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SCENESSE - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - SCENESSE

ALLEGATO I

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Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse.

1. denominazione del medicinale

SCENESSE 16 mg impianto

2. composizione qualitativa e quantitativa

L’impianto contiene 16 mg di afamelanotide (come acetato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Impianto.

Bastoncino solido di colore da bianco a biancastro, di circa 1,7 cm di lunghezza e 1,5 mm di diametro.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

SCENESSE è indicato per la prevenzione di fototossicità in pazienti adulti affetti da protoporfiria eritropoietica (Erythropoietic Protoporphyria , EPP).

4.2 posologia e modo di somministrazione

SCENESSE deve essere prescritto esclusivamente da medici specialisti, in centri riconosciuti per il trattamento delle porfirie, e l'inserimento deve essere eseguito da un medico esperto e accreditato dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio all'inserimento dell’impianto.

Posologia

Un impianto viene inserito ogni 2 mesi prima di una prevista esposizione, e durante i periodi di aumentata esposizione, alla luce solare, ad es. dalla primavera all’inizio dell’autunno. Si raccomandano tre impianti l’anno, a seconda della durata della protezione richiesta. Il numero massimo di impianti raccomandato è quattro l’anno. La durata del trattamento complessiva è a discrezione dello specialista (vedere paragrafo 4.4).

Popolazioni speciali

Per i pazienti con compromissione della funzione renale o epatica, vedere paragrafi 4.3 e 5.2.

Popolazione anziana

A causa dei dati limitati,, l’uso di afamelanotide nei pazienti anziani non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di afamelanotide nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state ancora stabilite.

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Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Per uso sottocutaneo.

Istruzioni per l’uso

– Estrarre l’impianto confezionato dal frigorifero e lasciare riscaldare il medicinale a temperatura ambiente.

– Fare sedere il paziente in una posizione comoda o farlo sdraiare con la parte superiore del corpo leggermente sollevata.

– Disinfettare la cute al di sopra della cresta iliaca.

– Anestetizzare la zona d’inserimento, se ritenuto necessario e dopo aver consultato il paziente.

– Selezionare un catetere calibro 14 (diametro interno 1,6 mm) con ago.

– Segnare da 1,5 a 2 cm sull’asta del catetere utilizzando inchiostro chirurgico.

– Tenere il catetere alla base utilizzando una tecnica sterile, afferrare e tenere con due dita la pelle all'altezza o al di sopra della cresta iliaca del paziente.

– Con lo smusso dell’ago rivolto verso l’alto, inserire il catetere lateralmente per 1,5–2 cm nello strato sottocutaneo, a un angolo di 30–45 gradi rispetto alla superficie cutanea, in un unico movimento fluido continuo.

– Una volta posizionato il catetere, rimuovere in condizioni asettiche l’impianto dal flaconcino.

– Rimuovere l’ago dall’interno del catetere utilizzando una tecnica sterile.

– Trasferire l’impianto all’estremità del catetere.

– Utilizzando un dispositivo idoneo (come un mandrino) spingere delicatamente l’impianto per l’intera lunghezza del lume del catetere.

– Applicare una certa pressione con il dito sull’area di inserimento durante la rimozione del mandrino e del catetere.

– Confermare l’inserimento dell’impianto palpando pelle e sottocute all'altezza o al di sopra della cresta iliaca fino a quando l’impianto non è localizzato. Verificare sempre la presenza dell’impianto; in caso di dubbio, controllare se l’impianto è rimasto nel catetere. Se l’impianto non è stato inserito durante le fasi della procedura sopra descritte, eliminare l’impianto e inserirne uno nuovo. Non inserire un nuovo impianto a meno che non sia stato inequivocabilmente confermato il mancato inserimento del primo.

– Applicare una piccola medicazione compressiva sul sito d’iniezione.

– Tenere sotto osservazione il paziente per 30 minuti per verificare che non sviluppi una reazione allergica o di ipersensibilità (di tipo immediato).

L’impianto può essere rimosso chirurgicamente in caso di necessità.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Presenza di grave epatopatia Compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 5.2) Compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 5.2)

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Patologie concomitanti non studiate

Non sono state valutate patologie clinicamente significative gastrointestinali, cardiovascolari, respiratorie, endocrine (inclusi diabete, malattia di Cushing, malattia di Addison, sindrome di Peutz-Jeghers), neurologiche (incluse crisi convulsive) ed ematologiche (in particolare anemia).

La decisione di trattare con questo medicinale i pazienti affetti da una di queste condizioni cliniche deve essere attentamente valutata. In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo

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l'inserimento di ciascun impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.

Protezione solare

Durante il trattamento con questo medicinale si raccomanda di mantenere le misure di protezione solare adottate di routine da ciascun paziente per gestire la fotosensibilità correlata all’EPP e in conformità al fototipo (scala Fitzpatrick).

Monitoraggio della cute

Afamelanotide può indurre uno scurimento delle lesioni pigmentarie dovuto al suo effetto farmacologico. Si raccomanda un esame regolare della cute sull’intero corpo (ogni 6 mesi), al fine di monitorare tutte le lesioni pigmentarie e altre anomalie cutanee.

Se le alterazioni cutanee osservate sono compatibili con tumore cutaneo o suoi precursori, o sono ritenute ambigue dallo specialista delle porfirie, si deve consultare un dermatologo.

I due esami totali della cute dell’intero corpo da eseguirsi ogni anno sono destinati a:

– rilevare precocemente qualsiasi tumore cutaneo e suoi precursori indotti dall’esposizione UV, poiché si può prevedere che i pazienti con EPP aumentino significativamente l’esposizione alla luce solare e alla luce UV durante il trattamento con afamelanotide. I pazienti affetti da EPP con pelle chiara hanno una maggiore probabilità di richiedere un trattamento e sono più soggetti a sviluppare alterazioni cutanee associate alla luce UV, incluso il cancro;

– rilevare e monitorare le alterazioni delle lesioni pigmentarie, consentendo così il rilevamento precoce del melanoma.

Particolare cautela è giustificata in pazienti con

– anamnesi individuale o familiare positiva per melanoma (compreso melanoma in situ , ad es. lentigo maligna) o sensibilità sospetta o accertata al melanoma cutaneo (CMM1, MIM #155600, sinonimi: sindrome familiare del nevo atipico-melanoma maligno, FAMMM; sindrome del nevo displastico, DNS; sindrome del nevo B-K; CMM2 MIM #155601)

e/o

– anamnesi individuale positiva per carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare (incluso carcinoma in situ , ad es. malattia di Bowen), carcinoma a cellule di Merkel o altre lesioni cutanee maligne o pre-maligne.

Uso a lungo termine

I dati sulla sicurezza a lungo termine per afamelanotide sono limitati.

La sicurezza di questo medicinale non è stata valutata in sperimentazioni cliniche di durata superiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.2).

Anziani

Dal momento che i dati disponibili sul trattamento negli anziani sono limitati, afamelanotide non deve essere usato in pazienti di età superiore a 70 anni. In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo l'inserimento di ogni impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Non sono stati effettuati studi d’interazione specifici con questo medicinale.

I dati di farmacocinetica per afamelanotide o i suoi metaboliti sono molto limitati. Essendo un oligopeptide con breve emivita, si prevede che afamelanotide sia rapidamente idrolizzato in frammenti peptidici più brevi e nei suoi singoli aminoacidi. Tuttavia, a causa dell’assenza di dati si raccomanda cautela.

I pazienti in trattamento con sostanze che riducono la coagulazione, come antagonisti della vitamina K (ad es. warfarin), acido acetilsalicilico e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono manifestare un aumento della comparsa di lividi o sanguinamento nel sito d’impianto.

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4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/contrac­cezione nelle donne

Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con SCENESSE e per i tre mesi successivi.

Gravidanza

Non vi sono dati, o sono in numero limitato, relativi all’uso di afamelanotide in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali relativi alla tossicità dello sviluppo (vedere paragrafo 5.3) sono insufficienti. Non è possibile escludere rischi per i neonati/lat­tanti.SCENESSE non deve essere usato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usino misure contraccettive efficaci.

Allattamento

Non è noto se afamelanotide/me­taboliti siano escreti nel latte materno.

Non sono disponibili dati clinici sull’uso di afamelanotide nelle donne che allattano.

Non è possibile escludere rischi per i neonati/lat­tanti.. SCENESSE non deve essere utilizzato durante l’allattamento.

Fertilità

Non esistono dati clinici sugli effetti di afamelanotide sulla fertilità. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti dannosi sulla fertilità e sulla riproduzione.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Afamelanotide altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari, soprattutto entro 72 ore dall'inserimento. In seguito all'inserimento di questo medicinale, sono stati segnalati sonnolenza, affaticamento, capogiri e nausea. I pazienti non devono guidare veicoli o usare macchinari nel caso in cui manifestino questi sintomi.

4.8 effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza si basa sui dati combinati derivati da studi clinici condotti in 425 pazienti.

Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono nausea, manifestata da circa il 19% dei soggetti trattati con questo medicinale, cefalea (20%) e reazioni in sede d’impianto (21%, principalmente cambiamento di colore, dolore, ematoma, eritema). Nella maggior parte dei casi, queste reazioni avverse sono state segnalate con grado di severità lieve.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse segnalate durante le sperimentazioni cliniche condotte con afamelanotide sono elencate nella tabella seguente, in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla convenzione MedDRA sulla frequenza.

La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e raro (≥1/10.000, <1/1.000).

Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Raro

Infezioni ed infestazioni

Influenza

Infezione delle vie

Cistite

Follicolite

Infezione da Candida

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Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Raro

respiratorie superiori

Infezione gastrointestinale Gastroenterite

Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)

Nevo melanocitico

Emangioma

Patologie del sistema emolinfopoietico

Leucopenia

Disturbi del sistema immunitario

Ipersensibilità

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Diminuzione dell’appetito Aumento dell’appetito

Ipercolesterolemia

Disturbi psichiatrici

Umore depresso inclusa depressione

Insonnia

Stato confusionale

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Capogiri Emicrania Sonnolenza

Disturbo dell’equilibrio

Iperestesia

Letargia

Parestesia

Sonno di cattiva qualità

Presincope

Sindrome delle gambe senza riposo

Sincope

Disgeusia Cefalea posttraumatica

Patologie dell’occhio

Occhio secco Dolore oculare Iperemia oculare Fotofobia Presbiopia

Edema palpebrale

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Tinnito

Patologie cardiache

Palpitazioni

Tachicardia

Patologie vascolari

Vampate di rossore

Vampate di calore

Emorragia Ematoma Ipertensione

Ipertensione diastolica

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Congestione sinusale

Patologie gastrointestinali

Nausea

Dolore addominale incluso fastidio addominale Diarrea

Mal di denti Vomito

Distensione addominale Disturbi della defecazione

Dispepsia Flatulenza

Malattia da reflusso gastroesofageo Gastrite

Sindrome dell’intestino irritabile

Dolore gengivale Ipoestesia orale Tumefazione del labbro

Movimenti intestinali irregolari Cheilite Alterazione del colore delle gengive Alterazione del colore delle labbra Edema delle labbra Alterazione del colore della lingua

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Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Raro

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Efelidi Eritema

Disturbo della pigmentazione Prurito

Eruzione cutanea inclusi eruzione cutanea vescicolare, esantema eritematoso, eruzione cutanea papulare e eruzione cutanea pruriginosa

Acne

Dermatite da contatto Cute secca

Eczema

Cambiamento del colore dei capelli

Iperidrosi

Pigmentazione ungueale

Papula

Reazione di fotosensibilità Pigmentazione del labbro

Alterazione della pigmentazione postinfiammatoria

Prurito generalizzato Sensazione di bruciore cutaneo

Alterazione del colore della cute

Esfoliazione della cute Iperpigmentazione cutanea

Ipopigmentazione cutanea

Irritazione cutanea Lesione cutanea Seborrea

Orticaria

Lichen planus Vitiligine

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Dolore muscoloscheletrico inclusi dolore dorsale, artralgia, dolore a un arto e dolore inguinale

Rigidità articolare Spasmo muscolare Rigidità muscoloscheletrica Debolezza muscolare

Fastidio agli arti

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Dolorabilità mammaria

Dismenorrea

Mestruazioni irregolari

Libido diminuita Menorragia Secrezione vaginale

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia Affaticamento Disturbi in sede d’impianto inclusi lividura in sede d’impianto, alterazione del colore in sede d’impianto, eritema in sede d’impianto, ematoma in sede d’impianto, emorragia in sede d’impianto, ipersensibilità in sede d’impianto, ipertrofia

Brividi

Sensazione di calore

Postumi da sbronza

Malessere

Edema periferico

Edema mucosale

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Classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Comune

Non comune

Raro

in sede d’impianto, indurimento in sede d’impianto, irritazione in sede d’impianto, massa in sede d’impianto, edema in sede d’impianto, dolore in sede d’impianto, prurito in sede d’impianto, reazione in sede d’impianto, tumefazione in sede d’impianto, orticaria in sede d’impianto, vesciche in sede d’impianto, calore in sede d’impianto Malattia simil-influenzale inclusi tosse, congestione nasale, nasofaringite, dolore orofaringeo, rinite

Dolore Piressia

Esami diagnostici

Alanina aminotransferasi aumentata

Aspartato aminotransferasi aumentata

Creatinfosfochinasi ematica aumentata Glucosio ematico aumentato

Ferro ematico diminuito Sangue nell’urina presente

Enzimi epatici aumenti Prova di funzionalità epatica anormale Transaminasi aumentate

Pressione arteriosa diastolica aumentata Saturazione della transferrina diminuita Peso aumentato

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

Caduta Ferita

Nausea procedurale Complicazione di ferita

Problemi di prodotto

Espulsione del dispositivo

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/ris­chio del

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medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

4.9 sovradosaggio

Non sono disponibili dati sui sintomi o sul trattamento del sovradosaggio con afamelanotide.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Emollienti e protettivi, sostanze protettive contro le radiazioni UV per uso sistemico, codice ATC: D02BB02

Meccanismo d’azione

Afamelanotide è un tridecapeptide sintetico e analogo strutturale dell’ormone stimolante gli α-melanociti (α-MSH). Afamelanotide è un agonista del recettore della melanocortina e si lega prevalentemente al recettore della melanocortina-1 (MC1R). Il suo legame ha una durata maggiore rispetto a quello dell’α-MSH. Ciò deriva in parte dalla resistenza dell’afamelanotide alla degradazione immediata da parte degli enzimi sierici o proteolitici (vedere paragrafo 5.2). Subisce presumibilmente idrolisi entro un breve tempo; la farmacocinetica e la farmacodinamica dei suoi metaboliti non sono ancora chiare.

Si ritiene che afamelanotide simuli l’attività farmacologica della sostanza endogena, attivando la sintesi dell’eumelanina mediata dal recettore MC1R.

L’eumelanina contribuisce alla fotoprotezione attraverso diversi meccanismi, tra cui:

– forte assorbimento a banda larga della luce UV e visibile, dove l’eumelanina agisce da filtro

– attività antiossidante attraverso lo scavenging dei radicali liberi; e

– inattivazione dell’anione superossido e aumento della disponibilità di superossido dismutasi, per ridurre lo stress ossidativo.

Effetti farmacodinamici

La somministrazione di afamelanotide può quindi provocare un aumento della produzione di eumelanina nella cute del paziente affetto da EPP, indipendentemente dall’esposizione alla luce solare o alla luce UV artificiale. Ciò può essere accompagnato da uno scurimento della pigmentazione cutanea nelle aree con melanociti, che si attenua gradualmente a meno che non sia somministrato un ulteriore impianto.

Efficacia e sicurezza clinica

È stato dimostrato che i pazienti con EPP trattati con afamelanotide avevano una maggiore esposizione alla luce solare diretta (dalle 10.00 alle 18.00) durante il periodo di sperimentazione di 180 giorni, rispetto ai soggetti trattati con placebo (p=0,044; afamelanotide media aritmetica: 115,6 h, mediana 69,4 h; placebo media 60,6 h, mediana 40,8 h).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con SCENESSE in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per la protoporfiria eritropoietica (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

Questo medicinale è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”. Ciò significa che data la rarità della malattia non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo medicinale.

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L’Agenzia europea dei medicinali esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile su questo medicinale e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Non sono stati effettuati studi per la determinazione della dose.

La farmacocinetica di afamelanotide non è stata ancora pienamente caratterizzata, vale a dire che la distribuzione, il metabolismo e l’escrezione non sono chiari. Non sono disponibili informazioni di farmacocinetica su alcuno dei suoi metaboliti (attivi o inattivi).

L’emivita è di circa 30 minuti.

Dopo la somministrazione sottocutanea dell’impianto, la maggior parte del principio attivo viene rilasciata entro le prime 48 ore e oltre il 90% viene rilasciato entro il giorno 5. I livelli plasmatici di afamelanotide vengono mantenuti nell’arco di alcuni giorni. Nella maggior parte degli studi clinici, i livelli plasmatici di afamelanotide erano al di sotto del limite di quantificazione entro il giorno 10. L’impianto viene assorbito dal corpo entro 50–60 giorni dalla somministrazione.

Non sono disponibili dati su possibili interazioni o effetti in popolazioni speciali, ad esempio in pazienti con compromissione della funzione epatica o renale.

Popolazione pediatrica

Non ci sono dati disponibili.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, tossicità della riproduzione e dello sviluppo.

Negli studi di tossicità a dosi ripetute, l’unico risultato di rilievo è stato un aumento della pigmentazione melanica nel cane, coerente con l’attività farmacologica del principio attivo. Questo effetto è stato osservato solo a livelli di esposizione circa 8 volte superiori rispetto all’esposizione umana. Infiammazione è stata osservata nella ghiandola di Harder nel ratto. Questo risultato non è ritenuto pertinente per la salute umana, dal momento che la ghiandola di Harder non è presente nell’uomo.

In uno studio sulla fertilità, non sono stati osservati effetti sulla funzione riproduttiva di maschi o femmine di ratto Sprague-Dawley dopo l’applicazione sottocutanea di afamelanotide. Uno studio condotto nei ratti Sprague-Dawley non ha evidenziato effetti avversi sullo sviluppo embriofetale a esposizioni pari a circa 135 volte l’esposizione umana (sulla base della Cmax). Un secondo studio sullo sviluppo embriofetale in ratti Lister-Hooded non ha raggiunto un’esposizione sufficiente. Non si sono avuti effetti sullo sviluppo prenatale e postnatale dei ratti Sprague-Dawley a esposizioni pari a circa 135 volte l’esposizione umana (sulla base della Cmax).

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Poli (DL-lactide-co-glicolide)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

10

4 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare in frigorifero (2˚C – 8˚C)

6.5 natura e contenuto del contenitore

Flaconcino di vetro ambra tipo I, con tappo in gomma rivestito in PTFE.

Confezione da un flaconcino contenente un impianto.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Per le istruzioni sulla corretta procedura di somministrazione e preparazione vedere paragrafo 4.2.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

CLINUVEL EUROPE LIMITED

10 Earlsfort Terrace

Dublin 2

D02 T380

Irlanda

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/14/969/001

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione: 22 dicembre 2014

Data del rinnovo più recente: 19 novembre 2019

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali:

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ALLEGATO II

A. PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE

E. OBBLIGO SPECIFICO DI COMPLETARE LE ATTIVITA' POST-AUTORIZZATIVE PER L’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO RILASCIATA IN CIRCOSTANZE ECCEZIONALI

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Documento reso disponibile da AIFA il 09/01/2021

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

A. PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo del(dei) produttore(i) responsabile(i) del rilascio dei lotti CLINUVEL EUROPE LIMITED

Alexandra House

The Sweepstakes

Ballsbridge

Dublin 4

D04 C7H2

Irlanda

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO

Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (vedere allegato I: riassunto delle caratteristiche del prodotto, paragrafo 4.2).

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater , paragrafo 7, della Direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali.

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED

EFFICACE DEL MEDICINALE

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve effettuare le attività e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettagliate nel RMP approvato e presentato nel modulo 1.8.2 dell’au­torizzazione all’immissione in commercio e in ogni successivo aggiornamento approvato del RMP.

Il RMP aggiornato deve essere presentato:

su richiesta dell’Agenzia europea dei medicinali; ogni volta che il sistema di gestione del rischio è modificato, in particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o a seguito del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio); entro 60 giorni dal raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio).

Programma educazionale e di formazione per i medici

Prima del lancio di SCENESSE in ogni Stato membro, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve concordare il contenuto e il formato del materiale educazionale, inclusi mezzi di comunicazione, modalità di distribuzione e qualsiasi altro aspetto, con l’autorità nazionale competente. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio dovrà concordare inoltre i dettagli del programma ad accesso controllato, per assicurare la distribuzione di SCENESSE esclusivamente ai centri in cui i medici abbiano ricevuto il materiale educazionale e un’adeguata formazione.

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Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio dovrà assicurare che, in ogni Stato membro in cui SCENESSE è in commercio, tutti gli operatori sanitari destinati a utilizzare il medicinale ricevano il materiale educazionale seguente e un’adeguata formazione:

riassunto delle caratteristiche del prodotto materiale di formazione faccia a faccia video educazionale scheda delle informazioni di registro

Il materiale di formazione faccia a faccia, incluso il video educazionale, dovrà contenere i seguenti messaggi chiave:

dimostrazione della tecnica di applicazione corretta, evidenziando le misure necessarie per evitare il danneggiamento dell’impianto durante l’uso; importanza di mantenere condizioni asettiche; metodi per prevenire o minimizzare errori di applicazione e reazioni nella sede di applicazione La scheda delle informazioni di registro dovrà contenere i seguenti messaggi chiave: importanza di arruolare e inserire i pazienti nel registro UE; modalità di accesso e utilizzo del registro UE.