Riassunto delle caratteristiche del prodotto - TRADONAL
1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE
TRADONAL S.R. 50 mg capsule rigide a rilascio prolungato
TRADONAL S.R. 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato
TRADONAL S.R. 150 mg capsule rigide a rilascio prolungato
TRADONAL S.R. 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato
2. COMPOSIZIONE QUALI - QUANTITATIVA
Una capsula contiene 50 mg di tramadolo cloridrato.
Una capsula contiene 100 mg di tramadolo cloridrato.
Una capsula contiene 150 mg di tramadolo cloridrato.
Una capsula contiene 200 mg di tramadolo cloridrato.
Eccipienti con effetto noto
Questo prodotto contiene l’eccipiente saccarosio (9,375 mg/capsula, 18,75 mg/capsula, 28,125 mg/capsula, 37,5 mg/capsula ).
Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Capsule rigide a rilascio prolungato.
Le capsule da 50 mg sono verde scuro e marcate T50SR.
Le capsule da 100 mg sono bianche e marcate T100SR.
Le capsule da 150 mg sono verde scuro e marcate T150SR.
Le capsule da 200 mg sono gialle e marcate T200SR.
4. informazioni cliniche
4.1. indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore da moderato a grave
4.2 Dose, modo e tempo di somministrazione
La posologia deve essere adattata all’intensità del dolore ed alla sensibilità individuale del paziente. In generale bisogna scegliere la dose minima efficace.
Dosaggio per adulti e adolescenti al di sopra di 12 anni d’età:
La dose iniziale di solito è di 50 – 100 mg due volte al giorno, mattino e sera. La dose può essere aumentata fino a 150 – 200 mg due volte al giorno in base all’intensità del dolore.
Se per la natura e la gravità della malattia si rende necessario un trattamento a lungo termine del dolore, deve essere attuato un monitoraggio attento e regolare (se necessario con interruzioni del trattamento) per stabilire se e a che dose è necessario un ulteriore trattamento.
Non è opportuno eccedere la dose totale giornaliera di 400 mg assunta per via orale salvo in circostanze cliniche particolari.
Popolazione pediatrica:
Tradonal S.R. non deve essere somministrato ai bambini di età inferiore a 12 anni, poiché non sono state accertate la sicurezza e l’efficacia del prodotto.
Pazienti anziani:
Di solito non è necessario adattare la dose nei pazienti fino a 75 anni in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei soggetti anziani oltre i 75 anni, l’eliminazione del farmaco può essere più lenta. Perciò, se necessario, l’intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente.
Pazienti affetti da insufficienza renale o epatica
Nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l’eliminazione di Tradonal S.R. è ritardata. In questi pazienti occorre valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessità del paziente.
Metodo di somministrazione
Lo schema posologico previsto è di due capsule al giorno e possono essere assunte intere con acqua, indipendentemente dagli orari dei pasti.
Pazienti con difficoltà a deglutire: le capsule di Tradonal S.R. possono essere aperte con cautela, depositando i granuli su un cucchiaio e quindi direttamente in bocca deglutendoli poi completamente aiutandosi con sorsi d’acqua per ripulire la bocca da tutti i granuli. I granuli non devono essere masticati o schiacciati.
4.3 controindicazioni
Tradonal S.R. non deve essere somministrato a pazienti:
– Con precedenti manifestazioni di ipersensibilità nei confronti del principio attivo tramadolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
– Affetti da intossicazione acuta da ipnotici, analgesici attivi a livello del sistema nervoso centrale, oppioidi, farmaci psicotropi o alcool.
– In trattamento con, o che hanno assunto nei 14 giorni precedenti alla somministrazione di Tradonal S.R., inibitori delle monoaminoossidasi.
– Affetti da epilessia non controllata.
Tramadolo non deve essere impiegato per il trattamento della sospensione di narcotici.
4.4. avvertenze e speciali precauzioni per l’uso
Rischio dall’uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse: L’uso concomitante di Tradonal S.R. e medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Tradonal S.R. in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (dove applicabile) di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Rischio di tolleranza, dipendenza e sintomi da astinenza:
Possono svilupparsi tolleranza, dipendenza psichica e fisica, soprattutto a seguito di terapie a lungo termine.
Se un paziente non necessita più della terapia con tramadolo, può essere consigliabile ridurre gradualmente la dose onde prevenire i sintomi di astinenza.
Nei pazienti con tendenza all’abuso di farmaci o alla dipendenza sono consigliabili trattamenti di breve durata sotto stretta osservazione medica. In rari casi, con somministrazione di dosi terapeutiche, il tramadolo può potenzialmente causare sintomi da astinenza.
Tradonal S.R. non costituisce una sostituzione idonea per i pazienti con dipendenza da oppioidi. Il prodotto non sopprime i sintomi derivanti dall’astinenza dalla morfina, malgrado si tratti di un oppioide agonista.
Metabolismo del CYP2D6
Il tramadolo viene metabolizzato dall’enzima epatico CYP2D6. Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne è completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7 % della popolazione caucasica potrebbe presentare questa carenza. Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore ultrarapido, esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppioidi anche a dosaggi comunemente prescritti.
Sintomi generali di tossicità da oppioidi comprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito. Nei casi gravi, ciò può includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, che possono mettere in pericolo la vita e molto raramente essere fatali. Le stime sulla prevalenza di metabolizzatori ultrarapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito: Popolazione Prevalenza %
Africana/Etiope 29 %
Afroamericana da 3,4 % a 6,5 %
Asiatica da 1,2 % a 2 %
Caucasica da 3,6 % a 6,5 %
Greca 6,0 %
Ungherese 1,9 %
Nordeuropea da 1 % a 2 %
Sono stati segnalati casi di convulsioni dopo la somministrazione di dosi terapeutiche e tale rischio può aumentare in caso di assunzione di dosi superiori al limite giornaliero massimo. I pazienti con precedenti di epilessia o soggetti a crisi epilettiche dovrebbero essere trattati con tramadolo solo in casi di assoluta necessità. Il rischio di convulsioni può infatti aumentare nei pazienti che assumono contemporaneamente tramadolo e preparati che riducono la soglia di suscettibilità alle crisi epilettiche (vedi sezione 4.5).
Tradonal S.R. deve essere utilizzato con prudenza in pazienti che hanno già manifestato segni di ipersensibilità nei confronti degli oppioidi, grave insufficienza renale o epatica, lesioni del capo, ridotto livello di coscienza, elevata pressione intracranica o in pazienti in stato di shock o con convulsioni.
È improbabile che la somministrazione di Tradonal S.R. alle dosi terapeutiche raccomandate produca depressione respiratoria clinicamente rilevante. È comunque opportuno somministrare Tradonal S.R. con cautela a pazienti affetti da depressione respiratoria o eccessiva secrezione bronchiale e nei pazienti che assumono in concomitanza farmaci depressori del sistema nervoso centrale.
Popolazione pediatrica
Uso post-operatorio nei bambini
Nella letteratura pubblicata ci sono state segnalazioni relative al fatto che tramadolo somministrato in ambito post-operatorio nei bambini a seguito di tonsillectomia e/o adenoidectomia per apnea ostruttiva nel sonno, ha portato al verificarsi di eventi avversi rari ma pericolosi per la vita. Occorre adottare estrema cautela quando tramadolo viene somministrato ai bambini per alleviare il dolore post-operatorio e deve essere accompagnata da un attento monitoraggio dei sintomi di tossicità da oppioidi, inclusa la depressione respiratoria.
Bambini con funzione respiratoria compromessa
L’uso di tramadolo non è raccomandato nei bambini in cui la funzione respiratoria potrebbe essere compromessa, tra cui patologie neuromuscolari, gravi patologie cardiache o respiratorie, infezioni delle vie respiratorie superiori o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche complesse. Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da oppioidi.
Questo prodotto medicinale contiene saccarosio e perciò non deve essere somministrato a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi.
4.5 Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione
La vita di pazienti trattati con inibitori delle monoaminossidasi, entro i 14 giorni precedenti la somministrazione dell’oppioide petidina, è stata messa in pericolo a causa di interazioni a livello del sistema nervoso centrale così come dei centri che regolano la respirazione e la circolazione. La possibilità che si verifichino interazioni similari tra inibitori delle monoaminossidasi e tramadolo non può essere esclusa.
Il tramadolo può potenziare gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale prodotti da altre sostanze che agiscono a livello centrale, fra cui l’alcol, se somministrate contemporaneamente.
L’uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi quali le benzodiazepine o correlati ad esse aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento combinato devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
Il tramadolo può indurre convulsioni e potenziare l’effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, degli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano la soglia convulsivante (vedi paragrafo 4.4).
L’uso terapeutico di tramadolo in associazione con farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRIs), gli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), gli inibitori della MAO (vedere paragrafo 4.3), gli antidepressivi triciclici e la mirtazapina, può causare tossicità serotoninica. Segni di sindrome da serotonina possono essere:
Clono spontaneo Clono inducibile od oculare con stato di agitazione o diaforesi Tremore ed iperreflessia Ipertonia e temperatura corporea superiore a 38°C con clono inducibile od oculare.La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento. Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi.
La somministrazione di Tradonal S.R. in associazione a carbamazepina induce una diminuzione marcata della concentrazione sierica di tramadolo, con possibile conseguente riduzione dell’efficacia analgesica e abbreviarne la durata di azione.
Deve essere usata cautela durante il trattamento concomitante con tramadolo e derivati cumarinici (ad esempio warfarin) a causa di segnalazioni di aumento dell’INR ed ecchimosi in alcuni pazienti.
L’associazione di agonisti/antagonisti (ad esempio buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e tramadolo è sconsigliata perché è teoricamente possibile che in queste circostanze diminuisca l’effetto analgesico di un agonista puro.
L’effetto analgesico del tramadolo è in parte mediato dalla inibizione del re-uptake di noradrenalina e dall’aumento del rilascio di serotonina (5-HT). Negli studi la somministrazione pre- o post-operatoria di ondansetrone, antiemetico antagonista 5-HT3, aumenta la richiesta di tramadolo in pazienti con dolore postoperatorio.
Non sono state segnalate interazioni alimentari.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamentotradonal s.r. non dovrebbe essere utilizzato durante la gravidanza in quanto non sono disponibili dati sufficienti per convalidare l’innocuità della somministrazione del tramadolo in questa situazione.
Tramadolo somministrato prima o durante il parto non modifica la contrattilità uterina. Nei neonati può indurre modifiche del ritmo respiratorio che di solito non sono clinicamente rilevanti.
Circa lo 0,1 % della dose di tramadolo assunto dalla madre viene escreto nel latte materno. Nell’immediata fase puerperale, per un dosaggio giornaliero materno per via orale fino a 400 mg, ciò corrisponde a una quantità media di tramadolo ingerito dai neonati allattati al seno pari al 3 % della dose aggiustata per il peso della madre. Per questo motivo, tramadolo non deve essere usato durante l’allattamento o, in alternativa, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo. L’interruzione dell’allattamento non è generalmente necessaria a seguito di una singola dose di tramadolo.
Studi sugli animali non hanno evidenziato un effetto del tramadolo sulla fertilità, performance riproduttive e sviluppo della prole.
4.7 Effetti sulla capacità di guida e sull’uso di macchine
Tradonal S.R. può causare effetti come sonnolenza equesto effetto può essere potenziato dall’assunzione di alcool, antistaminici e altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale. Se nei pazienti si manifestano tali effetti, dovrebbero evitare di guidare l’auto o di utilizzare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Le reazioni avverse da farmaci più frequentemente riportate sono nausea e vertigine, entrambe più del 10% dei pazienti.
Disturbi del sistema immunitario :
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): reazioni allergiche (ad es. dispnea, broncospasmo, sibilo bronchiale, edema angioneurotico) e anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione :
Raro (da ≥10.000 a <1/1.000): modifiche dell’appetito.
Disturbi psichiatrici :
Raro (da ≥10.000 a <1/1.000): possono insorgere vari effetti collaterali a livello psichico dopo somministrazione di tramadolo, che variano individualmente per intensità e natura (a seconda della personalità o della durata del trattamento). Questi effetti comprendono alterazioni dell’umore (di solito euforia, occasionalmente disforia), delle attività (di solito soppressione, occasionalmente aumento) e delle capacità cognitive e sensoriali (es. disordini nelle capacità decisionali e percettive), allucinazioni, confusione, disturbi del sonno e incubi.
La prolungata somministrazione di Tradonal S.R. può portare alla dipendenza (vedere sezione 4.4). I sintomi della sospensione da oppiacei possono comprendere: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali.
Patologia del sistema nervoso :
Molto comune (≥1/10): capogiro.
Comune (da ≥1/100 a <1/10): mal di testa, sonnolenza.
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): si sono manifestate convulsioni epilettiformi specialmente dopo somministrazione di alte dosi di tramadolo o dopo somministrazione concomitante di farmaci che possono abbassare la soglia convulsivogena o che possono essi stessi indurre convulsioni cerebrali (es. anti-depressivi o anti-psicotici, vedere la sezione 4.5 “Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione”).
Parestesia e tremore:
Molto raro (<1/10.000): vertigini.
Patologie dell’occhio :
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): visione offuscata.
Patologie cardiache :
Non comune (da ≥1/1000 a <1/100): alternazioni della regolazione cardiovascolare (es. palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale, collasso cardiovascolare). Questi effetti possono manifestarsi specialmente dopo somministrazione endovenosa e in pazienti psichicamente stressati.
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): bradicardia, ipertensione.
Patologie vascolari :
Molto raro (<1/10.000): vampate.
Patologie gastrointestinali :
Molto comune (≥1/10): vomito, nausea.
Comune (da ≥1/100 a <1/10): stipsi, secchezza della bocca.
Non comune (da ≥1/1000 a <1/100): conati di vomito, irritazione gastrointestinale (sensazione di pressione sullo stomaco, gonfiore).
Patologie epatobiliari:
Contemporaneamente all’uso terapeutico del tramadolo, in pochi casi isolati sono stati riportati aumenti dei valori degli enzimi epatici.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo :
Comune (da ≥1/100 a <1/10): sudorazione.
Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100): reazioni cutanee (es. prurito, rash, orticaria).
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e osseo :
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): debolezza motoria.
Patologie renali e urinarie :
Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000): alterazioni della minzione (difficoltà di urinare e ritenzione urinaria).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione :
Comune (da ≥1/100 a <1/10): astenia.
È stato anche riportato un peggioramento dell’asma, sebbene non sia stata stabilita una relazione causale.
È stata riportata depressione respiratoria. La depressione respiratoria può verificarsi se le dosi raccomandate sono considerevolmente superate e altri farmaci depressivi a livello centrale vengono somministrati contemporaneamente (vedere sezione 4.5 “Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione”).
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
I sintomi di un sovradosaggio di tramadolo comprendono vomito, miosi, sedazione, convulsioni, depressione respiratoria e ipotensione, con insufficienza circolatoria e coma. Può anche verificarsi insufficienza respiratoria. Si tratta di sintomi tipici degli analgesici oppioidi.
Il trattamento del sovradosaggio richiede il mantenimento delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. La depressione respiratoria può essere corretta mediante nalossone e controllata con diazepam. La somministrazione di nalossone può aumentare il rischio di convulsioni.
Il trattamento di un sovradosaggio acuto di tramadolo mediante emodialisi o emofiltrazione può di per sé non essere sufficiente in quanto con tali metodi l’eliminazione dal siero del tramadolo è lenta.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Gruppo farmacoterapeutico: altri oppiodi. Codice ATC: N02AX02.
Il tramadolo è un analgesico che agisce sul sistema nervoso centrale e presenta proprietà agonistiche oppioidi. È costituito da due enantiomeri, l’(+)-isomero che è attivo prevalentemente come oppioide con attività preferenziale nei confronti del recettore µ, e l’(-)-isomero che potenzia l’effetto analgesico dell’(+)-isomero ed è attivo come inibitore della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina, con conseguente modifica della trasmissione degli impulsi del dolore.
Il tramadolo presenta anche un’attività antitussigena. Alle dosi raccomandate l’effetto del tramadolo per os sui sistemi respiratorio e cardiovascolare appare clinicamente insignificante. La potenza del tramadolo è situata tra 1/10 e 1/6 di quella della morfina.
Popolazione pediatrica
Gli effetti della somministrazione enterale e parenterale di tramadolo sono stati investigati in studi clinici che hanno coinvolto più di 2000 pazienti pediatrici di età compresa tra l’età neonatale e i 17 anni. Le indicazioni per il trattamento del dolore studiate in questi studi clinici includevano il dolore dopo un intervento chirurgico (soprattutto addominale), dopo estrazioni dentarie chirurgiche, causato da fratture, ustioni e traumi e altre condizioni dolorose che potrebbero richiedere un trattamento analgesico per almeno 7 giorni.
A dosi singole fino a 2 mg/kg o dosi multiple fino a 8 mg/kg al giorno (fino a un massimo di 400 mg al giorno) l'efficacia del tramadolo è risultato essere superiore al placebo, e superiore o uguale a paracetamolo, nalbufina, petidina o morfina a basso dosaggio. Le prove condotte hanno confermato l'efficacia del tramadolo. Il profilo di sicurezza del tramadolo si è dimostrato simile nei pazienti adulti e pediatrici di età superiore a 1 anno (vedere paragrafo 4.2).
5.2. proprietà farmacocinetiche
Assorbimento:
Dopo somministrazione orale viene assorbito circa il 90% del tramadolo rilasciato da Tradonal S.R. capsule rigide a rilascio prolungato. La biodisponibilità assoluta media è circa il 70%, indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.
La differenza tra il tramadolo assorbito e il tramadolo disponibile non metabolizzato è probabilmente dovuta ad un basso effetto first-pass. L’effetto first pass dopo somministrazione orale è al massimo pari al 30%.
Distribuzione:
Il tramadolo presenta un’elevata affinità con i tessuti, con volume di distribuzione apparente pari a 203 + 40 litri dopo somministrazione orale in volontari sani. Il legame proteico non supera il 20%.
Dopo somministrazione di una singola dose di Tradonal S.R. 50 mg capsule rigide a rilascio prolungato, il picco della concentrazione plasmatica Cmax 70 + 16 ng/ml è raggiunto dopo 5,3 ore. Dopo somministrazione di Tradonal S.R. 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato, il Cmax 137 + 27 ng/ml è raggiunto dopo 5,9 ore. Dopo somministrazione di Tradonal S.R. 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato, il Cmax 294 + 82 ng/ml è raggiunto dopo 6,5 ore.
Il prodotto di riferimento (tramadolo capsule rigide a rilascio immediato, somministrato come dose totale di 200 mg di tramadolo cloridrato), raggiungeva il picco di concentrazione plasmatica Cmax 640 + 143 ng/ml dopo 2,0 ore.
La biodisponibilità relativa per la formulazione a rilascio prolungato dopo somministrazione singola è dell’89% ed aumenta al 100% dopo somministrazione multipla in confronto al prodotto di riferimento.
Il tramadolo attraversa la barriera emato encefalica e la placenta. Nel latte materno sono state trovate tracce della sostanza e del suo derivato O-demetile (rispettivamente lo 0,1% e lo 0,02% della dose somministrata).
Biotrasformazione
Nell’uomo il tramadolo è metabolizzato prevalentemente mediante N- ed O- demetilazione e coniugazione dei prodotti della O-demetilazione con acido glicuronico. Solamente l’O-desmetil tramadolo è farmacologicamente attivo. Per gli altri metaboliti esistono notevoli differenze quantitative individuali tra i vari soggetti. Fino ad ora sono stati trovati nelle urine undici metaboliti. Esperimenti in animali hanno mostrato che l’O-desmetil tramadolo è più attivo della sostanza di partenza analoga con un fattore 2–4. La sua emivita t½β (6 volontari sani) è di 7,9 ore (estremi 5,4 – 9,6 ore) ed è approssimativamente quella del tramadolo.
L’inibizione di uno o di entrambi gli isoenzimi CYP3A4 e il CYP2D6 che sono coinvolti nella biotrasformazione del tramadolo può influire sulla concentrazione plasmatica del tramadolo o del suo metabolita attivo.
Eliminazione
L’emivita di eliminazione T ½ β è di circa 6 ore, per qualunque via di somministrazione. In pazienti di età superiore ai 75 anni, può prolungarsi di un fattore di 1,4.
Il tramadolo e i suoi metaboliti sono escreti quasi completamente per via renale. L’escrezione cumulativa attraverso le urine è il 90% della radioattività totale della dose somministrata. In casi di insufficienza epatica e renale l’emivita può essere lievemente prolungata. In pazienti con cirrosi epatica sono state determinate emivite di 13,3 + 4,9 ore (tramadolo) e 18,5 + 9,4 ore (O-desmetil tramadolo), in un caso estremo di 22,3 e 36 ore rispettivamente. In pazienti con insufficienza renale (con clearance della creatinina minore di 5 ml/min.) i valori erano di 11 + 3,2 ore e 16,9 + 3 ore, in un caso estremo, rispettivamente di 19,5 ore e 43,2 ore.
Linearità
Nell’ambito del dosaggio terapeutico il tramadolo ha un profilo farmacocinetico lineare.
Relazione(i) Farmacocinetica
La relazione tra concentrazione sierica ed effetto analgesico è dose-dipendente ma varia considerevolmente in casi isolati. Una concentrazione sierica di 100 – 300 ng/ml è generalmente efficace.
Popolazione pediatrica
Dopo la somministrazione orale di una dose singola e dosi multiple a soggetti di età compresa tra 1 anno e 16 anni, le farmacocinetiche di tramadolo e O-demetiltramadolo sono risultate generalmente simili a quelle degli adulti quando la dose è stata aggiustata in base al peso corporeo, ma con una più elevata variabilità tra soggetti nei bambini di età compresa tra 8 anni e al di sotto.
Le farmacocinetiche di tramadolo e O-demetiltramadolo sono state studiate nei bambini al di sotto di 1 anno di età, ma non sono state completamente caratterizzate. Le informazioni ottenute dagli studi che includono questo gruppo di età indica che la frequenza di formazione di O-demetiltramadolo via CYP2D6 aumenta in modo continuo nei neonati, e livelli adulti di attività di CYP2D6 si presume vengano raggiunti a circa 1 anno di età. Inoltre, i sistemi di glucuronazione immaturi e una funzione renale immatura possono causare lenta eliminazione e accumulo di O-demetiltramadolo nei bambini al di sotto di 1 anno di età.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici rivelano che non esistono particolari rischi per l’uomo, considerando gli studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità per somministrazione ripetuta, genotossicità o carcinogenicità potenziale. Studi del tramadolo in ratti e conigli non hanno rivelato effetti teratogeni. Tuttavia, è stata dimostrata l’embriotossicità sotto forma di ossificazione ritardata. La fertilità, la capacità riproduttiva e lo sviluppo della prole non venivano alterate.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Contenuto della capsula: Microsfere di zucchero (saccarosio e amido di mais), Silice colloidale anidra, Etilcellulosa, Gomma lacca, Talco.
Capsula: Gelatina, Titanio biossido (E171).
Le capsule da 50 mg e 150 mg contengono anche colorante ossido di ferro giallo (E172) e colorante indigotina (E132).
Le capsule da 200 mg contengono anche colorante ossido di ferro giallo (E172).
L’inchiostro tipografico contiene: Gomma lacca, colorante Ossido di ferro nero (E172), propilenglicole e idrossido di ammonio.
6.2 incompatibilità
Non è stata segnalata alcuna incompatibilità farmaceutica.
6.3 Durata di stabilità a confezionamento integro 3 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare al di sopra di 25°C. Conservare nel confezionamento originale per proteggere dall’umidità.
6.5 Natura del contenitore e confezioni
Blister PVC/PVDC opaco bianco e alluminio. Ciascun blister contiene 10 capsule.
Ogni confezione contiene: 10, 20, 30, 50, 60 e 100 capsule per scatola.
È possibile che non tutte le confezioni sono in commercio.
6.6 Precauzione particolare per lo smaltimento Nessuna istruzione particolare.
7. NOME, RAGIONE SOCIALE E SEDE DEL TITOLARE A.I.C.
MEDA PHARMA S.p.A., Via Felice Casati 20 – 20124 Milano
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMISSIONE IN COMMERCIO
Tradonal S.R. 50 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 30 capsule – A.I.C. n. 034233015
Tradonal S.R. 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 30 capsule – A.I.C. n. 034233027
Tradonal S.R. 150 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 30 capsule – A.I.C. n. 034233039
Tradonal S.R. 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 30 capsule – A.I.C. n. 034233041
Tradonal S.R. 50 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 60 capsule – A.I.C. n. 034233054
Tradonal S.R. 100 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 60 capsule – A.I.C. n. 034233066
Tradonal S.R. 150 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 60 capsule – A.I.C. n. 034233078
Tradonal S.R. 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 60 capsule – A.I.C. n. 034233080
9. data della prima autorizzazione / rinnovo dell’autorizzazione
05.07.1999/08.01.2013