Riassunto delle caratteristiche del prodotto - TARGIN
1. denominazione del medicinale
Targin 5 mg/2,5mg compresse a rilascio prolungato
Targin 10 mg/5mg compresse a rilascio prolungato
Targin 20 mg/10mg compresse a rilascio prolungato
Targin 40mg/20mg compresse a rilascio prolungato
2. composizione qualitativa e quantitativa
Targin 5 mg/2,5 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 5 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 4,5 mg di ossicodone e 2,5 mg di naloxone cloridrato equivalente a 2,73 mg di naloxone cloridrato diidrato e 2,25 mg di naloxone.
Targin 10 mg/5 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 10 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 9,0 mg di ossicodone e 5 mg di naloxone cloridrato equivalente a 5,45 mg di naloxone cloridrato e 4,5 mg di naloxone.
Targin20 mg/10 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 20 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 18,0 mg di ossicodone e 10 mg di naloxone cloridrato equivalente a 10,9 mg di naloxone cloridrato diidrato e 9,0 mg di naloxone.
Targin 40mg/20 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 40 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 36 mg di ossicodone e 20 mg di naloxone cloridrato equivalente a 21,8 mg di naloxone cloridrato diidrato e 18,0 mg di naloxone.
Targin 5 mg/2,5 mg
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 68,2 mg di lattosio anidro.
Targin 10 mg/5 mg
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 61,0 mg di lattosio anidro.
Targin 20 mg/10 mg
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 51,8 mg di lattosio anidro.
Targin 40 mg/20 mg.
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 103,6 mg di lattosio anidro.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Compresse a rilascio prolungato.
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Targin 5 mg/2,5 mg
Compresse oblunghe rivestite con film di colore blu, con “OXN” impresso su di un lato e “5” sull’altro lato.
Targin 10 mg/5 mg.
Compresse oblunghe rivestite con film di colore bianco, con “OXN” impresso su di un lato e “10” sull’altro.
Targin 20 mg/10 mg.
Compresse oblunghe rivestite con film di colore rosa, con “OXN” impresso su un lato e “20” sull’altro.
Targin 40 mg/20 mg
Compresse oblunghe rivestite con film di colore giallo, con “OXN” impresso su un lato e con “40” sull’altro.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Dolore severo che può essere adeguatamente gestito solo con oppioidi analgesici. L’antagonista oppioide naloxone è aggiunto per contrastare la stipsi indotta dall’oppioide, bloccando l’azione dell’ossicodone a livello dei recettori oppioidi del tratto gastrointestinale.
Targin è indicato negli adulti.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
L’efficacia analgesica di Targin è equivalente a quella delle formulazioni a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato.
La dose deve essere aggiustata in base all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. Senza diversa prescrizione, queste compresse devono essere somministrate come di seguito indicato:
Adulti
La dose iniziale abituale per un paziente mai trattato con oppioidi è di 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato, ad intervalli di 12 ore.
Sono disponibili dosaggi inferiori per facilitare la titolazione della dose all’inizio della terapia con oppioidi e l’aggiustamento individuale della dose.
I pazienti che sono già in trattamento con oppioidi possono iniziare con dosi più alte in base alla precedente esperienza.
La dose massima giornaliera di queste compresse è 160mg di ossicodone cloridrato e 80mg di naloxone cloridrato. La dose massima giornaliera è riservata ai pazienti che sono stati precedentemente trattati con una dose giornaliera stabile e che necessitano ora di una dose maggiore. Particolare attenzione deve essere posta nel valutare l'opportunità di un aumento della dose in caso di pazienti con funzionalità renale compromessa e pazienti con
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insufficienza epatica lieve. Per quei pazienti che richiedono dosi maggiori deve essere presa in considerazione la somministrazione di dosi supplementari di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato agli stessi intervalli di tempo, tenendo conto della massima dose giornaliera di 400 mg di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato. In caso di dose supplementare di ossicodone cloridrato, l’effetto benefico di naloxone cloridrato sulla funzione intestinale può essere compromesso.
Dopo la completa interruzione della terapia con queste compresse a rilascio prolungato e conseguente passaggio ad altro oppioide si può verificare un peggioramento della funzione intestinale.
Alcuni pazienti in trattamento con Targin secondo un regolare schema temporale, possono necessitare di analgesici a rilascio immediato come “farmaco di soccorso” per il trattamento del dolore episodico intenso. Targin è una formulazione a rilascio prolungato e per questo non indicato per il trattamento del dolore episodico intenso.
Per il trattamento del dolore episodico intenso, una singola dose di farmaco di soccorso dovrebbe corrispondere a 1/6 dell’equivalente dose giornaliera di ossicodone cloridrato.
La necessità di più di due somministrazioni di “farmaci di soccorso” al giorno è generalmente una indicazione che il dosaggio di Targin richiede un aggiustamento in aumento. Questo aggiustamento deve essere effettuato ogni 1 – 2 giorni con incrementi di 5 mg/2,5 mg due volte al giorno o, dove necessario <2,5 mg/1,25 mg o > 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/ naloxone cloridrato sino a che non venga raggiunta una dose adeguata.
Lo scopo è quello di stabilire la specifica dose individuale da assumere due volte al giorno, che mantenga un’adeguata analgesia e che ricorra il meno possibile ad altro “farmaco di soccorso” per tutto il tempo per cui è necessaria una terapia per il dolore.
Concentrazioni al picco plasmatico leggermente elevate (dose corretta) devono essere considerate quando sono usate le compresse da 2,5 mg/1,25 mg.
Targin è assunto ad un determinato dosaggio due volte al giorno secondo un regolare schema terapeutico. Mentre una somministrazione simmetrica (stesso dosaggio mattina e sera) soggetta ad uno schema temporale fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti, alcuni pazienti, in base alla situazione di dolore individuale, possono trarre beneficio da un dosaggio asimmetrico adattato all’andamento del proprio dolore. Generalmente deve essere scelta la dose analgesica efficace più bassa.
Nella terapia del dolore non maligno, dosi giornaliere fino a 40 mg/ 20mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato sono generalmente sufficienti, ma possono essere necessarie dosi più alte.
Per dosi non praticabili con questa posologia, sono disponibili altre posologie di questo medicinale.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Targin non è stata stabilita nei bambini al di sotto dei 18 anni. Non esistono dati disponibili.
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Pazienti anziani
Come per gli adulti più giovani il dosaggio deve essere aggiustato in base all’intensità del dolore e alla sensibilità del singolo paziente.
Pazienti con funzione epatica compromessa
Uno studio clinico nei pazienti con compromissione epatica ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone, sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione epatica. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 4.4). Targin è controindicato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con funzione renale compromessa.
Uno studio clinico nei pazienti con compromissione renale ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione renale. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Uso orale.
Le compresse a rilascio prolungato sono assunte al dosaggio stabilito due volte al giorno in accordo ad uno schema temporale fisso.
Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con sufficiente liquido con o senza cibo. Queste compresse devono essere deglutite intere, non rotte, masticate o schiacciate (vedere paragrafo 4.4).
Durata dell’uso
Le compresse non devono essere somministrate per lunghi periodi se non assolutamente necessario. Se in base alla natura e alla gravità del dolore si rendesse necessario un trattamento a lungo termine, è richiesto un attento e regolare monitoraggio per stabilire se e in quale misura sia necessario un ulteriore trattamento. Se il paziente non necessita più di una terapia oppioide, può essere consigliabile diminuire la dose di Targin gradualmente (vedere paragrafo 4.4).
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1 Grave depressione respiratoria con ipossiemia e/o ipercapnia Malattia polmonare ostruttiva grave Cuore polmonareDocumento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Asma bronchiale grave Ileo paralitico non indotto da oppioidi Compromissione epatica moderata o grave.4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Il rischio maggiore causato dall’eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria.
Deve essere usata cautela nel somministrare queste compresse a pazienti anziani ed infermi, pazienti con ileo paralitico indotto da oppioidi, pazienti con funzione polmonare gravemente compromessa, pazienti con apnea notturna, mixedema, ipotiroidismo, morbo di Addison (insufficienza corticosurrenale), psicosi tossica, colelitiasi, ipertrofia della prostata, alcolismo, delirium tremens, pancreatite, ipotensione, ipertensione, malattia cardiovascolare preesistente, trauma cranico (a causa del rischio di aumento della pressione intracranica), epilessia o predisposizione alle convulsioni.
E’ richiesta cautela in pazienti sottoposti a trattamento con inibitori MAO o in trattamento con agenti depressivi del SNC.
Rischio sulla somministrazione concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati.
L’ uso concomitante di oppioidi, incluso ossicodone cloridrato e farmaci sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati può portare alla sedazione, alla depressione respiratoria, al coma e alla morte. A causa dei rischi, la prescrizione di questi medicinali sedativi in concomitanza a Targin deve essere riservata solo a quei pazienti per i quali non vi sono altri trattamenti alternativi possibili. Se si decide di prescrivere Targin in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la minor durata possibile.
I pazienti dovranno essere monitorati attentamente rispetto alla comparsa di segni e sintomi di sonnolenza e difficoltà respiratoria. È inoltre fortemente raccomandato informare i pazienti e i loro familiari di prestare attenzione a tali segni e sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Deve inoltre essere usata cautela nel somministrare queste compresse a pazienti con lieve compromissione epatica o renale. Attento monitoraggio medico è particolarmente necessario per pazienti con grave compromissione renale.
La diarrea può essere considerata un possibile effetto del naloxone.
In pazienti sottoposti a trattamento oppioide a lungo termine, il passaggio al trattamento con Targin può inizialmente provocare sindrome da astinenza. Questi pazienti possono richiedere un’attenzione specifica.
Targin non è indicato per il trattamento di sintomi da astinenza.
Durante la somministrazione a lungo termine, il paziente può sviluppare tolleranza al medicinale e richiedere dosi più elevate per mantenere l’effetto analgesico desiderato. La somministrazione cronica di queste compresse può condurre ad una dipendenza fisica. A seguito di brusca interruzione della terapia possono manifestarsi sintomi da astinenza. Se non è più necessario il trattamento, può essere consigliabile ridurne gradualmente la dose giornaliera al fine di evitare la sindrome da astinenza. (vedi paragrafo 4.2)
Esiste la possibilità di sviluppare dipendenza psicologica agli analgesici oppioidi, incluso Targin. Queste compresse devono essere usate con particolare attenzione nei pazienti con storia d’abuso di alcool e droga. L’ossicodone da solo ha un profilo d’abuso simile a quello degli altri potenti agonisti oppioidi.
Al fine di non compromettere la caratteristica di rilascio prolungato delle compresse a rilascio prolungato, le compresse devono essere assunte intere e non devono essere rotte, masticate o frantumate. Ingerire le compresse a rilascio prolungato rompendole, masticandole o frantumandole comporta un più veloce rilascio dei principi attivi e l’assorbimento di una possibile dose fatale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9).
I pazienti che hanno sviluppato sonnolenza o sonno improvviso devono astenersi dal guidare veicoli o usare macchinari. Inoltre una riduzione della dose o il termine della terapia può essere considerato. A causa dei possibili effetti additivi, bisogna usare cautela quando i pazienti stanno assumendo altri medicinali sedativi in combinazione con Targin (vedere paragrafi 4.5 e 4.7).
L’uso concomitante di alcool e Targin può aumentare gli effetti indesiderati di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.
Non sono stati condotti studi sulla sicurezza ed efficacia di queste compresse nei bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età. Per questo motivo non è raccomandato l’uso nei bambini ed adolescenti sotto i 18 anni di età.
Non esiste esperienza clinica nei pazienti con cancro associato a carcinomatosi peritoneale o sindrome subocclusiva negli stadi avanzati dei tumori dell’apparato digerente e pelvico. Perciò l’uso di queste compresse non è raccomandato in questi soggetti.
Queste compresse non sono raccomandate per uso preoperatorio o entro le 12/24 ore post operatorie. Sulla base del tipo e della misura dell’intervento, della procedura anestetica selezionata, di altro co-medicamento e della condizione individuale del paziente, il tempo esatto per l’avvio di un trattamento post operatorio con queste compresse dipende dall’attenta valutazione del rapporto rischio/ beneficio per ogni singolo paziente.
È fortemente scoraggiato ogni abuso di queste compresse da parte di tossicodipendenti. L’abuso delle compresse per via parenterale, intranasale o orale da parte di individui dipendenti da agonisti oppioidi, come l’eroina, la morfina o il metadone, produce marcati sintomi da astinenza – a causa delle caratteristiche del naloxone di antagonista del recettore oppioide – o intensifica i sintomi da astinenza già presenti (vedere paragrafo 4.9).
Le compresse sono costituite da una matrice polimerica, destinata solamente ad uso orale. Iniezioni per via parenterale per uso illecito dei componenti della compressa a rilascio prolungato (specialmente talco) possono provocare necrosi del tessuto locale e granulomi polmonari o possono portare ad altri effetti indesiderati gravi e potenzialmente fatali.
La matrice vuota della compressa a rilascio prolungato può essere visibile nelle feci.
Gli oppioidi possono influenzare gli assi ipotalamo-ipofisi-surrene e delle gonadi. Tra i cambiamenti osservati ci sono un aumento della prolattina nel
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siero e una riduzione del livello di cortisolo e testosterone nel plasma. Sintomi clinici possono verificarsi a causa di questi cambiamenti ormonali.L’uso di Targin può produrre risultati positivi nei controlli antidoping. L’uso di Targin come agente dopante può diventare pericoloso per la salute.
Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale della lattasi o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere Targin.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
La somministrazione concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati può portare ad un aumento del rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte per l’effetto additivo sulla depressione del SNC. La dose e la durata del trattamento di terapie concomitanti con queste tipologie di medicinali devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
I farmaci che possono essere depressivi del SNC includono, ma non si limitano a: altri oppiacei, anestetici, ansiolitici, ipnotici e sedativi (incluse benzodiazepine), antipsicotici, antidepressivi, anti-istaminici,e anti-emetici.
L’alcool può aumentare gli effetti farmacodinamici di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.
Sono state osservate variazioni clinicamente rilevanti dell’International Normalized Ratio (INR o tempo di Quick) in entrambe le direzioni quando ossicodone e gli anticoagulanti cumarinici sono assunti contemporaneamente. L’ossicodone è metabolizzato principalmente attraverso le vie citocromiali CYP3A4 e CYP2D6 (vedere paragrafo 5.2). L’attività di queste vie metaboliche può essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci o da elementi della dieta. La dose di Targin deve essere modificata di conseguenza.
Gli inibitori di CYP3A4, come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es. claritromicina, eritromicina, telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. ritonavir, indinavir, nelfinavir, saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una diminuita clearance di ossicodone da cui può derivare una sua aumentata concentrazione plasmatica. Può essere quindi necessaria una riduzione della dose delle compresse e una conseguente ri-titolazione.
Gli induttori di CYP3A4, come la rifampicina, la carbamazepina, la fenitoina e l’integratore noto come “erba di San Giovanni” possono aumentare il metabolismo e la clearence di ossicodone, da cui può risultare una sua diminuita concentrazione plasmatica. Si consiglia di usare cautela poiché può essere necessaria una nuova titolazione per ottenere un livello adeguato nel controllo del dolore.
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Teoricamente, i medicinali che inibiscono l’attività di CYP2D6, come la paroxetina, la fluoxetina, e la chinidina possono provocare una diminuzione della clearance di ossicodone che può portare ad una sua aumentata concentrazione plasmatica. La somministrazione concomitante di inibitori di CYP2D6 non ha effetto significativo sull’eliminazione di ossicodone e non ha influenza sui suoi effetti farmacodinamici.
Studi in vitro sul metabolismo indicano che non sono previste interazioni clinicamente rilevanti tra ossicodone e naloxone. A concentrazioni terapeutiche, è minimo il rischio di interazioni clinicamente rilevanti tra paracetamolo, acido acetilsalicilico o naltrexone e l’associazione di ossicodone e naloxone.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non sono disponibili dati sull’uso di Targin nelle donne in gravidanza e durante il parto. I limitati dati nell’essere umano sull’uso di ossicodone durante la gravidanza non rivelano un aumentato rischio di anomalie congenite. Per il naloxone sono disponibili dati clinici insufficienti sull’esposizione in gravidanza. Tuttavia, l’esposizione sistemica delle donne al naloxone dopo l’uso di queste compresse è relativamente bassa (vedere paragrafo 5.2). Sia naloxone che ossicodone penetrano nella placenta. Non sono stati condotti studi sugli animali con ossicodone e naloxone in associazione (vedere paragrafo5.3). Gli studi sugli animali con ossicodone o naloxone somministrati come medicinale singolo non hanno rilevato alcun effetto teratogenico o embriotossico.
La somministrazione di ossicodone per un lungo periodo durante la gravidanza può portare sintomi di astinenza nel neonato. Se somministrato durante il parto, ossicodone può provocare depressione respiratoria nel neonato. Queste compresse devono essere usate durante la gravidanza solo se i benefici superano i possibili rischi del nascituro o neonato.
Allattamento
L’ossicodone passa nel latte materno. E’ stato misurato un rapporto di concentrazione latte – plasma di 3,4:1 e pertanto sono ipotizzabili effetti dell’ossicodone nel lattante. Non è noto se anche il naloxone penetri nel latte materno. Comunque dopo l’assunzione di queste compresse i livelli sistemici di naloxone sono molto bassi (vedere paragrafo 5.2). Non può essere escluso un rischio per il lattante, in particolare dopo l’assunzione di dosi multiple di queste compresse da parte della madre che allatta. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Targin.
Fertilità
Non ci sono dati inerenti alla fertilità.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Targin altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Ciò è particolarmente probabile all’inizio del trattamento, dopo un aumento della dose o “rotazione” del farmaco e se queste compresse sono in
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combinazione con altri agenti depressivi del SNC. I pazienti che si sono stabilizzati con uno specifico dosaggio non richiedono necessariamente misure limitative. Pertanto è necessario che i pazienti consultino il medico per verificare se possono guidare veicoli o usare macchinari.
I pazienti che sono in trattamento con Targin e presentano sonnolenza o episodi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dal guidare veicoli o esercitare attività che può esporre essi stessi o gli altri al rischio di gravi danni o morte (es. utilizzo di macchinari), fino a quando questi episodi ricorrenti e la sonnolenza siano stati risolti (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).
4.8 effetti indesiderati
Le seguenti frequenze sono la base per valutare gli effetti indesiderati:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100,< 1/10)
Non comune(≥1/1.000, <1/100)
Raro (> 1/10.000 e< 1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita dai dati disponibili)
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibi lità | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Diminuzio ne dell’appeti to fino a perdita dell’appeti to | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Irrequietez za Alterazioni del pensiero Ansia Stato confusiona | Dipendenz a | Euforia Allucinazio ni Incubi Aggressivi tà |
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le Depressio ne Diminuzio ne della libido Nervosism o | |||||
Patologie del sistema nervoso | Capogiro Emicrania Sonnolenz a | Convulsio ni1 Disturbi dell’attenz ione Disgeusia Disordini del linguaggio Sincope Tremori Letargia | Parestesia Stato di sedazione | ||
Patologie dell’occhio | Problemi nella vista | ||||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigini | ||||
Patologie cardiache | Angina pectoris2 Palpitazion | Tachicardi a | |||
Patologie vascolari | Vampate di calore | Diminuzio ne della pressione sanguigna Aumento della pressione sanguigna | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea Rinorrea Tosse | Sbadiglio | Depressio ne respiratori a | ||
Patologie gastrointestina li | Dolore addominal e Costipazio ne Diarrea Bocca secca | Distension e addominal e | Patologie dentali | Eruttazion e |
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Dispepsia Vomito Nausea Flatulenza | |||||
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici Colica biliare | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Disfuzione erettile | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito Reazioni della pelle Iperidrosi | ||||
Patologie del sistema muscoloschelet rico e del tessuto connettivo | Crampi muscolari Spasmi muscolari Mialgia | ||||
Patologie renali e urinarie | Urgenza nella minzione | Ritenzione urinaria | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | Astenia Fatica | Sindrome di astinenza Dolore al petto Brividi Malessere Dolore Edema periferico Sete Diminuzio ne di peso | Aumento di peso | ||
Esami diagnostici | Diminuzio ne del peso | Aumento di peso | |||
Traumatismo, avvelenamento e | Lesioni per incidenti |
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complicazione da procedura |
1 particolarmente in persone con epilessia o soggette a convulsioni
2 particolarmente in pazienti con una storia clinica di malattie coronariche
Per la sostanza attiva ossicodone cloridrato sono noti i seguenti ulteriori effetti indesiderati:
A causa delle sue proprietà farmacologiche, ossicodone cloridrato può causare depressione respiratoria, miosi, broncospasmo, spasmi della muscolatura liscia, nonché sopprimere il riflesso della tosse.
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Infezioni e infestazioni | Herpes simplex | ||||
Disturbi del sistema immunitario | Risposte anafilattic he | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Disidratazio ne | Aumento dell'appetit o | |||
Disturbi psichiatrici | Alterazione dell'umore e cambiamen to della personalità Ridotta attività Iperattività psicomotori a | Agitazione Disturbi della percezione (ad es. derealizzazi one) | |||
Patologie del sistema nervoso | Concentrazi one diminuita Emicrania Ipertonia Contrazioni muscolari involontarie Ipoestesia Coordinazio ne anormale | Iperalgesi a | |||
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Alterazione dell’udito |
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Patologie vascolari | Vasodilatazi one | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Disfonia | ||||
Patologie gastrointestinal | Singhiozzo | Disfagia Ileo Ulcerazioni della bocca Stomatite | Melena Sanguinam ento gengivale | Carie dentali | |
Patologie epatobiliari | Colestasi | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Cute secca | Orticaria | |||
Patologie renali e urinarie | Disuria | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Ipogonadis mo | Amenorre a | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | Edema Tolleranza al farmaco | Sindrome di astinenza neonatale |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo .
4.9 sovradosaggio
Sintomi di intossicazione
A seconda della storia del paziente, un sovradosaggio di Targin può manifestarsi con sintomi indotti sia da ossicodone (agonista dei recettori oppioidi) che da naloxone (antagonista dei recettori oppioidi).
Sintomi di un sovradosaggio da ossicodone includono miosi, depressione respiratoria, sonnolenza che progredisce fino al coma, ipotonia, bradicardia come pure ipotensione. Nei casi più gravi può verificarsi coma, edema polmonare non cardiogeno e insufficienza circolatoria e può portare ad un esito fatale.
Sono improbabili sintomi di sovradosaggio da solo naloxone.
Trattamento dell’intossicazione
Sintomi da astinenza dovuti a sovradosaggio di naloxone devono essere trattati sintomaticamente in un ambiente strettamente controllato.
Sintomi clinici che suggeriscano un sovradosaggio di ossicodone devono essere trattati con la somministrazione di antagonisti oppioidi (es: naloxone cloridrato 0,4 – 2mg per via endovenosa). La somministrazione deve essere ripetuta ad intervalli di 2 – 3 minuti, come clinicamente richiesto.
E’ inoltre possibile applicare una infusione di 2 mg di naloxone cloridrato in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio allo 0.9% destrosio al 5% (0,004 mg/ml di naloxone). L'infusione deve essere somministrata ad una velocità corrispondente alle dosi precedentemente somministrate in bolo e in base alla risposta del paziente.
Deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica.
Misure di supporto (ventilazione artificiale, ossigeno, vasopressori e infusione di fluidi) devono essere impiegate, se necessario, per gestire lo shock circolatorio che accompagna un sovradosaggio. L’arresto cardiaco o le aritmie possono richiedere il massaggio cardiaco o la defibrillazione.
Se necessario deve essere praticata la ventilazione artificiale. Devono essere preservati l’equilibrio idrico ed elettrolitico.
5. proprieta’ farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: Analgesici; Oppioidi; Alcaloidi naturali dell’oppio Codice ATC: N02AA55
Meccanismo d’azione
Ossicodone e naloxone hanno un’affinità per i recettori oppioidi kappa, mu e delta del cervello, midollo spinale ed organi periferici (per es. l'intestino). Ossicodone agisce come un agonista del recettore oppioide e produce sollievo dal dolore legandosi ai recettori oppioidi endogeni del SNC. Al contrario, naloxone è un antagonista puro che agisce su tutti i tipi di recettori oppioidi.
Effetti farmacodinamici
A causa del marcato metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità di naloxone con la somministrazione orale è< 3%, quindi un effetto sistemico clinicamente rilevante è improbabile. A causa dell’antagonismo competitivo locale del naloxone sull’effetto dell’ossicodone sul recettore oppioide del tratto intestinale, il naloxone riduce i disturbi della funzione intestinale tipici di un trattamento con oppioidi.
Efficacia e sicurezza clinica
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Per gli effetti degli oppioidi sul sistema endocrino si veda il paragrafo 4.4.
In uno studio di 12 settimane, in doppio cieco con gruppo parallelo condotto su 322 pazienti con stipsi indotta da oppioidi, i pazienti che sono stati trattati con ossicodone cloridrato – naloxone cloridrato nell’ultima settimana di trattamento hanno avuto in media un extra movimento intestinale spontaneo (senza lassativi), rispetto ai pazienti che hanno continuato ad usare dosaggi comparabili di ossicodone cloridrato compresse a rilascio prolungato (p<0,0001).L’uso di lassativi nelle prime 4 settimane è stato significativamente inferiore nel gruppo trattato con ossicodone – naloxone rispetto a quello in monoterapia con ossicodone (31% versus 55%, rispettivamente, p<0,0001). Risultati simili sono stati osservati in uno studio su 265 pazienti non malati di cancro confrontando dosi giornaliere di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato di 60 mg/ 30 mg sino a 80 mg/ 40 mg, con ossicodone cloridrato in monoterapia alla stessa dose.
Gli oppioidi possono influenzare gli assi ipotalamo-ipofisi-surrene e delle gonadi. Tra i cambiamenti osservati ci sono un aumento della prolattina nel siero e una riduzione del livello di cortisolo e testosterone nel plasma. Sintomi clinici possono verificarsi a causa di questi cambiamenti ormonali.
Studi preclinici mostrano diversi effetti degli oppioidi naturali sui componenti del sistema immunitario. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati. Non è noto se ossicodone, oppioide semisintetico, abbia gli stessi effetti degli oppioidi naturali sul sistema immunitario.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ossicodone cloridrato
Assorbimento
Ossicodone ha un’alta biodisponibilità assoluta fino al 87% in seguito a somministrazione orale.
Distribuzione
Una volta assorbito, ossicodone è distribuito in tutto l’organismo. Circa il 45% è legato alle proteine plasmatiche. Ossicodone attraversa la placenta e può essere rilevato nel latte materno.
Biotrasformazione
Ossicodone viene metabolizzato nell'intestino e nel fegato a norossicodone e ossimorfone e a vari glucuronidi coniugati. Norossicodone, ossimorfone e norossimorfone sono prodotti attraverso il sistema del citocromo P450. La Chinidina riduce la produzione di ossimorfone nell'uomo senza influenzare sostanzialmente la farmacodinamica di ossicodone. Il contributo dei metaboliti sull’effetto farmacodinamico complessivo è insignificante.
Eliminazione
Ossicodone e suoi metaboliti vengono eliminati sia nelle urine che nelle feci.
Naloxone cloridrato
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Assorbimento
In seguito a somministrazione orale, naloxone ha una disponibilità sistemica molto bassa (<3%).
Distribuzione
Naloxone attraversa la barriera della placenta. Non è noto, se il naloxone passi anche nel latte materno.
Biotrasformazione ed eliminazione
Dopo la somministrazione per via parenterale, l'emivita plasmatica è di circa un'ora. La durata d'azione dipende dalla dose e via di somministrazione, l'iniezione intramuscolare produce un effetto più prolungato rispetto a dosi somministrate per via endovenosa. E’ metabolizzato nel fegato ed escreto nelle urine. I metaboliti principali sono naloxone glucuronide, 6 β-naloxolo e il suo glucuronide.
Combinazione di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato (Targin)
Relazione farmacocinetica/farmacodinamica
Le caratteristiche farmacocinetiche dell’ossicodone di Targin sono equivalenti a quelle delle compresse a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato somministrate in combinazione con le compresse a rilascio prolungato di naloxone cloridrato.
Tutti i dosaggi di Targin sono intercambiabili.
Dopo la somministrazione orale di Targin nella massima dose a soggetti sani, le concentrazioni plasmatiche di naloxone sono così basse che non è possibile effettuare una analisi farmacocinetica. Per condurre una analisi farmacocinetica, viene utilizzato come surrogato naloxone-3-glucuronide, fino a quando la sua concentrazione plasmatica è sufficientemente elevata per essere misurata.
Nel complesso, dopo l'ingestione di un pasto ad alto contenuto di grassi, la biodisponibilità e la concentrazione plasmatica massima (Cmax) di ossicodone sono aumentate di una media rispettivamente del 16% e del 30% rispetto alla somministrazione a digiuno. Questo è stato valutato come clinicamente non rilevante, quindi le compresse a rilascio prolungato di Targin possono essere assunte con o senza cibo (vedere paragrafo 4.2).
Alla luce dei risultati di studi in vitro sul metabolismo del farmaco, interazioni clinicamente rilevanti riguardanti Targin sembrano improbabili.
Pazienti anziani
Ossicodone :
Per AUCτ di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 118% (IC 90%: 103, 135), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento fino al114% (IC 90%: 102, 127). Per Cmin di ossicodone, in media, c'è stato un aumento fino al 128% (IC 90%: 107, 152).
Naloxone:
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Per AUCτ di naloxone, in media, c'è stato un aumento al182% (IC 90%: 123, 270)per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 173% (IC 90%: 107, 280). Per Cmin di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 317% (IC 90%: 142, 708).
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCτ dinaloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 128% (IC 90%: 113, 147), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 127% (IC 90%: 112, 144). Per Cmin di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al125% (IC 90%: 105, 148).
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
Ossicodone:
Per AUCINF di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 143% (IC 90%: 111, 184), 319% (IC 90%: 248, 411) e 310% (IC 90%: 241, 398) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 120% (IC 90%: 99, 144), al201% (IC 90%: 166, 242) e al 191% (IC 90%: 158, 231) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 108% (IC 90%: 70, 146), 176% (IC 90%: 138, 215) e 183% (IC 90%: 145, 221) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Naloxone:
Per AUCt di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 411% (IC 90%: 152, 1112), 11518% (IC 90%: 4259, 31149) e 10666% (IC 90%: 3944, 28847) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 193% (IC 90%: 115, 324), 5292% (90% CI: 3148, 8896) e 5252% (90% CI: 3124, 8830) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, il t1/2Z e il corrispondente AUCINF di naloxone non sono stati calcolati. I confronti sulla biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori AUCt.
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCINF di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 157% (IC 90%: 89, 279),128% (IC 90%: 72, 227) e 125% (IC 90%: 71, 222) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 141% (IC 90%: 100, 197), 118% (IC 90%: 84, 166) e un calo al 98% (IC 90%: 70, 137) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2z di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento a 117% (IC 90%: 72, 161), un calo al 77% (IC 90%: 32, 121) e al 94% (IC 90%: 49, 139) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
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Ossicodone:
Per AUCINF di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 153% (IC 90%: 130, 182), 166% (IC 90%: 140, 196) e 224% (IC 90%: 190, 266) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 110% (IC 90%: 94, 129), 135% (IC 90%: 115, 159) e 167% (IC 90%: 142, 196) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c'è stato un aumento a 149%, 123% e 142% nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Naloxone:
Per AUCt di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 2850% (IC 90%: 369, 22042), 3910% (IC 90%: 506, 30243) e 7612% (IC 90%: 984, 58871), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 1076% (90% CI: 154, 7502), 858% (IC 90%: 123, 5981) e 1675% (IC 90%: 240, 11676), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, i valorit1/2z e il corrispondente valore AUCinf di naloxone non sono stati calcolati. I confronti di biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori di AUCt. I rapporti possono essere stati influenzati dall’impossibilità di caratterizzare pienamente i profili di naloxone nel plasma di soggetti sani.
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCinf di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 220% (IC 90%: 148, 327), 370% (IC 90%: 249, 550) e 525% (IC 90%: 354, 781) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al148% (IC 90%: 110, 197), 202% (IC 90%: 151, 271) e 239% (IC 90%: 179, 320) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per il valore t1/2z di naloxone-3-glucuronide, in media, non c’è stato alcun cambiamento significativo tra i soggetti con compromissione renale e quelli sani.
Abuso
Per evitare danni alla proprietà di rilascio prolungato delle compresse, le compresse di Targin non devono essere rotte, frantumate o masticate in quanto questo porta ad un rapido rilascio dei principi attivi. Inoltre naloxone, se somministrato per via intranasale, ha una velocità di eliminazione più lenta. Entrambe le proprietà indicano che l’abuso di Targin non avrà l'effetto desiderato. Nei ratti dipendenti da ossicodone, la somministrazione endovenosa di ossicodone cloridrato /naloxone cloridrato in un rapporto di 2:1 ha prodotto sintomi di astinenza.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Non ci sono dati relativi a studi sulla tossicità riproduttiva della combinazione di ossicodone e naloxone.
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Studi sui singoli componenti hanno mostrato che ossicodone non ha avuto effetti sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 8 mg/ kg di peso corporeo e non ha provocato malformazioni nei ratti a dosi fino a 8 mg / kg e nei conigli a dosi di 125 mg / kg per peso corporeo. Tuttavia, nei conigli, quando sono stati utilizzati singoli feti ai fini della valutazione statistica, è stato osservato un aumento di anomalie nello sviluppo dose-correlato (aumento dell'incidenza di 27 vertebre pre-sacrali e di costole soprannumerarie).Quando questi parametri sono stati statisticamente valutati utilizzando cucciolate, solo l'incidenza delle 27 vertebre pre-sacrali è risultata aumentata e solo nel gruppo trattato con 125 mg/kg, un livello di dose che ha prodotto gravi effetti farmacotossici negli animali gravidi. In uno studio sullo sviluppo pre e post-natale nei ratti, con dosi 6 mg/kg/die i pesi corporei F1 sono risultati inferiori se paragonati al peso corporeo del gruppo di controllo con dosi che hanno ridotto il peso materno e l'assunzione di cibo (NOAEL 2 mg/kg di peso corporeo).
Non sono stati rilevati effetti né sui parametri di sviluppo fisico, riflessologico e sensoriale o sugli indici di comportamento e riproduttivi. Gli studi standard sulla tossicità riproduttiva con naloxone mostrano che ad alte dosi orali naloxone non è risultato teratogenico e /o embrio-fetotossico e non influisce sullo sviluppo pre/post-natale. A dosi molto elevate (800 mg/kg/die) il naloxone ha causato un’aumentata mortalità dei cuccioli nell’immediato periodo postparto a dosaggi che hanno prodotto una significativa tossicità nei ratti madre (es: perdita del peso corporeo, convulsioni). Tuttavia, nei cuccioli sopravvissuti, non sono stati osservati effetti sullo sviluppo o sul comportamento.
Non sono stati effettuati studi di carcinogenicità a lungo termine con ossicodone/naloxone in combinazione o con ossicodone come singolo componente. E’ stato condotto uno studio di carcinogenicità orale nei ratti della durata di 24 mesi con naloxone a dosi fino a 100 mg/kg/die. I risultati indicano che naloxone non è carcinogenico in queste condizioni.
Ossicodone e naloxone come entità singole mostrano un potenziale clastogenico nei test in vitro. Effetti simili non sono stati osservati, tuttavia, nei test in vivo, anche se a dosi tossiche. I risultati indicano che il rischio mutageno di Targin sull’uomo alle concentrazioni terapeutiche può essere escluso con sufficiente certezza.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Targin 5 mg/2,5 mg
Nucleo della compressa: Etilcellulosa, Alcol stearilico, Lattosio monoidrato, Talco, Magnesio stearato, Idrossipropilcellulosa.
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Targin 10 mg/5 mg, 20 mg/10 mg, 40 mg/20 mg
Nucleo della compressa: Etilcellulosa, Alcol stearilico, Lattosio monoidrato, Talco,
Magnesio stearato, Povidone K30.
Targin 5 mg/2,5 mg
Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco,
Blu brillante FCF lacca di alluminio (E133).
Targin 10 mg/5 mg
Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350, Talco.
Targin 20 mg/10 mg
Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco, Ferro ossido rosso (E172).
Targin 40 mg/20 mg
Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco
Ferro ossido giallo (E172)
6.2Incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
3 anni
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6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Targin 5 mg/2,5 mg
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Blister child resistant in Polivinilcloruro (PVC) / blister foglio di alluminio
10 compresse a rilascio prolungato
14 compresse a rilascio prolungato
20 compresse a rilascio prolungato
28 compresse a rilascio prolungato
30 compresse a rilascio prolungato
50 compresse a rilascio prolungato
56 compresse a rilascio prolungato
60 compresse a rilascio prolungato
98 compresse a rilascio prolungato
100 compresse a rilascio prolungato.
Confezione ospedaliera:100 (10 × 10) compresse a rilascio prolungato
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
MUNDIPHARMA PHARMACEUTICALS SRL – Via G. Serbelloni n° 4, 20122 Milano, Italia
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
039586019 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 10
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586021 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 14
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586033 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 20
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586045 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 28
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586058 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 30
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586060 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 50
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586072 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 56
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
039586084 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 60
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586096 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 98
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586108 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586110 – „5 MG/2,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100
(10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA
039586122 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 10
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586134 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 14
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586146 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 20
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586159 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 28
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586161 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 30
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586173 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 50
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586185 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 56
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586197 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 60
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586209 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 98
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586211 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586223 – „10 MG/5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100 (10X10)
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA
039586235 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 10
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586247 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 14
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586250 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 20
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586262 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 28
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586274 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 30
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586286 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 50
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586298 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 56
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586300 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 60
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586312 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 98
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586324 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100
COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
039586336 – „20 MG/10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100 (10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA 039586348 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 10 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586351 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 14 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586363 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 20 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586375 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 28 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586387 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 30 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586399 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 50 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586401 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 56 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586413 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 60 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586425 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 98 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586437 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100 COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL
039586449 – „40 MG/20 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO“ 100 (10X10) COMPRESSE IN BLISTER PVC/AL CONFEZIONE OSPEDALIERA
9. data della prima autorizzazione/rinnovodata della prima autorizzazione: 08.11.2018
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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1 denominazione del medicinale
Targin 2,5 mg/1,25 mg compresse a rilascio prolungato
Targin 15 mg/7,5 mg compresse a rilascio prolungato
Targin 30 mg/15 mg compresse a rilascio prolungato
2 composizione qualitativa e quantitativa
Targin 2,5 mg/1,25 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 2,5 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 2,25 mg di ossicodone e 1,25 mg di naloxone cloridrato equivalente a 1,37 mg di naloxone cloridrato diidrato e 1,13 mg di naloxone.
Targin 15 mg/7,5 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 15 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 13,5 mg di ossicodone e 7,5 mg di naloxone cloridrato equivalente a 8,24 mg di naloxone cloridrato diidrato e 6,75 mg di naloxone.
Targin 30mg/15 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 30 mg di ossicodone cloridrato equivalente a 27 mg di ossicodone e 15 mg di naloxone cloridrato equivalente a 16,48 mg di naloxone cloridrato diidrato e 13,5 mg di naloxone.
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Targin 2,5 mg/1,25 mg
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 34,1 mg di lattosio (come monoidrato).
Targin 15 mg/7,5 mg.
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 53,0 mg di lattosio (come monoidrato).
Targin 30 mg/15 mg
Eccipienti con effetti noti : Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 36,5 mg di lattosio (come monoidrato).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3 forma farmaceutica
Compresse a rilascio prolungato.
Targin 2,5 mg/1,25 mg.
Compresse rotonde rivestite con film di colore giallo chiaro, con lunghezza nominale di 5 mm.
Targin 15 mg/7,5 mg
Compresse oblunghe rivestite con film di colore grigio, con lunghezza nominale di 9,5 mm e con “OXN” impresso su un lato e con “15” sull’altro.
Targin 30 mg/15 mg
Compresse oblunghe rivestite con film di colore marrone, con lunghezza nominale di 9,5 mm e con “OXN” impresso su un lato e con “30” sull’altro
4 informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Dolore severo che può essere adeguatamente gestito solo con oppioidi analgesici. L’antagonista oppioide naloxone è aggiunto per contrastare la stipsi indotta dall’oppioide, bloccando l’azione dell’ossicodone a livello dei recettori oppioidi del tratto gastrointestinale.
Targin è indicato negli adulti.
4.2 posologia e modo di somministrazione
Posologia
L’efficacia analgesica di Targin è equivalente a quella delle formulazioni a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato.
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
La dose deve essere aggiustata in base all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. Senza diversa prescrizione, queste compresse devono essere somministrate come di seguito indicato:
Adulti
La dose iniziale abituale per un paziente mai trattato con oppioidi è di 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato, ad intervalli di 12 ore.
Sono disponibili dosaggi inferiori per facilitare la titolazione della dose all’inizio della terapia con oppioidi e l’aggiustamento individuale della dose.
I pazienti che sono già in trattamento con oppioidi possono iniziare con dosi più alte in base alla precedente esperienza.
La dose massima giornaliera di queste compresse è 160 mg di ossicodone cloridrato e 80 mg di naloxone cloridrato. La dose massima giornaliera è riservata ai pazienti che sono stati precedentemente trattati con una dose giornaliera stabile e che necessitano ora di una dose maggiore. Particolare attenzione deve essere posta nel valutare l'opportunità di un aumento della dose in caso di pazienti con funzionalità renale compromessa e pazienti con insufficienza epatica lieve. Per quei pazienti che richiedono dosi maggiori deve essere presa in considerazione la somministrazione di dosi supplementari di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato agli stessi intervalli di tempo, tenendo conto della massima dose giornaliera di 400 mg di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato. In caso di dose supplementare di ossicodone cloridrato, l’effetto benefico di naloxone cloridrato sulla funzione intestinale può essere compromesso.
Dopo la completa interruzione della terapia con queste compresse a rilascio prolungato e conseguente passaggio ad altro oppioide si può verificare un peggioramento della funzione intestinale.
Alcuni pazienti in trattamento con Targin secondo un regolare schema temporale, possono necessitare di analgesici a rilascio immediato come “farmaco di soccorso” per il trattamento del dolore episodico intenso. Targin è una formulazione a rilascio prolungato e per questo non indicato per il trattamento del dolore episodico intenso.
Per il trattamento del dolore episodico intenso, una singola dose di farmaco di soccorso dovrebbe corrispondere a 1/6 dell’equivalente dose giornaliera di ossicodone cloridrato.
La necessità di più di due somministrazioni di “farmaci di soccorso” al giorno è generalmente una indicazione che il dosaggio di Targin richiede un aggiustamento in aumento. Questo aggiustamento deve essere effettuato ogni 1 – 2 giorni con incrementi di 5 mg/2,5 mg due volte al giorno o, dove necessario <2,5 mg/1,25 mg o > 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/ naloxone cloridrato sino a che non venga raggiunta una dose adeguata.
Lo scopo è quello di stabilire la specifica dose individuale da assumere due volte al giorno, che mantenga un’adeguata analgesia e che ricorra il meno possibile ad altro “farmaco di soccorso” per tutto il tempo per cui è necessaria una terapia per il dolore.
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Concentrazioni al picco plasmatico leggermente elevate (dose corretta) devono essere considerate quando sono usate le compresse da 2,5 mg/1,25 mg (vedere paragrafo 5.2).
Targin è assunto ad un determinato dosaggio due volte al giorno secondo un regolare schema terapeutico. Mentre una somministrazione simmetrica (stesso dosaggio mattina e sera) soggetta ad uno schema temporale fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti, alcuni pazienti, in base alla situazione di dolore individuale, possono trarre beneficio da un dosaggio asimmetrico adattato all’andamento del proprio dolore. Generalmente deve essere scelta la dose analgesica efficace più bassa.
Nella terapia del dolore non maligno, dosi giornaliere fino a 40 mg/ 20mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato sono generalmente sufficienti, ma possono essere necessarie dosi più alte.
Per dosi non praticabili con questa posologia, sono disponibili altre posologie di questo medicinale.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Targin non è stata stabilita nei bambini al di sotto dei 18 anni. Non esistono dati disponibili.
Pazienti anziani
Come per gli adulti più giovani il dosaggio deve essere aggiustato in base all’intensità del dolore e alla sensibilità del singolo paziente.
Pazienti con funzione epatica compromessa
Uno studio clinico nei pazienti con compromissione epatica ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone, sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione epatica. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 4.4). Targin è controindicato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con funzione renale compromessa.
Uno studio clinico nei pazienti con compromissione renale ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione renale. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministrano queste compresse a pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Uso orale.
Le compresse a rilascio prolungato sono assunte al dosaggio stabilito due volte al giorno in accordo ad uno schema temporale fisso.
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Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con sufficiente liquido con o senza cibo. Queste compresse devono essere deglutite intere, non rotte, masticate o schiacciate (vedere paragrafo 4.4).
Durata dell’uso
Le compresse non devono essere somministrate per lunghi periodi se non assolutamente necessario. Se in base alla natura e alla gravità del dolore si rendesse necessario un trattamento a lungo termine, è richiesto un attento e regolare monitoraggio per stabilire se e in quale misura sia necessario un ulteriore trattamento. Se il paziente non necessita più di una terapia oppioide, può essere consigliabile diminuire la dose di Targin gradualmente (vedere paragrafo 4.4).
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1 Grave depressione respiratoria con ipossiemia e/o ipercapnia Malattia polmonare ostruttiva grave Cuore polmonare Asma bronchiale grave Ileo paralitico non indotto da oppioidi Compromissione epatica moderata o grave.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Il rischio maggiore causato dall’eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria.
Deve essere usata cautela nel somministrare queste compresse a pazienti anziani ed infermi, pazienti con ileo paralitico indotto da oppioidi, pazienti con funzione polmonare gravemente compromessa, pazienti con apnea notturna, mixedema, ipotiroidismo, morbo di Addison (insufficienza corticosurrenale), psicosi tossica, colelitiasi, ipertrofia della prostata, alcolismo, delirium tremens, pancreatite, ipotensione, ipertensione, malattia cardiovascolare preesistente, trauma cranico (a causa del rischio di aumento della pressione intracranica), epilessia o predisposizione alle convulsioni.
E’ richiesta cautela in pazienti sottoposti a trattamento con inibitori MAO o in trattamento con agenti depressivi del SNC.
Rischio sulla somministrazione concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati.
L’ uso concomitante di oppioidi, incluso ossicodone cloridrato e farmaci sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati può portare alla sedazione, alla depressione respiratoria, al coma e alla morte. A causa dei rischi, la prescrizione di questi medicinali sedativi in concomitanza a Targin deve essere riservata solo a quei pazienti per i quali non vi sono altri trattamenti alternativi possibili. Se si decide di prescrivere Targin in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la minor durata possibile.
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I pazienti dovranno essere monitorati attentamente rispetto alla comparsa di segni e sintomi di sonnolenza e difficoltà respiratoria. È inoltre fortemente raccomandato informare i pazienti e i loro familiari di prestare attenzione a tali segni e sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Deve inoltre essere usata cautela nel somministrare queste compresse a pazienti con lieve compromissione epatica o renale. Attento monitoraggio medico è particolarmente necessario per pazienti con grave compromissione renale.
La diarrea può essere considerata un possibile effetto del naloxone.
In pazienti sottoposti a trattamento oppioide a lungo termine, il passaggio al trattamento con Targin può inizialmente provocare sindrome da astinenza. Questi pazienti possono richiedere un’attenzione specifica.
Targin non è indicato per il trattamento di sintomi da astinenza.
Durante la somministrazione a lungo termine, il paziente può sviluppare tolleranza al medicinale e richiedere dosi più elevate per mantenere l’effetto analgesico desiderato. La somministrazione cronica di queste compresse può condurre ad una dipendenza fisica. A seguito di brusca interruzione della terapia possono manifestarsi sintomi da astinenza. Se non è più necessario il trattamento, può essere consigliabile ridurne gradualmente la dose giornaliera al fine di evitare la sindrome da astinenza. (vedi paragrafo 4.2)
Esiste la possibilità di sviluppare dipendenza psicologica agli analgesici oppioidi, incluso Targin. Queste compresse devono essere usate con particolare attenzione nei pazienti con storia d’abuso di alcool e droga. L’ossicodone da solo ha un profilo d’abuso simile a quello degli altri potenti agonisti oppioidi.
Al fine di non compromettere la caratteristica di rilascio prolungato delle compresse a rilascio prolungato, le compresse devono essere assunte intere e non devono essere rotte, masticate o frantumate. Ingerire le compresse a rilascio prolungato rompendole, masticandole o frantumandole comporta un più veloce rilascio dei principi attivi e l’assorbimento di una possibile dose fatale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9).
L’uso concomitante di alcool e Targin può aumentare gli effetti indesiderati di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.
Non sono stati condotti studi sulla sicurezza ed efficacia di queste compresse nei bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età. Per questo motivo non è raccomandato l’uso nei bambini ed adolescenti sotto i 18 anni di età.
Non esiste esperienza clinica nei pazienti con cancro associato a carcinomatosi peritoneale o sindrome subocclusiva negli stadi avanzati dei tumori dell’apparato digerente e pelvico. Perciò l’uso di queste compresse non è raccomandato in questi soggetti.
Queste compresse non sono raccomandate per uso preoperatorio o entro le 12/24 ore post operatorie. Sulla base del tipo e della misura dell’intervento, della procedura anestetica selezionata, di altro co-medicamento e della condizione individuale del paziente, il tempo esatto per l’avvio di un trattamento post operatorio con queste compresse dipende dall’attenta valutazione del rapporto rischio/ beneficio per ogni singolo paziente.
È fortemente scoraggiato ogni abuso di queste compresse da parte di tossicodipendenti. L’abuso delle compresse per via parenterale, intranasale o orale da parte di individui dipendenti da agonisti oppioidi, come l’eroina, la morfina o il metadone, produce marcati sintomi da astinenza – a causa delle caratteristiche del naloxone di antagonista del recettore oppioide – o intensifica i sintomi da astinenza già presenti (vedere paragrafo 4.9).
Le compresse sono costituite da una matrice polimerica, destinata solamente ad uso orale. Iniezioni per via parenterale per uso illecito dei componenti della compressa a rilascio prolungato (specialmente talco) possono provocare necrosi del tessuto locale e granulomi polmonari o possono portare ad altri effetti indesiderati gravi e potenzialmente fatali.
La matrice vuota della compressa a rilascio prolungato può essere visibile nelle feci.
L’uso di Targin può produrre risultati positivi nei controlli antidoping. L’uso di Targin come agente dopante può diventare pericoloso per la salute.
Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale della lattasi o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere Targin.
Gli oppioidi possono influenzare gli assi ipotalamo-ipofisi-surrene e delle gonadi. Tra i cambiamenti osservati ci sono un aumento della prolattina nel siero e una riduzione del livello di cortisolo e testosterone nel plasma. Sintomi clinici possono verificarsi a causa di questi cambiamenti ormonali.
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
La somministrazione concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati può portare ad un aumento del rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte per l’effetto additivo sulla depressione del SNC. La dose e la durata del trattamento di terapie concomitanti con queste tipologie di medicinali devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
I farmaci che possono essere depressivi del SNC includono, ma non si limitano a: altri oppiacei, ansiolitici, ipnotici e sedativi (incluse benzodiazepine), antipsicotici, antidepressivi, anti-istaminici,e anti-emetici.
L’alcool può aumentare gli effetti farmacodinamici di Targin; l’uso concomitante deve essere evitato.
Sono state osservate variazioni clinicamente rilevanti dell’International Normalized Ratio (INR o tempo di Quick) in entrambe le direzioni quando ossicodone e gli anticoagulanti cumarinici sono assunti contemporaneamente. L’ossicodone è metabolizzato principalmente attraverso le vie citocromiali CYP3A4 e CYP2D6 (vedere paragrafo 5.2). L’attività di queste vie metaboliche può essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci o da elementi della dieta. La dose di Targin deve essere modificata di conseguenza.
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Gli inibitori di CYP3A4, come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es. claritromicina, eritromicina, telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. ritonavir, indinavir, nelfinavir, saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una diminuita clearance di ossicodone da cui può derivare una sua aumentata concentrazione plasmatica. Può essere quindi necessaria una riduzione della dose delle compresse e una conseguente ri-titolazione.
Gli induttori di CYP3A4, come la rifampicina, la carbamazepina, la fenitoina e l’integratore noto come “erba di San Giovanni” possono aumentare il metabolismo e la clearence di ossicodone, da cui può risultare una sua diminuita concentrazione plasmatica. Si consiglia di usare cautela poiché può essere necessaria una nuova titolazione per ottenere un livello adeguato nel controllo del dolore.
Teoricamente, i medicinali che inibiscono l’attività di CYP2D6, come la paroxetina, la fluoxetina, e la chinidina possono provocare una diminuzione della clearance di ossicodone che può portare ad una sua aumentata concentrazione plasmatica. La somministrazione concomitante di inibitori di CYP2D6 non ha effetto significativo sull’eliminazione di ossicodone e non ha influenza sui suoi effetti farmacodinamici.
Studi in vitro sul metabolismo indicano che non sono previste interazioni clinicamente rilevanti tra ossicodone e naloxone. A concentrazioni terapeutiche, è minimo il rischio di interazioni clinicamente rilevanti tra paracetamolo, acido acetilsalicilico o naltrexone e l’associazione di ossicodone e naloxone.
6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non sono disponibili dati sull’uso di Targin nelle donne in gravidanza e durante il parto. I limitati dati nell’essere umano sull’uso di ossicodone durante la gravidanza non rivelano un aumentato rischio di anomalie congenite. Per il naloxone sono disponibili dati clinici insufficienti sull’esposizione in gravidanza. Tuttavia, l’esposizione sistemica delle donne al naloxone dopo l’uso di queste compresse è relativamente bassa (vedere paragrafo 5.2). Sia naloxone che ossicodone penetrano nella placenta. Non sono stati condotti studi sugli animali con ossicodone e naloxone in associazione (vedere paragrafo5.3). Gli studi sugli animali con ossicodone o naloxone somministrati come medicinale singolo non hanno rilevato alcun effetto teratogenico o embriotossico.
La somministrazione di ossicodone per un lungo periodo durante la gravidanza può portare sintomi di astinenza nel neonato. Se somministrato durante il parto, ossicodone può provocare depressione respiratoria nel neonato. Queste compresse devono essere usate durante la gravidanza solo se i benefici superano i possibili rischi del nascituro o neonato.
Allattamento
L’ossicodone passa nel latte materno. E’ stato misurato un rapporto di concentrazione latte – plasma di 3,4:1 e pertanto sono ipotizzabili effetti dell’ossicodone nel lattante. Non è noto se anche il naloxone penetri nel latte materno. Comunque dopo l’assunzione di queste compresse i livelli sistemici di naloxone sono molto bassi (vedere paragrafo 5.2). Non può essere escluso un rischio per il lattante, in particolare dopo l’assunzione di dosi multiple di queste compresse da parte della madre che allatta. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Targin.
Fertilità
Non ci sono dati inerenti alla fertilità.
7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Targin altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Ciò è particolarmente probabile all’inizio del trattamento, dopo un aumento della dose o “rotazione” del farmaco e se queste compresse sono in combinazione con altri agenti depressivi del SNC. I pazienti che si sono stabilizzati con uno specifico dosaggio non richiedono necessariamente misure limitative. Pertanto è necessario che i pazienti consultino il medico per verificare se possono guidare veicoli o usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Le seguenti frequenze sono la base per valutare gli effetti indesiderati:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100,< 1/10)
Non comune(≥1/1.000, <1/100)
Raro (> 1/10.000 e< 1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita dai dati disponibili)
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibi lità | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Diminuzio ne dell’appeti to fino a perdita dell’appeti to | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Irrequietez za Alterazioni | Dipendenz a | Euforia Allucinazio ni |
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del pensiero Ansia Stato confusiona le Depressio ne Diminuzio ne della libido Nervosism o | Incubi Aggressivi tà | ||||
Patologie del sistema nervoso | Capogiro Emicrania Sonnolenz a | Convulsio ni1 Disturbi dell’attenz ione Disgeusia Disordini del linguaggio Sincope Tremori Letargia | Parestesia Stato di sedazione | ||
Patologie dell’occhio | Problemi nella vista | ||||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigini | ||||
Patologie cardiache | Angina pectoris2 Palpitazion | Tachicardi a | |||
Patologie vascolari | Vampate di calore | Diminuzio ne della pressione sanguigna Aumento della pressione sanguigna | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea Rinorrea Tosse | Sbadiglio | Depressio ne respiratori a | ||
Patologie gastrointestinal | Dolore addominal e | Distension e addominal | Patologie dentali | Eruttazion e |
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Costipazio ne Diarrea Bocca secca Dispepsia Vomito Nausea Flatulenza | e | ||||
Patologie epatobiliari | Aumento degli enzimi epatici Colica biliare | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Disfuzione erettile | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito Reazioni della pelle Iperidrosi | ||||
Patologie del sistema muscoloschelet rico e del tessuto connettivo | Crampi muscolari Spasmi muscolari Mialgia | ||||
Patologie renali e urinarie | Urgenza nella minzione | Ritenzione urinaria | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | Astenia Fatica | Sindrome di astinenza Dolore al petto Brividi Malessere Dolore Edema periferico Sete Diminuzio ne di peso | Aumento di peso | ||
Esami | Diminuzio | Aumento |
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diagnostici | ne del peso | di peso | |||
Traumatismo, avvelenamento e complicazione da procedura | Lesioni per incidenti |
1 particolarmente in persone con epilessia o soggette a convulsioni
2 particolarmente in pazienti con una storia clinica di malattie coronariche
Per la sostanza attiva ossicodone cloridrato sono noti i seguenti ulteriori effetti indesiderati:
A causa delle sue proprietà farmacologiche, ossicodone cloridrato può causare depressione respiratoria, miosi, broncospasmo, spasmi della muscolatura liscia, nonché sopprimere il riflesso della tosse.
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Infezioni e infestazioni | Herpes simplex | ||||
Disturbi del sistema immunitario | Risposte anafilattic he | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Disidratazio ne | Aumento dell'appetit o | |||
Disturbi psichiatrici | Alterazione dell'umore e cambiamen to della personalità Ridotta attività Iperattività psicomotori a | Agitazione Disturbi della percezione (ad es. derealizzazi one) | |||
Patologie del sistema nervoso | Concentrazi one diminuita Emicrania Ipertonia Contrazioni muscolari involontarie Ipoestesia Coordinazio | Iperalgesi a |
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ne anormale | |||||
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Alterazione dell’udito | ||||
Patologie vascolari | Vasodilatazi one | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Disfonia | ||||
Patologie gastrointestinal | Singhiozzo | Disfagia Ileo Ulcerazioni della bocca Stomatite | Melena Sanguinam ento gengivale | Carie dentali | |
Patologie epatobiliari | Colestasi | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Cute secca | Orticaria | |||
Patologie renali e urinarie | Disuria | ||||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Ipogonadis mo | Amenorre a | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne | Edema Tolleranza al farmaco | Sindrome di astinenza neonatale |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo .
9 Sovradosaggio
Sintomi di intossicazione
A seconda della storia del paziente, un sovradosaggio di Targin può manifestarsi con sintomi indotti sia da ossicodone (agonista dei recettori oppioidi) che da naloxone (antagonista dei recettori oppioidi).
Sintomi di un sovradosaggio da ossicodone includono miosi, depressione respiratoria, sonnolenza che progredisce fino al coma, ipotonia, bradicardia come pure ipotensione. Nei casi più gravi può verificarsi coma, edema polmonare non cardiogeno e insufficienza circolatoria e può portare ad un esito fatale.
Sono improbabili sintomi di sovradosaggio da solo naloxone.
Trattamento dell’intossicazione
Sintomi da astinenza dovuti a sovradosaggio di naloxone devono essere trattati sintomaticamente in un ambiente strettamente controllato.
Sintomi clinici che suggeriscano un sovradosaggio di ossicodone devono essere trattati con la somministrazione di antagonisti oppioidi (es: naloxone cloridrato 0,4 – 2mg per via endovenosa). La somministrazione deve essere ripetuta ad intervalli di 2 – 3 minuti, come clinicamente richiesto.
E’ inoltre possibile applicare una infusione di 2 mg di naloxone cloridrato in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio allo 0.9% destrosio al 5% (0,004 mg/ml di naloxone). L'infusione deve essere somministrata ad una velocità corrispondente alle dosi precedentemente somministrate in bolo e in base alla risposta del paziente.
Deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica.
Misure di supporto (ventilazione artificiale, ossigeno, vasopressori e infusione di fluidi) devono essere impiegate, se necessario, per gestire lo shock circolatorio che accompagna un sovradosaggio. L’arresto cardiaco o le aritmie possono richiedere il massaggio cardiaco o la defibrillazione.
Se necessario deve essere praticata la ventilazione artificiale. Devono essere preservati l’equilibrio idrico ed elettrolitico.
5 PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: Analgesici; Oppioidi; Alcaloidi naturali dell’oppio Codice ATC: N02AA55
Meccanismo d’azione
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Ossicodone e naloxone hanno un’affinità per i recettori oppioidi kappa, mu e delta del cervello, midollo spinale ed organi periferici (per es. l'intestino). Ossicodone agisce come un agonista del recettore oppioide e produce sollievo dal dolore legandosi ai recettori oppioidi endogeni del SNC. Al contrario, naloxone è un antagonista puro che agisce su tutti i tipi di recettori oppioidi.
Effetti farmacodinamici
A causa del marcato metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità di naloxone con la somministrazione orale è< 3%, quindi un effetto sistemico clinicamente rilevante è improbabile. A causa dell’antagonismo competitivo locale del naloxone sull’effetto dell’ossicodone sul recettore oppioide del tratto intestinale, il naloxone riduce i disturbi della funzione intestinale tipici di un trattamento con oppioidi.
Efficacia e sicurezza clinica
Studi preclinici mostrano diversi effetti degli oppioidi naturali sui componenti del sistema immunitario. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati. Non è noto se ossicodone, oppioide semisintetico, abbia gli stessi effetti degli oppioidi naturali sul sistema immunitario. Per gli effetti su sistema endocrino vedasi paragrafo 4.4.
In uno studio di 12 settimane, in doppio cieco con gruppo parallelo condotto su 322 pazienti con stipsi indotta da oppioidi, i pazienti che sono stati trattati con ossicodone cloridrato – naloxone cloridrato nell’ultima settimana di trattamento hanno avuto in media un extra movimento intestinale spontaneo (senza lassativi), rispetto ai pazienti che hanno continuato ad usare dosaggi comparabili di ossicodone cloridrato compresse a rilascio prolungato (p<0,0001).L’uso di lassativi nelle prime 4 settimane è stato significativamente inferiore nel gruppo trattato con ossicodone – naloxone rispetto a quello in monoterapia con ossicodone (31% versus 55%, rispettivamente, p<0,0001). Risultati simili sono stati osservati in uno studio su 265 pazienti non malati di cancro confrontando dosi giornaliere di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato di 60 mg/ 30 mg sino a 80 mg/ 40 mg, con ossicodone cloridrato in monoterapia alla stessa dose.
Per gli effetti degli oppioidi sul sistema endocrino si veda il paragrafo 4.4.
Studi preclinici mostrano diversi effetti degli oppioidi naturali sui componenti del sistema immunitario. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati. Non è noto se ossicodone, oppioide semisintetico, abbia gli stessi effetti degli oppioidi naturali sul sistema immunitario.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Ossicodone cloridrato
Assorbimento
Ossicodone ha un’alta biodisponibilità assoluta fino al 87% in seguito a somministrazione orale.
Distribuzione
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Una volta assorbito, ossicodone è distribuito in tutto l’organismo. Circa il 45% è legato alle proteine plasmatiche. Ossicodone attraversa la placenta e può essere rilevato nel latte materno.
Biotrasformazione
Ossicodone viene metabolizzato nell'intestino e nel fegato a norossicodone e ossimorfone e a vari glucuronidi coniugati. Norossicodone, ossimorfone e norossimorfone sono prodotti attraverso il sistema del citocromo P450. La Chinidina riduce la produzione di ossimorfone nell'uomo senza influenzare sostanzialmente la farmacodinamica di ossicodone. Il contributo dei metaboliti sull’effetto farmacodinamico complessivo è insignificante.
Eliminazione
Ossicodone e suoi metaboliti vengono eliminati sia nelle urine che nelle feci.
Naloxone cloridrato
Assorbimento
In seguito a somministrazione orale, naloxone ha una disponibilità sistemica molto bassa (<3%).
Distribuzione
Naloxone attraversa la barriera della placenta. Non è noto, se il naloxone passi anche nel latte materno.
Biotrasformazione ed eliminazione
Dopo la somministrazione per via parenterale, l'emivita plasmatica è di circa un'ora. La durata d'azione dipende dalla dose e via di somministrazione, l'iniezione intramuscolare produce un effetto più prolungato rispetto a dosi somministrate per via endovenosa. E’ metabolizzato nel fegato ed escreto nelle urine. I metaboliti principali sono naloxone glucuronide, 6 β-naloxolo e il suo glucuronide.
Combinazione di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato (Targin)
Relazione farmacocinetica/farmacodinamica
Le caratteristiche farmacocinetiche dell’ossicodone di Targin sono equivalenti a quelle delle compresse a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato somministrate in combinazione con le compresse a rilascio prolungato di naloxone cloridrato.
Dopo la somministrazione orale di Targin nella massima dose a soggetti sani, le concentrazioni plasmatiche di naloxone sono così basse che non è possibile effettuare una analisi farmacocinetica. Per condurre una analisi farmacocinetica, viene utilizzato come surrogato naloxone-3-glucuronide, fino a quando la sua concentrazione plasmatica è sufficientemente elevata per essere misurata.
Nel complesso, dopo l'ingestione di un pasto ad alto contenuto di grassi, la biodisponibilità e la concentrazione plasmatica massima (Cmax) di ossicodone sono aumentate di una media rispettivamente del 16% e del 30% rispetto alla somministrazione a digiuno. Questo è stato valutato come clinicamente non
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
rilevante, quindi le compresse a rilascio prolungato di Targin possono essere assunte con o senza cibo (vedere paragrafo 4.2).
Alla luce dei risultati di studi in vitro sul metabolismo del farmaco, interazioni clinicamente rilevanti riguardanti Targin sembrano improbabili.
Pazienti anziani
Ossicodone :
Per AUCτ di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 118% (IC 90%: 103, 135), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento fino al114% (IC 90%: 102, 127). Per Cmin di ossicodone, in media, c'è stato un aumento fino al 128% (IC 90%: 107, 152).
Naloxone:
Per AUCτ di naloxone, in media, c'è stato un aumento al182% (IC 90%: 123, 270)per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 173% (IC 90%: 107, 280). Per Cmin di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 317% (IC 90%: 142, 708).
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCτ dinaloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 128% (IC 90%: 113, 147), per gli anziani rispetto ai volontari più giovani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 127% (IC 90%: 112, 144). Per Cmin di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al125% (IC 90%: 105, 148).
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
Ossicodone:
Per AUCINF di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 143% (IC 90%: 111, 184), 319% (IC 90%: 248, 411) e 310% (IC 90%: 241, 398) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 120% (IC 90%: 99, 144), al201% (IC 90%: 166, 242) e al 191% (IC 90%: 158, 231) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 108% (IC 90%: 70, 146), 176% (IC 90%: 138, 215) e 183% (IC 90%: 145, 221) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Naloxone:
Per AUCt di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 411% (IC 90%: 152, 1112), 11518% (IC 90%: 4259, 31149) e 10666% (IC 90%: 3944, 28847) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 193% (IC 90%: 115, 324), 5292% (90% IC: 3148, 8896) e 5252% (90% IC: 3124, 8830) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, il t1/2Z e il corrispondente AUCINF di naloxone non sono stati calcolati. I confronti sulla biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori AUCt.
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCINF di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 157% (IC 90%: 89, 279),128% (IC 90%: 72, 227) e 125% (IC 90%: 71, 222) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 141% (IC 90%: 100, 197), 118% (IC 90%: 84, 166) e un calo al 98% (IC 90%: 70, 137) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento a 117% (IC 90%: 72, 161), un calo al 77% (IC 90%: 32, 121) e al 94% (IC 90%: 49, 139) nei soggetti con compromissione epatica rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
Ossicodone:
Per AUCINF di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 153% (IC 90%: 130, 182), 166% (IC 90%: 140, 196) e 224% (IC 90%: 190, 266) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di ossicodone, in media, c'è stato un aumento al 110% (IC 90%: 94, 129), 135% (IC 90%: 115, 159) e 167% (IC 90%: 142, 196) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per t1/2Z di ossicodone, in media, c'è stato un aumento a 149%, 123% e 142% nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani.
Naloxone:
Per AUCt di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 2850% (IC 90%: 369, 22042), 3910% (IC 90%: 506, 30243) e 7612% (IC 90%: 984, 58871), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. Per la Cmax di naloxone, in media, c'è stato un aumento al 1076% (90% CI: 154, 7502), 858% (IC 90%: 123, 5981) e 1675% (IC 90%: 240, 11676), nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai volontari sani. A causa di una quantità insufficiente di dati disponibili, i valorit1/2z e il corrispondente valore AUCinf di naloxone non sono stati calcolati. I confronti di biodisponibilità di naloxone sono pertanto basati sui valori di AUCt. I rapporti possono essere stati influenzati dall’impossibilità di caratterizzare pienamente i profili di naloxone nel plasma di soggetti sani.
Naloxone-3-glucuronide:
Per AUCinf di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al 220% (IC 90%: 148, 327), 370% (IC 90%: 249, 550) e 525% (IC 90%: 354, 781) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per la Cmax di naloxone-3-glucuronide, in media, c'è stato un aumento al148% (IC 90%: 110, 197), 202% (IC 90%: 151, 271) e 239% (IC 90%: 179, 320) nei soggetti con compromissione renale rispettivamente lieve, moderata e grave, rispetto ai soggetti sani. Per il valore t1/2z di naloxone-3-glucuronide, in media, non c’è stato alcun cambiamento significativo tra i soggetti con compromissione renale e quelli sani.
Abuso
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Per evitare danni alla proprietà di rilascio prolungato delle compresse, le compresse di Targin non devono essere rotte, frantumate o masticate in quanto questo porta ad un rapido rilascio dei principi attivi. Inoltre naloxone, se somministrato per via intranasale, ha una velocità di eliminazione più lenta. Entrambe le proprietà indicano che l’abuso di Targin non avrà l'effetto desiderato. Nei ratti dipendenti da ossicodone, la somministrazione endovenosa di ossicodone cloridrato /naloxone cloridrato in un rapporto di 2:1 ha prodotto sintomi di astinenza.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Non ci sono dati relativi a studi sulla tossicità riproduttiva della combinazione di ossicodone e naloxone.
Studi sui singoli componenti hanno mostrato che ossicodone non ha avuto effetti sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 8 mg/ kg di peso corporeo e non ha provocato malformazioni nei ratti a dosi fino a 8 mg / kg e nei conigli a dosi di 125 mg / kg per peso corporeo. Tuttavia, nei conigli, quando sono stati utilizzati singoli feti ai fini della valutazione statistica, è stato osservato un aumento di anomalie nello sviluppo dose-correlato (aumento dell'incidenza di 27 vertebre pre-sacrali e di costole soprannumerarie).Quando questi parametri sono stati statisticamente valutati utilizzando cucciolate, solo l'incidenza delle 27 vertebre pre-sacrali è risultata aumentata e solo nel gruppo trattato con 125 mg/kg, un livello di dose che ha prodotto gravi effetti farmacotossici negli animali gravidi. In uno studio sullo sviluppo pre e post-natale nei ratti, con dosi 6 mg/kg/die i pesi corporei F1 sono risultati inferiori se paragonati al peso corporeo del gruppo di controllo con dosi che hanno ridotto il peso materno e l'assunzione di cibo (NOAEL 2 mg/kg di peso corporeo).
Non sono stati rilevati effetti né sui parametri di sviluppo fisico, riflessologico e sensoriale o sugli indici di comportamento e riproduttivi. Gli studi standard sulla tossicità riproduttiva con naloxone mostrano che ad alte dosi orali naloxone non è risultato teratogenico e /o embrio-fetotossico e non influisce sullo sviluppo pre/post-natale. A dosi molto elevate (800 mg/kg/die) il naloxone ha causato un’aumentata mortalità dei cuccioli nell’immediato periodo postparto a dosaggi che hanno prodotto una significativa tossicità nei ratti madre (es: perdita del peso corporeo, convulsioni). Tuttavia, nei cuccioli sopravvissuti, non sono stati osservati effetti sullo sviluppo o sul comportamento.
Non sono stati effettuati studi di carcinogenicità a lungo termine con ossicodone/naloxone in combinazione o con ossicodone come singolo componente. E’ stato condotto uno studio di carcinogenicità orale nei ratti della durata di 24 mesi con naloxone a dosi fino a 100 mg/kg/die. I risultati indicano che naloxone non è carcinogenico in queste condizioni.
Ossicodone e naloxone come entità singole mostrano un potenziale clastogenico nei test in vitro. Effetti simili non sono stati osservati, tuttavia, nei test in vivo, anche se a dosi tossiche. I risultati indicano che il rischio mutageno di Targin sull’uomo alle concentrazioni terapeutiche può essere escluso con sufficiente certezza.
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6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Targin 2,5 mg/1,25 mg Nucleo della compressa: Idrossipropilcellulosa
Etilcellulosa,
Alcol stearilico,
Lattosio monoidrato,
Talco,
Magnesio stearato,
Rivestimento della compressa: Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco,
Ferro ossido rosso (E172),
Ferro ossido giallo (E172).
Targin 15 mg/7,5 mg
Nucleo della compressa:
Idrossipropilcellulosa
Etilcellulosa,
Alcol stearilico,
Lattosio monoidrato,
Talco,
Magnesio stearato,
Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco,
Ferro ossido nero (E172),
Ferro ossido rosso (E172),
Ferro ossido giallo (E172).
Targin 30 mg/15 mg Nucleo della compressa: Povidone K30 Etilcellulosa,
Alcol stearilico, Lattosio monoidrato, Talco,
Magnesio stearato,
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Rivestimento della compressa:
Polivinilalcol, parzialmente idrolizzato
Titanio diossido (E171),
Macrogol 3350,
Talco,
Ferro ossido nero (E172),
Ferro ossido rosso (E172),
Ferro ossido giallo (E172).
2 incompatibilità
Non pertinente.
3 periodo di validità
3 anni
4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare al di sotto dei 25 °C.
5 natura e contenuto del contenitore
Blister child resistant in Polivinilcloruro (PVC) / blister foglio di alluminio
10 compresse a rilascio prolungato
14 compresse a rilascio prolungato
20 compresse a rilascio prolungato
28 compresse a rilascio prolungato
30 compresse a rilascio prolungato
50 compresse a rilascio prolungato
56 compresse a rilascio prolungato
60 compresse a rilascio prolungato
98 compresse a rilascio prolungato
100 compresse a rilascio prolungato.
Confezione ospedaliera:100 (10 × 10) compresse a rilascio prolungato
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
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7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO
Data della prima autorizzazione: