Foglietti illustrativi Apri menu principale

SIEVERT - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - SIEVERT

1. denominazione del medicinale

SIEVERT 1 g compresse solubili

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa solubile contiene:

Amoxicillina triidrato equivalente a 1 g di amoxicillina

Per l’elenco completo degli eccipienti vedere par. 6.1

3. forma farmaceutica

Compresse solubili

Compresse ovali, di colore bianco.

4. informazioni cliniche

4.1. indicazioni terapeutiche

Sievert è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):

Indicazioni oraliSinusite batterica acuta Otite media acuta Faringite e tonsillite streptococcica acuta Riacutizzazioni di bronchite cronica Polmonite acquisita in comunità Cistite acuta Batteriuria asintomatica in gravidanza Pielonefrite acuta Febbre tifoide e paratifoide Ascesso dentale con cellulite diffusa Infezioni di protesi articolare Eradicazione di Helicobacter pylori Malattia di Lyme

Sievert è indicato anche per la profilassi dell’endocardite.

Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antibatterici

4.2. posologia e modo di somministrazione

Bambini <40 kg
Anziani

Non si ritiene necessario un aggiustamento della dose.

Danno renale

VGF (ml/min)

Adulti e bambini ≥ 40 kg

Bambini > 40 kg#

Maggiore di 30

Nessun aggiustame

necessario

nNteossun aggiustamento necessa

rio

da 10 a 30

Massimo 500 mg due volte/di

e 15 mg/kg somministrati due volte/die

(massimo 500 mg due volte /die

)

Inferiore a 10

Massimo 500 mg/die

15 mg/kg somministrati in sin dose giornaliera (massimo 500

ola mg)

# Nella maggior parte dei casi è preferibile la terapia parenterale.

Nei pazienti emodializzati

Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.

Emodialisi

Adulti e bambini kg

14 50 mg/kg/die somministrati in un’unica d

giornaliera.

ose

Prima dell’emodialisi occorre somministrare una dos aggiuntiva di 15 mg/kg. Per ripristinare i livell farmaco

circolanti deve essere somministrata un’altra dose da 15 mg/kg dopo l’emodialisi.

e

i di

Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale

Amoxicillina massimo 500 mg/die.

Compromissione epatica

Somministrare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Modo di somministrazione

Sievert è per uso orale.

Il cibo non influisce sull’assorbimento di Sievert.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

La terapia può essere avviata per via parenterale secondo le raccomandazioni posologiche previste per la formulazione endovenosa e proseguita con un preparato orale.

Aggiungere la compressa a un bicchiere d’acqua e mescolare bene fino al completo scioglimento. Dopodiché, bere subito.

4.3. controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, a una qualsiasi delle penicilline o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Storia di grave reazione di ipersensibilità immediata (ad es. anafilassi) a un altro beta-lattamico (ad es. cefalosporina, carbapenem o monobactam).

4.4. Speciali avvertenze e opportune precauzioni d’impiego

Reazioni di ipersensibilità

Prima di avviare la terapia con amoxicillina occorre raccogliere informazioni accurate su eventuali episodi pregressi di reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri beta-lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe ) sono state documentate in pazienti in trattamento con penicilline. L’insorgenza di tali reazioni è più probabile nei soggetti con una storia di ipersensibilità alle penicilline e nei soggetti atopici. Se si sviluppa una reazione allergica, la terapia con amoxicillina deve essere interrotta e va istituita una terapia alternativa appropriata.

Microrganismi non sensibili

Amoxicillina non è adatta per il trattamento di alcuni tipi di infezione a meno che la sensibilità del patogeno sia già documentata e nota o salvo il caso in cui vi sia una probabilità molto elevata che il patogeno si presti al trattamento con amoxicillina (vedere paragrafo 5.1). Ciò vale in particolare quando si valuta il trattamento di pazienti con infezioni delle vie urinarie e infezioni otorinolaringo­iatriche gravi

Convulsioni

Nei pazienti con funzionalità renale ridotta o in trattamento con dosi elevate o nei soggetti con fattori predisponenti (ad es. storia di crisi epilettiche, epilessia trattata o patologia meningea) possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Danno renale

Nei pazienti con danno renale, la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere paragrafo 4.2).

Reazioni cutanee

All’avvio del trattamento, l’insorgenza di un eritema generalizzato con febbre associato a pustola può essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AEGP vedere paragrafo 4.8). Tale reazione impone l’interruzione del trattamento con amoxicillina e costituisce una controindicazione alla successiva risomministrazione. L’uso di amoxicillina deve essere evitato qualora si sospetti una mononucleosi infettiva poiché la comparsa di un esantema morbilliforme è stata associata a tale condizione conseguentemente all’uso di amoxicillina.

Reazione di Jarisch-Herxheimer

In seguito al trattamento della malattia di Lyme con amoxicillina è stata osservata la comparsa di reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.8). Ciò è la diretta conseguenza dell’attività battericida esercitata da amoxicillina sul batterio responsabile della malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi. I pazienti devono essere rassicurati in merito al fatto che si tratta di una conseguenza comune e solitamente auto-limitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme.

Eccessiva proliferazione di microrganismi non sensibili

L’utilizzo prolungato può occasionalmente indurre ad eccessiva proliferazione di organismi non sensibili.

Episodi di colite da antibiotico sono stati documentati con quasi tutti gli agenti antibatterici, con gravità variabile da lieve a potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.8). È dunque importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di insorgenza di una colite da antibiotico è necessaria la sospensione immediata di amoxicillina, la consultazione di un medico e l'avvio di una terapia appropriata. I medicinali antiperistaltici sono controindicati in tale situazione.

Terapia prolungata

Durante una terapia prolungata è consigliabile valutare periodicamente la funzionalità dei sistemi d’organo, inclusa quella renale, epatica ed emopoietica. Sono stati riportati casi di innalzamento degli enzimi epatici e di alterazione delle conte ematiche (vedere paragrafo 4.8).

Anticoagulanti

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

L’allungamento del tempo di protrombina è stato documentato raramente nei pazienti trattati con amoxicillina. In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti si deve attuare un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere necessari degli aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Cristalluria

Nei pazienti con diuresi diminuita è stata osservata molto raramente cristalluria, perlopiù con terapia parenterale. Quando si somministrano dosi elevate di amoxicillina è consigliabile mantenere un adeguato apporto di liquidi e un’opportuna diuresi al fine di ridurre la probabilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale, la pervietà deve essere regolarmente verificata (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).

Interferenza con i test diagnostici

Livelli sierici e urinari elevati di amoxicillina possono influenzare determinati esami di laboratorio. A causa delle concentrazioni urinarie elevate di amoxicillina è spesso possibile ottenere falsi risultati positivi con le metodiche chimiche.

Quando si esegue il dosaggio della glicosuria in pazienti in trattamento con amoxicillina si raccomanda l’utilizzo della metodica enzimatica con glucosio-ossidasi.

Nelle donne in gravidanza la presenza di amoxicillina può falsare i risultati dei test per l’estriolo

4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Probenecid

L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Probenecid riduce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può determinare un innalzamento protratto dei livelli ematici di amoxicillina.

Allopurinolo

La co-somministrazione di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può accrescere le probabilità di reazioni cutanee allergiche.

Tetracicline

Le tetracicline e altri farmaci batteriostatici possono interferire con gli effetti battericidi di amoxicillina.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Anticoagulanti orali

Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici a base di penicilline sono stati ampiamente utilizzati nella pratica clinica senza interazioni documentate. In letteratura sono tuttavia riportati casi di innalzamento dell’INR (International Normalised Ratio) in pazienti a cui è stato prescritto un ciclo di amoxicillina durante il trattamento concomitante con acenocumarolo o warfarin. Se la co-somministrazione è necessaria, monitorare con attenzione il tempo di protrombina o l’INR quando si avvia o si interrompe il trattamento con amoxicillina. Può inoltre rendersi necessario l’aggiustamento del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Metotrexato

Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato, determinando un potenziale aumento della tossicità.

4.6. fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. I dati limitati sull’uso di amoxicillina durante la gravidanza nell’essere umano non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. Amoxicillina può essere usata in gravidanza quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi associati al trattamento.

Allattamento

Amoxicillina viene escreta nel latte umano in piccole quantità, con un potenziale rischio di sensibilizzazione. Ne consegue la possibilità di insorgenza di diarrea e infezione micotica delle mucose nel bambino allattato con latte materno, con eventuale necessità di interruzione dell’allattamento. Amoxicillina deve essere utilizzata durante l’allattamento soltanto dopo una valutazione del rapporto beneficio/rischio da parte del medico.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli effetti di amoxicillina sulla fertilità umana. Dagli studi di riproduzione condotti sull’animale non sono emersi effetti sulla fertilità.

4.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari

Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Possono tuttavia verificarsi effetti indesiderati (ad es. reazioni

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

allergiche, capogiri, convulsioni) in grado di influenzare la capacità di guidare veicoli e usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

4.8. effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate sono diarrea, nausea e rash cutaneo.

Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di sorveglianza post-marketing relativamente ad amoxicillina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.

Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/100,<1/100)

Non comune (≥1/1.000,<1/100)

Raro (≥1/10.000,<1/1­.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni ed infestazioni

Molto raro

Candidiasi mucocutanea

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto raro

Leucopenia reversibile (inclusa grave neutropenia o agranulocitosi), trombocitopenia reversibile e anemia emolitica.

Aumento del tempo di sanguiname e del tempo di protrombina (veder paragrafo 4.4).

nto e

Disturbi del sistema immunitario

Molto rara

Gravi reazioni allergiche, compresi edema angioneurotico, anafilassi, malattia da siero e vasculite da ipersensibilità (vedere paragrafo 4.

4)

Non nota

Reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.4).

Patologie del sistema nervoso

Molto raro

Ipercinesia, capogiri e convulsioni (vedere paragrafo 4.4).

Patologie gastrointestinali

Dati da Studi Clinici

Comune

Diarrea e nausea

*Non comune

Vomito

Dati Post-Marketing

Colite da antibiotico (inclusa

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

colite pseudomembranosa e

Molto raro

colite emorragica, vedere paragrafo 4.4).

Lingua nera villosa

dei

Alterazione superficiale del colore dei denti#

Patologie epatobiliari

Molto raro

Epatite e ittero colestatico. Moderato innalzamento dei valori di AST e/o ALT.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Dati da Studi Clinici

*Comune

Rash cutaneo

*Non comune

Orticaria e prurito

Dati Post-Marketing

Molto raro

Reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, dermatite bollosa ed esfoliativa, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.4) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi

sistemici (DRESS).

Patologie renali e urinarie

Molto raro

Nefrite interstiziale

Cristalluria (vedere paragrafi 4.4 e

4.9 Sovradosaggio)

L’incidenza di questi eventi avversi è stata calcolata sulla base di studi clinici che

hanno coinvolto in totale circa 6.000 pazienti pediatrici e adulti trattati con

amoxicillina.

#Nei bambini è stata riportata alterazione superficiale del colore denti.

Una buona igiene orale può aiutare a prevenire l’alterazione del colore dei denti, generalmente eliminabile con lo spazzolamento

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

4.9. sovradosaggio

Sintomi e segni di sovradosaggio

Possono manifestarsi sintomi gastrointestinali (ad es. nausea, vomito e diarrea) e alterazione degli equilibri idroelettrolitici. Sono stati osservati casi di cristalluria da amoxicillina, talvolta con successivo sviluppo di insufficienza renale. Nei pazienti con una ridotta funzionalità renale o in trattamento con dosi elevate possono manifestarsi convulsioni (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Trattamento dell’intossica­zione

I sintomi gastrointestinali possono essere gestiti con trattamento sintomatico, prestando attenzione all’equilibrio idroelettrolitico.

Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.

5. proprietà farmacologiche

5.1. proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: penicilline ad ampio spettro ATC: J01CA04.

Meccanismo d’azione

Amoxicillina è una penicillina semisintetica (antibiotico beta-lattamico) che inibisce uno o più enzimi (spesso indicati con il nome di proteine leganti le penicilline, o PBP) nella via di biosintesi del peptidoglicano batterico, un componente strutturale integrante della parete cellulare batterica. Con l’inibizione della sintesi del peptidoglicano la parete cellulare si indebolisce, e ciò porta in genere alla lisi della cellula e alla sua morte.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Amoxicillina è vulnerabile alla degradazione a opera delle beta-lattamasi prodotte da batteri resistenti e, pertanto, lo spettro di attività della sola amoxicillina non include gli organismi che producono tali enzimi.

Relazione farmacocineti­ca/farmacodina­mica

Il tempo sopra la minima concentrazione inibente (T>MIC) è considerato il principale parametro determinante l’efficacia di amoxicillina.

Meccanismi di resistenza

I principali meccanismi di resistenza ad amoxicillina sono:

L’inattivazione a opera delle beta-lattamasi batteriche. L’alterazione delle PBP, con conseguente riduzione dell’affinità dell’agente antibatterico al proprio bersaglio.

L’impermeabilità batterica o i meccanismi delle pompe di efflusso possono causare resistenza batterica o contribuirvi, in particolare nei batteri Gram-negativi.

Breakpoint

I breakpoint per le MIC di amoxicillina sono quelli della versione 5.0 dello European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST).

Microrganismo

Breakpoint MIC (mg/L)

alle

e P.

/L.

ad

Sensibile ≤

Resistente >

Enterobacteriaceae

81

8

Staphylococcus spp

Nota1

Nota2

Enterococcus spp.3

4

8

Streptococcus gruppi A, B, C e G

Nota4

Nota4

Streptococcus pneumoniae

Nota5

Nota5

Streptococchi del gruppo viridans

0,5

2

Haemophilus influenzae

26

26

Moraxella catarrhalis

Nota7

Nota7

Neisseria meningitidis

0,125

1

Anaerobi Gram-positivi ecc

Clostridium difficile8

et4to

8

Anaerobi Gram-negativi8

0,5

2

Helicobacter pylori

0,1259

0,1259

Pasteurella multocida

1

1

Breakpoint non correlati alla speci

e2

8

1Le Enterobacteriaceae wild-type sono classificate come sensibili aminopenicilline.

In alcuni paesi si preferisce classificare gli isolati wild-type di E. coli mirabilis

come intermedi. In tale circostanza, utilizzare il breakpoint MIC S ≤0,5 mg

2La maggior parte degli stafilococchi produce penicillinasi ed è resistente

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

amoxicillina.

Fatte salve poche eccezioni, gli isolati resistenti a meticillina sono resistenti a qualsiasi beta-lattamico.

3La sensibilità ad amoxicillina può essere desunta sulla base della sensibilità

ad ampicillina.

4 La sensibilità alle penicilline dei gruppi di streptococchi A, B, C e G essere desunta sulla base della sensibilità alla benzilpenicillina.

5I breakpoint fanno riferimento unicamente a isolati non di meningite. Per gli isolati

classificati come intermedi per ampicillina, evitare il trattamento orale con

può

per

amoxicillina. Sensibilità desunta sulla base della MIC di ampicillina.

6 Breakpoint basati sulla somministrazione endovenosa. Gli isolati positivi le

beta-lattamasi devono essere classificati come resistenti.

7I microrganismi produttori di beta-lattamasi devono essere classificati come resistenti.

8La sensibilità ad amoxicillina può essere desunta sulla base della sensibilità

alla benzilpenicillina.

che

9Breakpoint basati sui valori di cut-off epidemiologico (ECOFF), distinguono gli

isolati wild-type da quelli con ridotta sensibilità.

10 breakpoint non correlati alla specie si basano su dosi di almeno 0,5 g x

4 dosi al

giorno (da 1,5 a 2 g/die).

La prevalenza della resistenza può variare su base geografica e nel tempo per specie selezionate ed è auspicabile disporre di informazioni locali sulla resistenza, specialmente quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, si richiederà la consulenza di uno specialista qualora la prevalenza locale della resistenza sia tale da rendere dubbia l’utilità dell’agente per il trattamento di almeno alcuni tipi di infezione.

Sensibilità in vitro dei microrganismi ad amoxicillina

Specie Comunemente Sensibili

Aerobi Gram-positivi:

Enterococcus faecalis

Streptococchi beta-emolitici (gruppi A, B, C e G)

Listeria monocytogenes

ma

Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un proble

Aerobi Gram-negativi:

Escherichia coli

Haemophilus influenzae

Helicobacter pylori

Proteus mirabilis

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Salmonella typhi

Salmonella paratyphi

Pasteurella multocida

Aerobi Gram-positivi:

Stafilococco coagulasi-negativo Staphylococcus aureus£ Streptococcus pneumoniae Streptococco del gruppo viridans

Anaerobi Gram-positivi:

Clostridium spp.

Anaerobi Gram-negativi:

Fusobacterium spp.

Altro:

Borrelia burgdorferi

Microrganismi dotati di resistenza intrinseca†

Aerobi Gram-positivi: Enterococcus faecium†

Aerobi Gram-negativi:

Acinetobacter spp.

Enterobacter spp.

Klebsiella spp. Pseudomonas spp.

Anaerobi Gram-negativi:

Bacteroides spp. (numerosi ceppi di Bacteroides fragilis sono resistenti).

Altri:

Chlamydia spp.

Mycoplasma spp.

Legionella spp.

† Sensibilità intermedia naturale in assenza di un meccanismo di resiste acquisita.

£Quasi tutti i batteri S. aureus sono resistenti ad amoxicillina in qua produttori di

penicillinasi. Inoltre, tutti i ceppi resistenti a meticillina sono resistenti amoxicillina.

nza

nto

ad

5.2. proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Amoxicillina si dissocia completamente in soluzione acquosa a pH fisiologico. Viene rapidamente e ben assorbita con la somministrazione per via orale. In seguito a somministrazione orale ha una biodisponibilità del 70% circa. Il tempo alla concentrazione plasmatica massima (Tmax) è di circa 1 ora.

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Di seguito vengono illustrati i risultati di farmacocinetica ottenuti in uno studio che prevedeva la somministrazione di amoxicillina alla dose di 250 mg tre volte al giorno a digiuno in gruppi di volontari sani.

Cmax

Tmax*

AUC(0–24h)

T1/2

(µg/ml)

(h)

(µg.h/ml)

(h)

3,3 ± 1,12

1,5 (1,0–2,0)

26,7 ± 4,56

1,36 ± 0,56

*Mediana (range)

Nel range da 250 a 3000 mg la biodisponibilità è lineare in proporzione alla dose (misurata in termini di Cmax e AUC). L’assorbimento non è influenzato dalla contemporanea assunzione di cibo.

Per eliminare amoxicillina è possibile ricorrere all’emodialisi.

Distribuzione

Il 18% circa dell’amoxicillina plasmatica totale è legato a proteine e il volume apparente di distribuzione è approssimativamente di 0,3–0,4 l/kg.

A seguito della somministrazione per via endovenosa, amoxicillina è stata rinvenuta nella cistifellea, nel tessuto addominale, nella pelle, nel tessuto adiposo, nei tessuti muscolari, nei liquidi sinoviali e peritoneali, nella bile e nel pus. Amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.

Gli studi sull’animale non hanno fornito evidenze di significativa ritenzione a livello tissutale di materiale derivato dal farmaco. Amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rinvenuta nel latte materno (vedere paragrafo 4.6).

È stato dimostrato che amoxicillina attraversa la barriera placentare (vedere paragrafo 4.6).

Biotrasformazione

Amoxicillina è in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti al 10–25% della dose iniziale.

Eliminazione

La principale via di eliminazione di amoxicillina è quella renale.

Amoxicillina ha un’emivita di eliminazione media di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h in soggetti sani. Il 60–70% circa di amoxicillina viene escreto immodificato nelle urine durante le 6 ore immediatamente successive alla somministrazione di una dose singola di

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

amoxicillina da 250 mg o 500 mg. Vari studi hanno rilevato un’escrezione urinaria di amoxicillina del 50–85% nelle 24 ore.

L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina (vedere paragrafo 4.5).

Età

L’emivita di eliminazione di amoxicillina è simile nei bambini di età indicativamente compresa tra i 3 mesi e i 2 anni, nei bambini più grandi e negli adulti. Nei bambini molto piccoli (compresi i neonati prematuri) l’intervallo di somministrazione nella prima settimana di vita non deve superare la somministrazione due volte al giorno poiché la via di eliminazione renale è ancora immatura. Dal momento che nei pazienti anziani è più probabile osservare una ridotta funzionalità renale, la selezione della dose richiede cautela e può essere utile monitorare la funzionalità renale.

Sesso

A seguito della somministrazione orale di amoxicillina a maschi e femmine sani, il sesso non ha un impatto significativo sulla farmacocinetica di amoxicillina.

Danno renale

La clearance sierica totale di amoxicillina diminuisce in maniera proporzionale alla riduzione della funzionalità renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica la somministrazione di amoxicillina richiede cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.

5.3. dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità della riproduzione e dello sviluppo.

Non sono stati condotti studi di cancerogenicità con amoxicillina.

6. informazioni farmaceutiche

6.1. elenco degli eccipienti

Cellulosa microcristallina

Crospovidone

Sodio laurilsolfato

Magnesio stearato

Sodio saccarinato

Documento reso disponibile da AIFA il 31/10/2018

Aroma fragola.

6.2. incompatibilità

Non pertinente

6.3. periodo di validità

3 anni

6.4. precauzioni particolari per la conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C

6.5. natura e capacità del contenitore

Blister in alluminio/PVC/PVDC.

I blister sono confezionati in scatola di cartone. Confezione da 12 compresse

6.6. Precauzioni particolari per l'impiego e la manipolazione

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente

7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN

TECNOPHARMA SRL Via Sestri 29/A/3 – 16154 Genova – Italia

8.

NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

A.I.C. n. 034981011