali*, iperattività psicomotoria*, abuso di farmaco* | ||
Patologie del sistema nervoso | Sedazione, sonnolenza, atassia, compromiss ione della memoria, disartria, capogiri, cefalea | Compromissi one dell’equilibri o, problemi di coordinazion e, disturbo dell’attenzio ne, ipersonnia, letargia, tremore, vertigini, biascicamen to, difficoltà di concentrazio ne | Amnesia | Squilibrio del sistema nervoso autonomo*, distonia* | ||
Patologie dell’occhi o | Offuscament o della vista |
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Patologie gastroint estinali | Stipsi, secchezza delle fauci | Nausea | Vomito | Patologia gastrointestina le* | ||
Patologie epatobili ari | Epatiti*, alterazioni della funzionalità epatica*, ittero* | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocuta neo | Dermatiti* | Angioedema*, reazioni di fotosensibilità* | ||||
Patologie del sistema muscolos cheletric o e del tessuto connettiv o | Debolezza muscolare | |||||
Patologie renali e urinarie | Incontinen za* | Ritenzione urinaria* | ||||
Patologie dell’appa rato riprodutti vo e della mammell a | Disfunzioni sessuali* | Irregolarità nel ciclo mestruale* | ||||
Patologie sistemich e e condizion i relative alla sede di somminis trazione | Affaticamen to, irritabilità | Sindrome da astinenza da farmaco* | Edema periferico* | |||
Esami diagnosti ci | Diminuzione di peso, aumento di peso | Aumento della pressione intraoculare |
Effetti indesiderati identificati post-marketing
L’uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di astinenza. Può verificarsi dipendenza psichica. L'abuso di benzodiazepine è stata riportata (vedi avvertenze e
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). precauzioni d'impiego). In molte delle segnalazioni spontanee per gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell’interruzione del trattamento con XANAX in pazienti con disturbo post-traumatico da stress.
Amnesia
Anche se per XANAX ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito, le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Questa può avvenire anche ai dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Depressione
Durante l’uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4). Può verificarsi dipendenza psichica. E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9 Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio con XANAX si manifestano come aumento della sua attività farmacologica e includono soprattutto atassia e sonnolenza, disartria, incoordinazione motoria, coma e depressione respiratoria.
Il trattamento nei casi di sovradosaggio è principalmente a sostegno delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. Non è stata determinata l’efficacia della dialisi.
Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC o di etanolo (alcool).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.
A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro un’ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l’assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
essere prestata alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia d’urgenza. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono: obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i sintomi possono includere: atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.
Il “Flumazenil” può essere utile come antidoto. Nella gestione della funzionalità respiratoria e cardiovascolare associate al sovradosaggio può essere usato in aggiunta il flumazenil.
Esperimenti effettuati in animali indicano che dopo una dose massiva per via endovenosa di XANAX (oltre 195 mg/kg; più di 975 volte la massima dose giornaliera nell'uomo) può manifestarsi collasso cardiocircolatorio.
Gli animali furono trattati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l'emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsa utilità nel trattamento del sovradosaggio.
5. proprietà farmacologiche
5.1
Categoria farmacoterapeutica: ansiolitici derivati benzodiazepinici – codice ATC: N05BA12 XANAX contiene come sostanza attiva l'alprazolam, una triazolo-benzodiazepina.
L’alprazolam si lega al sito GABAergico delle benzodiazepine sinergizzando l’attività del GABA, neurotrasmettitore di tipo inibitorio, determinando così una riduzione dell’eccitazione neuronale. Questa caratteristica conferisce alla molecola proprietà ansiolitiche – ipnotiche – sedative.
Studi clinici in volontari sani hanno dimostrato che dosi singole fino a 4 mg producono degli effetti che possono essere considerati estensioni della sua attività farmacologica.
Non sono stati osservati effetti significativi sul sistema cardiovascolare o sull'apparato respiratorio.
5.2
Dopo somministrazione orale l'alprazolam viene rapidamente assorbito. Le massime concentrazioni plasmatiche si ottengono da 1 a 2 ore dopo la somministrazione del farmaco.
I livelli plasmatici sono proporzionali alla dose; nell'arco di dosi tra 0,5 e 3 mg, si rilevano picchi plasmatici da 8 a 37 ng/ml.
L'emivita media dell'alprazolam nell'adulto sano e' di 11,2 ore (intervallo: 6,3–26,9 ore).
I principali metaboliti sono l'alfa-idrossialprazolam ed un benzofenone.
L'attività biologica dell'idrossi-alprazolam è circa la metà di quella dell'alprazolam. Il benzofenone è inattivo. I livelli plasmatici di questi metaboliti sono estremamente bassi, tuttavia le loro emivite sono dello stesso ordine di grandezza di quella dell'alprazolam. L'alprazolam ed i suoi metaboliti vengono escreti principalmente con le urine.
XANAX non influenza il tempo di protrombina o i livelli plasmatici di warfarin nei volontari ai quali il warfarin e' stato somministrato oralmente.
In vitro l'alprazolam si lega per circa l'80% alle proteine sieriche.
Dopo somministrazione nel topo femmina gravida dell'alprazolam 14C, la radioattività si distribuì uniformemente nei feti in concentrazioni di 14C approssimativamente uguali a quelle presenti nel sangue e nel muscolo scheletrico della madre.
Differenze nella cinetica e nel metabolismo delle benzodiazepine sono state osservate in diverse condizioni patologiche, comprendenti alcolismo ed anormalità della funzionalità epatica e renale, così come nel paziente geriatrico.
In soggetti anziani sani, l'emivita media dell'alprazolam é di 16,3 ore (intervallo: 9–26,9 ore). In donne sane l'assunzione concomitante di anticoncezionali orali prolunga l'emivita
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dell'alprazolam (emivita media: 12,4 ore). Anche la concomitante assunzione di cimetidina allunga l'emivita media dell'alprazolam (16,6 ore).
In pazienti con epatopatia alcolica l'emivita dell'alprazolam varia da 5,8 a 65,3 ore, con una media di 19,7 ore. In soggetti obesi l'intervallo di emivita del farmaco varia da 9,9 a 40,4 ore, in media 21,8 ore.
In considerazione della similarità dell'alprazolam con le altre benzodiazepine, si ipotizza che il farmaco attraversi la placenta e venga escreto nel latte materno.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Mutagenesi, Carcinogenesi, Compromissione della fertilità ed effetti sugli occhi
Secondo il test in vitro di Ames, l’alprazolam non è mutagenico. L’alprazolam non induce aberrazioni cromosomiali nei test in vivo sui micronuclei nei ratti fino alla dose massima testata di 100 mg/kg, dose che è 500 volte superiore alla dose giornaliera massima raccomandata nell’uomo di 10 mg/die.
Non sono state riscontrate evidenze di potenziale carcinogeno durante studi della durata di 2 anni con alprazolam condotti sui ratti con dosi fino a 30 mg/kg/die (150 volte la dose massima di 10 mg/kg/die) e su topi trattati con dosi fino a 10 mg/kg/die (50 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die). Alprazolam non ha evidenziato effetti mutageni nel test del micronucleo nel ratto con dosi fino a 100 mg/kg, che corrispondono a 500 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Alprazolam non ha causato compromissione della fertilità nei ratti con dosi fino a 5 mg/kg/die, che corrisponde a 25 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Quando i ratti sono stati trattati con alprazolam alla dose di 3 mg, 10 mg e 30 mg/kg/die (da 15 a 150 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die) per via orale per 2 anni, nelle femmine è stata osservata una tendenza ad un aumento dose-correlato nel numero di cataratte, mentre nei maschi è stata riscontrata una tendenza ad un incremento dose correlato nella vascolarizzazione della cornea. Queste lesioni non sono state riscontrate prima di 11 mesi dall’inizio del trattamento.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
XANAX 0,25 mg compresse
eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato.
XANAX 0,50 mg compresse
Eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato; giallo tramonto (E110) lacca di alluminio;
XANAX 1 mg compresse
Eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato; indigotina (E132) lacca di alluminio.
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione
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Eccipienti : etanolo ; glicole propilenico ; saccarinato di sodio; aroma pompelmo; acqua depurata.
6.2 incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione non deve essere miscelato con altri medicinali.
6.3 periodo di validità
XANAX 0,25 mg 0,50 mg e 1 mg compresse: 3 anni
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione: 3 anni
Validità dopo prima apertura del flacone: 90 giorni.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Compresse:
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Gocce:
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Blister in PVC trasparente + Alluminio
20 compresse da 0,25 mg
20 compresse da 0,50 mg
20 compresse da 1 mg
Flacone di vetro ambrato con tappo-contagocce in politene
Flacone da 20 ml, gocce orali, soluzione 0,75 mg/ml
6.6
Nessuna istruzione in particolare
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Pfizer Established Medicine Italy S.r.l. – Via Isonzo, 71 – 04100 Latina
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
XANAX 0,25 mg compresse – 20 compresse AIC. 025980057
XANAX 0,50 mg compresse – 20 compresse AIC. 025980069
XANAX 1 mg compresse – 20 compresse AIC 025980071
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione, Flacone da 20 ml AIC 025980083
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
31 maggio 2005
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10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. denominazione del medicinale
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato
2. composizione qualitativa e quantitativa
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 0,5 mg.
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 1 mg.
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 2 mg.
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 3 mg.
Eccipiente con effetti noti : lattosio
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
Compresse a rilascio prolungato
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato: compresse rotonde, di colore blu, convesse con la scritta “P&U 57” su un lato.
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato: compresse rotonde, di colore bianco, convesse con la scritta “P&U 59” su un lato.
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato: compresse pentagonali, di colore blu, con la scritta “P&U 66” su un lato.
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato: compresse triangolari, di colore bianco, con la scritta “P&U 68” su un lato.
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4. informazioni cliniche
4.1
XANAX compresse a rilascio prolungato e' indicato nel trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
4.2
4.3 controindicazioni
XANAX è controindicato in pazienti con una nota ipersensibilità alle benzodiazepine, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Rischio da uso concomitante di oppioidi:
L'uso concomitante di XANAX e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati come XANAX con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni alternative di trattamento.
Se viene presa la decisione di prescrivere XANAX in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sul dosaggio).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e coloro che li assistono caregivers (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Tolleranza
Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine, incluso l’alprazolam, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
L’abuso di farmaco è un rischio noto per alprazolam e altre benzodiazepine e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza quando ricevono alprazolam. Alprazolam può essere soggetto a diversione. Sono stati segnalati decessi correlati al sovradosaggio quando vi è un abuso di alprazolam con altri agenti deprimenti del sistema nervoso centrale (SNC) inclusi oppioidi, altre benzodiazepine e alcol.Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o dispensa alprazolam. Per ridurre questi rischi si deve utilizzare la dose appropriata di farmaco più bassa possibile e i pazienti devono essere
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informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco non utilizzato (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 4.9).
La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato da sintomi da astinenza.
Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
Insonnia o ansia di rimbalzo
All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) e nel caso dell’ansia non dovrebbe superare le 8–12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questo periodo non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione, tra una dose e l’altra particolarmente per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.
Interruzione del trattamento
Come con ogni altra benzodiazepina, il dosaggio di XANAX deve essere ridotto gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce può portare alla comparsa di sintomi da astinenza.
I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni.
Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Questi sintomi, specialmente i più gravi, sono generalmente più comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l'interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio (vedi Posologia).
Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza.
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Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti
Popolazione pediatrica
Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Pazienti anziani e/o debilitati
Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
Pazienti anziani
Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2). Le benzodiazepine e i prodotti correlati devono essere usati con cautela nei pazienti anziani, a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può esporre a cadute, spesso con gravi conseguenze in questa popolazione.
Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione.
Come con altri farmaci psicotropi, l'alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.
Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate di XANAX per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.
Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool (vedere paragrafo 4.5). Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all'assuefazione e alla dipendenza.
Sono stati riportati casi di ipomania e mania in associazione all’uso di alprazolam nei pazienti con depressione.
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I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere XANAX compresse.
Xanax compresse contiene sodio benzoato
Le compresse da 0,25 mg, 0,50 mg e 1 mg di Xanax contengono 0,11 mg di sodio benzoato per dose.
Xanax 0,50 mg compresse:
Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto, che può causare reazioni allergiche.
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione:
Questo medicinale contiene etanolo (alcool). Questo medicinale contiene fino al 16% vol di etanolo (alcol), ad es. fino a 173 mg per dose, equivalenti a 4 ml di birra e 2 ml di vino per dose. Può essere dannoso per gli alcolisti.
Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie del fegato o epilessia.
Questo medicinale contiene 933 mg di propilene glicole per dose.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
4.6
Gravidanza
I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti.
Esistono prove fornite da alcuni primi studi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l’esposizione in utero può essere associata a malformazioni. Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto.
Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un’esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. E’ stato riportato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine del III trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome “floppy infant” o i sintomi di astinenza neonatale. Quando il
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trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant” quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l’ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant” devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant”. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
Se durante la gravidanza viene somministrato XANAX o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con XANAX, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.
Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati.
Allattamento
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere paragrafo 4.5 ).
Dato l'effetto depressivo sul SNC dell'alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile escludere una compromissione dell’attenzione e dei riflessi a seguito dell’assunzione del farmaco.
4.8 effetti indesiderati
Gli eventuali effetti indesiderati di XANAX vengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi.
I pazienti che hanno partecipato a studi clinici controllati, hanno riportato i seguenti effetti indesiderati associati alla terapia con XANAX.
Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1 / 10), comune (≥ 1 / 100, <1 / 10), non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100),
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raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1.000), molto raro (<1 / 10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
MedDRA Classe organosistemica | Molto comune (≥ 1 / 10) | Comune (≥ 1 / 100, <1 / 10) | Non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100) | Raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1. 000) | Molto raro (<1 / 10.00 0) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Patologie endocrin e | Iperprolattine mia* | |||||
Disturbi del metaboli smo e della nutrizion e | Diminuzione dell’appetito | |||||
Disturbi psichiatri ci | Depressione | Stato confusionale , disorientame nto, diminuzione della libido, ansia, insonnia, nervosismo, aumento della libido*. | Mania*(ve dere paragrafo 4.4 ), allucinazio ne*, agitazione * , collera*, dipendenz a da farmaco | Ipomania*, aggressività*, comportament i ostili*, pensieri anomali*, iperattività psicomotoria*, abuso di farmaco* | ||
Patologie del sistema nervoso | Sedazione, sonnolenza, atassia, compromiss ione della memoria, disartria, capogiri, cefalea | Compromissi one dell’equilibri o, problemi di coordinazion e, disturbo dell’attenzio ne, ipersonnia, letargia, tremore, vertigini, biascicamen to, difficoltà di concentrazio ne | Amnesia | Squilibrio del sistema nervoso autonomo*, distonia* | ||
Patologie dell’occhi o | Offuscament o della vista |
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Patologie gastroint estinali | Stipsi, secchezza delle fauci | Nausea | Vomito | Patologia gastrointestina le* | ||
Patologie epatobili ari | Epatiti*, alterazioni della funzionalità epatica*, ittero* | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocuta neo | Dermatiti* | Angioedema*, reazioni di fotosensibilità* | ||||
Patologie del sistema muscolos cheletric o e del tessuto connettiv o | Debolezza muscolare | |||||
Patologie renali e urinarie | Incontinen za* | Ritenzione urinaria* | ||||
Patologie dell’appa rato riprodutti vo e della mammell a | Disfunzioni sessuali* | Irregolarità nel ciclo mestruale* | ||||
Patologie sistemich e e condizion i relative alla sede di somminis trazione | Affaticamen to, irritabilità | Sindrome da astinenza da farmaco* | Edema periferico* | |||
Esami diagnosti ci | Diminuzione di peso, aumento di peso | Aumento della pressione intraoculare |
Effetti indesiderati identificati post-marketing
L’uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di astinenza. Può verificarsi dipendenza psichica. L'abuso di benzodiazepine è stata riportata (vedi avvertenze e
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). precauzioni d'impiego). In molte delle segnalazioni spontanee per gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell’interruzione del trattamento con XANAX in pazienti con disturbo post-traumatico da stress.
Amnesia
Anche se per XANAX ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito, le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Questa può avvenire anche ai dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Depressione
Durante l’uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4). Può verificarsi dipendenza psichica. E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9 Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio con XANAX si manifestano come aumento della sua attività farmacologica e includono soprattutto atassia e sonnolenza, disartria, incoordinazione motoria, coma e depressione respiratoria.
Il trattamento nei casi di sovradosaggio è principalmente a sostegno delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. Non è stata determinata l’efficacia della dialisi.
Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC o di etanolo (alcool).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.
A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro un’ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l’assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
essere prestata alle funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia d’urgenza. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono: obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i sintomi possono includere: atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.
Il “Flumazenil” può essere utile come antidoto. Nella gestione della funzionalità respiratoria e cardiovascolare associate al sovradosaggio può essere usato in aggiunta il flumazenil.
Esperimenti effettuati in animali indicano che dopo una dose massiva per via endovenosa di XANAX (oltre 195 mg/kg; più di 975 volte la massima dose giornaliera nell'uomo) può manifestarsi collasso cardiocircolatorio.
Gli animali furono trattati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l'emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsa utilità nel trattamento del sovradosaggio.
5. proprietà farmacologiche
5.1
Categoria farmacoterapeutica: ansiolitici derivati benzodiazepinici – codice ATC: N05BA12 XANAX contiene come sostanza attiva l'alprazolam, una triazolo-benzodiazepina.
L’alprazolam si lega al sito GABAergico delle benzodiazepine sinergizzando l’attività del GABA, neurotrasmettitore di tipo inibitorio, determinando così una riduzione dell’eccitazione neuronale. Questa caratteristica conferisce alla molecola proprietà ansiolitiche – ipnotiche – sedative.
Studi clinici in volontari sani hanno dimostrato che dosi singole fino a 4 mg producono degli effetti che possono essere considerati estensioni della sua attività farmacologica.
Non sono stati osservati effetti significativi sul sistema cardiovascolare o sull'apparato respiratorio.
5.2
Dopo somministrazione orale l'alprazolam viene rapidamente assorbito. Le massime concentrazioni plasmatiche si ottengono da 1 a 2 ore dopo la somministrazione del farmaco.
I livelli plasmatici sono proporzionali alla dose; nell'arco di dosi tra 0,5 e 3 mg, si rilevano picchi plasmatici da 8 a 37 ng/ml.
L'emivita media dell'alprazolam nell'adulto sano e' di 11,2 ore (intervallo: 6,3–26,9 ore).
I principali metaboliti sono l'alfa-idrossialprazolam ed un benzofenone.
L'attività biologica dell'idrossi-alprazolam è circa la metà di quella dell'alprazolam. Il benzofenone è inattivo. I livelli plasmatici di questi metaboliti sono estremamente bassi, tuttavia le loro emivite sono dello stesso ordine di grandezza di quella dell'alprazolam. L'alprazolam ed i suoi metaboliti vengono escreti principalmente con le urine.
XANAX non influenza il tempo di protrombina o i livelli plasmatici di warfarin nei volontari ai quali il warfarin e' stato somministrato oralmente.
In vitro l'alprazolam si lega per circa l'80% alle proteine sieriche.
Dopo somministrazione nel topo femmina gravida dell'alprazolam 14C, la radioattività si distribuì uniformemente nei feti in concentrazioni di 14C approssimativamente uguali a quelle presenti nel sangue e nel muscolo scheletrico della madre.
Differenze nella cinetica e nel metabolismo delle benzodiazepine sono state osservate in diverse condizioni patologiche, comprendenti alcolismo ed anormalità della funzionalità epatica e renale, così come nel paziente geriatrico.
In soggetti anziani sani, l'emivita media dell'alprazolam é di 16,3 ore (intervallo: 9–26,9 ore). In donne sane l'assunzione concomitante di anticoncezionali orali prolunga l'emivita
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dell'alprazolam (emivita media: 12,4 ore). Anche la concomitante assunzione di cimetidina allunga l'emivita media dell'alprazolam (16,6 ore).
In pazienti con epatopatia alcolica l'emivita dell'alprazolam varia da 5,8 a 65,3 ore, con una media di 19,7 ore. In soggetti obesi l'intervallo di emivita del farmaco varia da 9,9 a 40,4 ore, in media 21,8 ore.
In considerazione della similarità dell'alprazolam con le altre benzodiazepine, si ipotizza che il farmaco attraversi la placenta e venga escreto nel latte materno.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Mutagenesi, Carcinogenesi, Compromissione della fertilità ed effetti sugli occhi
Secondo il test in vitro di Ames, l’alprazolam non è mutagenico. L’alprazolam non induce aberrazioni cromosomiali nei test in vivo sui micronuclei nei ratti fino alla dose massima testata di 100 mg/kg, dose che è 500 volte superiore alla dose giornaliera massima raccomandata nell’uomo di 10 mg/die.
Non sono state riscontrate evidenze di potenziale carcinogeno durante studi della durata di 2 anni con alprazolam condotti sui ratti con dosi fino a 30 mg/kg/die (150 volte la dose massima di 10 mg/kg/die) e su topi trattati con dosi fino a 10 mg/kg/die (50 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die). Alprazolam non ha evidenziato effetti mutageni nel test del micronucleo nel ratto con dosi fino a 100 mg/kg, che corrispondono a 500 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Alprazolam non ha causato compromissione della fertilità nei ratti con dosi fino a 5 mg/kg/die, che corrisponde a 25 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Quando i ratti sono stati trattati con alprazolam alla dose di 3 mg, 10 mg e 30 mg/kg/die (da 15 a 150 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die) per via orale per 2 anni, nelle femmine è stata osservata una tendenza ad un aumento dose-correlato nel numero di cataratte, mentre nei maschi è stata riscontrata una tendenza ad un incremento dose correlato nella vascolarizzazione della cornea. Queste lesioni non sono state riscontrate prima di 11 mesi dall’inizio del trattamento.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
XANAX 0,25 mg compresse
eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato.
XANAX 0,50 mg compresse
Eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato; giallo tramonto (E110) lacca di alluminio;
XANAX 1 mg compresse
Eccipienti : lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; docusato sodico; sodio benzoato ; silice colloidale anidra; amido di mais; magnesio stearato; indigotina (E132) lacca di alluminio.
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione
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Eccipienti : etanolo ; glicole propilenico ; saccarinato di sodio; aroma pompelmo; acqua depurata.
6.2 incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione non deve essere miscelato con altri medicinali.
6.3 periodo di validità
XANAX 0,25 mg 0,50 mg e 1 mg compresse: 3 anni
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione: 3 anni
Validità dopo prima apertura del flacone: 90 giorni.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Compresse:
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Gocce:
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Blister in PVC trasparente + Alluminio
20 compresse da 0,25 mg
20 compresse da 0,50 mg
20 compresse da 1 mg
Flacone di vetro ambrato con tappo-contagocce in politene
Flacone da 20 ml, gocce orali, soluzione 0,75 mg/ml
6.6
Nessuna istruzione in particolare
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Pfizer Established Medicine Italy S.r.l. – Via Isonzo, 71 – 04100 Latina
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
XANAX 0,25 mg compresse – 20 compresse AIC. 025980057
XANAX 0,50 mg compresse – 20 compresse AIC. 025980069
XANAX 1 mg compresse – 20 compresse AIC 025980071
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione, Flacone da 20 ml AIC 025980083
9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione
31 maggio 2005
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10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. denominazione del medicinale
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato
2. composizione qualitativa e quantitativa
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 0,5 mg.
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 1 mg.
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 2 mg.
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa contiene: alprazolam 3 mg.
Eccipiente con effetti noti : lattosio
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
Compresse a rilascio prolungato
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato: compresse rotonde, di colore blu, convesse con la scritta “P&U 57” su un lato.
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato: compresse rotonde, di colore bianco, convesse con la scritta “P&U 59” su un lato.
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato: compresse pentagonali, di colore blu, con la scritta “P&U 66” su un lato.
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato: compresse triangolari, di colore bianco, con la scritta “P&U 68” su un lato.
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4. informazioni cliniche
4.1
4.2
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l'uso di alprazolam non è raccomandato.
Pazienti anziani
I pazienti anziani possono essere più sensibili agli effetti delle benzodiazepine. In questi pazienti si osservano concentrazioni plasmatiche di alprazolam più elevate rispetto alla popolazione più giovane che assume le stesse dosi di farmaco; ciò è da attribuire alla ridotta clearance del farmaco. Nei pazienti anziani si consiglia l’uso della dose minima efficace di alprazolam per evitare l’insorgenza di atassia e l’eventualità di una sedazione eccessiva (vedere Paragrafo 5.2). Si consiglia un dosaggio più basso anche in pazienti con insufficienza respiratoria cronica per evitare il rischio di depressione respiratoria.
In pazienti con insufficienza epatica avanzata o in pazienti con malattie debilitanti, la dose iniziale abituale di XANAX compresse a rilascio prolungato è di 0,5 mg/die. Questo dosaggio
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può essere aumentato gradualmente se necessario e se tollerato dal paziente (vedere Aggiustamento posologico ).
Il trattamento con XANAX compresse a rilascio prolungato deve essere iniziato con una dose da 0,5 mg –1 mg una volta al giorno. In base alla risposta clinica del paziente la dose può essere aumentata ad intervalli di 3–4 giorni fino ad un massimo di 1 mg/die. E’ possibile un aggiustamento posologico più lento per permettere la completa manifestazione dell’effetto farmacodinamico di XANAX compresse a rilascio prolungato. Generalmente, la terapia deve essere iniziata ad una dose bassa per ridurre al minimo il rischio di reazioni avverse in pazienti particolarmente sensibili al farmaco. La dose deve essere aumentata fino ad ottenere una risposta terapeutica accettabile (ovvero una riduzione sostanziale o una totale eliminazione degli attacchi di panico), fino all’insorgenza di fenomeni di intolleranza o fino a quando è raggiunta la dose massima consigliata.
In sperimentazioni controllate condotte per stabilire l’efficacia di XANAX compresse a rilascio prolungato nel disturbo da attacchi di panico sono state utilizzate dosi nell’intervallo da 1 a 10 mg/die. La maggior parte dei pazienti ha evidenziato un’efficacia del trattamento alle dosi da 3–6 mg/die. Occasionalmente alcuni pazienti hanno richiesto un massimo di 10 mg/die per ottenere una risposta soddisfacente.
L’efficacia di XANAX compresse a rilascio prolungato per periodi più lunghi non è stata valutata sistematicamente oltre le 8 settimane. La durata necessaria del trattamento per i pazienti affetti da disturbi da attacchi di panico che rispondono a XANAX compresse a rilascio prolungato non è nota. Si consigliano, comunque, controlli periodici. Dopo un periodo di prolungata assenza degli attacchi di panico, si può provare una sospensione graduale del farmaco sotto stretto controllo, ma è dimostrato che questo può essere spesso difficile da realizzare senza che ricorrano e/o si manifestino fenomeni da sospensione.
Interruzione della terapia
Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente.
Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non più di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale (vedi paragrafo 4.4).
I pazienti che siano già in trattamento con dosi refratte di XANAX formulazione standard, ad esempio 3–4 volte al giorno, possono passare a XANAX compresse a rilascio prolungato alla stessa dose giornaliera totale assunta una volta al giorno. Se la risposta terapeutica non è adeguata, il dosaggio può essere modificato come sopra descritto.
4.3 Controindicazioni
XANAX compresse a rilascio prolungato è controindicato in pazienti con una nota ipersensibilità alle benzodiazepine, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso.
Il prodotto può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata.
È inoltre controindicato in pazienti con:
Insufficienza respiratoria grave.
Insufficienza epatica grave.
Miastenia grave.
Sindrome da apnea notturna.
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XANAX compresse a rilascio prolungato è controindicato nel primo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Rischio da uso concomitante di oppioidi:
L'uso concomitante di XANAX e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati come XANAX con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni alternative di trattamento.
Se viene presa la decisione di prescrivere XANAX in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sul dosaggio).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e coloro che li assisitono (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Gruppi specifici di pazienti
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l'uso di alprazolam non è raccomandato.
Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata.
Pazienti anziani e/o debilitati
Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
Pazienti anziani
Le benzodiazepine e i prodotti correlati devono essere usati con cautela nei pazienti anziani, a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può esporre a cadute, spesso con gravi conseguenze in questa popolazione.
Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol (vedere paragrafo 4.5).
Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate di XANAX per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.
Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
Come con altri farmaci psicotropi, l'alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.
Tolleranza
Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
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Dipendenza e reazioni da sospensione
L’uso di benzodiazepine, incluso l’alprazolam, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento.
L’abuso di farmaco è un rischio noto per alprazolam e altre benzodiazepine e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza quando ricevono alprazolam. Alprazolam può essere soggetto a diversione. Sono stati segnalati decessi correlati al sovradosaggio quando vi è un abuso di alprazolam con altri agenti deprimenti del sistema nervoso centrale (SNC) inclusi oppioidi, altre benzodiazepine e alcol. Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o dispensa alprazolam. Per ridurre questi rischi si deve utilizzare la dose appropriata di farmaco più bassa possibile e i pazienti devono essere informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco non utilizzato (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 4.9).
Determinati eventi avversi, alcuni dei quali possono mettere in pericolo la vita del paziente, sono una diretta conseguenza della dipendenza fisica da alprazolam. Questi includono un insieme di sintomi da sospensione, il più significativo dei quali è l’accesso epilettico. La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso.
Alcuni pazienti hanno riscontrato una notevole difficoltà nel ridurre gradualmente e sospendere la terapia con alprazolam, specialmente quelli che assumono dosi più alte per lunghi periodi. Anche dopo l’uso relativamente a breve termine di dosi < 4 mg/die c’è il rischio di dipendenza. In pazienti trattati con dosi superiori a 4 mg/die e per lunghi periodi (più di 12 settimane) il rischio di dipendenza e la sua gravità sono superiori. Il rischio aumenta ulteriormente in pazienti con storia di abuso di alcol e farmaci. I soggetti a rischio di assuefazione devono essere tenuti sotto stretto controllo durante il trattamento con alprazolam. Come per tutti gli ansiolitici, le prescrizioni ripetute devono essere limitate a quei soggetti che sono sotto il diretto controllo del medico (Vedere paragrafo 4.8).
In seguito a rapida diminuzione o brusca interruzione della terapia con benzodiazepine incluso alprazolam, si sono verificati sintomi da astinenza. Questi ultimi possono variare da disforia lieve, insonnia, cefalea, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilità ad una sintomatologia più grave che può includere derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche, crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni. Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Insonnia o ansia di rimbalzo
All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato, che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
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Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.
Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco (vedere Paragrafo 4.8).
Reazioni psichiatriche e paradosse
Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Uso in pazienti con malattie concomitanti
Nei pazienti anziani si raccomanda l’uso della dose minima efficace per evitare l’insorgenza di atassia o sedazione eccessiva, in quanto possono rappresentare un problema nei pazienti anziani ed in quelli debilitati. Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità epatica e/o renale. Nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia (vedere paragrafo 4.2).
Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione o l’ansia associata alla depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
XANAX compresse a rilascio prolungato non dovrebbe essere usato nei pazienti con difficoltà psicomotorie; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici.
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare effetti inattesi da interazione.
Accessi epilettici
I pazienti, in particolar modo i soggetti con precedenti di accessi epilettici o epilessia, non devono interrompere bruscamente l’assunzione di alprazolam. Si raccomanda che tutti i pazienti in terapia con alprazolam che necessitano di una riduzione del dosaggio diminuiscano progressivamente la posologia sotto stretto controllo medico.
Stato epilettico
Attacchi epilettici da sospensione sono stati segnalati in seguito all’interruzione di alprazolam. Nella maggior parte dei casi si è manifestato un singolo episodio epilettico; sono stati comunque evidenziati anche accessi epilettici multipli e male epilettico.
Rischio associato alla riduzione del dosaggio
Reazioni da sospensione possono manifestarsi qualora ci sia una riduzione del dosaggio. Per questo motivo, la dose di XANAX compresse a rilascio prolungato deve essere ridotta o sospesa gradualmente.
Suicidio
Il disturbo da attacchi di panico è stato associato a disturbi depressivi maggiori primari e secondari e ad un aumento dei casi di suicidio tra i pazienti non trattati.
Come avviene per gli altri farmaci psicotropi nei pazienti gravemente depressi o in quelli in cui si possa supporre il rischio di ideazione suicida o di pianificazione di suicidio, nei pazienti con attacchi di panico si dovranno adottare le precauzioni standard nella somministrazione di dosi elevate di alprazolam e nel numero di prescrizioni.
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Mania
In soggetti depressi sono stati segnalati episodi di ipomania e mania associati all’uso di alprazolam.
Effetto uricosurico
Alprazolam ha un debole effetto uricosurico. Sebbene sia stato evidenziato che altri farmaci con un effetto uricosurico debole causano insufficienza renale acuta, non sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta da attribuire alla terapia con alprazolam.
Agenti antimicotici azolici
Ketoconazolo e itraconazolo sono potenti inibitori del CYP3A che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di alprazolam. Si sconsiglia la somministrazione concomitante di alprazolam e ketoconazolo, itraconazolo o altri antimicotici di tipo azolico (vedere Paragrafo 4.5 ).
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Le benzodiazepine producono effetti depressivi additivi sul SNC, compresa la depressione respiratoria, quando somministrate in concomitanza con oppioidi, alcol o altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC.
In particolare, l'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati come XANAX con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Il dosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).
L’assunzione concomitante con alcol va evitata (vedere paragrafo 4.4).
Particolare attenzione, specialmente nei pazienti anziani, deve essere usata con i farmaci ad azione deprimente respiratoria come gli oppioidi (analgesici, sedativi della tosse, trattamenti sostitutivi).
Associazione con i deprimenti dell’SNC: l’effetto depressivo centrale può essere accresciuto nel caso di uso concomitante con anti-psicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici, e antistaminici-H1 sedativi.
Molecole che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione plasmatica di alprazolam e potenziare la sua attività. Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando alprazolam viene somministrato insieme a farmaci che interferiscono con il suo metabolismo.
La co-somministrazione di alprazolam con potenti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori della proteasi o di alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve essere effettuata con cautela e deve essere presa in considerazione una riduzione sostanziale della dose.
Interazioni farmaco-farmaco
Il primo passaggio del metabolismo di alprazolam è l’idrossilazione catalizzata dal citrocomo P450 3A (CYP3A). I farmaci che inibiscono questo processo metabolico possono avere un effetto notevole sulla clearance di alprazolam. Di conseguenza, la somministrazione di alprazolam deve essere evitata in pazienti in trattamento con inibitori molto potenti del CYP3A. Alprazolam deve essere utilizzato con farmaci inibitori del CYP3A, dotati di una potenza inferiore ma sempre significativa, prestando attenzione e calcolando una opportuna riduzione del dosaggio. Per alcuni farmaci, l’interazione con alprazolam è stata quantificata
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attraverso studi clinici; per altri farmaci le interazioni vengono previste sulla base degli studi in vitro e/o dell’esperienza con farmaci simili della stessa classe farmacologica.
E’ prevedibile che i composti che sono potenti inibitori del CYP3A aumentino le concentrazioni plasmatiche di alprazolam. I farmaci che sono stati studiati in vivo per la capacità di aumentare l’area sotto la curva (AUC) di alprazolam sono i seguenti: ketoconazolo, 3,98 volte; itraconazolo, 2,70 volte; nefazodone, 1,98 volte; fluvoxamina, 1,96 volte ed eritromicina 1,61 volte. E’ prevedibile che gli induttori del CYP3A riducano le concentrazioni di alprazolam e questo è stato effettivamente osservato in vivo. La clearance orale di alprazolam (assunto in dose singola di 0,8 mg) è aumentata di 2,40 volte dopo la somministrazione di 300 mg/die di carbamazepina per 10 giorni. La gran parte delle interazioni che sono state documentate con alprazolam si riferiscono a farmaci che inibiscono o inducono il CYP3A4 (per l’uso di altri farmaci di questo tipo vedere Paragrafo 4.4).
Sono stati riportati aumenti della concentrazione di digossina con la somministrazione di alprazolam, in particolare negli anziani (> 65 anni di età). Pertanto i pazienti che ricevono alprazolam e digossina devono essere monitorati per verificare segni e sintomi relativi alla tossicità da digossina.
Potenti inibitori del CYP3A
Sono riportati di seguito esempi di farmaci noti quali inibitori del metabolismo di alprazolam e/o benzodiazepine correlate, presumibilmente mediante l’inibizione del CYP3A.
Agenti antimicotici azolici – ketoconazolo e itraconazolo sono potenti inibitori del CYP3A ed hanno mostrato in vivo la capacità di aumentare le concentrazioni di alprazolam rispettivamente di 3,98 volte e 2,70 volte. Si sconsiglia la somministrazione concomitante di alprazolam con questi due farmaci. Altri agenti antimicotici di tipo azolico devono essere considerati potenti inibitori del CYP3A e non è consigliata la loro somministrazione insieme ad alprazolam (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci capaci di inibire il CYP3A sulla base degli studi clinici con alprazolam (si consiglia cautela e la possibilità di valutare una riduzione appropriata del dosaggio di alprazolam durante la somministrazione concomitante dei seguenti farmaci):
Nefazodone – l’assunzione concomitante di nefazodone aumenta la concentrazione di alprazolam di due volte.
Fluvoxamina – l’assunzione concomitante di fluvoxamina ha approssimativamente raddoppiato la concentrazione massima plasmatica di alprazolam, ha diminuito la clearance del 49%, ha aumentato l’emivita del 71% ed ha ridotto la performance psicomotoria.
Cimetidina – l’assunzione concomitante di cimetidina ha aumentato la concentrazione plasmatica massima di alprazolam dell’86%, ha ridotto la clearance del 42% ed ha aumentato l’emivita del 16%.
Fluoxetina – l’assunzione concomitante di fluoxetina ha aumentato la concentrazione plasmatica massima di alprazolam del 46%, ha ridotto la clearance del 21%, ha aumentato l’emivita del 17% ed ha ridotto la performance psicomotoria.
Propossifene – l’assunzione concomitante di propossifene ha aumentato la concentrazione plasmatica massima di alprazolam del 6%, ha ridotto la clearance del 38% ed ha aumentato l’emivita del 58%.
Contraccettivi orali – l’assunzione concomitante di contraccettivi orali ha aumentato la concentrazione plasmatica massima di alprazolam del 18%, ha ridotto la clearance del 22% ed ha aumentato l’emivita del 29%.
La somministrazione concomitante di diltiazem con alprazolam non è raccomandata.
Induttori del CYP3A
Carbamazepina – La clearance orale di alprazolam (assunto in dose singola di 0,8 mg) è aumentata da 0,90±0,21 mL/min/kg a 2,13±0,54 mL/min/kg ed il tempo di dimezzamento si è
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ridotto (da 17,1±4,9 a 7,7±1,7 h) dopo l’assunzione di 300 mg/die di carbamazepina per 10 giorni. La dose di carbamazepina utilizzata in questo studio era inoltre abbastanza bassa rispetto alle dosi consigliate (1000–1200 mg/die); l’effetto osservato con le dosi abituali di carbamazepina non è noto.
Uso con altri inibitori del SNC
Se si assume alprazolam insieme ad altri agenti psicotropi o farmaci anticonvulsivanti, si consiglia particolare attenzione alla farmacologia degli agenti utilizzati, in particolar modo per quei composti che possono potenziare l’azione delle benzodiazepine. Le benzodiazepine, compreso l’alprazolam, producono effetti inibitori aggiuntivi a carico del SNC se assunti insieme ad altri medicinali psicotropi, anticonvulsivanti, antistaminici, alcol ed altri farmaci che inducono essi stessi inibizione del SNC.
Uso con imipramina e desipramina
E’ stato dimostrato che le concentrazioni plasmatiche allo steady-state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente in media del 31% e 20%, se assunte insieme a XANAX a rilascio immediato in dosi superiori a 4 mg/die. L’importanza clinica di queste variazioni non è nota.
Le interazioni tra gli inibitori della proteasi HIV (es. ritonavir) e l’alprazolam, sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir causano una riduzione della clearance di alprazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e aumentano gli effetti clinici. Tuttavia, a seguito di una prolungata esposizione al ritonavir, l’induzione del CYP3A compensa questa inibizione.
Questa interazione richiederà un aggiustamento della dose o un’interruzione del trattamento con XANAX.
Interazioni con i test di laboratorio
Sebbene le interazioni tra benzodiazepine ed i test di laboratorio comunemente utilizzati siano state segnalate occasionalmente, non esistono riferimenti specifici per un determinato farmaco o per uno specifico test.
4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi alla teratogenicità e agli effetti sullo sviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti.
Esistono prove fornite da alcuni primi studi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l’esposizione in utero può essere associata a malformazioni.
Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto.
Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un’esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2 / 1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1 / 1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e / o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. E’ stato riportato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine del III trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome “floppy infant” o i sintomi di astinenza neonatale.
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant” quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l’ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all’azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant” devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, i sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant”. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare XANAX compresse a rilascio prolungato nel primo trimestre di gravidanza.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico per avere indicazioni relativamente alla sospensione del farmaco.
Se viene somministrato XANAX durante la gravidanza o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con XANAX, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.
Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati.
Allattamento
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
4.7
La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere paragrafo 4.5).
Dato l'effetto depressivo sul SNC dell'alprazolam, poiché non è possibile escludere una compromissione dell’attenzione e dei riflessi a seguito dell’assunzione del farmaco, i pazienti in trattamento devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli.
4.8 effetti indesiderati
Gli eventuali effetti indesiderati di XANAX vengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. Le informazioni di seguito riportate sugli effetti indesiderati si basano sui dati aggregati provenienti da studi clinici verso placebo della durata di 5, 6 ed 8 settimane condotti con XANAX compresse a rilascio prolungato nel disturbo da attacchi di panico.
Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1 / 10), comune (≥ 1 / 100, <1 / 10), non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100),
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raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1.000), molto raro (<1 / 10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
MedDRA Classe organosistemica | Molto comune (≥ 1 / 10) | Comune (≥ 1 / 100, <1 / 10) | Non comune (≥ 1 / 1.000, <1 / 100) | Raro (≥ 1 / 10. 000, <1 / 1.000) | Molto raro (<1 / 10.00 0) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Patologie endocrin e | Iperprolattine mia* | |||||
Disturbi del metaboli smo e della nutrizion e | Diminuzione dell’appetito | |||||
Disturbi psichiatri ci | Depression e | Stato confusionale , disorientam ento,diminu zione della libido, ansia, insonnia, nervosismo, aumento della libido*, irritabilità. | Mania* (vedere paragraf o 4.4 ), allucinazio ne*, agitazione * , collera*, dipendenz a da farmaco, anedonia, anorgasmi a, bradifrenia , stato depressivo , derealizza zione, disinibizio ne, stato euforico, paura, perdita della libido, mania, disturbo del comporta | Ipomania*, aggressività*, comportamen ti ostili*, pensieri anomali*, iperattività psicomotoria*, abuso di farmaco* |
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
mento, incubi, disturbo da attacchi di panico, rallentame nto psicomoto rio, disturbi del sonno. | ||||||
Patologie del sistema nervoso | Sedazione, sonnolenza, atassia, compromis sione della memoria, disartria, capogiri, cefalea | Compromiss ione dell’equilibri o, problemi di coordinazion e, disturbo dell’attenzio ne, ipersonnia, letargia, tremore, vertigini, biascicamen to, difficoltà di concentrazio ne | Amnesia, goffaggine , convulsion i, disgeusia, andatura anomala, accelerazi one dell’andat ura, aumentata attività, accessi epilettici parziali, mal di testa, stupore. | Squilibrio del sistema nervoso autonomo*, distonia* | ||
Patologie dell’occhi o | Offuscament o della vista | |||||
Patologie dell’orec chio e del labirinto | Tinnito | |||||
Patologie cardiach e | Palpitazion i | |||||
Patologie vascolari | Vampate | |||||
Patologie respirato rie, toraciche e mediasti niche | Soffocame nto, disturbi respiratori |
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Patologie gastroint estinali | Stipsi, secchezza delle fauci | Nausea | Dolore addominal e, diarrea, mal di stomaco, vomito, enterocolit e necrotizza nte | Patologia gastrointestin ale* | ||
Patologie epatobili ari | Epatiti*, alterazioni della funzionalità epatica*, ittero* | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocuta neo | Dermatiti* | Aumentat a predisposi zione ai lividi, rash, aumento della sudorazion e, prurito | Angioedema*, reazioni di fotosensibilità | |||
Patologie del sistema muscolos cheletric o e del tessuto connettiv o | Debolezza muscolare, artralgia, problemi della schiena, crampi muscolari, mialgia, dolore agli arti | |||||
Patologie renali e urinarie | Incontinen za, enuresi, minzione frequente | Ritenzione urinaria* | ||||
Patologie dell’appa rato riprodutt ivo e della mammell a | Disfunzioni sessuali* | Irregolarità nel ciclo mestruale , disturbi dell’eiacul azione, disfunzion e erettile, ritardo mestruale | ||||
Patologie sistemich e e | Affaticame nto, irritabilità | Dolore al torace, alterazion | Edema periferico |
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condizion i relative alla sede di somminis trazione | e delle sensazioni , stato di ebbrezza, sensazion e di nervosism o, sensazion e di rilassamen to, stato confusiona le, sindrome influenzale , sensazion e di corpo estraneo, lentezza, senso di sete, debolezza, sindrome da astinenza da farmaco*. | |||||
Traumati smo, avvelena mento e complica zioni da procedur a | Cadute, lesioni agli arti, sovradosa ggio, incidenti stradali | |||||
Esami diagnosti ci | Dimuzione di peso, aumento di peso | Aumento della bilirubina ematica | Aumento della pressione intraoculare |
Effetti indesiderati identificati post-marketing
L’uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di astinenza. Può verificarsi dipendenza psichica. L'abuso di benzodiazepine è stata riportata (vedere paragrafo 4.4). In molte delle segnalazioni spontanee per gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell’interruzione del trattamento con XANAX in pazienti con disturbo posttraumatico da stress.
Esperienza post-marketing
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Diverse reazioni avverse da farmaco sono state evidenziate in associazione all’uso di XANAX a rilascio immediato dall’inizio della commercializzazione. A causa della natura spontanea delle segnalazioni degli eventi e della mancanza di controlli, non si può stabilire facilmente una relazione causale con l’uso di XANAX a rilascio immediato. In generale, il profilo di sicurezza di XANAX compresse a rilascio prolungato è simile a quello di XANAX a rilascio immediato. Gli eventi segnalati includono: aumenti dei livelli degli enzimi epatici, epatite, insufficienza epatica, sindrome di Stevens-Johnson, iperprolattinemia, ginecomastia e galattorrea.
Sintomi da sospensione
Sintomi da sospensione simili a quelli evidenziati con sedativi/ipnotici ed alcol si sono manifestati dopo la sospensione di benzodiazepine, alprazolam incluso. I sintomi possono variare da disforia lieve ed insonnia ad una sintomatologia più grave che può includere crampi addominali e muscolari, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni. Non è sempre facile distinguere tra nuovi segnali e sintomi da sospensione e la ricorrenza della malattia nei pazienti in fase di riduzione del dosaggio. La strategia a lungo termine per il trattamento di questi fenomeni varierà in relazione alla loro causa e all’obiettivo terapeutico. Se necessario, il controllo immediato dei sintomi da sospensione richiede la ripresa del trattamento a dosi di alprazolam sufficienti per eliminare i sintomi. E’ stato segnalato un insuccesso di altre benzodiazepine nel sopprimere completamente questi sintomi da sospensione. Questi insuccessi sono stati attribuiti ad un’incompleta tolleranza crociata, ma possono riflettere l’uso di un inadeguato regime di dosaggio delle benzodiazepine sostituite o gli effetti di farmaci assunti contemporaneamente (vedere Paragrafo 4.4).
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
4.9 Sovradosaggio
Esperienza clinica
Manifestazioni da sovradosaggio di alprazolam includono sonnolenza, disartria, alterato coordinamento, coma e depressione respiratoria. Come per altre benzodiazepine, sono stati riscontrati casi di decesso in associazione al solo sovradosaggio di alprazolam. Inoltre, sono state segnalati decessi accidentali in pazienti che avevano assunto una dose eccessiva con una combinazione di una singola benzodiazepina, alprazolam incluso, ed alcol; i tassi alcolici evidenziati in alcuni di questi pazienti sono risultati più bassi di quelli generalmente associati a morte accidentale indotta da alcol.
Trattamento generale del sovradosaggio
Il trattamento nei casi di sovradosaggio è principalmente a sostegno delle funzioni respiratorie e cardiovascolari.
Come in tutti i casi di sovradosaggio, la respirazione, la frequenza del polso e la pressione sanguigna devono essere monitorati. A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, devono essere impiegati trattamenti di supporto generali; dovrebbe essere indotto il vomito (entro un’ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza. Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l’assorbimento. Si devono somministrare liquidi per via endovenosa e
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deve essere mantenuta la pervietà delle vie respiratorie. Se si verifica ipotensione, questa può essere contrastata dall’uso di vasopressori. La dialisi è di supporto limitato.
Come per il trattamento del sovradosaggio intenzionale con altri farmaci, è bene considerare che possono essere stati ingeriti agenti multipli. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono: obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i sintomi possono includere: atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil, uno specifico antagonista del recettore benzodiazepinico è indicato per l’annullamento completo o parziale degli effetti sedativi delle benzodiazepine e può essere usato qualora un sovradosaggio da benzodiazepina sia accertato o presunto. Nella gestione della funzionalità respiratoria e cardiovascolare associate al sovradosaggio può essere usato in aggiunta il flumazenil.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Derivati benzodiazepinici, codice ATC: N05BA12
XANAX compresse a rilascio prolungato contiene alprazolam, un analogo triazolico della classe 1,4 delle benzodiazepine dei composti che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Gli agenti che agiscono sul SNC della classe 1,4 delle benzodiazepine esercitano presumibilmente i loro effetti legandosi ai recettori stereospecifici presenti in diversi siti del sistema nervoso centrale. L’esatto meccanismo d’azione non è noto. Da un punto di vista clinico, tutte le benzodiazepine causano un’attività depressiva dose-correlata del sistema nervoso centrale che varia da una compromissione moderata della performance fino all’ipnosi.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
La biodisponibilità media assoluta di aprazolam contenuto nello XANAX compresse a rilascio prolungato è di circa il 90% e la biodisponibilità relativa rispetto allo XANAX a rilascio immediato è del 100%. La biodisponibilità e la farmacocinetica di alprazolam a seguito di somministrazione di XANAX compresse a rilascio prolungato sono simili a quelle di XANAX a rilascio immediato, ad eccezione di una velocità di assorbimento più lento. La velocità di assorbimento più lenta determina una concentrazione plasmatica relativamente costante che si mantiene tra 5 ed 11 ore dalla somministrazione. La farmacocinetica di alprazolam e di due dei principali metaboliti attivi (4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam) sono lineari e le concentrazioni plasmatiche sono proporzionali fino ad una dose giornaliera di 10 mg una volta al giorno. Gli studi in dose multipla indicano che il metabolismo e l’eliminazione di alprazolam sono simili per la formulazione a rilascio immediato ed a rilascio prolungato.
Il cibo influenza in modo significativo la biodisponibilità di XANAX compresse a rilascio prolungato. Un pasto ricco di grassi fino a 2 ore prima dalla somministrazione di XANAX Retard ha aumentato la Cmax media di circa il 25%. L’effetto del pasto sul Tmax è dipeso dal momento della giornata in cui il pasto è stato assunto, con una riduzione del Tmax di circa 1/3 per i soggetti che hanno consumato il pasto immediatamente prima dell’assunzione del farmaco ed un aumento del Tmax di circa 1/3 per i soggetti che hanno assunto il pasto un’ora prima o oltre dall’assunzione del farmaco. L’entità dell’esposizione (AUC) e l’emivita di eliminazione (t ½) non sono influenzate dai pasti.
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Sono state osservate differenze significative nella velocità di assorbimento dell’alprazolam a rilascio prolungato in relazione al momento della giornata in cui il farmaco è stato assunto, con un aumento della Cmax del 30% ed una riduzione del Tmax di un’ora quando il farmaco è stato assunto la sera, rispetto a quando è stato assunto al mattino.
Distribuzione
Alprazolam in vitro si lega (80%) alle proteine sieriche dell’uomo. L’albumina sierica rappresenta la maggior parte del legame.
Biotrasformazione
Alprazolam viene ampiamente metabolizzato nell’uomo, principalmente dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4), a due metaboliti principali nel plasma: 4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam. Nell’uomo viene inoltre rilevato un benzofenone derivato dall’alprazolam. L’emivita dei due metaboliti è simile a quella di alprazolam. I parametri di farmacocinetica allo steady-state per i due metaboliti idrossilati dell’alprazolam (4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam) sono simili per la formulazione standard di alprazolam e per quella a rilascio prolungato, indicando che il metabolismo di alprazolam non viene modificato dalla velocità di assorbimento. Le concentrazioni plasmatiche del 4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam relative alle concentrazioni dell’alprazolam immodificato sono sempre inferiori rispetto al 10% e al 4%. Le potenze relative segnalate nelle sperimentazioni sul legame recettoriale delle benzodiazepine e nei modelli animali di inibizione indotta delle convulsioni sono rispettivamente pari a 0,20 e 0,66 per il 4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam. Tali concentrazioni così basse e le potenze inferiori del 4-idrossialprazolam e α-idrossialprazolam suggeriscono come sia improbabile che questi metaboliti possano contribuire in modo considerevole agli effetti farmacologici dell’alprazolam. Il metabolita benzofenone è essenzialmente inattivo.
Eliminazione
Alprazolam ed i suoi metaboliti vengono escreti principalmente nelle urine. L’emivita di eliminazione plasmatica media di alprazolam a seguito di somministrazione di XANAX compresse a rilascio prolungato varia da 10,7–15,8 ore in soggetti adulti sani.
Popolazioni particolari di pazienti
Mentre non sono stati condotti studi di farmacocinetica con XANAX compresse a rilascio prolungato in popolazioni particolari di pazienti, si prevede che i fattori (come età, sesso di appartenenza, compromissione epatica o renale) che potrebbero modificare la farmacocinetica di alprazolam dopo somministrazione di compresse di XANAX a rilascio immediato non sono diversi da quelli riscontrabili con XANAX compresse a rilascio prolungato.
In diversi stati di malattia, tra cui alcolismo, compromissione della funzionalità epatica e renale, sono state osservate alterazioni nell’assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione delle benzodiazepine. Anche nei pazienti anziani sono state riscontrate delle alterazioni. In soggetti anziani sani è stata osservata un’emivita media di alprazolam pari a 16,3 ore (range 9,0–26,9 ore, n=16) rispetto alle 11,0 ore (range 6,5–15,8 ore, n=16) riscontrate in soggetti adulti sani. In pazienti con malattia epatica correlata ad alcolismo l’emivita di alprazolam è variata tra 5,8 e 65,3 ore (media 19,7 ore, n=17) rispetto ad un valore variabile da 6,3 a 26,9 ore (media=11,4 ore, n=17) in soggetti adulti sani. In un gruppo di soggetti obesi l’emivita di alprazolam è variata tra 9,9 e 40,4 ore (media=21,8 ore, n=12) rispetto all’intervallo riscontrato in soggetti sani pari a 6,3–15,8 ore (media=10,6 ore, n=12).
Per la somiglianza con altre benzodiazepine, si suppone che alprazolam subisca un passaggio attraverso la placenta e che venga escreto nel latte materno.
– 31 –
Gruppo etnico di appartenenza – le concentrazioni massime e l’emivita di alprazolam sono di circa il 15% e 25% maggiori nei soggetti di origine asiatica rispetto a quelli di origine caucasica.
Pazienti pediatrici – La farmacocinetica di alprazolam dopo somministrazione di XANAX Retard in pazienti pediatrici non è stata studiata.
Sesso di appartenenza – Il sesso di appartenenza non ha effetto sulla farmacocinetica di alprazolam.
Fumo di sigaretta – Le concentrazioni di alprazolam possono ridursi fino al 50% nei fumatori rispetto a non fumatori.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi, Mutagenesi, Compromissione della fertilità ed effetti sugli occhi
Non sono state riscontrate evidenze di potenziale carcinogeno durante i saggi biologi della durata di 2 anni con alprazolam condotti sui ratti con dosi fino a 30 mg/kg/die (150 volte la dose massima di 10 mg/kg/die) e su topi trattati con dosi fino a 10 mg/kg/die (50 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die). Alprazolam non ha evidenziato effetti mutageni nel test del micronucleo nel ratto con dosi fino a 100 mg/kg, che corrispondono a 500 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Alprazolam non ha evidenziato effetti mutageni in vitro nel DNA Damage/Alkaline Elution Test o nel test di Ames.
Alprazolam non ha causato compromissione della fertilità nei ratti con dosi fino a 5 mg/kg/die, che corrisponde a 25 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die.
Altri studi sugli animali
Quando i ratti sono stati trattati con alprazolam alla dose di 3 mg, 10 mg e 30 mg/kg/die (da 15 a 150 volte la dose impiegata nell’uomo pari a 10 mg/die) per via orale per 2 anni, nelle femmine è stata osservata una tendenza ad un aumento dose-correlato nel numero di cataratte, mentre nei maschi è stata riscontrata una tendenza ad un incremento dose correlato nella vascolarizzazione della cornea. Queste lesioni non sono comparse prima di 11 mesi dall’inizio del trattamento
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Lattosio , ipromellosa, silice anidra colloidale, magnesio stearato.
Le compresse da 0,5 e da 2 mg contengono anche Indigotina (E132)
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
2 anni.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore
XANAX 0,5 mg compresse a rilascio prolungato: confezioni da 20, 30, 40, 60, 100 compresse
XANAX 1 mg compresse a rilascio prolungato:confezioni da 2, 10, 20, 30, 40, 60, 100 compresse
XANAX 2 mg compresse a rilascio prolungato: confezioni da 10, 20, 30, 60, 100 compresse
XANAX 3 mg compresse a rilascio prolungato: confezioni da 10, 20, 30, 40, 100 compresse
Le compresse a rilascio prolungato di alprazolam sono confezionate in blister di alluminio/PA
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Pfizer Established Medicine Italy S.r.l. – Via Isonzo, 71 – 04100 Latina
8. NUMERO(I) DELL’ AUTORIZZAZIONE
Xanax
– 20 compresse
Xanax
– 30 compresse
Xanax
– 40 compresse
Xanax0,5 mg compresse a rilascio prolungato
Xanax
– 100 compresse
Xanax
2 compresse
Xanax
10 compresse
Xanax
20 compresse
Xanax
30 compresse
Xanax
40 compresse
Xanax
60 compresse
Xanax
100 compresse
Xanax
10 compresse
Xanax
20 compresse
0,5 mg compresse a rilascio prolungato AIC n. 025980133
0,5 mg compresse a rilascio prolungato
AIC n. 025980145
0,5 mg compresse a rilascio prolungato AIC n. 025980158
– 60 compresse AIC n. 025980160
0,5 mg compresse a rilascio prolungato AIC n. 025980172
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980184
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980196
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980208
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980210
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980222
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980234
1 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980246
2 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980259
2 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980261
– 33 –
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Xanax
30 compresse
Xanax
60 compresse
Xanax
100 compresse
Xanax
10 compresse
Xanax
20 compresse
Xanax
30 compresse
Xanax
40 compresse
Xanax
100 compresse
2 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980273
2 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980285
2 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980297
3 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980309
3 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980311
3 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980323
3 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980335
3 mg compresse a rilascio prolungato – AIC n. 025980347
9.
27 maggio 2009
10.
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Foglio illustrativo: informazioni per l'utilizzatore
XANAX 0,25 mg compresse
XANAX 0,50 mg compresse
XANAX 1 mg compresse
XANAX 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione
alprazolam
– Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
– Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
– Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
– Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Vedere paragrafo 4.
1. Che cos'è Xanax e a cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di prendere Xanax
3. Come prendere Xanax
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Xanax
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos'è Xanax e a cosa serve
Xanax contiene il principio attivo alprazolam. L’alprazolam appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati benzodiazepine ed agisce riducendo l’ansia, facilitando il sonno, diminuendo l’agitazione e lo squilibrio emotivo (effetto sedativo).
Xanax è utilizzato per il trattamento delle seguenti condizioni quando sono gravi e causano disagio nella normale vita quotidiana:
ansia attacchi di panico associati o meno a paura/disagio a frequentare ampi spazi all'aperto (agorafobia).2. Cosa deve sapere prima di prendere Xanax
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Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
se è allergico ad alprazolam, alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6); se ha la miastenia gravis, una malattia che provoca grave debolezza muscolare; se ha gravi problemi di respirazione (insufficienza respiratoria); se ha gravi problemi al fegato (insufficienza epatica); se ha problemi a respirare durante il sonno (apnea notturna); se soffre di una malattia dell’occhio chiamata glaucoma acuto ad angolo chiuso, un problema causato dall’aumento della pressione all’interno degli occhi; nei primi 3 mesi di gravidanza e se sta allattando al seno (vedere paragrafo “Gravidanza e allattamento”).Questo medicinale può ridurre fino ad annullare lo stato di coscienza, può provocare una notevole riduzione della capacità spontanea di respirare, il coma e la morte qualora venga assunto assieme ad altri medicinali che agiscono sul cervello e sulla mente (ad esempio oppioidi, antipsicotici e ipnotici-sedativi) (paragrafo Altri medicinali e Xanax).
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Xanax se:
– è anziano e/o debilitato. Il medico le prescriverà una dose ridotta di questo medicinale; si ricordi di usare questo medicinale con cautela perché può causarle sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica ed esporla a cadute, spesso con gravi conseguenze;
– ha problemi cronici di respirazione (insufficienza respiratoria cronica), perché questo medicinale può peggiorare la sua condizione;
– ha problemi ai reni (insufficienza renale) oppure problemi al fegato di grado lieve o moderato (insufficienza epatica da lieve a moderata);
– soffre di depressione grave. Xanax, come le altre benzodiazepine, non deve essere usato da solo per trattare la depressione o l’ansia connessa con la depressione perchè può peggiorare la tendenza al suicidio e provocare modificazioni dell’umore;
– soffre di psicosi , una grave malattia mentale che altera il comportamento e causa difficoltà a rapportarsi con le altre persone. Xanax non è consigliato come trattamento principale di questa condizione;
– è in trattamento con altri medicinali che agiscono sul cervello e sulla mente, perché Xanax può aumentare gli effetti di questi medicinali (vedere paragrafo “Altri medicinali e Xanax”);
– ha o ha avuto in passato problemi di abuso e dipendenza da alcol, droga o altri medicinali, perché è maggiore il rischio di sviluppare dipendenza da Xanax (vedere paragrafo “Sviluppo di dipendenza”);
– soffre di problemi ereditari rari di intolleranza ad un particolare zucchero (galattosio).
Disturbi della memoria
Alcune ore dopo l’assunzione di Xanax, lei potrebbe avere difficoltà a ricordare ciò che è accaduto dopo l’assunzione del medicinale.
Disturbi paradossi
Xanax può causare effetti opposti rispetto a quelli previsti (effetti paradossi ) (vedere paragrafo 4 “Possibili effetti indesiderati”). Questi effetti sono più frequenti nei bambini e nelle persone anziane.
Se manifesta questi effetti, si rivolga al medico perché il trattamento con Xanax deve essere interrotto.
Sviluppo di tolleranza
Dopo alcune settimane di trattamento potrebbe verificarsi una diminuzione dell’efficacia di Xanax.
– 36 –
Sviluppo di dipendenza
Xanax causa dipendenza (cioè lei può manifestare crescente desiderio di voler assumere il medicinale o può sviluppare disturbi fisici che diminuiscono o scompaiono solo dopo aver assunto il medicinale). La probabilità che si sviluppi dipendenza aumenta con l’aumentare della dose e della durata del trattamento. Pertanto, il medico le prescriverà la cura più adeguata in base ai suoi disturbi ed alle sue condizioni, usando la dose efficace più bassa possibile da assumere per il periodo più breve possibile. Il medico le indicherà anche quando sottoporsi a delle visite di controllo per valutare l’andamento della sua salute in relazione alla terapia con Xanax.
Assunzione non corretta di Xanax
Lei deve assumere questo medicinale SOLO se prescritto dal medico e dopo averlo acquistato in farmacia. Alcune persone hanno la tendenza a fare abuso di Xanax e di altri medicinali simili, chiamati benzodiazepine.
Inoltre, alcune persone si procurano tali medicinali in maniera illecita (es. mercato nero, internet, amici, familiari, etc), talora allo scopo di rivenderlo ad altri. NON assuma Xanax se questo medicinale non le è stato prescritto dal medico. NON assuma Xanax se lei non è sicuro che questo medicinale è stato acquistato presso una farmacia.
Non è nota l’efficacia e la sicurezza di Xanax nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Il medico deciderà se Xanax può essere somministrato ai bambini e agli adolescenti in base alle loro condizioni.
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L'uso concomitante di Xanax e oppioidi (forti antidolorifici, medicinali per terapia sostitutiva e alcuni farmaci per la tosse) aumenta il rischio di sonnolenza, difficoltà nella respirazione (depressione respiratoria), coma e può essere pericoloso per la vita.
Per questo motivo, l'uso concomitante deve essere preso in considerazione solo quando non sono possibili altre opzioni di trattamento.
Tuttavia, se il medico prescrive Xanax insieme agli oppioidi, la dose e la durata della terapia concomitante devono essere limitati dal medico.
Informi il medico circa tutti i medicinali oppioidi che sta assumendo e segua attentamente le raccomandazioni del medico sul dosaggio. Potrebbe essere utile informare amici o parenti per renderli consapevoli dei segni e sintomi sopra indicati. Contatti il medico nel caso in cui si verifichino tali sintomi.
È necessaria cautela quando Xanax viene preso insieme ai seguenti medicinali:
medicinali che agiscono sul cervello e sulla mente* quali:- antipsicotici , medicinali per il trattamento di alcune malattie mentali;
- ipnotici , stimolanti il sonno;
- sedativi , tranquillanti;
- ansiolitici , medicinali per il trattamento dell’ansia;
- antidepressivi (es. nefazodone, fluvoxamina, fluoxetina, imipramina e desipramina), medicinali per il trattamento della depressione;
- analgesici narcotici , oppioidi , medicinali per il trattamento del dolore di elevata intensità;
- antiepilettici , medicinali per il trattamento degli attacchi epilettici;
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- anestetici. Gli anestetici, somministrati insieme a Xanax, possono causare euforia con aumento della probabilità di sviluppare dipendenza da Xanax;
- antistaminici sedativi , medicinali per contrastare le manifestazioni allergiche;
* Se lei assume Xanax assieme a uno o più di questi medicinali oppure insieme a bevande alcoliche, queste sostanze possono contribuire a diminuire le funzioni del suo cervello e della sua mente fino a causare la riduzione della capacità spontanea di respirare, il coma e la morte (paragrafo Avvertenze e precauzioni ).
analgesici e sedativi della tosse, a base di oppio e dei suoi derivati. Questi medicinali, come Xanax, riducono la capacità spontanea di respirare; cimetidina, un medicinale usato per diminuire l’acidità dello stomaco; propossifene, un medicinale usato contro il dolore; contraccettivi orali; diltiazem, un medicinale usato per ridurre la pressione del sangue; digossina (un medicinale usato per aumentare la forza di contrazione del cuore). Se lei è anziano, l’assunzione di Xanax può aumentare la probabilità di sviluppare gli effetti tossici dovuti a digossina.I seguenti medicinali possono aumentare gli effetti di Xanax:
ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e voriconazolo, medicinali per il trattamento di infezioni causate da funghi; eritromicina, claritromicina, telitromicina e troleandromicina (antibiotici); inibitori delle proteasi (es. ritonavir), medicinali per il trattamento dell’infezione da virus HIV. Se lei è in trattamento con gli inibitori delle proteasi, il medico potrebbe consigliarle anche di interrompere il trattamento con Xanax a causa dell’interazione con questi medicinali.Non beva alcol durante l'assunzione di Xanax perché l'alcol aumenta gli effetti di questo medicinale.
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza
Questo medicinale non deve essere preso nei primi 3 mesi di gravidanza perché può causare malformazioni congenite nel feto. Il medico valuterà se lei può assumere questo medicinale durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza.
Se lei assume questo medicinale negli ultimi mesi di gravidanza oppure durante il travaglio , il neonato può manifestare i seguenti sintomi:
– scarso tono dei muscoli (ipotonia assiale);
– difficoltà a respirare (depressione respiratoria o apnea) e ad assumere il latte;
– bassa temperatura corporea (ipotermia);
– sintomi di astinenza (vedere paragrafo 3 “Se interrompe il trattamento con Xanax”). Questi effetti sono reversibili e possono durare da alcuni giorni fino a 1–3 settimane dopo la nascita del bambino.
Allattamento
Non allatti al seno durante l'assunzione di Xanax perché questo medicinale passa nel latte materno.
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Non guidi né utilizzi macchinari se durante il trattamento con Xanax manifesta perdita della concentrazione o del controllo dei muscoli o se si sente assonnato o stordito. Questi effetti possono essere aumentati se non ha dormito a sufficienza o se ha assunto bevande alcoliche.
Le compresse da 0,25 mg, 0,50 mg e 1 mg di Xanax contengono lattosio, un tipo di zucchero. Se il medico le ha diagnosticato un’intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Le compresse da 0,25 mg, 0,50 mg e 1 mg di Xanax contengono 0,11 mg di sodio benzoato per dose.
Le compresse di Xanax da 0,50 mg contengono il colorante giallo tramonto che può causare reazioni allergiche.
Questo medicinale contiene fino al 16% vol di etanolo (alcol), ad es. fino a 173 mg per dose, equivalenti a 4 ml di birra e 2 ml di vino per dose. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.
Questo medicinale contiene 933 mg di propilene glicole per dose.
Se il bambino ha meno di 5 anni di età, parli con il medico o il farmacista prima di somministrare questo medicinale, in particolare se il bambino sta assumendo altri medicinali contenenti propilene glicole o alcol.
Se lei è in gravidanza o sta allattando, non prenda questo medicinale se non diversamente raccomandato dal medico. Il medico potrà fare ulteriori controlli durante la terapia.
Se lei soffre di malattie al fegato o ai reni, non prenda questo medicinale se non diversamente raccomandato dal medico. Il medico potrà fare ulteriori controlli durante la terapia.
3. Come prendere Xanax
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico.
La dose raccomandata iniziale è da 0,25 mg a 0,5 mg 3 volte al giorno.
Se lei preferisce la formulazione in gocce , la dose iniziale raccomandata è da 10 a 20 gocce 3 volte al giorno.
La dose può essere aumentata gradualmente, fino ad un massimo di 4 mg al giorno, da suddividere in diverse dosi. Lei deve aumentare prima la dose da prendere la sera e successivamente la dose da prendere durante il giorno.
Se è anziano, ha problemi al fegato o ai reni e/o è debilitato
La dose iniziale raccomandata è 0,25 mg (corrispondente a 10 gocce) 2–3 volte al giorno.
– 39 –
La dose iniziale raccomandata è da 0,5 mg a 1 mg da prendere per 1–2 giorni appena prima di andare a letto.
In seguito la dose può essere aumentata gradualmente di 1 mg ogni 3 o 4 giorni. Lei deve aumentare prima la dose che prende a mezzogiorno, poi la dose del mattino e infine la dose da assumere nel pomeriggio o sera, fino ad assumere Xanax 3 o 4 volte al giorno.
La durata del trattamento con Xanax deve essere la più breve possibile. La durata consigliata di terapia non dovrebbe superare 8–12 settimane per il trattamento dell’ansia e 8 mesi per il trattamento degli attacchi di panico. Questo periodo comprende anche il tempo necessario per ridurre gradualmente la dose di Xanax fino alla sospensione. Il medico deciderà se il trattamento può essere continuato oltre il periodo massimo consigliato.
Premere sul tappo di plastica e contemporaneamente svitare Per chiudere avvitare il tappo fino in fondo
Se ha preso una dose eccessiva di Xanax contatti immediatamente il medico o si rechi al pronto soccorso più vicino.
– Nei casi lievi i sintomi possono essere: confusione mentale, sonnolenza, difficoltà nel parlare.
– Nei casi più gravi, i sintomi possono essere: perdita della capacità di coordinare i movimenti, scarso tono muscolare, bassa pressione del sangue, problemi di respirazione, coma, morte.
Se dimentica di prendere una dose, la prenda appena se ne ricorda a meno che non sia quasi ora di assumere la dose successiva. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Non interrompa l’assunzione di Xanax improvvisamente. Consulti sempre il medico prima di interrompere l’assunzione di Xanax. Lei deve ridurre le dosi gradualmente per evitare di manifestare:
sintomi di astinenza quali:– sintomi gravi: sensazione di distacco da se stessi o dal mondo esterno, intorpidimento e formicolio delle gambe o delle braccia, aumento della sensibilità alla luce, ai suoni e al contatto fisico, allucinazioni, attacchi epilettici, crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori, convulsioni;
– altri sintomi: mal di testa, dolori muscolari, ansia, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilità, lieve depressione dell’umore, insonnia;
– 40 –
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
sintomi di rimbalzo , per es. attacchi di panico e ansia. Questi sintomi sono gli stessi per i quali le è stato consigliato il trattamento con Xanax e possono ripresentarsi temporaneamente in modo più intenso dopo interruzione brusca del trattamento.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
4. possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Si rivolga immediatamente al medico se manifesta uno dei seguenti effetti indesiderati perché l’assunzione di Xanax deve essere interrotta :
effetti opposti rispetto a quelli previsti (effetti paradossi) (vedere paragrafo 2 “Disturbi paradossi”) quali:– irrequietezza
– agitazione
– irritabilità
– aggressività
– sensazione di delusione
– collera
– incubi
– allucinazioni
– disturbi del pensiero
– alterazioni del comportamento
Si rivolga immediatamente al medico se manifesta uno dei seguenti effetti indesiderati perché possono essere gravi :
gonfiore del viso, della lingua e della gola con conseguente incapacità a deglutire e a respirare (angioedema) difficoltà a ricordare ciò che è accaduto dopo l’assunzione del medicinale (vedere paragrafo 2 “Disturbi della memoria”) smascheramento di una depressione già esistente dipendenza (vedere paragrafo 2 “Sviluppo di dipendenza”) sintomi di astinenza e sintomi di rimbalzo (vedere paragrafo 3 “Se interrompe il trattamento con Xanax”)Si rivolga al medico se manifesta uno dei seguenti effetti indesiderati:
Molto comune (possono interessare più di 1 persona su 10):
depressione sedazione sonnolenza perdita della capacità di coordinare i movimenti disturbi della memoria difficoltà nel parlare capogiri mal di testa stitichezza bocca asciutta per mancanza di saliva– 41 –
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
affaticamento irritabilità
Comune (possono interessare fino a 1 persona su 10):
diminuzione dell’appetito, diminuzione o aumento del peso corporeo confusione, disorientamento aumento o diminuzione del desiderio sessuale, disfunzioni sessuali ansia insonnia, sonno eccessivo nervosismo disturbi dell’equilibrio, problemi nella coordinazione dei movimenti perdita di attenzione e concentrazione eccessiva sonnolenza (letargia) tremori vertigini parlare in maniera stentata (biascicamento) offuscamento della vista nausea dermatiti irritabilitàNon comune (possono interessare fino a 1 persona su 100):
idee e comportamenti ossessivi incapacità di ricordare eventi della vita recente vomito debolezza muscolare incontinenza ciclo mestruale irregolare dipendenza da farmaco sindrome da astinenza da farmacoFrequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
aumento dei livelli di prolattina (un ormone naturale) nel sangue cambiamenti di umore comportamenti ostili, pensieri anomali impulsività e iperattività motoria alterazioni del sistema nervoso responsabile delle funzioni dell’organismo che non possono essere controllate volontariamente (es. le funzioni degli organi interni e delle ghiandole) contrazione involontaria dei muscoli che costringono ad assumere posizioni innaturali malattie dello stomaco e dell’intestino malattie infiammatorie del fegato (epatiti) alterazione del funzionamento del fegato colorazione gialla/giallastra della pelle e delle mucose (ittero) reazioni a livello della pelle dovute all’esposizione al sole incapacità di svuotare completamente la vescica gonfiore delle mani e dei piedi dovuto ad accumulo di liquidi aumento della pressione all’interno dell’occhio abuso di questo medicinale (tendenza a un uso eccessivo o non corretto di Xanax)– 42 –
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Xanax
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola, sul blister e sul flacone dopo “Scad.”. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.
Compresse
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Gocce
Validità dopo prima apertura: 90 giorni. Lei può annotare la data di prima apertura nell’apposito spazio sull’astuccio.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Il principio attivo è alprazolam.
Compresse
Una compressa di Xanax da 0,25 mg contiene 0,25 mg di alprazolam.
Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, docusato sodico, sodio benzoato , silice colloidale anidra, amido di mais, magnesio stearato.
Una compressa di Xanax da 0,5 mg contiene 0,5 mg di alprazolam.
Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, docusato sodico, sodio benzoato , silice colloidale anidra, amido di mais, magnesio stearato, giallo tramonto (E110) lacca di alluminio.
Una compressa di Xanax da 1 mg contiene 1 mg di alprazolam.
Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, docusato sodico, sodio benzoato , silice colloidale anidra, amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E132) lacca di alluminio.
Gocce
1 ml di Xanax gocce orali, soluzione contiene 0,75 mg di alprazolam.
Gli altri componenti sono: alcol , glicole propilenico , saccarinato di sodio, aroma pompelmo, acqua depurata.
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Le compresse di Xanax da 0,25 mg sono compresse ovali di colore bianco con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 29” sull’altro lato. Le compresse sono disponibili in blister di PVC/alluminio in confezione da 20 compresse.
Le compresse di Xanax da 0,5 mg sono compresse ovali di colore arancione chiaro con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 55” sull’altro lato. Le compresse sono disponibili in blister di PVC/alluminio in confezione da 20 compresse.
Le compresse di Xanax da 1 mg sono compresse ovali di colore blu con una linea di incisione su un lato e con “Upjohn 90” sull’altro lato. Le compresse sono disponibili in blister di PVC/alluminio in confezione da 20 compresse.
Xanax gocce orali soluzione è una soluzione limpida di colore giallo-oro. Le gocce orali sono disponibili in flacone di vetro da 20 ml con tappo e contagocce in politene.
Pfizer Established Medicine Italy S.r.l.
Via Isonzo, 71
04100 Latina
Compresse
Pfizer Italia S.r.l.
Località Marino del Tronto
63100 Ascoli Piceno (AP)
Gocce orali, soluzione
Delpharm Orléans 5 Avenue de Concyr
45071 Orleans Cedex 2
Francia