Riassunto delle caratteristiche del prodotto - TECHNEMIBI
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Technemibi 1 mg kit per preparazione radiofarmaceutica.
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ciascun flaconcino contiene 1 mg di [tetrakis(2-metossi-2-metilpropil-1 isocianide)rame(I)] tetrafluoroborato.
Il radionuclide non fa parte del kit.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Kit per preparazione radiofarmaceutica.
Granuli o polvere di colore da bianco a biancastro.
Da ricostituire con sodio pertecnetato (99mTc) soluzione iniettabile.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Medicinale solo per uso diagnostico. Indicato negli adulti. Per la popolazione pediatrica vedere il paragrafo 4.2.
Dopo marcatura con soluzione di sodio pertecnetato (99mTc), la soluzione di tecnezio-99m sestamibi ottenuta è indicata per:
– Scintigrafia miocardica perfusionale
per la rilevazione e localizzazione di malattia coronarica (angina pectoris e infarto miocardico)
– Determinazione della funzione ventricolare globale
tecnica del primo passaggio per la determinazione della frazione di eiezione e/o ECG-gated-SPECT (acquisizione tomografica delle immagini sincronizzata con l’elettrocardiogramma) per la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra, volumi e movimento regionale di parete.
– Mammoscintigrafia per la rilevazione di sospetto cancro della mammella, quando la mammografia è dubbia, inadeguata o imprecisa.
– Localizzazione di tessuto paratiroideo iperfunzionante nei pazienti con malattia ricorrente o persistente nell’iperparatiroidismo sia primario che secondario e nei pazienti con iperparatiroidismo primario per i quali è programmato un primo intervento chirurgico sulle paratiroidi.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
Adulti e popolazione anziana
La posologia può variare in base alle caratteristiche della gamma camera e alle modalità di ricostruzione. L’iniezione di attività superiori a quanto previsto dai LDR (Livelli Diagnostici di Riferimento) locali deve essere giustificata.
L’intervallo di attività raccomandato per la somministrazione endovenosa in un paziente adulto di peso medio (70 kg) è il seguente:
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Diagnosi di ridotta perfusione coronarica e infarto del miocardio
400–900 MBq
L’intervallo di attività raccomandato per la diagnosi di patologia ischemica del miocardio secondo la linea guida europea è
– protocollo two-days : 600–900 MBq/indagine
– protocollo one-day : 400–500 MBq per la prima iniezione, il triplo per la seconda iniezione.
In totale non devono essere somministrati più di 2.000 MBq nel protocollo one-day e più di 1.800 MBq nel protocollo two-days. Nel protocollo one-day , le due iniezioni (sotto sforzo e a riposo) devono essere effettuate a distanza di almeno due ore l’una dall’altra, ma possono essere somministrate in qualsiasi ordine. Dopo l’iniezione sotto sforzo, deve essere incoraggiato l’esercizio fisico per un altro minuto (se possibile).
Per la diagnosi di infarto del miocardio è solitamente sufficiente un’iniezione a riposo.
Per la diagnosi di patologia ischemica del miocardio sono necessarie due iniezioni (sotto sforzo e a riposo) per differenziare la riduzione di captazione miocardica transitoria da quella persistente.
Valutazione della funzione ventricolare globale
600–800 MBq iniettati in bolo.
Mammoscintigrafia
700–1000 MBq iniettati in bolo solitamente nel braccio controlaterale alla lesione.
Localizzazione di tessuto paratiroideo iperfunzionante
200–700 MBq iniettati in bolo. L’attività tipica è compresa tra 500 e 700 MBq.
La posologia può variare in base alle caratteristiche della gamma camera e alle modalità di ricostruzione.
L’iniezione di attività superiori a quanto previsto dai LDR (Livelli Diagnostici di Riferimento) locali deve essere giustificata.
Compromissione renale
È necessario valutare attentamente l’attività da somministrare poiché in questi pazienti è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni.
Compromissione epatica
In generale, occorre valutare con attenzione l’attività da somministrare ai pazienti con funzionalità epatica ridotta iniziando, di norma, con le dosi al limite inferiore dell’intervallo posologico.
Popolazione pediatrica
L’uso nei bambini e negli adolescenti deve essere attentamente considerato , sulla base delle necessità cliniche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti. L’attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti può essere calcolata in accordo con le raccomandazioni del European Association of Nuclear Medicine (EANM) pediatric dosage card; l’attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti può essere calcolata moltiplicando un’attività basale (a scopo di calcolo) per il fattore di moltiplicazione dipendente dal peso illustrato nella tabella seguente. A[MBq] somministrata= attività basale x fattore di moltiplicazione
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L’attività basale è pari a 63 MBq come agente per la diagnostica antitumorale. Per l’imaging cardiaco, le attività basali minima e massima sono pari rispettivamente a 42 e a 63 MBq per la scansione cardiaca con protocollo two-days sia a riposo che sotto sforzo. Per il protocollo di imaging cardiaco one-day , l’attività basale è pari a 28 MBq a riposo e a 84 MBq sotto sforzo.
L’attività minima per tutti gli studi di imaging è pari a 80 MBq.
Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione | Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione | Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione |
3 | 1 | 22 | 5,29 | 42 | 9,14 |
4 | 1,14 | 24 | 5,71 | 44 | 9,57 |
6 | 1,71 | 26 | 6,14 | 46 | 10,00 |
8 | 2,14 | 28 | 6,43 | 48 | 10,29 |
10 | 2,71 | 30 | 6,86 | 50 | 10,71 |
12 | 3,14 | 32 | 7,29 | 52–54 | 11,29 |
14 | 3,57 | 34 | 7,72 | 56–58 | 12,00 |
16 | 4,00 | 36 | 8,00 | 60–62 | 12,71 |
18 | 4,43 | 38 | 8,43 | 64–66 | 13,43 |
20 | 4,86 | 40 | 8,86 | 68 | 14,00 |
Metodo di somministrazione
Per uso endovenoso.
A causa dei possibili danni tissutali, l’iniezione extravasale di questo prodotto radioattivo deve essere strettamente evitata.
Per uso multidose.
Precauzioni da prendere prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
Questo medicinale deve essere ricostituito prima della somministrazione al paziente. Per le istruzioni sulla ricostituzione e il controllo della purezza radiochimica del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.
Per la preparazione del paziente, vedere paragrafo 4.4.
Acquisizione delle immagini
Imaging cardiaco
L’acquisizione delle immagini deve iniziare approssimativamente 30 – 60 minuti dopo l’iniezione, in modo da favorire la clearance epatobiliare. Un intervallo maggiore può essere necessario per l’acquisizione di immagini a riposo e per le immagini sotto sforzo con soli vasodilatatori per via del rischio di una maggiore attività sottodiaframmatica dovuta al tecnezio (99mTc). Non vi sono evidenze di modifiche significative della concentrazione o ridistribuzione miocardica del radiofarmaco, pertanto, è possibile ottenere immagini fino a 6 ore dopo l’iniezione. Il test può essere effettuato nell'ambito di un protocollo one-day o two-days.
Si deve effettuare preferibilmente l’acquisizione tomografica delle immagini (SPECT) con o senza sincronizzazione con l’elettrocardiogramma (ECG-gated).
Mammoscintigrafia
L’inizio ottimale per l’acquisizione delle immagini del tessuto mammario è 5–10 minuti dopo l’iniezione, con la paziente in posizione prona e la mammella in posizione pendente.
Il prodotto viene somministrato in una vena del braccio controlaterale alla mammella con la sospetta anomalia. Se il problema è bilaterale, l’iniezione deve idealmente essere effettuata in una vena dorsale del piede.
Gamma camera convenzionale
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La paziente deve essere riposizionata in modo tale che la mammella controlaterale sia pendente e si deve acquisire un’immagine laterale di quest’ultima. Infine, è possibile acquisire un’immagine anteriore supina posizionando le braccia della paziente dietro il capo.
Rilevatore dedicato all’imaging mammario
Nel caso in cui venga utilizzato un rilevatore dedicato all’imaging mammario, deve essere seguito un protocollo specifico per l’apparecchio al fine di ottenere la migliore immagine possibile.
Imaging paratiroideo
L’acquisizione delle immagini del tessuto paratiroideo dipende dal protocollo scelto. Le tecniche più utilizzate sono quella di sottrazione e/o in doppia fase, che possono essere effettuate insieme.
Con la tecnica di sottrazione, per l’imaging della ghiandola tiroidea possono essere usati sia sodio ioduro (123I) che sodio pertecnetato (99mTc) poiché questi radiofarmaci vengono intrappolati dal tessuto tiroideo funzionante. Questa immagine viene sottratta dall’immagine ottenuta con tecnezio (99mTc) sestamibi e il tessuto paratiroideo iperfunzionante resta visibile dopo la sottrazione. Quando si usa sodio ioduro (123I), vengono somministrati per via orale da 10 a 20 MBq. Quattro ore dopo la somministrazione si possono ottenere le immagini del collo e del torace. Dopo l’acquisizione delle immagini con sodio ioduro (123I), vengono iniettati da 200 a 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi e le immagini vengono acquisite 10 minuti dopo l’iniezione mediante una doppia acquisizione, con 2 picchi di energia gamma (140 keV per il tecnezio (99mTc) e 159 keV per lo iodio (123I)). Quando viene usato il sodio pertecnetato (99mTc), vengono iniettati 40–150 MBq e le immagini di collo e torace vengono acquisite 30 minuti dopo. Vengono successivamente iniettati da 200 a 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi e una seconda acquisizione delle immagini è effettuata 10 minuti dopo.
Se si utilizza la tecnica in doppia fase, si iniettano da 400 a 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi e si acquisiscono le prime immagini del collo e del mediastino dopo 10 minuti. Dopo un periodo di wash-out di 1 – 2 ore, si acquisiscono nuovamente immagini del collo e del mediastino.
L’acquisizione delle immagini planari può essere integrata dalla SPECT o SPECT/TC precoce e tardiva.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Negli esami di scintigrafia miocardica eseguiti sotto sforzo, devono essere tenute in considerazione le controindicazioni generali legate all’induzione dello sforzo ergometrico o lo stimolo farmacologico.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Potenziale insorgenza di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche
Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche, bisogna interrompere immediatamente la somministrazione del medicinale e, se necessario, iniziare un trattamento per via endovenosa. Per favorire un pronto intervento in caso di emergenza, devono essere immediatamente disponibili i farmaci e le apparecchiature necessari, come il tubo endotracheale e il ventilatore.
Giustificazione del beneficio/rischio individuale
Per ogni paziente, l’esposizione alle radiazioni deve essere giustificata in rapporto al possibile beneficio. L’attività somministrata deve in ogni caso essere la più bassa ragionevolmente raggiungibile per ottenere le informazioni diagnostiche richieste.
Compromissione renale o epatica
In questi pazienti è necessario valutare attentamente il rapporto beneficio/rischio poiché è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni (vedere paragrafo 4.2).
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Popolazione pediatrica
Per informazioni sull’uso nella popolazione pediatrica, vedere paragrafo 4.2.
E’ richiesta un’attenta valutazione delle indicazioni dal momento che la dose efficace per MBq/ è più elevata che negli adulti (vedere paragrafo 11).
Preparazione del paziente
Il paziente deve essere ben idratato prima dell’inizio dell’esame e incoraggiato a urinare il più spesso possibile durante le prime ore successive l’esame, in maniera tale da ridurre l’esposizione alle radiazioni.
Imaging cardiaco
Se possibile, i pazienti devono digiunare per almeno quattro ore prima dell’indagine. Si raccomanda che i pazienti consumino un pasto leggermente grasso o bevano uno o due bicchieri di latte dopo ciascuna iniezione, prima dell’acquisizione delle immagini. Ciò favorirà la rapida clearance epatobiliare del tecnezio (99mTc) sestamibi, con conseguente minore attività epatica nell’immagine.
Interpretazione delle immagini ottenute con tecnezio ( 99mTc) sestamibi
Interpretazione della mammoscintigrafia
Le lesioni mammarie con diametro inferiore a 1 cm possono non essere sempre rilevate tramite mammoscintigrafia, in quanto la sensibilità del tecnezio (99mTc) sestamibi per la rilevazione di tali lesioni è bassa. Un referto negativo non esclude la presenza di una neoplasia mammaria maligna, in particolare in caso di lesioni dalle dimensioni così ridotte.
Dopo la procedura
Limitare il rapporto stretto con lattanti e donne in stato di gravidanza per le prime 24 ore successive all’iniezione.
Avvertenze specifiche
Negli esami di scintigrafia miocardica eseguiti sotto sforzo, devono essere tenute in considerazione le controindicazioni generali legate all’induzione dello sforzo ergometrico o lo stimolo farmacologico.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, tale da poter essere considerato ‘essenzialmente privo di sodio’.
Per le precauzioni relative ai rischi ambientali, vedere paragrafo 6.6.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
I medicinali che influiscono sulla funzione miocardica e/o sul flusso ematico possono causare risultati falsi negativi nella diagnosi dell’arteriopatia coronarica. In particolare, i betabloccanti e i calcio antagonisti riducono il consumo di ossigeno e quindi influenzano anche la perfusione; inoltre i betabloccanti inibiscono l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna sotto sforzo. Pertanto, nell’interpretazione dei referti scintigrafici, si deve tenere in considerazione la terapia concomitante. Devono essere seguite le raccomandazioni delle linee guida applicabili ai test da stress ergometrico o farmacologico.
Quando viene usata la tecnica di sottrazione per l’acquisizione di immagini del tessuto paratiroideo iperfunzionante, l’uso recente di mezzo di contrasto radiologico contenente iodio, di medicinali per il trattamento dell’iper- o ipotiroidismo o di molti altri medicinali, è probabile che riduca la qualità delle immagini tiroidee fino a rendere impossibile la sottrazione. Per un elenco completo dei medicinali che potrebbero interagire, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del sodio ioduro (123I) o del sodio pertecnetato (99mTc).
Popolazione pediatrica
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Studi d’interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Donne potenzialmente fertili
Quando è prevista la somministrazione di radiofarmaci, a donne potenzialmente fertili, è importante determinare se essa sia o meno in gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili).
Gravidanza
Le procedure con radionuclidi condotte sulle donne in gravidanza comportano una dose di radiazioni anche a carico del feto. Durante la gravidanza, vanno quindi condotte solo le indagini indispensabili, e quando il beneficio atteso supera il rischio a cui possono incorrere la madre e il feto.
Allattamento
Prima di somministrare radiofarmaci ad una donna che allatta si deve prendere in considerazione la possibilità di posticipare l’indagine fino al termine dell’allattamento e deve essere verificato che sia stato scelto il radiofarmaco più appropriato, tenendo in considerazione la secrezione di attività nel latte materno.
Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l’allattamento al seno deve essere sospeso per 24 ore ed il latte prodotto deve essere eliminato.
Nelle prime 24 ore dopo l’iniezione, i contatti ravvicinati con i lattanti devono essere limitati.
Fertilità
Non sono stati effettuati studi sulla fertilità.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Technemibi non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Nella tabella seguente sono riportate le frequenze utilizzate nel presente paragrafo:
Molto comune (≥1/10)
Comune (≥1/100, <1/10)
Non comune (≥ 1/1.000, <1/100)
Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Disturbi del sistema immunitario:
Raro: gravi reazioni di ipersensibilità quali dispnea, ipotensione, bradicardia, astenia e vomito (generalmente entro due ore dalla somministrazione), angioedema. Altre reazioni di ipersensibilità (reazioni allergiche a carico di cute e mucose con esantema (prurito, orticaria, edema), vasodilatazione).
Molto raro: altre reazioni di ipersensibilità sono state descritte in pazienti predisposti.
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Patologie del sistema nervoso:
Non comune: cefalea
Raro: convulsioni (poco dopo la somministrazione), sincope.
Patologie cardiache:
Non comune: dolore toracico/angina pectoris, ECG anomalo.
Raro: aritmia.
Patologie gastrointestinali:
Non comune: nausea.
Raro: dolore addominale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Raro: reazioni locali in corrispondenza della sede di iniezione, ipoestesia e parestesia, rossore.
Non nota: eritema multiforme.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: immediatamente dopo l’iniezione si può verificare la comparsa di sapore metallico o amaro, parzialmente associato a secchezza della bocca e alterazioni dell’olfatto.
Raro: febbre, affaticamento, capogiri, dolore transitorio simile a quello artritico, dispepsia.
Altri disturbi
L’esposizione alle radiazioni ionizzanti è correlata all’induzione di tumori e al potenziale sviluppo di difetti ereditari. Dal momento che la dose efficace è di 16,4 mSv quando è somministrata l’attività massima raccomandata di 2.000 MBq (500 MBq a riposo e 1.500 MBq sotto sforzo) nel protocollo one-day , ci si aspetta che tali reazioni avverse si verifichino con bassa probabilità.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
In caso di somministrazione di un sovradosaggio di radiazioni con il tecnezio (99mTc) sestamibi, la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta, ove possibile, incrementando l’eliminazione del radionuclide dall’organismo tramite frequente minzione e defecazione. Può essere utile stimare la dose efficace che è stata applicata.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: radiofarmaci diagnostici, composti di tecnezio (99mTc), codice ATC: V09GA01.
Effetti farmacodinamici
Alle concentrazioni chimiche utilizzate nelle procedure diagnostiche, la soluzione di tecnezio (99mTc) sestamibi non sembra alcuna esercitare alcuna attività farmacodinamica.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Dopo ricostituzione con sodio pertecnetato (99mTc), si forma il seguente complesso del tecnezio (99mTc) sestamibi:
[99mTc (MIBI)6]+ Dove : MIBI = 2-metossi-isobutilisonitrile
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Biodistribuzione
Il tecnezio (99mTc) sestamibi si distribuisce rapidamente dal sangue ai tessuti: 5 minuti dopo l’iniezione, solo l’8% circa della dose iniettata è ancora nel pool ematico. Nella distribuzione fisiologica, una concentrazione evidente di tecnezio (99mTc) sestamibi può essere osservata in vivo in diversi organi. In particolare, una captazione normale del tracciante è evidente nelle ghiandole salivari, tiroide, miocardio, fegato, colecisti, intestino tenue e crasso, reni, vescica, plesso coroideo e muscoli scheletrici, occasionalmente nei capezzoli. Una captazione lieve e omogenea nelle mammelle o nelle ascelle è normale.
Scintigrafia miocardica di perfusione
Il tecnezio (99mTc) sestamibi è un complesso cationico che diffonde passivamente attraverso la membrana capillare e cellulare. All’interno della cellula si localizza nei mitocondri, dove viene intrappolato, e la ritenzione si basa sui mitocondri intatti, rispecchiando i miociti vitali. Dopo iniezione endovenosa, viene distribuito all’interno del miocardio in base alla perfusione e alla vitalità del miocardio stesso. La captazione miocardica, dipendente dal flusso coronarico, è l’1,5% della dose iniettata sotto sforzo e l’1,2% della dose iniettata a riposo. Tuttavia, le cellule irreversibilmente danneggiate non captano il tecnezio (99mTc) sestamibi. Il livello di estrazione miocardica è ridotto dall’ipossia. La ridistribuzione è molto limitata per cui sono necessarie iniezioni distinte per gli studi sotto sforzo e a riposo.
Mammoscintigrafia
La captazione tissutale del tecnezio (99mTc) sestamibi dipende principalmente dalla vascolarizzazione, che è generalmente aumentata nel tessuto tumorale. Il tecnezio (99mTc) sestamibi si accumula in varie neoplasie e più marcatamente nei mitocondri. La sua captazione è correlata all’aumento del metabolismo energia-dipendente e della proliferazione cellulare. Il suo accumulo nelle cellule è ridotto quando le proteine di resistenza multifarmaco sono sovraespresse.
Imaging paratiroideo di tessuto iperfunzionante
Il tecnezio (99mTc) sestamibi si localizza nel tessuto paratiroideo e nel tessuto tiroideo funzionante ma solitamente viene eliminato dal tessuto tiroideo normale più rapidamente che dal tessuto paratiroideo anormale.
Eliminazione
L’eliminazione del tecnezio (99mTc) sestamibi avviene principalmente attraverso i reni e il sistema epatobiliare.
L’attività del tecnezio (99mTc) sestamibi derivante dalla colecisti compare nell’intestino entro un’ora dopo l’iniezione. Approssimativamente il 27% della dose iniettata è eliminato per via renale dopo 24 ore e approssimativamente il 33% della dose iniettata è eliminato con le feci in 48 ore. La farmacocinetica nei pazienti con compromissione renale o epatica non è stata caratterizzata.
Emivita
L’emivita biologica miocardica del tecnezio (99mTc) sestamibi è approssimativamente di 7 ore a riposo e sotto sforzo. L’emivita effettiva (comprendente le emivite biologica e fisica) è di circa 3 ore per il cuore e di circa 30 minuti per il fegato.
5.3 dati preclinici di sicurezza
In studi di tossicità acuta endovenosa nel topo, nel ratto e nel cane, la dose più bassa del kit Technemibi ricostituito che abbia provocato un qualsiasi decesso è stata di 7 mg/kg (espressa in contenuto in Cu (MIBI)4 BF4) nei ratti femmina. Ciò corrisponde a 500 volte la massima dose nell’uomo (MHD) di 0,014 mg/kg negli adulti (70 kg). Non sono stati osservati effetti nel ratto e nel cane in seguito al trattamento con dosi del kit Technemibi ricostituito di 0,42 mg/kg (30 volte MHD) e 0,07 mg/kg (5 volte MHD), rispettivamente, per 28 giorni. Dopo somministrazione di dosi ripetute, i primi sintomi di tossicità si sono manifestati durante la somministrazione di 150 volte la dose giornaliera per 28 giorni.
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La somministrazione extravascolare negli animali ha indotto infiammazione acuta con edema ed emorragie in corrispondenza della sede di iniezione.
Non sono stati condotti studi di tossicità riproduttiva.
Cu (MIBI)4 BF4 non ha mostrato attività genotossica nei test di Ames, CHO/HPRT e sister chromatid exchange. A concentrazioni citotossiche, è stato osservato un aumento di aberrazioni cromosomiche nel test in vitro con linfociti umani. Non è stata osservata attività genotossica nel test del micronucleo in vivo nel topo con 9 mg/kg.
Non sono stati condotti studi per determinare il potenziale carcinogenico del kit per preparazione radiofarmaceutica.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Stagno (II) cloruro diidrato
Cisteina cloridrato monoidrato
Sodio citrato
Mannitolo
Acido cloridrico (per regolare il pH)
Sodio idrossido (per regolare il pH)
6.2 incompatibilità
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli citati nel paragrafo 12.
6.3 periodo di validità
2 anni.
Dopo la radiomarcatura: 10 ore. Non conservare a temperatura superiore ai 25° C dopo la radiomarcatura.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere i flaconcini nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la radiomarcatura, vedere paragrafo 6.3.
La conservazione dei radiofarmaci deve avvenire nel rispetto delle disposizioni nazionali sui materiali radioattivi.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Flaconcini multidose da 10 ml in vetro borosilicato di tipo 1 (Ph. Eur.), chiusi con un tappo in gomma clorobutilica.
Confezione:
5 flaconcini.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
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Avvertenze generali
I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati esclusivamente da personale autorizzato in strutture cliniche appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative e/o alle appropriate autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti locali.
I radiofarmaci devono essere preparati dall’utilizzatore con modalità che soddisfano sia i requisiti di radioprotezione che quelli di qualità farmaceutica. Devono essere adottate appropriate precauzioni di asepsi.
Il contenuto del flaconcino è destinato esclusivamente alla preparazione del tecnezio (99mTc) sestamibi e non deve essere somministrato direttamente al paziente senza essere stato prima sottoposto alla procedura di preparazione.
Per istruzioni sulla preparazione estemporanea del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.
Se in qualsiasi momento nella preparazione del medicinale, l’integrità del flaconcino risulta compromessa, il medicinale non deve essere utilizzato.
Le procedure di somministrazione devono essere eseguite in modo da rendere minimo il rischio di contaminazione del prodotto medicinale e di irradiazione degli operatori. È obbligatorio l’uso di schermature adeguate.
Il contenuto del kit prima della preparazione estemporanea non è radioattivo. Tuttavia, dopo l’aggiunta di sodio pertecnetato (99mTc), la preparazione finale deve essere mantenuta adeguatamente schermata.
La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone per irradiazione esterna o contaminazione proveniente da versamento di urine, vomito, etc. Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa locale vigente in materia di radioprotezione.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente per i materiali radioattivi.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Mallinckrodt Medical B.V.
Westerduinweg 3
1755 LE PETTEN
Paesi Bassi
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Technemibi 1 mg kit per preparazione radiofarmaceutica 5 flaconcini AIC n. 039043017
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
11. DOSIMETRIA
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Il tecnezio (99mTc) è prodotto con un generatore (99Mo/99mTc) e decade, emettendo radiazioni gamma, con un’energia media di 140 keV e un’emivita di 6,02 ore, a tecnezio (99mTc) il quale, per via della sua lunga emivita di 2,13 × 105 anni, può essere considerato quasi stabile.
I dati riportati di seguito derivano dall’ICRP 80 e sono calcolati in base alle ipotesi seguenti: dopo iniezione endovenosa, la sostanza è rapidamente eliminata dal sangue e captata principalmente nel tessuto muscolare (cuore compreso), nel fegato e nei reni, e, in quantità minore, nelle ghiandole salivari e nella tiroide. Quando la sostanza è iniettata in associazione a un test da sforzo, si verifica un considerevole aumento della captazione nel cuore e nei muscoli scheletrici, con una corrispondente riduzione della captazione in tutti gli altri organi e tessuti. La sostanza è escreta da fegato e reni, rispettivamente, nella misura del 75% e 25%.
Organo | Dose assorbita per unità di attività somministrata (mGy/MBq) (test a riposo) | ||||
Adulto | 15 anni | 10 anni | 5 anni | 1 anno | |
Ghiandole surrenali | 0,0075 | 0,0099 | 0,015 | 0,022 | 0,038 |
Vescica | 0,011 | 0,014 | 0,019 | 0,023 | 0,041 |
Superfici ossee | 0,0082 | 0,010 | 0,016 | 0,021 | 0,038 |
Cervello | 0,0052 | 0,0071 | 0,011 | 0,016 | 0,027 |
Mammella | 0,0038 | 0,0053 | 0,0071 | 0,011 | 0,020 |
Cistifellea | 0,039 | 0,045 | 0,058 | 0,10 | 0,32 |
Tratto | |||||
gastrointestinale: | |||||
Stomaco | 0,0065 | 0,0090 | 0,015 | 0,021 | 0,035 |
Intestino tenue | 0,015 | 0,018 | 0,029 | 0,045 | 0,080 |
Colon | 0,024 | 0,031 | 0,050 | 0,079 | 0,015 |
Intestino crasso | 0,027 | 0,035 | 0,057 | 0,089 | 0,17 |
superiore | |||||
Intestino crasso | 0,019 | 0,025 | 0,041 | 0,065 | 0,12 |
inferiore | |||||
Cuore | 0,0063 | 0,0082 | 0,012 | 0,018 | 0,030 |
Reni | 0,036 | 0,043 | 0,059 | 0,085 | 0,15 |
Fegato | 0,011 | 0,014 | 0,021 | 0,030 | 0,052 |
Polmoni | 0,0046 | 0,0064 | 0,0097 | 0,014 | 0,025 |
Muscoli | 0,0029 | 0,0037 | 0,0054 | 0,0076 | 0,014 |
Esofago | 0,0041 | 0,0057 | 0,0086 | 0,013 | 0,023 |
Ovaio | 0,0091 | 0,012 | 0,018 | 0,025 | 0,045 |
Pancreas | 0,0077 | 0,010 | 0,016 | 0,024 | 0,039 |
Midollo rosso | 0,0055 | 0,0071 | 0,011 | 0,030 | 0,044 |
Ghiandole salivari | 0,014 | 0,017 | 0,022 | 0,015 | 0,026 |
Cute | 0,0031 | 0,0041 | 0,0064 | 0,0098 | 0,019 |
Milza | 0,0065 | 0,0086 | 0,014 | 0,020 | 0,034 |
Testicoli | 0,0038 | 0,0050 | 0,0075 | 0,011 | 0,021 |
Timo | 0,0041 | 0,0057 | 0,0086 | 0,013 | 0,023 |
Tiroide | 0,0053 | 0,0079 | 0,012 | 0,024 | 0,045 |
Utero | 0,0078 | 0,010 | 0,015 | 0,022 | 0,038 |
Organi rimanenti | 0,0031 | 0,0039 | 0,0060 | 0,0088 | 0,016 |
Dose efficace | 0,0090 | 0,012 | 0,018 | 0,028 | 0,053 |
(mSv/MBq) | |||||
] |
11
Organo Dose assorbita per unità di attività somministrata (mGy/MBq)
(test sotto sforzo)
Adulto | 15 anni | 10 anni | 5 anni | 1 anno | |
Ghiandole surrenali | 0,0066 | 0,0087 | 0,013 | 0,019 | 0,033 |
Vescica | 0,0098 | 0,013 | 0,017 | 0,021 | 0,038 |
Superfici ossee | 0,0078 | 0,0097 | 0,014 | 0,020 | 0,036 |
Cervello | 0,0044 | 0,0060 | 0,0093 | 0,014 | 0,023 |
Mammella | 0,0034 | 0,0047 | 0,0062 | 0,0097 | 0,018 |
Colecisti | 0,033 | 0,038 | 0,049 | 0,086 | 0,26 |
Tratto gastrointestinale: | |||||
Stomaco | 0,0059 | 0,0081 | 0,013 | 0,019 | 0,032 |
Intestino tenue | 0,012 | 0,015 | 0,024 | 0,037 | 0,066 |
Colon | 0,019 | 0,025 | 0,041 | 0,064 | 0,12 |
Intestino crasso superiore | 0,022 | 0,028 | 0,046 | 0,072 | 0,13 |
Intestino crasso inferiore | 0,016 | 0,021 | 0,034 | 0,053 | 0,099 |
Cuore | 0,0072 | 0,0094 | 0,010 | 0,021 | 0,035 |
Reni | 0,026 | 0,032 | 0,044 | 0,063 | 0,11 |
Fegato | 0,0092 | 0,012 | 0,018 | 0,025 | 0,044 |
Polmoni | 0,0044 | 0,0060 | 0,0087 | 0,013 | 0,023 |
Muscoli | 0,0032 | 0,0041 | 0,0060 | 0,0090 | 0,017 |
Esofago | 0,0040 | 0,0055 | 0,0080 | 0,012 | 0,023 |
Ovaio | 0,0081 | 0,011 | 0,015 | 0,023 | 0,040 |
Pancreas | 0,0069 | 0,0091 | 0,014 | 0,021 | 0,035 |
Midollo rosso | 0,0050 | 0,0064 | 0,0095 | 0,013 | 0,023 |
Ghiandole salivari | 0,0092 | 0,011 | 0,0015 | 0,0020 | 0,0029 |
Cute | 0,0029 | 0,0037 | 0,0058 | 0,0090 | 0,017 |
Milza | 0,0058 | 0,0076 | 0,012 | 0,017 | 0,030 |
Testicoli | 0,0037 | 0,0048 | 0,0071 | 0,011 | 0,020 |
Timo | 0,0040 | 0,0055 | 0,0080 | 0,012 | 0,023 |
Tiroide | 0,0044 | 0,0064 | 0,0099 | 0,019 | 0,035 |
Utero | 0,0072 | 0,0093 | 0,014 | 0,020 | 0,035 |
Organi rimanenti | 0,0033 | 0,0043 | 0,0064 | 0,0098 | 0,018 |
Dose efficace | 0,0079 | 0,010 | 0,016 | 0,023 | 0,045 |
(mSv/MBq) |
La dose efficace è stata calcolata in base a una frequenza di svuotamento di 3,5 ore negli adulti.
Imaging cardiaco
La dose efficace dopo somministrazione di un’attività massima raccomandata di 2.000 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi a un adulto del peso di 70 kg, è di circa 16,4 mSv nel protocollo one-day con la somministrazione di 500 MBq a riposo e di 1.500 MBq sotto sforzo.
Per un’attività somministrata di 2.000 MBq, la dose tipica di radiazioni all’organo bersaglio (cuore) è di 14 mGy e le dosi tipiche di radiazioni agli organi critici colecisti, reni e intestino crasso superiore sono rispettivamente di 69, 57 e 46,5 mGy.
La dose efficace dopo somministrazione di un’attività massima raccomandata di 1.800 MBq (900 MBq a riposo e 900 MBq sotto sforzo) di tecnezio (99mTc) sestamibi per un protocollo two-days a un adulto del peso di 70 kg è di circa 15,2 mSv.
12
Per un’attività somministrata di 1.800 MBq, la dose tipica di radiazioni all’organo bersaglio (cuore) è di 12,2 mGy e le dosi tipiche di radiazioni agli organi critici colecisti, reni e intestino crasso superiore sono rispettivamente di 64,8, 55,8 e 44,1 mGy.
Mammoscintigrafia
La dose efficace dopo somministrazione di un’attività massima raccomandata di 1.000 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi a un adulto del peso di 70 kg è di circa 9 mSv.
Per un’attività somministrata di 1.000 MBq, la dose tipica di radiazioni all’organo bersaglio (mammella) è di 3,8 mGy e le dosi tipiche di radiazioni agli organi critici colecisti, reni e intestino crasso superiore sono rispettivamente di 39, 36 e 27 mGy
Imaging paratiroideo
La dose efficace dopo somministrazione di un’attività massima raccomandata di 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi a un adulto del peso di 70 kg è di circa 6,3 mSv.
Per un’attività somministrata di 700 MBq, la dose tipica di radiazioni all’organo bersaglio (tiroide) è di 3,7 mGy e le dosi tipiche di radiazioni agli organi critici colecisti, reni e intestino crasso superiore sono rispettivamente di 27,3, 25,2 e 18,9 mGy
12. ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DI RADIOFARMACI
I prelievi devono essere effettuati in condizioni asettiche. I flaconcini non devono essere aperti prima di aver disinfettato il tappo, la soluzione deve essere prelevata attraverso il tappo usando una siringa monodose dotata di schermatura protettiva adeguata e un ago sterile monouso o usando un sistema automatizzato autorizzato.
Se l’integrità del flaconcino è compromessa, il prodotto non deve essere usato.
Istruzioni per la preparazione del tecnezio (99mTc) sestamibi
La preparazione del tecnezio (99mTc) sestamibi con il Kit Technemibi deve essere effettuata in condizioni di sterilità secondo la procedura seguente. Il preparato può essere riscaldato in un bagnomaria o in un blocco termico. Entrambi i metodi sono descritti qui di seguito:
Metodo di preparazione
Procedura di bollitura
1. Durante la procedura di preparazione devono essere indossati guanti impermeabili. Rimuovere la capsula di chiusura a strappo dal flaconcino del Kit Technemibi e pulire la parte superiore del tappo con un tampone imbevuto di alcool per disinfettare la superficie.
2. Porre il flaconcino in un idoneo contenitore schermato, opportunamente contrassegnato con data, ora di preparazione, volume e attività.
3. Con una siringa sterile schermata, aspirare, in condizioni di sterilità, un massimo di 11,1 GBq in circa 1 – 3 ml di soluzione priva di additivi, sterile, apirogena di sodio pertecnetato (99mTc). Per l’attività massima di 11,1 GBq si utilizzano non più di 3 ml di soluzione di sodio pertecnetato (99mTc).
4. In condizioni di sterilità, aggiungere la soluzione di sodio pertecnetato (99mTc) al flaconcino posto nel contenitore piombato. Senza estrarre l’ago, aspirare un volume pari di contenuto gassoso per mantenere la pressione atmosferica all’interno del flaconcino.
5. Agitare vigorosamente per circa 5 – 10 volte con movimenti rapidi dall’alto in basso.
6. Rimuovere il flaconcino dal contenitore piombato e porlo, in posizione verticale, in un bagnomaria schermato contenente acqua all’ebollizione, in modo tale che il flaconcino sia sospeso sopra il fondo della vasca; bollire per 10 minuti. Il bagnomaria deve essere schermato. I 10 minuti vengono calcolati non appena l’acqua riprende l’ebollizione. Nota: durante la fase di bollitura, il flaconcino deve rimanere in posizione verticale. Utilizzare un bagnomaria che consenta di mantenere il tappo al di sopra del livello dell’acqua.
7. Prelevare il flaconcino schermato dal bagnomaria e lasciarlo raffreddare per quindici minuti.
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8. Prima della somministrazione, verificare visivamente l’assenza di materiale corpuscolato e di alterazioni del colore.
9. Se necessario, è consentita la diluizione con soluzione salina allo 0,9%.
10. Aspirare il materiale in condizioni di sterilità servendosi di una siringa sterile schermata. Utilizzare entro dieci (10) ore dopo la preparazione.
11. Prima della somministrazione al paziente, la purezza radiochimica deve essere controllata con il metodo radio TLC descritto di seguito.
Procedura in blocco termico
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Durante la procedura di preparazione devono essere indossati guanti impermeabili. Rimuovere la capsula di chiusura a strappo dal flaconcino del Kit Technemibi e pulire la parte superiore del tappo con un tampone imbevuto di alcool per disinfettare la superficie.
Porre il flaconcino in un idoneo contenitore schermato, opportunamente contrassegnato con data, ora di preparazione, volume e attività.
Con una siringa sterile schermata, aspirare, in condizioni di sterilità, un massimo di 11,1 GBq in circa 3 ml di soluzione priva di additivi, sterile, apirogena di sodio pertecnetato (99mTc). Per l’attività massima di 11,1 GBq si utilizzano non più di 3 ml di soluzione di sodio pertecnetato
(99mTc).
In condizioni di sterilità, aggiungere la soluzione di sodio pertecnetato (99mTc) al flaconcino posto nel contenitore piombato. Senza estrarre l’ago, aspirare un volume pari di contenuto gassoso per mantenere la pressione atmosferica all’interno del flaconcino.
Agitare vigorosamente per circa 5 – 10 volte con movimenti rapidi dall’alto in basso.
Porre il flaconcino nel blocco termico preriscaldato a 120°C e incubare per 10 minuti. Il blocco termico deve essere adatto alle dimensioni del flaconcino, in modo da garantire un corretto trasferimento del calore dal dispositivo termico al contenuto del flaconcino.
Rimuovere il flaconcino dal blocco termico e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente.
Prima della somministrazione, verificare visivamente l’assenza di materiale corpuscolato e di alterazioni del colore.
Se necessario, è consentita la diluizione con soluzione salina allo 0,9%.
Aspirare il materiale in condizioni di sterilità servendosi di una siringa sterile schermata.
Utilizzare entro dieci (10) ore dopo la preparazione.
Prima della somministrazione al paziente, la purezza radiochimica deve essere controllata con il metodo radio TCL descritto di seguito.
Nota: durante il riscaldamento di flaconcini contenenti materiale radioattivo esiste sempre il rischio che il flaconcino possa rompersi, con conseguente significativa contaminazione radioattiva.
Controllo qualità