Riassunto delle caratteristiche del prodotto - SOLDESAM
1. denominazione del medicinale
SOLDESAM 4 mg/1 ml soluzione iniettabile
SOLDESAM 8 mg/2 ml soluzione iniettabile
SOLDESAM 0,2% gocce orali, soluzione
SOLDESAM 0,2% unguento
2. composizione qualitativa e quantitativa
Ogni fiala da 1 ml contiene 4 mg di desametasone sodio fosfato.
SOLDESAM 8 mg/2 ml soluzione iniettabile – 1 fiala da 2 ml
Ogni fiala da 2 ml contiene 8 mg di desametasone sodio fosfato.
SOLDESAM 0,2% gocce orali, soluzione – 1 flacone da 10 ml o da 30 ml
100 ml di gocce orali contengono 200 mg di desametasone sodio fosfato.
SOLDESAM 0,2% unguento – 1 tubo da 30 g
100 g di unguento contengono 200 mg di desametasone sodio fosfato.
Eccipienti con effetti noti:
Soldesam soluzione iniettabile: sodio
Soldesam gocce orali, soluzione: sodio, sodio benzoato, glicole propilenico
Soldesam unguento: alcool cetilico.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Soluzione iniettabile
SOLDESAM 0,2% gocce orali, soluzione
Gocce orali, soluzione
SOLDESAM 0,2% unguento
Unguento
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutichecorticoterapia antinfiammatoria, artrosi degenerativa e post-traumatica, artrite infiammatoria, poliartrite cronica evolutiva, spondiloartrite anchilosante, accessi asmatici.
SOLDESAM 8 mg/2 ml soluzione iniettabile
Edema cerebrale, neoplasie cerebrali (come coadiuvante), stati di emergenza e shock vari: edema della glottide, reazioni post-trasfusionali, anafilassi; traumatismi emorragici, chirurgici, settici, cardiogeni, da ustioni.
SOLDESAM 0,2% gocce orali, soluzione
Corticoterapia antinfiammatoria ed antiallergica, artrosi degenerativa e post-traumatica, poliartrite cronica evolutiva, spondiloartrite anchilosante, stati asmatici, dermatiti e dermatosi allergiche e in tutti quei casi in cui necessita una terapia corticosteroidea.
SOLDESAM 0,2% unguento
Dermatiti atopiche (eczema allergico, eczema infantile, eczema nummullare, prurito con lichenificazione, dermatiti eczematose, eczema da alimenti); dermatiti da contatto (dovute a cosmetici, farmaci, prodotti chimici, tessuti); prurito anche ano-genitale, non specifico; dermatiti seborroiche, intertrigo.
4.2 posologia e modo di somministrazione per via intramuscolare ed endovenosa da adattare a seconda dei casi e della risposta terapeutica: in via indicativa una fiala (4 mg) al giorno eventualmente ripetuta. appena raggiunto un risultato positivo diminuire gradualmente la dose.
4.2 posologia e modo di somministrazione per via intramuscolare ed endovenosa da adattare a seconda dei casi e della risposta terapeutica: in via indicativa una fiala (4 mg) al giorno eventualmente ripetuta. appena raggiunto un risultato positivo diminuire gradualmente la dose. per via intrasinoviale nei tessuti molli da effettuarsi con perfetta asepsi e con buona tecnica di iniezione usando i seguenti dosaggi indicativi: grandi articolazioni (ginocchio) in qualche caso | 2mg 4mg | 0,5ml 1ml |
piccole articolazioni (interfalangea temporo mandibolare) | 0,8 – 1 mg | 0,2 – 0,25 ml |
borse sinoviali | 2 – 4 mg | 0,5 – 1 ml |
guaine tendinee | 0,4 –1 mg | 0,1 – 0,25 ml |
per infiltrazione nei tessuti molli | 2 – 4 mg | 0,5 – 1 ml |
callosità | 0,4 – 1 mg | 0,1 – 0,25 ml |
cisti tendinee | 1 – 2 mg | 0,25 – 0,5 ml |
Il dosaggio del SOLDESAM 8mg/2ml deve essere individualizzato sulla base della malattia da curare, della sua gravità e della risposta terapeutica del paziente. In via indicativa nelle terapie indicate si consiglia di somministrare 32–96 mg al giorno suddivisi in 4–6 somministrazioni.
SOLDESAM 0,2% gocce orali, soluzione
Da adattare a seconda dei casi e della risposta terapeutica.
Si deve sottolineare che le necessità di dosaggio sono variabili e devono essere individualizzate sulla base della malattia da curare e sulla base della risposta del paziente. Indicativamente si può iniziare il trattamento somministrando da 2 a 5 mg giornalieri suddivisi in 3 dosi da prendere sciolte in acqua agitando prima di ingerire. Non appena si verifica un miglioramento diminuire gradualmente il dosaggio sino alla minima dose terapeuticamente attiva che può variare da 0,25 a 2 mg al giorno. 1 ml = 32 gocce = 2 mg. SOLDESAM 0,2% unguento
Applicare uno strato sottile di unguento, massaggiando lentamente. L'operazione va ripetuta 2–3 volte al giorno. Se è richiesto l'impiego del bendaggio occlusivo applicare l’unguento sulla parte da trattare, coprire con un foglio di materiale impermeabile (plastica) e fasciare poi normalmente. Ripetere l'applicazione ogni 2 o 3 giorni.
4.3 controindicazioni
4.3 controindicazioniIpersensibilità al principio attivo ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
o batteriemia,
o infezioni micotiche sistemiche,
o articolazioni instabili,
o infezioni nel sito di iniezione, ad esempio nell’artrite settica secondaria a gonorrea
o alla tubercolosi,
ulcera peptica, psicosi, herpes oculare simplex.Tubercolosi cutanea, herpes simplex, affezioni cutanee luetiche e fungine; varicella, pustole vacciniche.
4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiegocon l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (cscr), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
- sodio , meno di 1 mmol (23 mg) per ml, cioè essenzialmente ‘senza sodio’;
– 1,50 mg di sodio benzoato per ml. Il sodio benzoato può aumentare l'ittero nei neonati fino a 4 settimane di età. L'aumento della bilirubinemia a seguito del suo distacco dall'albumina
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può aumentare l'ittero neonatale che può evolvere in kernittero (depositi di bilirubina non coniugata nel tessuto cerebrale);
– 700 mg di glicole propilenico per ml e pari a 32 gocce che corrispondono a 2 mg di principio attivo.
La co-somministrazione con qualsiasi substrato dell'alcol deidrogenasi come etanolo può indurre gravi effetti avversi nei neonati e nei bambini con meno di 5 anni di età. Sebbene propilene glicole non ha mostrato effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo in animali o umani, può raggiungere il feto ed e stato ritrovato nel latte materno. Come conseguenza, la somministrazione di propilene glicole a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso. Il monitoraggio clinico e richiesto per i pazienti con insufficienza epatica o renale a causa di vari eventi avversi attribuiti a propilene glicole come disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto e disfunzione epatica.
L'applicazione epicutanea dei cortisonici nel trattamento di dermatosi estese e per periodi prolungati, può determinare un assorbimento sistemico; tale evenienza si verifica più facilmente quando si ricorre al bendaggio occlusivo (nei neonati il pannolino può fungere da bendaggio occlusivo). In presenza di un'infezione cutanea va istituita opportuna terapia di copertura. L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. Evitare l'uso oftalmico e l'applicazione nel canale auricolare esterno in caso di perforazione timpanica.
La sindrome di Cushing e/o la soppressione surrenalica associate con l’assorbimento sistemico di desametasone cutaneo possono verificarsi dopo terapia intensiva o continuata per lungo periodo in pazienti predisposti, compresi i bambini ed i pazienti trattati con inibitori del CYP3A4 (compreso ritonavir). In questi casi, il trattamento dovrebbe essere progressivamente sospeso.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
L’unguento contiene alcool cetilico tra gli eccipienti che può causare reazioni sulla pelle localizzate (ad es. dermatite da contatto).
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Farmaci che inducono il citocromo P450 3A4 (es. barbiturati, fenitoina, carbamazepina, difenilidantoina, fenobarbitale, efedrina, rifampicina, rifabutina, fenilbutazone, primidone, aminoglutetimide) possono aumentare il metabolismo dei corticosteroidi e richiedere un aumento di dosaggio dei corticosteroidi. Queste interazioni possono interferire con i test di soppressione del desametasone, che dovrebbero essere interpretati con cautela durante la somministrazione di questi farmaci.
Farmaci che inibiscono il citocromo P450 3A4 (e.g. ketoconazolo e macrolidi come eritromicina) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche dei corticosteroidi. Il desametasone è un induttore moderato del CYP 3A4. La somministrazione concomitante con altri farmaci che vengono metabolizzati dal CYP3A4 (per esempio, indinavir, eritromicina) può aumentarne la clearance, con conseguente diminuzione della concentrazione plasmatica. Si potrebbero verificare dilatazione cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia con l'uso concomitante di amfotericina B e idrocortisone. Gli inibitori del CYP3A4 (compreso ritonavir) possono diminuire la clearance del desametasone, determinando un aumento degli effetti e soppressione surrenalica/sindrome di Cushing. La combinazione dovrebbe essere evitata a meno che il beneficio non superi l’aumento dei rischi di effetti collaterali sistemici dei corticosteroidi, in questo caso i pazienti dovrebbero essere monitorati per gli effetti sistemici dei corticosteroidi.
Nella miastenia gravis gli effetti delle anticolinesterasi sono antagonizzati dai corticosteroidi. L’efficacia degli anticoagulanti cumarinici può essere esaltata dalla terapia concomitante dei corticosteroidi.
Il tempo di protrombina e l’INR devono essere controllati frequentemente per evitare il sanguinamento spontaneo nei pazienti che ricevono corticosteroidi e anticoagulanti cumarinici nello stesso tempo, poiché in alcuni casi i corticosteroidi hanno alterato la risposta a questi anticoagulanti. Alcuni studi hanno mostrato che l’effetto provocato di solito dall’aggiunta dei corticosteroidi è l’inibizione della risposta ai composti cumarinici, sebbene ci siano stati alcuni rapporti contrastanti che indicavano un potenziamento. Quando i corticosteroidi vengono somministrati contemporaneamente a diuretici depletori di potassio, i pazienti devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di ipokaliemia.
In corso di terapia corticosteroidea i pazienti non dovrebbero essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficienza di risposta anticorpale.
Gli effetti terapeutici degli agenti ipoglicemici (compresa l’insulina), degli anti-ipertensivi, dei glicosidi cardiaci e dei diuretici sono antagonizzati dai corticosteroidi, mentre gli effetti ipokaliemici dell’acetazolamide, dei diuretici dell’ansa, dei diuretici tiazidici e del carbenoxolone sono aumentati.
La clearance renale dei salicilati è potenziata dai corticosteroidi, la sospensione degli steroidi può comportare un’intossicazione da salicilati. Nei pazienti con ipoprotrombinemia vi può essere un’interazione con i salicilati. Inoltre, l’uso concomitante di acido acetilsalicilico (o altri FANS) e corticosteroidi può aumentare il rischio di effetti avversi gastrointestinali.
4.6 fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non essendo ancora disponibili studi adeguati sui corticosteroidi in relazione alla riproduzione umana, l'impiego di questi farmaci nelle donne in gravidanza, o nelle donne in età feconda richiede che vengano accuratamente vagliati i possibili rischi e vantaggi derivanti dal farmaco per la madre e per il feto.
I bambini nati da madri che in corso di gravidanza siano state trattate con dosi considerevoli di corticosteroidi devono essere sottoposti ad accurati controlli atti ad accertare eventuali segni di iposurrenalismo.
La somministrazione di corticosteroidi negli animali gravidi può causare anomalie dello sviluppo fetale che comprendono palatoschisi, ritardo della crescita intrauterina ed effetti sulla crescita e sullo sviluppo cerebrale. Non vi è evidenza che i corticosteroidi causino una maggiore incidenza di anomalie congenite, come labiopalatoschisi nell’uomo. Quando somministrato per periodi prolungati o ripetutamente durante la gravidanza, i corticosteroidi possono aumentare il rischio di rallentamento della crescita intrauterina.
Come per tutti i farmaci, i corticosteroidi devono essere prescritti solo se i benefici per la madre superano i rischi per il feto.
Vedere anche paragrafo 5.3.
La capacità dei corticosteroidi di attraversare la placenta varia tra i gruppi di farmaci, tuttavia, il desametasone facilmente attraversa la placenta.
Allattamento
I corticosteroidi sono stati ritrovati nel latte materno, sebbene non siano disponibili dati specifici per il desametasone, e possono arrestare la crescita, interferire con la produzione di
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corticosteroidi endogeni o causare altri effetti indesiderati. I neonati di madri trattate con alti dosaggi di corticosteroidi per via sistemica e per periodi prolungati possono presentare un certo grado di soppressione del surrene.
Le madri in corso di terapia con corticosteroidi devono essere avvertite di non allattare.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
SOLDESAM non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
Disturbi del metabolismo e della nutrizione : ritenzione sodica; ritenzione idrica; deplezione di potassio; alcalosi ipokaliemica; ridotta tolleranza ai carboidrati; slatentizzazione del diabete mellito; aumentato fabbisogno di insulina o di ipoglicemizzanti orali nei pazienti diabetici. Catabolismo proteico con bilancio negativo dell’azoto, mentre nei trattamenti prolungati, il rapporto proteico deve essere opportunamente aumentato, aumento del peso corporeo e aumento dell’appetito. Aumento dell’escrezione di calcio.
Alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono arrivare all'ipertensione ed alla insufficienza cardiaca congestizia. Patologie cardiache : Nei pazienti suscettibili decompensazione cardiaca congestizia scompenso cardiaco congestizio nei soggetti predisposti. Esistono segnalazioni di aritmie cardiache e/o collassi circolatori a seguito di somministrazioni rapide di dosi elevate di corticosteroidi per via endovenosa.
Patologie del sistema emolinfopoietico: diminuzione del tessuto linfatico, leucocitosi.
Patologie vascolari : Ipertensione, ipotensione oppure reazione tipo shock, tromboembolia, ematomi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo : astenia muscolare; miopatia da steroidi; riduzione della massa muscolare; osteoporosi; fratture vertebrali da compressione; necrosi asettica della testa del femore e dell'omero. Distruzione indolore dell’articolazione (reminiscenza di artropatia di Charcots in particolare dopo iniezioni intra-articolari ripetute), saldatura prematura delle epifisi, osteonecrosi avascolare, miopatia prossimale. Fratture spontanee delle ossa lunghe; rotture tendinee, fragilità ossea, riacutizzazione dopo l'iniezione intra-articolare.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura : Fratture da compressione delle vertebre, danno, avvelenamento e complicanze procedurali come rottura del tendine.
Patologie gastrointestinali: ulcera gastrica con possibile perforazione ed emorragia; perforazioni intestinali, particolarmente in pazienti con patologie infiammatorie a livello intestinale; pancreatite; distensione addominale; esofagite ulcerosa, nausea, malessere, dispepsia.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: ritardata guarigione delle ferite; cute sottile e delicata; possono essere inibite le reazioni conseguenti ai test cutanei; petecchie ed ecchimosi; eritemi; aumento della traspirazione; bruciore e prurito, specie nella regione perineale (dopo iniezione endovenosa); altre reazioni cutanee come dermatite allergica, orticaria, edema angioneurotico, iperpigmentazione o ipopigmentazione; irsutismo, teleangectasia, strie e acne. Atrofia cutanea e sottocutanea. Ascessi sterili.
Disturbi psichiatrici : euforia, insonnia, mutamenti dell'umore e della personalità, pensieri suicidari, depressione grave, mania, delusioni, allucinazioni e aggravamento della schizofrenia, irritabilità, ansia, confusione, dipendenza psicologica, sintomi di vere e proprie psicosi, amnesia, una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.
Patologie del sistema nervoso : convulsioni; generalmente dopo la sospensione del trattamento; disfunzione cognitiva, aggravamento dell’epilessia.
Patologie endocrine: Sindrome di Cushing, soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.4); mancanza di risposta corticosurrenale e ipofisaria secondaria, specie durante periodi di stress dovuti a traumi, interventi chirurgici o malattie gravi.
Ridotta tolleranza ai carboidrati; manifestazioni del diabete mellito latente; aumentato fabbisogno di insulina o di ipoglicemizzanti orali nei pazienti diabetici.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella : irregolarità del ciclo mestruale e amenorrea; una sensazione momentanea di bruciore o formicolii nella zona perineale dopo iniezione endovenosa di alti dosaggi di corticosteroidi fosfati.
Patologie epatobiliari : aumento dei livelli degli enzimi epatici (nella maggior parte dei casi reversibile dopo interruzione del trattamento).
Patologie dell’occhio : cataratta subcapsulare posteriore; aumento della pressione intraoculare; glaucoma; esoftalmo, papilledema, assottigliamento corneale o sclerale. Corioretinopatia. Rari casi di cecità associati alla terapia intra-lesionale a livello del volto e della testa.
Visione offuscata [Frequenza “non nota” – la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili (vedere anche il paragrafo 4.4)].
Infezioni e infestazioni : maggiore suscettibilità e gravità delle infezioni (con la soppressione della sintomatologia e dei segni clinici), infezioni opportunistiche, slatentizzazione della tubercolosi, esacerbazione di malattie oftalmiche virali o micotiche, candidiasi.
Disturbi del sistema immunitario: Reazioni anafilattiche o da ipersensibilità, ridotta risposta immunitaria, ridotta risposta alle vaccinazioni e ai test cutanei.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche : singhiozzo [Frequenza “non nota” – la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili].
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono attese essere le stesse riscontrate negli adulti.
Nei bambini e negli adolescenti sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati aggiuntivi:
– arresto della crescita;
– aumento della pressione endocranica con papilledema nei bambini (pseudotumore cerebri).
In corso di terapia cortisonica epicutanea, specialmente se intensa e prolungata, possono insorgere alcuni tra i seguenti effetti:
– sensazioni di bruciore, prurito, irritazione, secchezza della pelle, atrofia cutanea, eruzione acneica ed ipopigmentazione;
– atrofie e strie localizzate alle zone intertriginose trattate per lungo tempo con medicazioni occlusive.
– visione offuscata [Frequenza “non nota” – la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili (vedere anche il paragrafo 4.4)].
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La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:
4.9 sovradosaggio
In caso di sovradosaggio si manifestano i seguenti sintomi: obesità, atrofia muscolare, osteoporosi, ipertricosi, porpora, acne (sintomi clinici); eccitazione, agitazione (sintomi neuropsichici), glicosemia, iperglicemia, ipokaliemia, (sintomi biologici), sindrome di Cushing, arresto della crescita nei bambini. In caso di sovradosaggio cessare la somministrazione attraverso diminuzioni progressive delle dosi.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi sistemici non associati, glicocorticoidi, codice ATC: H02AB02
SOLDESAM 0,2% unguento
Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi per uso topico per il trattamento di affezioni cutanee, codice ATC: D07AB19
Meccanismo d’azione
I glicocorticoidi sono prodotti e secreti dalla corteccia surrenale e sono parte integrante dell’asse ipotalamo ipofisi surrene (HPA).
I glicocorticoidi, sia naturali (cortisolo) che sintetici (es. desametasone, triamcinolone) sono facilmente assorbiti dal tratto gastrointestinale, esercitano diversi effetti metabolici e modificano le risposte immunitarie dell’organismo a diversi stimoli.
I glicocorticoidi sono utilizzati principalmente per i loro effetti anti-infiammatori nei disturbi di molti organi. Il Desametasone è un adrenocorticoide di sintesi che possiede le azioni e gli effetti degli altri glicocorticoidi di base ed è tra i composti più attivi della sua classe.
Effetti farmacodinamici
Gli adrenocorticoidi agiscono sui recettori specifici dell’asse HPA localizzati sulla membrana cellulare. Negli altri tessuti gli adrenocorticoidi diffondono attraverso la membrana cellulare per mezzo di recettori citoplasmatici che entrano nel nucleo cellulare e stimolano la sintesi proteica. Gli adrenocorticoidi hanno proprietà antiallergiche, antitossiche, antishock, antipiretiche e immunosoppressive.
Il Desametasone ha una potenza antinfiammatoria 7 volte superiore a quella del prednisolone e circa 30 volte quella dell’idrocortisone.
Il Desametasone ha scarsa propensione a favorire la ritenzione renale di sodio e acqua, pertanto non offre la terapia di sostituzione completa e deve essere integrato con sale o desossicorticosterone.
Il SOLDESAM contiene il derivato solubile del desametasone, precisamente l'estere 21 fosforico sale disodico.
L'azione del SOLDESAM 4mg/1ml soluzione iniettabile e del SOLDESAM 8 mg/2ml soluzione iniettabile è di rapido effetto ed è pertanto consigliabile per il trattamento di
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affezioni acute sensibili alla terapia con corticosteroidi. La forma in gocce permette di stabilire un dosaggio il più possibile adeguato alle singole forme morbose da trattare, in rapporto alla gravità ed alla reattività del singolo soggetto. Inoltre si ha la possibilità di instaurare una posologia regolarmente decrescente in modo da somministrare la dose ottimale ed in seguito effettuare uno “svezzamento” progressivo. La forma in unguento allo 0,2% possiede una buona attività terapeutica locale.
DATI TOSSICOLOGICI: tossicità acuta: DL50 (nel ratto per os): 40,81 mg/kg di desametasone sodio fosfato.
5.2 proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
I corticosteroidi sono generalmente assorbiti attraverso il tratto gastrointestinale. Sono assorbiti anche quando somministrati localmente. I corticosteroidi possono essere assorbiti e dare effetti sistemici dopo l’uso topico, in particolare sotto una medicazione occlusiva o in caso di lesione alla pelle, o se utilizzati per via rettale (clistere).
Forme di corticosteroidi idrosolubili sono somministrati per via endovenosa per avere una risposta rapida; utilizzando forme liposolubili di corticosteroidi per via intramuscolare si ottengono effetti che durano più a lungo nel tempo.
Assorbimento di desametasone per via parenterale (IM o EV)
Dopo somministrazione della soluzione di desametasone per iniezione, il desametasone sodio fosfato è rapidamente idrolizzato a desametasone. Dopo una dose endovenosa di 20 mg di desametasone, il picco plasmatico si ottiene entro 5 minuti. Il desametasone è legato (circa il 77 %) a proteine plasmatiche, principalmente albumina.
Assorbimento di desametasone per via orale
I glicocorticoidi sono ben assorbiti in seguito a somministrazione per via orale e hanno una biodisponibilità pari al 60–100%. La frazione in % disponibile a livello sistemico dopo somministrazione di desametasone è 61–86%.
Assorbimento di desametasone per via topica
Non sono disponibili dati sull’assorbimento del desametasone dopo applicazione topica.
Distribuzione
I corticosteroidi sono generalmente assorbiti attraverso il tratto gastrointestinale. I corticosteroidi sono rapidamente distribuiti a tutti i tessuti del corpo. I corticosteroidi attraversano la placenta in diversa misura e possono essere distribuiti in piccole quantità attraverso il latte materno (oppure passano nel latte materno).
La maggior parte dei corticosteroidi nella circolazione si legano a proteine plasmatiche, principalmente alla globulina e meno all’albumina. La globulina legante i corticosteroidi (transcortina) ha alta affinità e bassa capacità di legame mentre l’albumina ha alta capacità di legame e bassa affinità. I corticosteroidi di sintesi rispetto ai corticosteroidi naturali (cortisolo) si legano meno alle proteine ed hanno emivita più lunga.
Metabolismo
I corticosteroidi sono metabolizzati principalmente nel fegato ma anche in altri tessuti e sono escreti con le urine. L’attività metabolica minore dei corticosteroidi di sintesi e la bassa affinità di legame con le proteine determina una maggiore potenza di quest’ultimi a confronto dei corticosteroidi naturali.
L’emivita plasmatica è di 3.5 – 4.5 ore ma poiché gli effetti dei corticosteroidi durano di più rispetto alla concentrazione significativa plasmatica degli steroidi, l’emivita plasmatica diventa di poca rilevanza mentre è più significativa l’uso dell’emivita biologica.
L’emivita biologica del desametasone è 36 – 54 ore; pertanto l’azione del desametasone è adatta in condizioni in cui è desiderata l’azione continua dei glicocorticoidi.
5.3 dati preclinici di sicurezza
Negli studi su animali la palatoschisi è stata osservata in ratti, topi, criceti, conigli, cani e primati, non in cavalli e pecore. In alcuni casi queste anomalie erano associate con difetti del sistema nervoso centrale e del cuore. Nei primati sono stati osservati effetti sul cervello dopo esposizione al farmaco. Comunque la crescita intrauterina potrebbe essere ritardata. Tutti questi effetti sono stati osservati ad alti dosaggi.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Fenolo, sodio citrato biidrato, acido citrico anidro, acqua per preparazioni iniettabili. SOLDESAM 0,2% gocce orali soluzione
Sodio benzoato, glicole propilenico, sodio diidrogeno fosfato diidrato, saccarina sodica, idrossipropil betaciclodestrina, sodio EDTA, sodio idrossido, acqua purificata.
Polietilenglicole 400, polietilenglicole 4000, alcool cetilico.
6.2 incompatibilità
Nessuna nota.
6.3 periodo di validitàsoldesam 0,2% gocce orali soluzione: 3 anni. dopo la prima apertura del flacone: 60 giorni. trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.
SOLDESAM 0,2% gocce orali soluzione : non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
SOLDESAM 4 mg/1 ml soluzione iniettabile, SOLDESAM 8 mg/2 ml soluzione iniettabile : conservare le fiale nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
6.5 natura e contenuto del contenitore14
SOLDESAM 8mg/2 ml soluzione iniettabile : 3 fiale da 8 mg/2ml in vetro.
SOLDESAM 0,2% gocce orali soluzione : un flacone di vetro da 10 ml o da 30 ml con contagocce.
SOLDESAM 0,2% unguento : un tubo di alluminio da 30 g.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
LABORATORIO FARMACOLOGICO MILANESE S.r.l.
Via Monterosso 273, 21042 Caronno Pertusella (VA)
8. numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
SOLDESAM 4 mg/1 ml soluzione iniettabile : AIC n.019499019
SOLDESAM 8 mg/2 ml soluzione iniettabile : AIC n.019499084
SOLDESAM 0,2% gocce orali soluzione, flacone 10 ml : AIC n.019499072
SOLDESAM 0,2% gocce orali soluzione, flacone 30 ml : AIC n.019499096
SOLDESAM 0,2% unguento : AIC n.019499060
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate