Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ROSICED
1. denominazione del medicinale
ROSICED 7,5 mg/g Crema
2. composizione qualitativa e quantitativa
1 g di crema contiene metronidazolo 7,5 mg (0,75% m/m)
Per l’elenco completo degli eccipienti : vedere paragrafo 6.1
3. forma farmaceutica
Crema
Crema soffice di colore da bianco ad avorio
4. informazioni cliniche
4.1
Trattamento topico delle manifestazioni papulo-pustolose infiammatorie della rosacea.
4.2 posologia e modo di somministrazione uso cutaneo.
Applicare e massaggiare delicatamente uno strato sottile di crema sulla pelle affetta del viso due volte al giorno, per una durata abituale del trattamento da 6 a 12 settimane. Se necessario, il trattamento può essere continuato (vedere paragrafo 4.4). In assenza di miglioramento clinico, la terapia deve essere interrotta.
Non ci sono dati clinici adeguati sull’efficacia e la sicurezza di Rosiced crema nei bambini; pertanto Rosiced crema non deve essere usata nei bambini.
Le zone da trattare devono essere deterse prima dell’applicazione della crema. I pazienti possono utilizzare cosmetici non-comedogenici e non-astringenti dopo l’applicazione della crema.
4.3
ROSICED 7,5 mg/g Crema è controindicata durante il primo trimestre di gravidanza.
ROSICED 7,5 mg/g Crema non deve essere utilizzata da pazienti con ipersensibilità ai medicinali contenenti metronidazolo o altri 5-nitroimidazoli come ROSICED 7,5 mg/g Crema. L’unica eccezione è costituita da casi di infezioni potenzialmente letali o qualora altri medicinali siano risultati inefficaci.
ROSICED 7,5 mg/g Crema è controindicata in pazienti con ipersensibilità a uno qualsiasi degli eccipienti.
Nei pazienti con grave danno epatico, disematopoiesi e malattie del sistema nervoso centrale o periferico, è necessaria un’attenta valutazione del rischio/beneficio prima del trattamento con ROSICED 7,5 mg/g Crema.
4.4
Evitare il contatto con gli occhi e le mucose. In caso di contatto, la crema deve essere rimossa accuratamente con acqua.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Se si manifestasse irritazione, occorre informare il paziente di usare Rosiced meno frequentemente o di sospendere temporaneamente la terapia e di sentire il medico per un consiglio, se necessario.
Evitare l’esposizione alla luce ultravioletta ( bagni solari, solarium, lampade solari), durante la terapia con Rosiced crema.
La durata raccomandata della terapia non deve essere superata. Se fosse richiesto, la terapia può essere ripetuta, ma va tenuto un intervallo di 6 settimane fra i due trattamenti.
Non ci sono dati clinici adeguati sull’efficacia e la sicurezza di Rosiced crema nei bambini, pertanto Rosiced crema non deve essere usata nei bambini.
ROSICED 7,5 mg/g Crema deve essere utilizzata con cautela in pazienti con evidenza o anamnesi di discrasia ematica.
Si deve evitare un uso non necessario o prolungato di questo medicinale.
L’evidenza suggerisce che il metronidazolo sia carcinogenico in alcune specie animali. Non c’è alcuna evidenza finora di un effetto carcinogenico nell’uomo.
ROSICED 7,5 mg/g crema contiene glicole propilenico, che può causare irritazione cutanea.
4.5
Non sono note interazioni con altri medicinali per uso cutaneo.
E’ improbabile un’interazione con trattamenti sistemici, perché l’assorbimento di metronidazolo dopo applicazione cutanea di ROSICED crema è basso.
Tuttavia si deve ricordare che sono state riportate reazioni disulfiram- simili in un piccolo numero di pazienti che prendevano contemporaneamente metronidazolo e alcool.
Si è rilevato che Il metronidazolo assunto per via orale potenzia l’effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici, con conseguente prolungamento del tempo di protrombina. Non è noto l’effetto del metronidazolo per via topica sul tempo di protrombina.
4.6
La sicurezza d’uso del metronidazolo durante la gravidanza non è stata sufficientemente dimostrata. Sono disponibili rapporti contraddittori, soprattutto riguardo alla prima fase della gravidanza. Alcuni studi hanno dato indicazioni di un aumento del tasso di malformazioni. Il rischio di possibili sequele, incluso un rischio cancerogeno, non è ancora stato chiarito.
In caso di uso non controllato di nitroimidazoli da parte della madre, il feto e/o il neonato sono esposti a rischio cancerogeno o genotossico. A tutt’oggi, non vi sono provate evidenze di danno all’embrione o al feto. Negli studi sperimentali sull’animale il metronidazolo non ha manifestato proprietà teratogene (vedere 5.3).
ROSICED 7,5 mg/g Crema è controindicata durante il primo trimestre di gravidanza. Durante il trimestre centrale e durante l’ultimo trimestre di gravidanza, ROSICED 7,5 mg/g Crema deve essere somministrata solo in caso di fallimento di altri trattamenti.
Il metronidazolo passa nel latte materno. A seguito di somministrazione orale, si può raggiungere il 100% del valore plasmatico. A seguito di applicazione cutanea di ROSICED 7,5 mg/g Crema, i livelli plasmatici sono inferiori a quelli rilevati dopo somministrazione orale di metronidazolo. Ciò nonostante, l’allattamento al seno deve essere interrotto oppure deve essere sospeso il trattamento con ROSICED 7,5 mg/g Crema.
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
4.7
I n base al profilo farmacodinamico e all’esperienza clinica la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari non dovrebbe essere compromessa.
4.8
Sono state riportate le seguenti reazioni avverse spontanee che sono catalogate, secondo la classificazione per sistemi ed organi, in base alla frequenza usando la seguente convenzione: molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥1/100, <1/10) , non comuni ((≥ 1/1,000 <1/100) , rari (≥1/10.000, <1/1.000), molto rari (<1/10,000), inclusi rapporti isolati.
Disturbi del sistema immunitario : Rari: anafilassi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comuni: dermatite da contato, secchezza della cute, eritema, prurito, rash, fastidio cutaneo (sensazione di bruciore e di puntura), irritazione cutanea, peggioramento della rosacea. Rari: angio-edema.
Patologie del sistema nervoso : Non comune: ipoestesia, parestesia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione : Comuni: dolore.
Patologie gastrointestinali:
Rari: gusto metallico, nausea.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.
4.9
Il sovradosaggio è estremamente improbabile. La crema deve essere rimossa risciacquando con acqua calda.
Non esistono dati relativi al sovradosaggio nell’uomo. Gli studi di tossicità acuta per via orale con la formulazione per via topica in gel contenente 0,75% di metronidazolo nel ratto non hanno mostrato alcuna azione tossica con dosi fino a 5g di prodotto finito per kg di peso corporeo, la dose più alta utilizzata. Questa dose è equivalente alla somministrazione per via orale di 12 tubi da 30 g di metronidazolo crema allo 0,75% per un adulto che pesa 72 kg e di 2 tubi di crema per un bambino che pesa 12 kg.
5. proprietà farmacologiche
5.1
Categoria Farmacoterapeutica: Chemioterapici per uso topico.
Codice ATC: D06BX01
Quando viene applicato per via cutanea, il metronidazolo agisce sulla componente infiammatoria della rosacea.
Il metronidazolo appartiene alla categoria dei nitroimidazoli. In protozoi sensibili e batteri strettamente anaerobici viene ridotto con la formazione di acetamide e di acido N-(2-idrossietil)-oxamidico. L’interazione con il DNA porta all’inibizione della sintesi dell’acido nucleico dei microrganismi interessati, con conseguente morte di tali agenti.
Non vi è resistenza parallela ad altre sostanze antibatteriche.
5.2
La concentrazione sistemica di metronidazolo a seguito di applicazione topica di ROSICED 7,5 mg/g Crema in 18 volontari sani era compresa tra 19 ng/ml e 107 ng/ml, con una Cmax media di 49 ng/ml, vale a dire 600 volte inferiore a quella conseguente a una somministrazione orale di 2 g.
Il tmax per la formulazione topica è risultato di 8,9 ore. L’emivita del metronidazolo in base alla velocità di assorbimento è di 33 ore. L’emivita orale del metronidazolo è di circa 8 ore.
A seguito di somministrazione orale, il metronidazolo viene assorbito rapidamente e quasi completamente con livelli plasmatici massimi dopo 1–2 ore. Se somministrato per via rettale, circa l’80% della sostanza è disponibile a livello sistemico e il picco plasmatico si raggiunge dopo circa 4 ore. A seguito di somministrazione vaginale, si riscontra nel siero solo il 20% circa; in tale caso, il picco si raggiunge successivamente, dopo 8–24 ore. L’emivita plasmatica è di circa 8 (da 6 a 10) ore. Diversi metaboliti si formano nell’organismo umano; l’idrossimetabolita (1-(2-idrossietil)-2-idrossimetil-5-nitroimidazolo) e il metabolita “acidico” (2-metil-5-nitroimidazol-1-il-acido acetico) sono i metaboliti principali.
Circa l’80% della sostanza viene escreta per via renale, la parte non metabolizzata è inferiore al 10%. Piccole quantità (ca. 6%) vengono escrete anche per via epatica. L’insufficienza renale prolunga l’escrezione in misura non significativa. In caso di insufficienza epatica grave, deve prevedersi un’eliminazione ritardata. Nei pazienti con funzionalità epatica gravemente ridotta, l’emivita può essere prolungata fino a 30 ore. Il legame proteico è inferiore al 20%. Il volume apparente di distribuzione è circa 36 l.
5.3
a) Tossicità acuta
La tossicità acuta è stata testata sul topo con due diverse vie di somministrazione. Se somministrata per via orale, i valori di DL50 erano di 3.800 mg/kg di peso corporeo e se somministrata per via intraperitoneale, erano di 3.950 mg/kg di peso corporeo. La tossicità acuta è pertanto molto bassa.
Non sono noti casi di tossicità acuta nell’uomo. Il livello ematico tossico è indicato in 200 µg/ml, ossia 10 volte superiore a quello previsto per la somministrazione orale.
b) Tossicità subacuta
Negli studi di tossicità cronica, non è stato possibile osservare effetti collaterali nel ratto a seguito di
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
somministrazione di metronidazolo per un periodo da 26 a 80 settimane. Solo a dosaggi di 300 e fino a 600 mg/kg di peso corporeo al giorno, si è osservata distrofia testicolare e atrofia prostatica. Gli effetti tossici nei cani, trattati con 75 mg/kg di peso corporeo al giorno, si manifestavano sotto forma di atassia e tremore. Le sperimentazioni sulle scimmie hanno dimostrato un aumento dose-dipendente della degenerazione di cellule epatiche, a seguito della somministrazione di 45, 100 e/o 225 mg/kg di peso corporeo al giorno per un anno.
La dose tossica più bassa a 8 settimane di somministrazione orale continua nell’uomo è stata stabilita in 18 mg/kg/die. Epatosi colestatica e neuropatia periferica sono in genere effetti collaterali rari.
c) Potenziale mutageno e oncogeno.
Mutagenicità
A seguito di nitroriduzione, il metronidazolo agisce da mutageno nei batteri. Indagini metodologicamente valide hanno prodotto una non indicazione di effetto mutageno nelle cellule di mammiferi in vitro e in vivo. Lo studio sui linfociti di pazienti trattati con metronidazolo non ha fornito indicazioni rilevanti di effetti di danno al DNA.
Cancerogenicità
Vi sono indicazioni secondo cui il metronidazolo ha effetti cancerogeni nel ratto e nel topo. È opportuno segnalare soprattutto l’aumento del tasso di tumori polmonari, a seguito di somministrazione orale nel topo.
Non sembra esservi connessione con un meccanismo d’azione genotossico, dato che non è stato osservato un aumento del tasso di mutazione in vari organi, incluso il polmone di topi transgenici, a seguito della somministrazione di dosi elevate di metronidazolo.
Dopo la somministrazione intraperitoneale di metronidazolo (15 µg/g di peso corporeo) a topi glabri per 4 settimane, è stato osservato un aumento dei tumori cutanei indotti da raggi UV.
La significatività di questi risultati di cancerogenicità per il trattamento cutaneo della rosacea con ROSICED 7,5 mg/g Crema nell’uomo non è ancora chiara, soprattutto in quanto decenni di utilizzo sistemico del metronidazolo nell’uomo non hanno fornito indicazioni di un aumento del rischio di tumore. Tuttavia, i pazienti devono essere informati di evitare, se possibile, l’esposizione diretta alla luce solare delle aree cutanee trattate.
d)Tossicità riproduttiva
Gli esperimenti sugli animali non hanno mostrato effetti teratogeni o altri effetti embriotossici nel ratto a dosi fino a 200 mg/kg di peso corporeo e nel coniglio fino a 150 mg/kg di peso corporeo al giorno.
e)Tollerabilità locale
In uno studio di tollerabilità locale, ROSICED 7,5 mg/g Crema è risultato lievemente irritante, privo di tossicità sistemica. Il potere di sensibilizzazione cutanea di ROSICED 7,5 mg/g Crema è risultato molto basso, e non sono stati osservati fenomeni di fototossicità né di fotosensibilizzazione.
6. informazioni farmaceutiche
6.1
Gliceril monolaurato
Gliceril monomiristato
Glicole propilenico
Documento reso disponibile da AIFA il 29/04/2021
Acido citrico anidro (regolatore di pH)
Sodio idrossido (regolatore di pH)
Carbomeri
Acqua depurata.
6.2
Non pertinente.
6.3
24 mesi.
Dopo la prima apertura: 8 settimane.
6.4
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Non refrigerare o congelare.
6.5
Tubi di MDPE da 25g, 30g, 40g o 50g di crema, muniti di tappo in polipropilene.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6
Nessuna precauzione particolare.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pierre Fabre Italia S.p.A. – Via G.G. Winckelmann,1 – Milano
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Rosiced 0,75% crema – tubo in PE da 25 g – AIC n. 036720011
Rosiced 0,75% crema – tubo in PE da 30 g – AIC n. 036720023
Rosiced 0,75% crema – tubo in PE da 40 g – AIC n. 036720035
Rosiced 0,75% crema – tubo in PE da 50 g – AIC n. 036720047
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
21 dicembre 2005/ Dicembre 2006