Foglio illustrativo - SIMVASTATINA AWP
COMPOSIZIONE
Simvastatina AWP 10 mg:
Ogni compressa rivestita con film contiene 10mg di simvastatina
Simvastatina AWP 20 mg:
Ogni compressa rivestita con film contiene 20mg di simvastatina
Simvastatina AWP 40 mg:
Ogni compressa rivestita con film contiene 40mg di simvastatina
Eccipienti comuni a tutti i dosaggi : Lattosio, amido di mais pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, talco, iprolosa, ipromellosa, magnesio stearato, antiossidante: butilidrossianisolo (E 320)
Agente colorante: Titanio diossido (E 171)
FORMA FARMACEUTICA E CONFEZIONE
Simvastatina AWP 10/20/40 mg rivestita con film:
compresse rivestite con film, di colore bianco, oblunghe, biconvesse, incise su un lato e contrassegnate con “10”, “20” o “40” su quel lato e con “SVT” sull’altro lato.
Blister strip in PVC/PE/PVDC/alluminio in confezioni da 10mg 20 compresse.
Blister strip in Al/PA/Al/PVC in confezioni da 10mg 20 compresse
Blister strip in PVC/PE/PVDC/alluminio in confezioni da 20mg 10 compresse.
Blister strip in Al/PA/Al/PVC in confezioni da 20mg 10 compresse
Blister strip in PVC/PE/PVDC/alluminio in confezioni da 20mg 28 compresse.
Blister strip in Al/PA/Al/PVC in confezioni da 20mg 28 compresse
Blister strip in PVC/PE/PVDC/alluminio in confezioni da 40mg 10 compresse.
Blister strip in Al/PA/Al/PVC in confezioni da 40mg 10 compresse
Blister strip in PVC/PE/PVDC/alluminio in confezioni da 40mg 28 compresse
Blister strip in Al/PA/Al/PVC in confezioni da 40mg 28 compresse
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori dell’HMG CoA Reduttasi
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.W.P. S.r.l
Largo Donegani, 2
20121 Milano
PRODUZIONE PRODOTTO FINITO, CONFEZIONAMENTO, CONTROLLO E RILASCIO
Medicamentos Internationales S.A.
Solana 26
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28850 – Torrejon de Ardoz, Spagna
Artesan Pharma GmbH & Co. KG
Wendlandstr. 1
29439 Luchow
Germania
Heumann PCS GmbH
Nurnberger Str. 12
90537 Feucht
Germania
Dragenopharm Apoteker Puschl GmbH & Co. KG
Gollstr. 1
84529 Tittmoning
Germania
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Ipercolesterolemia
Trattamento dell’ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, perdita di peso) è inadeguata.
Trattamento dell’ipercolesterolemia familiare omozigote in aggiunta alla dieta o ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. aferesi dell’LDL) o se tali trattamenti non sono adeguati.
Prevenzione cardiovascolare
Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normale o aumentato, come adiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.
CONTROINDICAZIONI
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– Ipersensibilità alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti
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– Malattia epatica attiva o aumento persistente e senza causa evidente dei valori delle transaminasi sieriche
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– Gravidanza e allattamento (vedere “Gravidanza e allattamento ”)
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– Somministrazione concomitante di potenti inibitori CYP3A4 (es. Itraconazolo, ketoconazolo, inibitori dell’HIV proteasi, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone) (vedere “Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione ”)
AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI PER L’USO
Prima di prendere Simvastatina AWP compresse rivestite con film verifichi con il medico o con il farmacista:
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– se ha una grave insufficienza respiratoria.
Miopatia/Rabdomiolisi
La Simvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, causa occasionalmente miopatia, che si manifesta con dolore, dolorabilità o debolezza muscolare, associati ad aumenti della creatinin kinasi (CK) di oltre 10 volte il limite normale più alto (ULN). In alcuni casi la miopatia può progredire in rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale acuta, secondaria alla mioglobinuria, molto raramente di esito fatale. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi è correlato alla dose. L’incidenza nella sperimentazioni cliniche, nelle quali i pazienti erano attentamente monitorati e venivano esclusi alcuni prodotti medicinali in grado di provocare interazioni, è stata approssimativamente dello 0,03 % alla dose di 20 mg, 0,08% alla dose di 40 mg e 0,4% alla dose di 80 mg.
Misurazione dei livelli della Creatin Kinasi
La Creatin Kinasi (CK) non deve essere misurata dopo un intenso esercizio fisico o in presenza di qualsiasi plausibile causa alternativa di aumento della CK poiché questo rende difficile l’interpretazione del valore. Se i valori della CK sono significativamente elevati rispetto ai valori basali (> 5 x ULN), i livelli devono essere rimisurati 5/7 giorni dopo per confermare i risultati.
Prima del trattamento
Tutti i pazienti che iniziano il trattamento con simvastatina, o la cui dose di simvastatina è stata aumentata, devono essere avvisati del rischio di miopatia e devono riferire immediatamente ogni dolore muscolare, dolorabilità o debolezza senza causa evidente.
Deve essere usata cautela nei pazienti con fattori di predisposizione alla rabdomiolisi. Al fine di poter stabilire un valore basale di riferimento, prima di iniziare un trattamento deve essere misurato un livello delle CK nelle situazioni seguenti:
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– Anziani (età > 70 anni)
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– Insufficienza renale
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– Ipotirodismo incontrollato
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– Storia personale o familiare di alterazioni muscolari ereditarie
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– Storia di tossicità muscolare con una statina o un fibrato
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– Abuso di alcool
In tali situazioni, il rischio del trattamento deve essere considerato in relazione al possibile beneficio, ed è raccomandato il monitoraggio clinico. Se un paziente ha in precedenza sperimentato un disturbo muscolare dovuto ad una statina od un fibrato, il trattamento con un diverso medicinale della stessa classe deve essere iniziato con cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 x ULN), il trattamento non deve essere iniziato.
Durante il trattamento
Se si verifica dolore muscolare, debolezza o crampi mentre un paziente è trattato con una statina, devono essere misurati i livelli della CK. Se si riscontra che questi livelli, in assenza di un intenso esercizio fisico, sono significativamente elevati, (> 5 x ULN), il trattamento deve essere interrotto. Se i sintomi muscolari sono gravi e causano disagi quotidianamente, anche se i livelli della CK sono < 5 x ULN, deve essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento. Se si sospetta una miopatia dovuta a qualsiasi altro motivo, il trattamento deve essere interrotto. Se i sintomi si risolvono e i livelli della CK ritornano alla normalità, può essere presa in considerazione la reintroduzione della statina o l’introduzione di una statina alternativa al dosaggio più basso e sotto stretto controllo. La terapia con simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di un intervento chirurgico importante e qualora sopraggiungano gravi condizioni di tipo medico o chirurgico.
Misure per ridurre il rischio di miopatia causato dalle interazioni tra medicinali (vedere anche paragrafo “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione”).
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Il rischio di miopatia e rabdomiolisi è aumentato in maniera significativa dall’uso contemporaneo di simvastatina e potenti inibitori della CYP3A4 (come itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dell’HIV proteasi, nefazodone), come pure gemfibrozil, danazolo e ciclosporina (vedere paragrafo “Dose, modo e tempo di somministrazione ”). Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta anche con l’uso contemporaneo di altri fibrati, dosi ipolipidemizzanti (≥ 1 g/die) di niacina, o con l’uso contemporaneo di amiodarone o verapamil con dosi più alte di simvastatina (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione ”). C’è anche un lieve incremento del rischio quando il diltiazem è usato con la simvastatina 80 mg. Di conseguenza, per quanto riguarda gli inibitori del CYP3A4, l’uso contemporaneo di simvastatina e itraconazolo, ketoconazolo, inibitori dell’HIV proteasi, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone è controindicato (vedere paragrafi “Controindicazioni ” e “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione ”). Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina è inevitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa durante il corso del trattamento. Inoltre, deve essere usata cautela nel combinare la simvastatina con alcuni inibitori delle CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione ”). Il contemporaneo consumo di succo di pompelmo e simvastatina deve essere evitato. La dose di simvastatina non deve superare i 10 mg al giorno nei pazienti che ricevono una terapia contemporanea con ciclosporina, danazolo e gemfibrozil, o dosi ipolipidemizzanti (≥ 1 g/die) di niacina. L’uso combinato di simvastatina con gemfibrozil deve essere evitato, a meno che non si ritenga che i benefici siano maggiori degli aumentati rischi di questa combinazione di medicinali. I benefici dell’uso combinato di simvastatina 10 mg al giorno con altri fibrati (tranne i fenofibrati), niacina, ciclosporina o danazolo devono essere attentamente soppesati con i potenziali rischi di queste combinazioni. (Vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione ”). Deve essere usata cautela quando si prescrivono fenofibrati con la simvastatina poiché ogni agente può causare miopatia quando somministrato da solo.
L’uso combinato di simvastatina a dosi maggiori di 20 mg al giorno con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che il beneficio clinico non sia ritenuto maggiore dell’aumentato rischio di miopatia (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Interazione con altri farmaci ed altre forme di interazione ”).
Effetti epatici
Nelle sperimentazioni cliniche, si sono verificati aumenti persistenti (> 3 x ULN) delle transaminasi sieriche in alcuni pazienti adulti che assumevano simvastatina. In questi pazienti, quando il trattamento con simvastatina è stato interrotto o terminato, i livelli di transaminasi generalmente si sono abbassati lentamente ai livelli di pre-trattamento. Si raccomanda di eseguire analisi di funzionalità epatica prima dell’inizio del trattamento e periodicamente quando indicato clinicamente. I pazienti titolati alla dose di 80 mg devono sottoporsi ad un test aggiuntivo prima della titolazione, 3 mesi dopo la titolazione alla dose di 80 mg e periodicamente in seguito (es due volte l’anno) per il primo anno di trattamento. Una particolare cura va rivolta ai pazienti che sviluppano alti livelli di transaminasi sieriche, e in questi pazienti, le analisi devono essere ripetute prontamente e, in seguito, eseguite più frequentemente. Se i livelli di transaminasi mostrano una progressione, particolarmente se aumentano fino a 3 x ULN e sono persistenti, la simvastatina deve essere sospesa.
Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti che consumano quantità notevoli di alcool. Così come per altri agenti ipolipidemizzanti, sono stati riportati aumenti moderati (< 3 x ULN) delle transaminasi nel siero a seguito della terapia con simvastatina. Queste variazioni sono comparse subito dopo l’inizio della terapia con simvastatina, erano spesso transitorie, non erano accompagnate da alcun sintomo e non hanno richiesto una interruzione del trattamento. I pazienti
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con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit dalla lattasi di Lapp o con malassorbimento del glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco.
Uso in bambini e adolescenti (10–17 anni di età)
La sicurezza e l’efficacia di simvastatina in pazienti di età 10–17 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote sono state valutate in uno studio clinico controllato in ragazzi adolescenti allo stadio II o superiore della scala Tanner e ragazze almeno 1 anno post-menarca. I pazienti trattati con simvastatina hanno avuto un profilo di esperienze avverse generalmente simile a quello dei pazienti trattati con placebo. In questa popolazione non sono state studiate dosi superiori a 40 mg. In questo studio controllato limitato, non ci sono stati effetti rilevabili sulla crescita o sulla maturazione sessuale in ragazzi o ragazze adolescenti, né alcun effetto sulla lunghezza del ciclo mestruale nelle ragazze.Le adolescenti di sesso femminile devono essere consigliate di adottare appropriati metodi contraccettivi durante la terapia con simvastatina. Nei pazienti di età < 18 anni, l’efficacia e la sicurezza non sono state studiate per periodi di trattamento dalla durata > di 48 settimane e gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale non sono noti. La simvastatina non è stata studiata in pazienti di età inferiore ai 10 anni, né nei bambini in età prepuberale e nelle ragazze pre-menarca.
Diabete mellito
Durante il trattamento con questo medicinale il suo medico controllerà attentamente che lei non abbia il diabete o non sia a rischio di sviluppare il diabete. Si è a rischio di sviluppare il diabete se si hanno alti livelli di zuccheri e grassi nel sangue, se si è in sovrappeso e si ha un’elevata pressione arteriosa.
Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Simvastatina AWP è controindicata durante la gravidanza (vedere paragrafo “Controindicazioni ”). La sicurezza nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Non sono stati eseguiti studi clinici controllati nelle donne in gravidanza. Sono stati segnalati rari casi di anomalie congenite a seguito dell’esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Comunque, in un’analisi prospettica di circa 200 gravidanze, esposte durante il primo trimestre a Simvastatina AWP o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l’incidenza di anomalie congenite era paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze è stato statisticamente sufficiente per escludere un aumento di 2,5 volte o superiore di anomalie congenite sull’incidenza di base.
Sebbene non vi sia evidenza che l’incidenza di malattie congenite sulla prole di pazienti che assumono Simvastatina AWP od un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, sia diversa da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con Simvastatina AWP può ridurre i livelli fetali del mevalonato, che è un precursore della biosintesi del colesterolo. L’aterosclerosi è un processo cronico, e generalmente la sospensione di medicinali ipolipidemizzanti durante la gravidanza ha un impatto lieve sul rischio a lungo termine associato alla ipercolesterolemia primaria. Per questi motivi, Simvastatina AWP non deve essere usato nelle donne in gravidanza, o che stiano tentando o che sospettino una gravidanza. Il trattamento con Simvastatina AWP deve essere sospeso per tutta la durata della gravidanza o fino a quando non ci sia conferma che la donna non sia in gravidanza (Vedere paragrafo “Controindicazioni ”).
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Allattamento
Non è noto se la simvastatina o i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Poiché molti prodotti medicinali sono escreti nel latte materno, e a causa della possibilità di gravi reazioni avverse, le donne in trattamento con Simvastatina AWP non devono allattare al seno i loro bambini (Vedere paragrafo “Controindicazioni ”).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Simvastatina AWP non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare e di usare macchinari. Comunque, durante la guida o l’uso di macchinari bisogna prendere in considerazione che nelle esperienze post-marketing sono stati riportati rari casi di vertigini.
INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI ED ALTRE FORME DI INTERAZIONE
Interazioni con medicinali ipolipidemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli. Il rischio di miopatia, incluso rabdiomiolisi, è aumentato durante l’uso contemporaneo di fibrati e niacina (acido nicotinico) (≥ 1g/giornaliero).
Inoltre, esiste una interazione farmacocinetica con il gemfibrozil che si traduce in un incremento dei livelli plasmatici della simvastatina (vedere sotto Interazioni farmacocinetiche e paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”). Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati contemporaneamente, non c’è alcuna prova che il rischio di miopatia superi la somma dei rischi individuali di ciascun agente. Per altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica.
Interazioni farmacocinetiche
Effetti di altri medicinali sulla simvastatina
Interazioni connesse al CYP3A4
Simvastatina è un substrato del citocromo P450 3A4. Inibitori potenti del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi, aumentando la concentrazione dell’attività inibitoria dell’HMG-CoA reduttasi nel plasma, durante la terapia con simvastatina. Tali inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dell’HIV proteasi e nefazodone. La somministrazione contemporanea di itraconazolo ha provocato un incremento dell’esposizione all’acido simvastatinico (il metabolita attivo beta-idrossiacido) superiore a 10 volte. La telitromicina ha provocato un incremento dell’esposizione all’acido simvastatinico di 11 volte. Pertanto, la combinazione con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori dell’HIV proteasi, eritromicina, claritromicina, , telitromicina e nefazodone è controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina è necessario, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Deve essere usata cautela nella combinazione di simvastatina con altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”).
Ciclosporina
Il rischio di miopatia/rabdomiolisi viene aumentato dalla contemporanea somministrazione di ciclosporina in particolare con alti dosaggi di simvastatina (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”). Per questo motivo, la dose di simvastatina non deve superare i 10 mg giornalieri nei pazienti che assumono contemporaneamente medicinali con ciclosporine. Nonostante il meccanismo non sia stato completamente compreso, la
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ciclosporina aumenta l’AUC dell’acido simvastatinico probabilmente a causa, in parte, dell’inibizione del CYP 3A4.
Danazolo
Il rischio di miopatia/rabdomiolisi è aumentato dalla contemporanea somministrazione di danazolo con dosi più alte di simvastatina (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”).
Gemfibrozil
Il Gemfibrozil aumenta l’AUC dell’acido simvastatinico di 1,9 volte, probabilmente a causa dell’inibizione della via dell’acido glucuronico (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”).
Amiodarone e Verapamil
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi viene aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone o verapamil con dosi elevate di simvastatina (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”). In una sperimentazione clinica in corso, è stata riportata miopatia nel 6% dei pazienti che hanno assunto simvastatina 80 mg e amiodarone.
Un’analisi delle sperimentazioni cliniche disponibili mostravano un’incidenza di circa l’1% di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg o 80 mg e verapamil. In uno studio farmacocinetico, l’uso contemporaneo con verapamil produceva un aumento di 2,3 volte dell’esposizione dell’acido simvastatinico, dovuto probabilmente in parte all’inibizione del CYP3A4. Per questo motivo, la dose di simvastatina non deve superare i 20 mg al giorno nei pazienti che assumono contemporaneamente amiodarone o verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia ritenuto maggiore dell’aumentato rischio di miopatia e rabdomiolisi.
Diltiazem
L’analisi delle sperimentazioni cliniche disponibili mostravano un’incidenza di circa l’1% di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 80 mg e diltiazem. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non era aumentato con l’uso contemporaneo di diltiazem (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”). In uno studio farmacocinetico, la somministrazione contemporanea di diltiazem ha prodotto un aumento di 2,7 volte dell’esposizione dell’acido simvastatinico, probabilmente a causa dell’inibizione del CYP 3A4. Per questo motivo, la dose di simvastatina non deve eccedere i 40 mg al giorno nei pazienti che assumono contemporaneamente farmaci con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia probabilmente maggiore dell’aumentato rischio di miopatia e rabdomiolisi.
Succo di pompelmo
Il succo di pompelmo inibisce il citocromo P450 3 A 4. L’assunzione contemporanea di grandi quantità (oltre 1 litro al giorno) di succo di pompelmo e simvastatina ha prodotto un aumento di 7 volte dell’esposizione all’acido simvastatinico. L’assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e di simvastatina alla sera ha prodotto altresì un aumento di 1,9 volte. Il consumo di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina deve pertanto essere evitato.
Anticoagulanti orali
In due studi clinici, uno condotto su volontari sani e l’altro su pazienti ipercolesterolemici, 20–40 mg al giorno di simvastatina potenziavano modestamente l’effetto degli anticoagulanti cumarinici. Il tempo di protrombina, riportato come rapporto internazionale normalizzato (INR), aumentava da un valore basale di 1,7 a 1,8 e da 2,6 a 3,4 rispettivamente in studi su volontari e pazienti. Sono stati riportati casi molto rari di INR elevato. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima dell’inizio della terapia con simvastatina e
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abbastanza frequentemente all’inizio della terapia per assicurarsi che non si verifichino alterazioni significative del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli usualmente raccomandati per i pazienti in cura con anticoagulanti cumarinici. Se viene cambiata o interrotta la dose di simvastatina, deve essere ripetuta la stessa procedura. Non si sono verificati episodi emorragici o cambiamenti del tempo di protrombina associati alla terapia con simvastatina in pazienti che non assumono anticoagulanti.
Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri prodotti medicinali
La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Di conseguenza, è improbabile che la simvastatina modifichi le concentrazioni plasmatiche di sostanze metabolizzate dal citocromo P450 3 A 4.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
L’intervallo di posologia è di 5–80 mg/die per via orale in dose singola alla sera.
Durante l’assunzione di Simvastatina AWP deve seguire una dieta a basso contenuto di colesterolo.
La dose è di 1 compressa di Simvastatina AWP 10 mg, 20 mg, 40 mg o 80 mg per bocca una volta al giorno.L’aggiustamento del dosaggio, se necessario, deve essere apportato ad intervalli non inferiori alle 4 settimane, fino ad un massimo di 80 mg al giorno somministrati in dose singola alla sera. La dose di 80 mg è raccomandata solo nei pazienti con livelli di colesterolo molto elevati ed ad alto rischio di problemi cardiaci.
Per facilitare il dosaggio individuale e l’assunzione sono disponibili compresse rivestite con film da 5 mg, 10 mg, 40 mg e 80 mg.
Ipercolesterolemia
Il paziente deve essere sottoposto ad una dieta ipocolesterolizzante standard, e deve proseguire questa dieta durante il trattamento con Simvastatina AWP. La dose iniziale abituale è di 10–20 mg/die somministrata in dose singola alla sera. I pazienti che richiedono una forte riduzione del C-LDL (più del 45%) possono iniziare con 20–40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come riportato sopra.
Ipercolesterolemia familiare omozigote
Sulla base di risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio raccomandato di Simvasattina AWP è di 40 mg/die alla sera o 80 mg/die suddivisi in 3 singole dosi, 20 mg, 20 mg, ed una dose serale di 40 mg. In questi pazienti, Simvastatina AWP deve essere usata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es.: aferesi dell’LDL) o nel caso in cui questi trattamenti non fossero disponibili.
Prevenzione cardiovascolare
La dose abituale di Simvastatina AWP è 20 a 40 mg al giorno somministrati in dose singola alla sera nei pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica può essere iniziata contemporaneamente alla dieta e all’esercizio fisico. Aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti con le modalità riportate sopra.
Terapia concomitante
Simvastatina AWP è efficace da sola o in combinazione con sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati (ad eccezione del fenofibrato) o di dosi ipolipemizzanti (≥ 1g/die) di niacina,
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contemporaneamente a Simvastatina AWP, la dose di Simvastatina AWP non deve superare i 10 mg giornalieri. Nei pazienti in trattamento con amiodarone o verapamil in concomitanza con Simvastatina AWP, la dose di Simvastatina AWP non deve superare i 20 mg giornalieri (vedere paragrafi “Dose, modo e tempo di somministrazione ” e “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”)
Posologia nell’insufficienza renale
In pazienti con moderata insufficienza renale non è necessaria alcuna riduzione del dosaggio. In pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min), i dosaggi superiori a 10 mg al giorno devono essere considerati con attenzione e, se ritenuto necessario, devono essere implementati con cautela.
Uso nei pazienti anziani
Non è necessario un aggiustamento del dosaggio.
Uso nei bambini e negli adolescenti (10–17 anni di età)
Per i bambini e gli adolescenti (ragazzi allo stadio II o superiore della scala Tanner e ragazze almeno 1 anno post-menarca, 10–17 anni di età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose abituale iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno alla sera. I bambini e gli adolescenti devono seguire un regime dietetico a basso contenuto lipidico prima di iniziare il trattamento con simvastatina; questa dieta deve essere proseguita durante il trattamento con simvastatina.
La dose raccomandata è 10–40 mg/die; la dose massima raccomandata è di 40 mg/die. Le dosi devono essere personalizzate in base all’obiettivo raccomandato per la terapia secondo le raccomandazioni pediatriche relative al trattamento. Eventuali aggiustamenti devono essere effettuate ad intervalli pari o superiori alle 4 settimane.
L’esperienza con Simvastatina AWP nei bambini in età pre-puberale è limitata.
SOVRADOSAGGIO
Finora, sono stati riportati pochi casi di sovradosaggio; la più alta dose assunta è stata di 3,6 g. Tutti i pazienti si sono ristabiliti senza conseguenze. In caso di sovradosaggio non esiste un trattamento specifico. In tal caso, devono essere adottate misure terapeutiche sintomatiche e di supporto.
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze dei seguenti eventi avversi, riportati durante gli studi clinici e/o l’uso post-marketing, sono state categorizzate basandosi su una valutazione della loro incidenza nel corso di grandi studi clinici, a lungo termine, controllati con placebo, incluso HPS e 4S, rispettivamente con 20536 e 4444 pazienti. Per l’HPS sono stati registrati unicamente gli effetti indesiderati gravi, così come i casi di mialgia e di aumento delle transaminasi sieriche e dei livelli di CK. Per il 4S, sono stati registrati tutti gli eventi avversi elencati sotto. Se le percentuali di incidenza della simvastatina risultavano inferiori o simili a quelli del placebo in queste sperimentazioni, e se erano stati riportati simili rapporti spontanei di eventi ragionevolmente collegati questi eventi avversi sono stati classificati come “raro”. Nello studio HPS che includeva 20536 pazienti trattati con 40 mg/giornalieri di Simvastatina (n=10269) o placebo (n=10267), i profili di sicurezza erano comparabili tra i pazienti trattati con Simvastatina 40 mg e i pazienti trattati con placebo su una media di 5 anni di studi. Le percentuali di sospensione dovute agli effetti collaterali erano comparabili (4,8% nei pazienti trattati con Simvastatina 40 mg confrontati con il 5,1% nei pazienti trattati con placebo). L’incidenza di miopatia è stata < 0,1% nei pazienti trattati con Simvastatina 40 mg confrontati con 0,09% (n=9) dei pazienti trattati con placebo. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000), molto raro (< 1/10.000) incluso casi isolati.
Patologie del sistema emolinfopoietico: Rari: anemia
Patologie del sistema nervoso:
Rari: cefalea, parestesia, capogiri, neuropatia periferica
Patologie gastrointestinali
Rari : costipazione, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite
Patologie epatobiliari
Rari : epatite/ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Rari: rash, prurito, alopecia
Patologie del sistema muscolo scheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa
Rari: miopatia, rabdomiolisi (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ”), mialgia, crampi muscolari
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione
Rari: astenia
Raramente, è stata riportata una sindrome da ipersensibilità apparente che ha incluso alcuni dei sintomi seguenti: angioedema, sindrome lupus simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, tempo di sedimentazione aumentato (aumento della VES), artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilità, febbre, vampate, dispnea e malessere.
Esami diagnostici:
Raro: livelli sierici di transaminasi aumentati (alanina amino transferasi, aspartate amino transferasi, γ-glutamil transpeptidasi) (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ” Effetti epatici), fosfatasi alcalina elevata; aumenti dei livelli sierici della CK (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso ” )
Possibili effetti indesiderati:
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– disturbi del sonno, inclusi insonnia e incubi
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– perdita di memoria
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– difficoltà sessuale
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– depressione
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– problemi di respirazione inclusi tosse persistente e/o fiato corto o febbre
TENERE FUORI DELLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
DATA DELL’ULTIMA REVISIONE DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO Novembre 2012
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
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